Fanfic su artisti musicali > iKON
Segui la storia  |       
Autore: Seulmate    13/05/2018    0 recensioni
[iKON]
Hari è una ragazzina come le altre, l'unica sua debolezza è la fobia per i temporali. Sarà grazie a questa sua fobia e a delle circostanze famigliari che incomincerà a legare con Hanbin, un adolescente della sua stessa età. Riusciranno i due a continuare ad avere lo stesso legame anche dopo tre anni di assenza nella loro vita?
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Capitolo 4

 

Mi alzai dal letto e sbadigliai. Non era per niente un bel giorno quello. Non potevo più girare in casa mia come se fossi una barbona. Presi un elastico e mi feci una coda veloce, poi mi misi a correre per entrare per prima in bagno. Appena misi la mano sulla maniglia, qualcuno me la levò.

Io: scusa c'ero prima io..- dissi levandogli la sua e mettendo la mia.

Han: lo so.. ma io sono più urgente.- disse levandomi la mia.

Io: assolutamente no! Prima le femmine... - dissi levando nuovamente la sua mano.

Han: levati per favore!- disse seccato e spostandomi un po'.

Io: non ho intenzione di andarmene quindi levati tu!- dissi spingendolo un po'.

Mam: la finite ragazzi?! Basta litigare! Dovreste andare d'accordo voi due!- disse entrando in bagno e lasciandoci là fuori.

 

Tae: buona scuola ragazzi- disse sorridendoci e chiudendo la porta di casa.

Camminammo fino alla fermata in silenzio e il più lontani possibili. Arrivò il pullman e cercammo subito un posto libero. Era tutto pieno, ce n'erano solo due liberi. Io mi andai a sedere ed Hanbin rimase in piedi per un po'.

Io: non fare il bambino e vieni a sederti- lo rimproverai.

Lui si sedette e si mise il più lontano da me possibile.

Han:sia chiaro, lo faccio solo perchè era l'unico posto libero.

Io: fai come vuoi- dissi mettendomi le cuffiette alle orecchie.

 

Prof: abbiamo un nuovo alunno quest'anno. Kim Hanbin, vieni- disse la professoressa facendo entrare il mio nuovo coinquilino.

Han: ciao a tutti, sono Kim Hanbin. Prendetevi cura di me.- disse sorridendo.

Sae: che sorriso stupendo- mi disse a bassa voce.

Tutti gli fecero un applauso.

Prof: conosci già qualcuno nella classe?

Han: si, Min Hari- fece un sorriso maligno.

Prof: wow! Allora ti faccio mettere vicino a lei, così ti ambienti meglio. Va bene?

Han: perfetto!

Le bidelle portarono un banco vicino a me e glielo pulirono. Hanbin aspettò che tutto fosse pronto e poi si postò affianco a me e a Saera.

Sae: ciao, io sono Saera. Ci siamo visti già ieri sera- gli sorrise.

Han: ciao Saera- le sorrise cordialmente.

Io: perchè sei venuto qua?- gli chiesi seccata.

Han: per rovinarti anche le ore scolastiche- disse a bassa voce in modo che sentissi solo io.

Io: grazie- feci una smorfia.

Han: non c'è di che!

 

Sae: dai, non è poi così male- disse lavandosi le mani.

Io: perchè non vieni tu ad abitarci con lui?

Sae: magari!- disse facendo un sorriso da ebete.

Io: Saera, torna in te! Se hai intenzione di innamorarti di lui, non farlo. Non puoi sapere chi ti trovi davanti.

Sae: ah ah... già fatto...

io: che?! Non lo conosci nemmeno, l'hai visto per soli due giorni e ti sei già innamorata di lui?- dissi quasi ridendo.

Sae: sono sicura che questa volta con il tuo aiuto riuscirò a conquistare qualcuno- disse determinata.

Io: scordatelo!- dissi tornando in classe.

Sae: dai, siete pure fratellastri!

Mi bloccai.

Io: ti sembra il caso di raccontare una cosa del genere ai quattro venti?- le dissi a bassa voce.

Sae: era per dire che ci passi più tempo insieme di me... quindi potresti mettere una buona parola su di me e magari si innamora anche lui di me.

Io: a parte che non ci parlo proprio con quello... e poi, te lo dico da amica, dimenticalo!- dissi entrando in classe.

Sae: d'accordo, ora però parliamo di altro che è la al banco- disse sbuffando.

 

Sae: a domani ragazzi!- disse allontanandosi.

Io e Hanbin ci dirigemmo verso la fermata del pullman. Il pullman arrivò. Ci alzammo entrambi e appena si aprirono le porte, ci fiondammo dentro. Ci sedemmo in due posti completamente lontani e ci mettemmo ad ascoltare la musica.

 

Io: sono arrivata!- dissi levandomi le scarpe.

Han: anche io- disse levandosi le scarpe.

Mam: venite ragazzi, vi ho preparato una torta.- disse dalla cucina.

Mettemmo la cartella nelle nostre stanze e poi andammo in cucina.

Mam:com'è andata la scuola?

Io: male...

mam: perchè?

Io: Hanbin, con tutti i posti, dove si è messo? Vicino a me!- dissi prendendo una fetta di torta.

Han: ti ricordo che sono qua vicino a te. Quindi se vuoi sparlare di me, fallo in un altro momento.

Io: proprio perchè sei qua, sparlo di te.

Mam: Hari per favore! Basta!- disse arrabbiata- potresti smettere di fare la bambina?

Io: mamma... adesso sei pure dalla sua parte?

Mam: non sono dalla parte di nessuno... voglio solo che voi due andiate d'accordo.

Nessuno dei due rispose. Ci mangiammo la torta che aveva preparato la mamma e poi andammo ognuno nella nostra stanza.

 

Sae: guardalo quando sorride- disse con gli occhi a forma di cuoricino.

Io: non ho intenzione di guardare...- dissi continuando a giocare con il telefono.

Sae: uffa... quelle dell'altra classe si sono già accalcate a lui..- sbuffò.

Io: povere loro!

Sae: e povera me... che non avrò più la possibilità di essere la sua ragazza... ma se te mi aiutassi..-disse venendomi vicino e quasi supplicandomi.

Io: sai che anche se mi supplichi non funziona con me questa cosa.

Sae: che noia...

io: e pensa la cosa peggiore... stasera mia madre e Taehyung andranno a fare una cena fuori... quindi io dovrò stare con quello là!

Sae: rimarrei anche io con voi... peccato che stasera a mia madre è venuta la favolosa idea di invitare i parenti a casa- fece una smorfia.

Io: sarà una bellissima serata per entrambi, mi dicono.- dissi ironica.

 

Arrivammo a casa e passammo tutto il tempo ognuno nelle nostre camere. Poi, verso l'ora di cena, riscaldai il cibo che mi aveva già cotto mia madre.

Io: Hanbin, è pronto!- gridai dalla cucina.

Il ragazzo arrivò con il cellulare in mano e si mise seduto al tavolo.

Han: non è ancora in tavola?

Io: te lo potresti anche venire a prendere- dissi con una marea di roba in mano.

Hanbin sbuffò e si prese il suo piatto. Continuammo a mangiare in silenzio, senza guardarci nemmeno in faccia. Appena finì di mangiare si alzò, stava per andare in camera sua ma lo bloccai.

Io: potresti almeno dirmi grazie... visto che avrei potuto cucinare solo per me.

Han: oh... hai fatto un grande sforzo a scaldare la roba cucinata da tua madre.

Io: levati almeno il piatto- dissi seccata.

Hanbin prese il piatto e lo mise nel lavandino.

Han: contenta?- disse con un sorrisetto odioso.

Io: vuole morire giovane questo ragazzo- dissi a bassa voce.

Han: senti... non ho intenzione di andare d'accordo con te. Quindi finiscila!

Io: non voglio andare nemmeno io d'accordo con te.

Han: non ti sforzare nemmeno allora! Non lo sopporto quando cerchi di fare la gentile, va bene?- disse seccato.

Io: veramente io non ho mai provato a fare la gentile..

han: l'hai fatto... e smettila di farlo! Potevi anche non riscaldare la roba per me... mi sarei cucinato qualcos'altro. Non sono un bambino..

io: non ho detto questo.- dissi non riuscendo a capire dove volesse arrivare.

Han: anche tu ci odi a me e mio padre, come io odio te e tua madre. Quindi smettila! Mi fai salire il sangue in testa. Anche tua madre che fa tutta la carina... ce l'ho una madre. Non ho bisogno di lei, va bene?

Io: cosa centro io adesso? Se tuo padre è felice, non dovresti essere felice anche tu?

Han: no. Mio padre ha sempre pensato alla sua felicità e mai alla mia. Non volevo venire qua. È tutta colpa tua e di tua madre se adesso sono qua.

Io: veramente non so di che cosa stai parlando..- dissi senza capire.

Han: mio padre ha lasciato mia madre per colpa di tua madre. Si è innamorato, così ha detto. Ma non ha mai pensato a come si sentisse la mamma.. non ha mai pensato a come mi sentissi io.. ha solo deciso di sradicarmi da casa mia e portarmi qua come un pacco postale! Solo perchè secondo lui la mamma era pericolosa, era pazza. Ma è grazie a lui che è diventata così. Questo lo sa?! Non penso..- gridò con le lacrime agli occhi.- Io vi odio. Te e tua madre. Mi avete rovinato la vita! Vi odio con tutto me stesso. Quindi finitela per favore!

Abbassai la testa. Non sapevo che cosa dirgli. Ci volle poco che il ragazzo uscì dalla cucina e andò a rinchiudersi in camera sua. Sparecchiai il tavolo e ripensai a tutte le parole che aveva detto Hanbin poco prima. Io non le sapevo tutte quelle cose, mia madre non me ne aveva mai parlato. O forse, ero stata io a non volerle sentire. Magari se l'avessi ascoltata, le avrei consigliato di essere più adulta e di riflettere bene a quello che stavano facendo, tutto questo non sarebbe accaduto. Non mi è mai piaciuto l'odio e non è un bene che si impossessasse di un ragazzo così giovane. Mi sentii dannatamente in colpa. Così, appena finii di pulire la cucina, andai davanti alla porta della camera di Hanbin.

Io: Hanbin, posso parlarti?- chiesi bussando alla porta.

Inizialmente non mi rispose poi, dopo aver bussato una seconda volta sentii un piccolo sospiro.

Han: non ho intenzione di aprire..

io: va bene, non mi aprire. Posso anche parlarti da qua fuori.

Han: va via!- grido.

Io: Hanbin... per favore, ascoltami.

Han: ti ho detto di andartene!

Io: non me ne vado via da qua fin quando non mi ascolti

han: allora rimani là a vita.

Io: d'accordo.- mi misi seduta sulle ginocchia ed aspettai che Hanbin aprisse la porta.

 

Han: Hari... sei ancora là?- chiese aprendo la porta.

  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > iKON / Vai alla pagina dell'autore: Seulmate