Hola!!!!
Come state?
Passata una bella settimana? La mia è stata
un'inferno…oltretutto mercoledì
(non si sa il perché) è saltata la rete per
connettersi a internet in ufficio e
le ragazze con cui divido l'ufficio erano impanicate (specie la ragazza
che mi segue
xD)
Ed eccoci al
quartultimo capitolo (in totale sono 46)…devo dirvi la
verità: non sono
entusiasta per niente di questo capitolo. Non perché non mi
piaccia l'idea di
come l'ho strutturato, ma secondo me è scritto da
cani…spero possiate
perdonarmi e qualunque critica è ben accetta! E continuando
a parlare del
capitolo…beh, da qui in poi (ovvero questo e il prossimo
capitolo) è attiva la
modalità "depressione per Giulia"…dai, ci voleva!
Povera dovrà
lasciare Rob e tutti gli amici!!
Sognatrice85: credo che non
smetterò mai di ringraziarti, è questo il
punto xD *-* grazie Marghe, sei troppo dolce!! Non vedo l'ora di fare
una bella
chiacchierata con te! :) ti voglio bene tesoro ^^
iIli_sere_nere: ciao carissima!! Sono
veramente contenta che ti sia piaciuto
l'altro capitolo! *-* era il mio preferito! *-* spero ti piaccia anche
questo
^^ un bacione
EmilyAtwood: *-* ti è piaciuto
davvero?? Ma come sono contenta!! *-*
tranquilla, questa storia non potrei mai abbandonarla, ma purtroppo tra
4
capitoli finirà :( e io sto scrivendo l'ultimo capitolo :'(
spero ti piaccia il
capitolo, un bacio ^^
debblovers: deb! *-* mo ciaoooooo mi sto
leggendo il tuo
aggiornamento...non avevo visto che avevi postato 2 capitoli!!
Sciaguraaa
*giulls va a frustarsi* T.T ahahah GasGas fa venire anche a te un
infartino,
eh? Lui è così
*ççççç* un
bacione tesoro ti voglio bene!!
daydre4mer: la mia musicomane preferita!!
^^ belle le canzoni che ti ho
passato, eh? Anche quelle che mi hai dato tu mi piacciono!! :) oddio
cosa
avresti fatto al ballo?? O_O guarda che non puoi stuprare Robert
Pattinson! è
una mia prerogativa U.U spero ti piaccia il nuovo e umile capitolo...un
bacione
ti adoroooo P.S. BUON COMPLEANNOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!! :D
Miley90: tesoro!!!! tu hai PARECCHIE
cose da raccontarmi, quindi
appena ti becco su msn non mi scappi, chiaro????? comunque anche questo
capitolo per me è il mio preferito *-* spero ti piaccia il
nuovo però! un
bacione ti voglio bene!!
Sabry87: grazie mille!! Spero tanto che
ti piaccia anche il prossimo!
*-* un bacione
lilly95lilly: ciao tesoro!! Eheheh io
veramente di Gossip Girl ho visto
solo la prima serie (forse neanche tutta xD sto aspettando che mi diano
i DVD
con la 1 e la 2 stagione xD) il ballo in maschera è il mio
capitolo preferito
xD sono contenta che ti sia piaciuto *-* un bacioneeeeee
SweetCherry: hey!! *-*
oddio che tenera! Grazie,
sei carinissima *giulls arrossisce* sono davvero
contenta che questa storia ti piaccia, significa tanto per me! ^^ spero
ti
piaccia anche questo capitolo! Un bacione
Twilighter001: ciao tesoro!! come
è andata al mare?? divertita? sono
contenta che il capitolo ti sia piaciuto...e spero sia così
anche per il
prossimo! *-* un bacioneee
Noemi91: hey ciao!! Eheheh credo che io
e te andremo molto d'accordo!
:) per i vestiti la penso esattamente come te...pensa che io inizio a
rompere
anche per una maglietta a mezza manica semplicissima che costa 20 euro
xD però
dai per quel capitolo ho voluto strafare xD ho esagerato? =) dai
davvero kellan
è l'amore della tua esistenza?!?!? meglio non dirlo a
martina allora :P
comunque kellan piace tanto anche a me...certo, non come rob, ma sono
praticamente a parimerito xD per quanto riguarda Gossip Girl...devo
ammetterlo...non ne avevo idea, anche perché non l'ho
seguito molto...solo a
metà della prima serie perché poi su Italia1 lo
davano troppo tardi...mi
perdonerai? :) un bacione P.S. Gaspard...
*ççççççççççççççç*
mi unisco a te per
sbavare se vuoi!! xD
doddola93: :'( non rispondi ai
mess...possibile che tu sia sempre senza
soldi??? Come è andato il compleanno? E la comunione? Tesoro
se nella prossima
recensione mi dici che sei senza soldi...te la faccio veramente la
ricarica U.U
ti voglio bene tesoro :)
Zio_Legend: O_O in due pomeriggi? Ma sei
matto? Oddio sono onoratissima,
ma...cavolo, ti farei una statua solo per questo! :) grazie, sono
contenta che
la storia ti piaccia...e ci vuole un monumento anche per la tua amica
xD da
dopo twilight ti sei interessato alle storie d'amore?? Cavolo, saresti
da
sposare! :) dico d'avvero ^^ sono contenta che ti stia simpatica Giulia
:) è
vero, è un po' impulsiva...però dai un po' di
impulsività ci sta :P *per tutto
il resto - c'è mastercard- (no scherzo XD) la ff mi piace un
sacco!* qui sono
scoppiata ufficialmente a ridere ;) e tranquillo per il tuo poema,
adoro le
recensioni lunghe ^^ spero ti piaccia il nuovo capitolo, anche se qui
giulia
sarà un po' rompiballe..xD ciaoooooo
KikyCullen:
cognatìììììììììììììììììì
O_O questa è stata la mia faccia
nel vedere la tua recensione...non hai la febbre, vero??? Ahahah dai
scherzo :P
ti ho mai ringraziato per i vestiti e tutto il resto??? Beh, lo faccio
ancora *-*
mi hai salvato il capitolo, lo sai?? e tranquilla, verrò
prima o poi a Roma ^^
ti amoooooooooooo
milly92: tesoro!!! Grazie 1000 *-* sono
contenta che ti sia piaciuto
il capitolo!! *-* spero ti piaccia anche il nuovo! un bacioneeee
Buona lettura, a sabato!!! Un
bacione Giulls
P.S. STEF TESORO
AUGURONIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII
< Perché
partiamo tra due giorni e visto che domani sicuramente staremo con i
ragazzi
tutto il tempo non avremo modo di farla > rispose Alessia mentre
mangiava
un’ennesima cucchiaiata di cereali.
< Dobbiamo
proprio partire? > chiese Martina sedendosi a tavola e
addentando una
ciambella.
< Vorrei non
doverlo fare > risposi apatica.
< Mamy >
sussurrò Alessia prendendomi per mano < fammi un
favore… >
< Quale? >
< Non
rovinarti questi ultimi giorni >
< Non posso
prometterti niente, ma ci proverò > risposi
abbozzando un sorriso.
< Brava >
Dopo aver finito
di fare colazione il cellulare di Martina iniziò a squillare
e lei si allontanò
per rispondere.
< Per me è
Kellan > disse Alessia ridendo.
< Lo credo
anche io > risposi unendomi alla sua risata e dopo venti minuti
ricevemmo la
conferma da Martina.
< Ragazze
corro a iniziare a preparare la valigia e poi esco con Kellan >
< Va bene >
rispondemmo in coro Alessia ed io.
In breve tutte e
tre andammo nelle nostre rispettive stanze e anche Teo andò
a preparare la sua
valigia.
Entrai in camera
mia e tirai fuori da sotto il letto la mia valigia azzurra, sentendo
dentro di
me una fitta al cuore. Stavo per andarmene, stavo per lasciarmi alle
spalle la
casa che mi aveva ospitato per quasi quattro mesi, una città
che avevo sempre
adorato, i miei nuovi amici e lui…Robert, la persona che
amavo di più al mondo.
Chiusi gli occhi
tentando di ricacciare dentro le lacrime che minacciavano di uscire e
dopo
averli riaperti mi diressi verso l’armadio e lo aprii,
iniziando a sistemare
dentro la valigia le varie canotte e magliette.
< Credo che ti
ci voglia anche questa… > disse Teo entrando in
camera mia con una valigia
nera.
< Perché? >
< Beh, hai già
riempito la valigia e ti manca metà armadio, scarpe
escluse… > rispose mio
fratello ridendo.
< Che bella valigia
> dissi avvicinandomi e guardandola.
< Era di mia
madre, l’ho trovata poco fa in garage. Non è mai
stata usata >
< Davvero vuoi
che la prenda io? > domandai sgranando gli occhi.
< Sì >
rispose Teo avvicinandosi a me e abbracciandomi < come ti senti?
>
domandò stringendomi maggiormente.
< Sto da
schifo e non voglio nemmeno immaginare come starò domani
> risposi
sciogliendo l’abbraccio.
< Piccola,
senti… >
< Non ora, ti
prego >
< Ok >
rispose Teo sospirando e uscendo dalla mia camera < dovessi aver
bisogno c’è
un’altra valigia che puoi usare assieme a me >
< Sempre di
tua madre? >
< No, di mio
padre > rispose sorridendomi e chiudendo la porta.
Riempii per bene
la prima valigia, utilizzai la seconda valigia per completare
l’opera e infine
infilai le scarpe dentro due borsoni.
< Cognatì esco
con Kellan > disse Martina entrando in camera.
< Divertiti e
salutami Kell >
< Senz’altro
> rispose sorridendomi.
Lasciai fuori
giusto pochi vestiti per la sera, per il giorno seguente e per la
partenza e
poi presi una scatola bianca dove v'infilai il vestito che avevo
indossato alla
festa in maschera, la maschera, la pochette e le scarpe da consegnare a
Robert
come mi aveva chiesto lui. All’inizio ero intenzionata a
lasciargli anche il
vestito che avevo indossato alla premiere, ma poi mi convinsi a tenerlo
con me.
Dopo aver finito
le valigie mi avvicinai alla camera di Alessia e Teo per chiedere alla
mia
amica se voleva uscire con me per mangiare un gelato, ma la scena che
vidi mi
paralizzò: la porta della camera di Alessia e Teo era
socchiusa e lei era
seduta sul letto con Teo e stava piangendo.
< Non ce la
faccio…come…come posso? >
domandò Alessia singhiozzando.
< Siamo tutti
nella stessa situazione…io e te, Giulia e
Robert…vorrei non dovermi separare da
te, lo sai benissimo… >
< Vieni a
vivere a Padova > disse Alessia guardandolo negli occhi.
< Come? >
< Vuoi fare
medicina, no? Perfetto, a Padova c’è
un’università di medicina che è
spettacolare, è una delle migliori
d’Italia…ti prego… >
< Ale… >
disse Teo prendendole le mani < io ti amo e questo lo sai bene,
però…non me
la sento di lasciare Giulia in questo momento… >
< Lo so che
Giulia sarà devastata dopo la partenza, ma ti
prego…non lasciarmi sola… >
< Amore mio,
cerca di capirmi… > rispose Teo col magone e poco
dopo vidi una lacrima
solcare il suo viso angelico.
Mi portai una
mano davanti alla bocca e straziata da quella scena uscii il
più velocemente
possibile da casa. Improvvisamente tutto iniziava a starmi stretto,
come se i
miei vestiti iniziassero a volermi soffocare. Correvo e piangevo senza
sosta e
senza una meta precisa.
Pochi metri dopo
mi fermai in un parco vicino a casa e mi sedetti su una panchina, con
il cuore
che batteva all’impazzata e con un male atroce alla milza.
< Perché
piangi? > domandò una bambina sui cinque anni
sedendosi accanto a me.
< Piango
perché sono molto triste, perché a causa mia mio
fratello non è felice >
risposi passandomi una mano tra i capelli.
< E non puoi
farlo felice? > domandò la bambina curiosa.
< Non è
semplice >
< Quando la mia
amica è triste per causa mia io le regalo sempre delle
caramelle e poi facciamo
pace > disse la bambina guardandosi le scarpe mentre muoveva i
piedi.
< Magari fosse
così semplice > dissi ridendo divertita < come
ti chiami? >
< Francesca,
ma chiamami Frankie >
< E funziona
tutte le volte? > domandai sorridendole.
< Sì. Le
caramelle sono magiche > rispose guardandomi a sua volta e
sorridendomi.
< Frankie
andiamo, non dare fastidio alla signorina! > esclamò
una signora sui
trentacinque anni mentre chiamava la bambina.
< Vai a
comprare le caramelle. Ciao > rispose Frankie correndo verso la
donna.
< Non credo
che delle caramelle possano bastare… > sussurrai
mentre mi asciugavo una
lacrima < ciao Frankie… >
Restai su quella
panchina per non so quanto tempo e le lacrime non la smettevano di
scendere dai
miei occhi. Soffrivo per la scena che avevo visto, perché
l’ultima cosa che
volevo che accadesse era far soffrire mio fratello. Lui era tutto per
me, era
una di quelle persone che non doveva soffrire e invece stava soffrendo
per
causa mia, perché se io non fossi stata sua sorella lui
avrebbe deciso di
seguire Alessia.
Non sapevo cosa
fare, ero confusa: una parte di me voleva che Teo mi lasciasse e che
lasciasse
Ravenna per seguire Alessia, ma l’altra parte di me, quella
più egoista, non
voleva perché non volevo perdere sia lui che il mio ragazzo
in un colpo solo.
Poco dopo il
tempo cambiò e iniziò a tirare il vento e divenne
più freddo. Svogliatamente mi
alzai dalla panchina e decisi di tornare a casa. Fatti pochi metri
però scorsi
in lontananza Robert che stava camminando dalla parte opposta a dove
stavo
andando io e così per non farmi vedere feci dietrofront e
camminai il più
velocemente possibile, finché non finii davanti ad una
rosticceria e da lì
chiamai un taxi per ritornare a casa.
< Mamy è tutto
il giorno che ti cerco! > esclamò Alessia venendomi
incontro non appena
rientrai in casa.
< Ho lasciato
il cellulare in camera. Che c’è? >
< Preparati,
perché alle sette abbiamo appuntamento con Rob e gli altri
per mangiare una
pizza e poi andiamo al cinema >
< Veramente
non sto molto bene, quindi passo… > mentii salendo le
scale.
< Che cos’hai?
> domandò preoccupata.
“Sensi di
colpa…” pensai mentre mi voltavo per
guardarla.
< Un gran mal
di testa e anche male allo stomaco. Devo aver preso freddo. Ma voi
andate lo
stesso e salutatemi tutti > mentii sorridendole.
< Mamy, sei
sicura? Guarda che possiamo rimandare… >
< No, voglio
che andate. Non voglio che vi roviniate la sera a causa mia. Sono solo
stanca,
davvero…vedrai che un po’ di sonno
aggiusterà tutto >
< Sei sicura?
> s’intromise Teo uscendo dalla sua camera.
< Sicurissima
> risposi guardandolo e sorridendogli.
< Ma… >
< Se dovessi
star male prometto di chiamarvi >
< Va
bene…avvisa Rob e digli che non ci sei… >
disse Teo.
< Ok >
risposi entrando in camera mia.
Presi il
cellulare e iniziai a comporre il messaggio per Robert.
< Pronto? >
domandai sospirando.
< Amore ma che
cosa ti è successo? > chiese Robert preoccupato.
< Sono uscita
per fare una passeggiata, ma poi si è alzato il vento e ho
preso un po’ di
freddo. Ma non è niente di preoccupante, davvero. Ora me ne
vado un po’ a letto
e per domani starò alla grande >
< Ok, allora
non vado alla cena e vengo a farti compagnia >
< No, voglio
dormire e non so quanto potrò essere di
compagnia… >
< Vorrà dire
che resterò ad osservarti mentre dormi. Mi piace farlo
>
< Robert no,
vai alla cena > risposi freddamente.
< Non voglio
che tu stia sola >
< Se sto male
prometto di chiamare te oppure Teo… >
< Sì, ma… >
< Robert non
sono una bambina! > esclamai arrabbiata < sono in grado
di stare in casa
da sola per una sera intera e non mi succederà niente. Non
ho bisogno della balia
tutto il giorno… >
< Va bene, fai
come ti pare. Ciao > rispose Robert prima di terminare la
chiamata.
< Scusa… >
sussurrai rincominciando a piangere.
Alessia e Teo
vennero a salutarmi ma finsi di dormire e così potei
nascondere loro le mie
lacrime. Non appena fui sicura di essere sola in casa scesi in cucina e
mi
ordinai una pizza margherita facendomela consegnare a casa.
Cenai in silenzio
e la mia mente continuava a pensare alla scena alla quale avevo
assistito poche
ore prima.
Pensavo
incessantemente che la mia parte egoista non poteva prevalere e volevo
pensare
a una soluzione fattibile, ma ogni secondo pensavo che non ero pronta a
lasciare mio fratello. Non sapevo cosa fare e non volevo confidarmi
perché ero
sicura che nessuno sarebbe stato in grado di capirmi. Improvvisamente
mentre
finivo la pizza mi resi conto che dipendevo da mio fratello e questo mi
fece
stare male ancora di più.
Verso le undici
sentii il mio cellulare squillare.
“Come
stai?”
Uscii dalla vasca
dopo quaranta minuti e andai in camera a vestirmi, indossando il
completo che
piaceva tanto a Robert e sopra una gonna color verde militare e sopra
una
canotta nera con lo scollo a V e con un fiore disegnato con le perline
sempre
nere sul fianco sinistro.
< Sorellina,
posso? > domandò Teo bussando alla porta della mia
camera.
< Entra >
risposi mentre mi infilavo i sandali.
< Come stai?
> domandò premuroso.
< Sto bene, mi
ha fatto bene dormire > risposi sorridendo.
< Senti, ma
per caso… > disse ma lo squillo del mio cellulare lo
interruppe.
< Questo è
Rob, ora devo scappare. Ci vediamo più tardi >
risposi avvicinandomi a lui e
baciandogli la guancia.
Corsi in cucina e
presi il pranzo dal frigorifero e lo misi tutto dentro la borsa
termica, con
gli accessori per il pranzo inclusi.
Uscii di casa e
corsi verso la macchina di Robert.
< Ciao > mi
salutò Robert quando chiusi lo sportello.
< Ciao >
risposi avvicinandomi a lui e baciandolo sulle labbra.
< Beh non sei
così pallida come diceva Teo. Forse il riposo ti ha fatto
veramente bene >
disse prendendomi il mento con la sua mano destra e scrutandomi
attentamente.
< Sì, forse…
>
< Sì. Pronta
ad andare? >
< Certamente
> risposi appoggiando la borsa termica nella pedana del
passeggero.
Robert partì
velocemente e dopo quaranta minuti giungemmo a destinazione, ma durante
il
tragitto nessuno dei due parlò. Appena scendemmo dalla
macchina Robert sistemò
due teli per terra e poi mi fece cenno di sedermi accanto a lui.
Presi in mano la
borsa termica e feci come mi aveva chiesto, fermandomi a guardare il
paesaggio.
< Mi mancherà
questo posto… > sussurrai senza togliere lo sguardo
all’orizzonte.
< E tu
mancherai a lui > rispose Robert.
< E a te? >
domandai guardandolo.
< Non immagini
quanto > rispose avvicinandosi velocemente a me e abbracciandomi.
< Vorrei non
partire > ammisi.
< Lo stesso
vale per me…ma non voglio pensarci oggi. È
l’ultimo momento in cui posso stare
solo con te perché domani parti e questa sera siamo fuori
con tutti, quindi ora
dobbiamo essere felici…chiaro? >
< Sì,
cristallino > risposi sorridendogli < Rob…ti
va di mangiare? >
< Il cibo non
è avvelenato, vero? > domandò ridendo.
< La tua
porzione sì > risposi facendogli la linguaccia e
tirando fuori dalla borsa
termica l’insalata di riso.
< Grazie >
disse quando gli porsi il piatto.
< Figurati
> risposi sorridendo.
Robert aspettò
che finissi di sistemare tutto e poi iniziammo a mangiare.
< Mmm…è
squisita! > esclamò assaggiandola.
< Grazie >
dissi in italiano.
< Prego >
rispose nella mia stessa lingua.
Subito dopo aver
finito l'insalata di riso passammo al dolce e una volta finito di
mangiare
anche quello lo presi per mano e lo trascinai con me sul cofano della
macchina.
< Rob? > lo
chiamai.
< C’è qualcosa
che rimpiangi di non aver fatto in questi mesi? >
domandò.
< No,
assolutamente niente > risposi appoggiando la testa sulla sua
spalla <
Rob? > richiamai poco dopo.
< Sì? >
< Mi sento un
verme… >
< Perché dici
questo? > domandò mentre mi accarezzava la schiena.
< Perché Teo e
Alessia non potranno stare insieme a causa mia, perché Teo
non vuole lasciarmi
sola… >
< Non è colpa
tua >
< Sì invece…
>
< Per quello
ieri stavi così male? >
< Sì…il fatto
di aver preso freddo era una balla >
< Mi dispiace
che tu stia così > sussurrò portandomi una
ciocca di capelli dietro
l’orecchio destro < ma non è colpa tua, non
hai motivo di stare così >
< Grazie >
risposi sorridendogli e guardandolo negli occhi.
Immediatamente
avvicinai le mie labbra alle sue e lo baciai dapprima con dolcezza, poi
sempre
con maggiore passione e disperazione e Robert rispose immediatamente al
mio
bacio. Lentamente scendemmo dalla macchina e senza smettere di baciarci
ci
stendemmo sopra i teli e incominciammo a spogliarci.
Mentre mi
sussurrava dolci parole nell’orecchio mi prese per i fianchi
e entrò dentro di
me e venimmo insieme.
Una volta
terminata la magia Robert fece per allontanarsi da me, ma lo bloccai
per un
polso.
< Non
allontanarti > lo implorai.
< Tranquilla,
non me ne vado da nessuna parte…ma non posso neanche
spiaccicarti > rispose
Robert sorridendo mentre si stendeva al mio fianco e mi prendeva tra le
sue
braccia.
< Mi
piacerebbe fermare un po’ il tempo e stare ore abbracciati
così…oggi ti amo
davvero, sei il mio primo pensiero e ti amo lo giuro, se sei
insicuro…ti amo lo
stesso davvero, poi ti sbilanci e dici per sempre lo spero…
> canticchiai in
italiano mentre passavo l’indice sul suo petto.
< Cosa? >
domandò e gli tradussi cosa avevo appena detto.
< Che frase
profonda >
< È di Laura
Bono > risposi sorridendo.
< Chi? >
< Laura Bono…
>
< Mai sentita
>
< E tu saresti
quello che conosce ogni tipo di cantante, anche straniero? >
domandai
prendendolo in giro.
Robert sorrise e
mi strinse maggiormente a sé.
< Hey, hai
sonno? > domandò vedendomi sbadigliare.
< No, sono
solo rilassata > risposi appoggiando la testa
all’altezza del suo cuore e
cullata da quel suono e dal suo respiro mi addormentai, svegliandomi di
soprassalto quando delle gocce di pioggia iniziarono a cadere
violentemente su
Robert e me.
< Avanti,
sbrighiamoci > disse Robert rivestendosi in fretta <
perché non ti stai
vestendo? > domandò guardandomi.
< Forse perché
i miei vestiti sono ricoperti di fango? > risposi indicando i
miei indumenti
in mezzo ad una pozza di fango.
<
Mannaggia…aspetta, mettiti questa > disse Robert
porgendomi una maglietta a
mezza manica < è tutto ciò che ho. I tuoi
vestiti mettiamoli nel bagagliaio.
< Ok >
risposi raccogliendo i vestiti il più velocemente possibile
e poggiandoli dove
Robert mi aveva detto.
Entrammo in
macchina e nel giro di quaranta minuti tornammo a casa.
< Ti dirò,
anche così sporca hai il tuo fascino > disse Robert
ridendo mentre mi
prendeva per mano e correvamo sotto il portico di casa.
< Certo, sono
sexy con i capelli sporchi… > risposi roteando gli
occhi < non vedo l’ora
di darmi una lavata > aggiunsi mentre aprivo la porta di casa.
< A proposito,
buon mesiversario > disse Robert fermandomi e baciandomi la
fronte.
< Anche a te
> risposi sorridendo.
Ci chiudemmo la
porta alle spalle e poi salimmo le scale per andare a fare una doccia.
< Oh eccovi
finalmente! > esclamò Martina facendoci voltare e la
vedemmo in soggiorno
con tutto il gruppo < stavamo aspettando solo voi. Forza,
preparatevi perché
dobbiamo andare >
< Ok, giusto
il tempo di fare la doccia > risposi prendendo per mano Robert e
rincominciando a salire le scale.
< Teo nascondi
i preservativi altrimenti questa sera non si esce! >
esclamò Kellan ridendo.
Immediatamente mi
voltai.
< Guarda che
se volessimo non basterebbe la mancanza di preservativi per fermarci
>
risposi guardandolo con aria di sfida e in quel momento vidi Teo,
Taylor e
Jared sbiancare e Kristen sputare l’acqua per terra ridendo.
< Brava, così
si parla! > esclamò Alessia alzando i pollici.
Robert ed io
ridemmo e infine ci dirigemmo in bagno.
< Davvero non
basterebbe la mancanza di preservativi per fermarti? No
perché io li ho
veramente finiti, ma se vuoi… > disse Robert
chiudendosi la porta del bagno
alle spalle.
< Non
prendermi troppo sul serio… > risposi ridendo e
aprendo il getto della
doccia < vai prima tu o io? >
< E se
andassimo insieme? > ipotizzò Robert guardandomi
maliziosamente.
< Poi mi
violenti sotto la doccia >
< Non lo farò,
te lo prometto > rispose facendo il segno dello scout.
< Ok >
risposi sorridendo
mentre mi toglievo la
sua maglia e la gettavo nel cesto della biancheria sporca < ma
tu hai un
cambio per dopo? >
< No, ma mi
farò prestare qualcosa da Teo > rispose Robert
spogliandosi < che c’è?
> domandò beccandomi mentre lo stavo fissando.
< Niente >
risposi distogliendo lo sguardo dal suo corpo.
< Avanti
dimmelo >
< No >
< Dai dimmelo
> disse appoggiando le mani alla parete e bloccandomi tra le sue
braccia.
< Sei sexy
> dissi guardandolo negli occhi.
“E i miei
pensieri momentaneamente non sono molto casti…”
pensai senza distogliere lo
sguardo dai suoi occhi.
< Ti desidero
anche io in questo momento… > rispose accarezzandomi
una guancia < e stai
sicura che se non avessimo fretta… > aggiunse
avvicinandosi a me per
baciarmi.
< Hey questo
non aiuta > risposi liberandomi dalla mia prigione e dirigendomi
dentro la
doccia e Robert mi seguì ridacchiando.
< Cercavo
proprio te > disse Robert guardando mio fratello dopo essere
uscito dal
bagno con indosso un asciugamano allacciato alla vita.
< Vuoi
qualcosa da mettere vero? >
< Esatto amico
> rispose Robert entrando in camera di Teo senza che
quest'ultimo gli avesse
dato il permesso.
< Oh bene, fai
come se fossi a casa tua! > esclamò Teo ridendo.
Sorrisi nel
vedere la scena e poi entrai anche io in camera mia. Mi avvicinai
all’armadio e
vi tirai fuori gli abiti che avevo lasciato fuori dalla valigia, ovvero
un paio
di jeans neri, una canotta bianca e un gilet nero, il tutto coordinato
con un
paio di sandali bianchi.
< Ciao
splendore > disse Robert entrando in camera mia.
< Hey > lo
salutai mentre mi allacciavo il nodo della canotta.
< Dove credi
di andare con quella canotta? È trasparente…
>
< Sopra ci va
il gilet > risposi indicando l'indumento sopra il letto.
< Oh, ok…Teo
mi ha chiesto se posso prendere la macchina fotografica >
< È dentro la
valigia, nella tasca davanti > risposi mentre
m’infilavo il gilet.
< Ok, ti
aspetto di sotto > disse uscendo dalla stanza.
Mi truccai
velocemente, presi la borsa e infine raggiunsi gli altri.
< Possiamo
andare > dissi raggiungendoli.
< Caspita come
sei sexy questa sera! > esclamò Cam abbracciandomi
< oh avanti Rob non
ingelosirti! > aggiunse guardando Robert e scoppiando a ridere.
< Ehm…dove si
va a mangiare? > domandò Taylor per cambiare
argomento.
< Chinatown.
Abbiamo prenotato per le sette e mezza >
< Sarebbe anche
ora di muoversi visto che sono le sette e venti > disse Nikki
guardando
l’orologio appeso in sala.
Teo fece salire
nella sua macchina Alessia, Kellan, Martina e Nikki, mentre Robert ed
io
facemmo salire Taylor, Cam e Jared; gli altri invece arrivarono a
Chinatown con
un furgoncino che avevano noleggiato da qualche giorno.
< Hey Rob la
partenza per Vancouver a che ora è fissata? >
domandò Taylor sporgendosi in
avanti.
< Tra due
giorni alle nove > rispose Robert con gli occhi fissi sulla
strada.
< Vancouver?
> domandai guardando sia Robert che Taylor.
< Sì, dobbiamo
iniziare le riprese di New Moon > rispose Taylor.
< E partite
dopodomani? >
< Sì >
< Perché non
me l'hai detto? > chiesi voltandomi verso Robert.
< Perché in
questi ultimi giorni preoccuparmi del mio lavoro era in fondo alla
lista delle
cose da fare > rispose senza distogliere gli occhi dalla strada.
Voltai la testa
per guardare fuori dal finestrino e lasciai che una lacrima mi rigasse
la
guancia. Non volevo partire. Non volevo andarmene. Nonostante sapessi
che
Robert sarebbe partito il giorno dopo la mia partenza per girare New
Moon non
volevo allontanarmi da Londra perché sapevo che prima o poi
sarebbe ritornato a
casa.
< Siamo
arrivati > sussurrò Jared indicando la zona di
Chinatown e Robert parcheggiò
vicino ad una gelateria.
< La strada è
chiusa e dobbiamo farcela a piedi fino al ristorante > ci
spiegò Robert
mentre chiudeva la macchina.
< Gli altri?
> domandò Cam.
< Stanno
arrivando, hanno detto di aspettarli > risposi leggendo un
messaggio di
Martina.
< Ok >
disse Robert appoggiandosi sul cofano della macchina e accendendosi una
sigaretta.
< Ne hai una?
> domandarono Cam e Jared.
< Certo >
rispose il mio ragazzo porgendo loro un un pacchetto di sigarette.
Aspettai che
Robert si rimettesse appoggiato alla macchina e poi mi appoggiai al suo
petto.
< Guarda che
se vuoi ti faccio un po' di posto > disse Cam.
< No, voglio
stare così >
< Ti
impuzzolentirai tutta di fumo > disse Robert aspirando dalla
sigaretta e
baciandomi la fronte.
< Non
m'importa. Ti do fastidio? >
< No >
< Allora per
me va bene stare così > risposi sorridendo.
< Eccoci! >
esclamò Alessia raggiungendoci.
< Ciao piccola
> risposi baciandole la guancia.
< Gli altri?
> chiese Taylor.
< Sono
bloccati nel traffico. Arriveranno a minuti > ci
spiegò Alessia.
Attendemmo che
tutto il gruppo si riunisse e poi entrammo tutti insieme nel ristorante
prestabilito. Ognuno si prese una cosa diversa e alla fine ci dividemmo
tutte
le porzioni in modo che tutti potessimo assaggiare tutto.
Dopocena ci
spostammo in un drive-in non molto distante dal ristorante.
< Fico, non
sono mai stata in un drive-in > sussurrai.
< C'è sempre
una prima volta piccola > rispose Robert mentre mi prendeva una
mano.
< Io direi di
andare dentro il furgone e di lasciare i piccioncini soli in macchina
>
propose Jared e lo guardai grata.
< Oh no…
> sussurrò Robert.
< Cosa? >
< Il film…è
Harry Potter e il calice di fuoco >
< Wow ti
vedrai sul grande schermo! > esclamai ridendo ma Robert non
parve essere
della mia stessa opinione.
Mi prese per mano
e mi fece spostare sul sedile posteriore dove poi mi
abbracciò.
< Questa è
stata una delle scene peggiori… > disse Robert mentre
veniva trasmessa la
scena della seconda sfida, ovvero quella del salvataggio dal fondo di
un lago
di coloro che stava più a cuore ai partecipanti al torneo
Tre Maghi.
< Perché? >
domandai divertita.
< Perché non è
semplice muoversi in una vasca di tre metri per tre metri fingendo di
essere in
un lago! > rispose ridendo.
< Giusta
osservazione > dissi sghignazzando < tra quanto ci
rivedremo? >
domandai seria.
< Ti giuro che
appena mi libero dalle riprese di New Moon verrò a trovarti
>
< Lo so >
risposi voltandomi per guardarlo in faccia e accarezzandogli una
guancia.
< Però per
qualunque problema voglio che tu mi chiami… >
< E poi cosa
vorresti fare? >
< Correre
immediatamente da te >
< Non puoi
lasciare il tuo lavoro a metà >
< Sai quanto
me ne frega…potrei anche lasciare tutto per te >
< Non farlo
> dissi risoluta < potresti pentirtene >
< Perché
dovrei? >
< Perché se
per caso noi non dovessimo più… > dissi ma
Robert mi tappò la bocca.
< Non dirlo
>
< Devo invece,
perché la vita è imprevedibile. Se noi un giorno
non dovessimo più stare
insieme la tua carriera sarebbe rovinata >
< Fanculo alla
carriera, io voglio solo te >
< Rob… >
dissi poco prima di scoppiare in lacrime < non voglio
lasciarti… >
< Shh…su amore
non piangere >
< Non ci
riesco, non ce la faccio…non posso pensare che tra dodici
ore partirò per
l’Italia e che tutto questo resterà solo un
ricordo… >
< Posso fare
qualcosa per farti stare meglio? >
< Puoi mettere
indietro l’orologio? >
< No, ma se
vuoi posso dare fuoco alla tua scuola, così potrai stare
ancora qui >
Scoppiai a ridere
divertita.
< Sarebbe
un’idea meravigliosa! > esclamai grata che mi avesse
fatto ridere e la
seconda scena dove Robert fece una smorfia di disgusto fu quando Cedric
venne
ucciso da Voldemort < certo che Edward Cullen e Cedric Diggory
sono
identici…un momento, ora ho capito! > esclamai
preparandomi a sparare una
grossa cavolata < in realtà non c'erano in scena
Cedric e Voldemort, ma
Carlisle e Cedric…e Carlisle dopo aver ucciso Cedric con
quell'incantesimo è
corso verso di lui prima che facesse completamente effetto e l'ha
morso, così
Cedric si è trasformato in Edward Cullen… >
< Ma sentila!
> esclamò Robert avvicinando la testa al mio collo e
mordendomi.
< Edward,
anzi…Cedward Pattinson che cavolo stai facendo? >
domandai ridendo.
< Ma la vuoi
piantare o no? Sei una grandissima rompiscatole, lo sai? > disse
stringendo
l'abbraccio < sai quanto sarebbe bello avere una di quelle
bacchette
magiche? Giusto per pietrificarti un po' per farti stare
zitta… >
< Cedward
Pattinson va' a dipingere un quadro che è meglio! >
esclamai in risposta a
quella battuta infelice.
< Tu non sei
una mia fan, vero? > domandò ridendo.
< Ma che
centra?! Sono ruoli noti ormai. Anche un bambino di cinque anni lo
saprebbe…
>
< Quindi vuol
dire che se venissi in camera tua non troverei dei miei poster sulle
pareti
della tua camera? >
< No, e per
due motivi semplici: il primo è che fino a maggio non
c'erano tuoi poster sui
giornali, ma ora presumo che ci siano, mentre il secondo motivo
è che sono
troppo pigra per appendere poster… >
< Quello di
Jared però ce l'hai… > obiettò.
< È
vero, ma è ormai un
anno che ce l'ho appeso > ribattei
schioccandogli un sonoro bacio sulla guancia e tornando a vedere le
ultime
scene del film e quando questo alle undici finì, tutti
insieme decidemmo di
andare a bere qualcosa al Blue River.
<
Buonasera
ragazzi! > esclamò Harry venendoci incontro.
< Ciao Harry
> dissi avvicinandomi a lui e abbracciandolo.
< Ciao
splendore. Martina! Che bello rivederti! >
< Ciao Harry
> rispose Martina avvicinandosi a lui e abbracciandolo.
< Ci
delizierete con qualche canzone questa sera? > chiese il
proprietario mentre
ci faceva sedere tutti in un tavolo appartato.
< Non lo
so…cognatì? > domandò Martina
guardandomi.
< Qualcosa
d’italiano? >
< Perfetto…ho
la canzone giusta! > esclamò Martina.
< Ovvero? >
< Le donne lo
sanno >
< Quella di
Ligabue? > domandò Alessia con gli occhi che le si
erano illuminati.
< Sì…perché
non canti con noi? Così facciamo le Italianine >
disse Martina ridendo.
< Ci sto! Mamy
mi vuoi? >
< No >
risposi facendole la linguaccia < avanti dai! > esclamai
prendendola per
mano e tutte e tre corremmo verso il palco iniziando a cantare e non
appena
finimmo tutti dentro la sala iniziarono ad applaudirci.
< Un applauso
per queste tre fantastiche fanciulle! > esclamò Harry
salendo sul palco.
Ringraziammo
tutte e poi tornammo a sederci al nostro tavolo.
< Caspita Ale
non sapevo che anche tu avessi una così bella voce >
disse Kellan sorridendo
ad Alessia.
< Grazie, ma
diciamo che me la cavo > rispose lei sorridendo e sedendosi
sulle gambe di
Teo.
< Avanti chi è
il prossimo ad andare a cantare? > chiese Kristen.
< Perché non
vai tu Rob? > domandò Jared.
< Potresti
fare un duetto con Kellan… > dissi ridendo.
< Ahahah no,
grazie > rispose Robert.
< Stai
insinuando che non ho una bella voce per caso? >
domandò Kellan fingendosi
offeso.
< Non potrei
mai dire una cosa del genere amico >
< Ossessionata
dal myspace vivi le tue notti postando e-mail, ascolti i Blink e i
Simple Plan
per questo ti sei la mia Margot… >
canticchiò Teo mentre beveva la sua
birra.
< Non tentarmi
> dissi guardandolo intensamente.
< Perché no?
> domandò guardandomi con il mio stesso modo.
< Non hanno la
base >
< Invece sì
sorellina perché la base è nel CD che ho fatto a
Harry il mese scorso >
< Non l’hai
fatto… >
< Oh sì
invece…allora? vieni a cantare con me o vado da solo?
> domandò Teo
alzandosi dalla sedia e facendo alzare Alessia e mi tese l mano.
< Non posso
dire di no a questa canzone… > risposi afferrando la
sua mano e
avvicinandomi con lui al palco.
< Questa
canzone è una delle mie preferite e di mia sorella
perché il ritmo è fantastico.
Spero vi possa piacere anche se è in Italiano! >
esclamò Teo rivolto al
pubblico e fece partire immediatamente la base.
Tu piena di
difetti
Non riuscirei a
viver senza te (troppo difficile per me)
La mia Margot
(Margot sei unica per me)
Col ciuffo sopra
gli occhi
Impazzirei a
viver senza te (troppo difficile per me)
Passi la tua
vista ascoltando l’iPod
Resti incollata
ad MTV (ti voglio così)
Margot sei una
sick girl
Ossessionata dal
myspace
Vivi le tue notti
postando e-mail
Ascolti i Blink e
i Simple Plan
Per questo tu
sei…
Tu piena di
difetti
Non riuscirei a
viver senza te (troppo difficile per me)
La mia Margot
(Margot sei unica per me)
Col ciuffo sopra
gli occhi
Impazzirei a
viver senza te (troppo difficile per me)
Troppo difficile
per me
Io so che mi
conquisterai
Con quel tuo
stile un po’ glamour che hai
Ti adoro già e tu
lo sai
Margot sei una
sick girl
Sarò il tuo
specchio se lo vuoi
Adoro il tuo
trucco e come lo dai
E quante foto ti
farei
Per questo tu
sei…
Tu piena di
difetti
Non riuscirei a
viver senza te (troppo difficile per me)
La mia Margot
(Margot sei unica per me)
Col ciuffo sopra
gli occhi
Impazzirei a
viver senza te (troppo difficile per me)
Troppo difficile
per me
< Cavolo non
mi sono mai divertita così tanto in un’esibizione!
> esclamai tornando a
sedere.
< Nemmeno io
piccola > rispose Teo tornando a sorseggiare la sua birra
< hey, come mai
ne manca la metà? > domandò guardando il
boccale.
< Colpa mia
> disse Alessia alzando la mano e Teo le sussurrò
qualcosa nell’orecchio.
Restammo al Blue
River fino alla chiusura e poi uscimmo tutti ritrovandoci davanti alle
macchine.
< Verremo
domani mattina all’aeroporto> disse Kristen
abbracciandomi.
< Certo >
risposi stringendola.
< Ciao > mi
salutarono Ashley e Nikki.
< Ciao ragazze
a domani > risposi abbracciando anche loro e la stessa cosa feci
con i
ragazzi.
< Alle undici,
vero? > chiese Kellan mentre era mano nella mano con Martina.
< Sì >
confermammo Alessia ed io guardandoci complici.
< Sogni d’oro
Kell > disse Martina baciandolo sulla guancia.
< Sogni d’oro
Marti > rispose Kellan mentre le baciava la fronte.
Mi voltai e vidi
Alessia abbracciare Teo e affondare la testa nel suo petto, mentre lui
la
stringeva a sé e le diceva di calmarsi.
Robert mi si
avvicinò e fece per parlarmi.
< Se non vuoi
che scoppi a piangere qui davanti a tutti non dire niente >
sussurrai
continuando a guardare mio fratello e la mia amica e poi mi avvicinai a
Jared
< papi > esclamai buttandogli le braccia intorno al collo.
< Bimba
smettila di tenere quel muso lungo e vai a farti una bella dormita! Ci
vediamo
domani. Ti porterò i muffin per colazione >
< Grazie >
risposi ridendo < sogni d’oro. Ti voglio bene, lo sai?
>
< Anche io te
ne voglio bimba > rispose Jared baciandomi la fronte.
Piano piano se ne
andarono via tutti e rimanemmo nel parcheggio solo Robert, Teo,
Alessia,
Martina ed io.
< Ti fermi a
dormire da noi Rob? > domandò Teo.
< Se non è un
problema porterei Giulia da me >
< Ok >
risposi abbracciando mio fratello e le mie amiche e salendo in macchina
con
Robert.
< Non è un
problema vero? Preferivi andare a dormire a casa? > chiese
Robert mettendo
in moto.
< No,
assolutamente > risposi sorridendo < cavolo! >
esclamai.
< Cosa? >
chiese Robert preoccupato.
< Non ho
salutato i tuoi genitori, le tue sorelle, i tuoi nonni! Oddio che
maleducata…
>
< Tranquilla
amore verranno domani mattina in aeroporto >
< Oh, davvero?
> domandai rilassata e Robert annuì con la testa.
< Eccoci… >
sussurrò Robert parcheggiando nel vialetto davanti a casa
sua.
< Già >
risposi sospirando mentre scendevo dalla macchina.
< Giulia puoi
venire un attimo un sala con me? > chiese Robert mentre apriva
la porta.
< Certo >
risposi seguendolo.
< Ecco,
vedi…questa sciocchezza l’ho comprata per te
> disse porgendomi un pacco
lungo ma sottile incartato con della carta da regalo bianca rigata e
con un
nastro verde < per il pacchetto mi ha aiutato Alessia >
aggiunse
imbarazzato.
< Ti spiace se
mi siedo sul divano prima di aprirlo? > domandai tenendo gli
occhi fissi sul
pacco regalo.
< Certo che no
> rispose poggiando una mano sulla mia schiena e spingendomi
delicatamente
sul divano.
< Non c’è
dentro un completo da infermiera sexy, vero? > domandai
preoccupata dalla
sua espressione strana.
< Quello te lo
regalo per il compleanno > rispose Robert con una risata
cristallina.
Tirai un sospiro
e iniziai a scartare il regalo e dopo aver tolto il pacchetto mi trovai
in mano
una scatola con scritto in grande al centro Acer.
< Oddio… >
sussurrai.
< Non
picchiarmi, è per una giusta causa >
< Io ho già un
computer portatile >
< Sì, ma ti
lamenti sempre che è scassato duro…e
poi…aprilo > m’intimò Robert.
Aprii anche la
scatola e dentro vi trovai un computer portatile bianco.
< Tu sei
matto… > sussurrai con un sorriso che partiva da un
orecchio e che arrivava
all’altro.
< Aprilo
all’interno… > mi suggerì Robert
sedendosi accanto a me e quando feci come
mi aveva detto vidi che il computer era dotato di webcam <
così possiamo
vederci anche se non siamo vicini >
< Ma…? >
< L’ho
comprato su e-Bay qualche settimana fa. Mi sono accertato che
provenisse da un
negozio italiano, così non ci sarebbero stati problemi
nell’installazione dei
programmi, e…a proposito! > esclamò
allontanandosi da me e ritornando pochi
secondi dopo con due CD in mano < questo è quello per
installare Microsoft
Word, mentre questo qui > disse porgendomi il secondo CD
< è il tuo
antivirus >
< Sei un
amore, grazie! > esclamai appoggiando il computer sul tavolino e
saltandogli
al collo.
< E non è
tutto… > disse sciogliendo l’abbraccio
sorridendomi apertamente.
< C’è
dell’altro? >
< Sì. Mi sono
fatto installare da Teo msn, così potremmo sentirti anche
lì >
< Grazie >
sussurrai commossa.
< Si è fatto
tardi e domani mattina dobbiamo svegliarci presto… >
disse Robert guardando
l’orologio e un’ombra mi passò davanti.
Decisi che non
volevo che quella notte finisse così, volevo sentirmi ancora
completa, volevo
essere felice, volevo fare l’amore con Robert, il mio Robert.
Presi il computer
e lo sistemai delicatamente nella scatola che poi appoggiai sul
pianoforte e la
stessa cosa feci con i CD, poi mi avvicinai verso Robert e lo guardai
intensamente negli occhi.
< Robert? > lo chiamai stringendomi a lui.
<
Sì? > rispose deglutendo rumorosamente.
<
Voglio fare l'amore con te... > dissi incominciando a
sbottonargli la
camicia.
<
Di nuovo? > domandò con un mezzo sorriso.
< Ti prego
> sussurrai sentendo che le lacrime stavano per uscirmi dagli
occhi.
< Non farlo
>
< Cosa? >
< Piangere
>
< Non ci
riesco > sussurrai stringendomi al suo petto e lui mi
cullò per diverso
tempo, mentre sentivo il suo cuore battere forte come il mio.
< Va un po’
meglio? > domandò dopo un po’.
< No >
sussurrai con il broncio.
< Lo sai che
sei più bella quando sorridi? > domandò
Robert facendomi il suo sorriso
sghembo e tutti i miei tentativi di rimanere seria sfumarono e sorrisi
anche io
con lui.
Poi Robert si
avvicinò alle mie labbra e mi baciò dolcemente e
quel bacio mi ricordò
tantissimo il nostro primo bacio, ma in breve la dolcezza venne
sostituita
dalla passione. Portai le mani sui suoi capelli e lo attirai verso di
me e non
appena mi si stese sopra incatenai le mie gambe alla sua vita.
< Guarda che
non scappo > sussurrò al mio orecchio ridendo quando
aumentai la morsa.
< Non si sa
mai > risposi ridacchiando mentre gli toglievo la camicia.
Lo liberai dalla
presa per far sì che potesse togliermi i miei vestiti e io
feci la stessa cosa
con i suoi vestiti restanti.
< Sappi che
non rimpiango niente: non una lite, non una battuta…niente.
Ogni piccola cosa
mi ha insegnato ad apprezzarti interamente > sussurrò
Robert prima di
entrare dentro di me.
< La penso
esattamente come te > risposi strizzando gli occhi quando Robert
fece la
prima spinta, ma poi iniziai a gemere piano e a chiamarlo <
Robert… >
strozzai un gemito quando venni mentre lui mi baciava il collo e poco
dopo
venne anche lui.
< Andiamo, ti
porto a letto > disse prendendomi in braccio e portandomi in
camera sua.
Ci stendemmo sul
letto e gli feci appoggiare la testa sul mio petto e quando lui si
addormentò
restai ad osservarlo per buona parte della notte mentre cercavo di
memorizzare
ogni singolo dettaglio di lui nella mia mente, cosa che alla fine
riuscii a
fare scattando una foto con la sua macchina fotografica.
< Certo che la
macchina non potrà mai immortalare il tuo respiro che mi
tiene caldo il petto
> sussurrai sorridendo mentre gli accarezzavo la guancia e
finalmente alle
cinque riuscii a prendere sonno.