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Autore: Giulls    04/07/2009    19 recensioni
“Oh mio Dio! Ho Robert Pattinson davanti a me! QUEL Robert Pattinson! L’Edward Cullen di Twilight! Sto sognando, non è possibile! Non posso credere che Teo, mio fratello Teo, sia suo amico…eppure me l’ha appena presentato…" pensai rimanendo estasiata davanti a lui... *La storia di Giulia, una sedicenne italiana che andrà a trascorrere le vacanze estive a Londra, incurante che proprio lì imparerà davvero cosa vuol dire la parola AMORE...* °°°°°°°°°°°°°° Salve ragazze, sono tornata con la mia ultima storia, alla quale tengo moltissimo...spero di piaccia!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Robert Pattinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Hola!!!!
Come state? Passata una bella settimana? La mia è stata un'inferno…oltretutto mercoledì (non si sa il perché) è saltata la rete per connettersi a internet in ufficio e le ragazze con cui divido l'ufficio erano impanicate (specie la ragazza che mi segue xD)

Ed eccoci al quartultimo capitolo (in totale sono 46)…devo dirvi la verità: non sono entusiasta per niente di questo capitolo. Non perché non mi piaccia l'idea di come l'ho strutturato, ma secondo me è scritto da cani…spero possiate perdonarmi e qualunque critica è ben accetta! E continuando a parlare del capitolo…beh, da qui in poi (ovvero questo e il prossimo capitolo) è attiva la modalità "depressione per Giulia"…dai, ci voleva! Povera dovrà lasciare Rob e tutti gli amici!!

Come sempre ringrazio chi ha messo la storia tra i preferiti e le seguite, chi ha letto e chi mi ha messo tra gli autori preferiti *-*

 

Sognatrice85: credo che non smetterò mai di ringraziarti, è questo il punto xD *-* grazie Marghe, sei troppo dolce!! Non vedo l'ora di fare una bella chiacchierata con te! :) ti voglio bene tesoro ^^

iIli_sere_nere: ciao carissima!! Sono veramente contenta che ti sia piaciuto l'altro capitolo! *-* era il mio preferito! *-* spero ti piaccia anche questo ^^ un bacione

EmilyAtwood: *-* ti è piaciuto davvero?? Ma come sono contenta!! *-* tranquilla, questa storia non potrei mai abbandonarla, ma purtroppo tra 4 capitoli finirà :( e io sto scrivendo l'ultimo capitolo :'( spero ti piaccia il capitolo, un bacio ^^

debblovers: deb! *-* mo ciaoooooo mi sto leggendo il tuo aggiornamento...non avevo visto che avevi postato 2 capitoli!! Sciaguraaa *giulls va a frustarsi* T.T ahahah GasGas fa venire anche a te un infartino, eh? Lui è così *ççççç* un bacione tesoro ti voglio bene!!

daydre4mer: la mia musicomane preferita!! ^^ belle le canzoni che ti ho passato, eh? Anche quelle che mi hai dato tu mi piacciono!! :) oddio cosa avresti fatto al ballo?? O_O guarda che non puoi stuprare Robert Pattinson! è una mia prerogativa U.U spero ti piaccia il nuovo e umile capitolo...un bacione ti adoroooo P.S. BUON COMPLEANNOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!! :D

Miley90: tesoro!!!! tu hai PARECCHIE cose da raccontarmi, quindi appena ti becco su msn non mi scappi, chiaro????? comunque anche questo capitolo per me è il mio preferito *-* spero ti piaccia il nuovo però! un bacione ti voglio bene!!

Sabry87: grazie mille!! Spero tanto che ti piaccia anche il prossimo! *-* un bacione

lilly95lilly: ciao tesoro!! Eheheh io veramente di Gossip Girl ho visto solo la prima serie (forse neanche tutta xD sto aspettando che mi diano i DVD con la 1 e la 2 stagione xD) il ballo in maschera è il mio capitolo preferito xD sono contenta che ti sia piaciuto *-* un bacioneeeeee

SweetCherry: hey!! *-* oddio che tenera! Grazie, sei carinissima *giulls arrossisce* sono davvero contenta che questa storia ti piaccia, significa tanto per me! ^^ spero ti piaccia anche questo capitolo! Un bacione

Twilighter001: ciao tesoro!! come è andata al mare?? divertita? sono contenta che il capitolo ti sia piaciuto...e spero sia così anche per il prossimo! *-* un bacioneee

Noemi91: hey ciao!! Eheheh credo che io e te andremo molto d'accordo! :) per i vestiti la penso esattamente come te...pensa che io inizio a rompere anche per una maglietta a mezza manica semplicissima che costa 20 euro xD però dai per quel capitolo ho voluto strafare xD ho esagerato? =) dai davvero kellan è l'amore della tua esistenza?!?!? meglio non dirlo a martina allora :P comunque kellan piace tanto anche a me...certo, non come rob, ma sono praticamente a parimerito xD per quanto riguarda Gossip Girl...devo ammetterlo...non ne avevo idea, anche perché non l'ho seguito molto...solo a metà della prima serie perché poi su Italia1 lo davano troppo tardi...mi perdonerai? :) un bacione P.S. Gaspard... *ççççççççççççççç* mi unisco a te per sbavare se vuoi!! xD

doddola93: :'( non rispondi ai mess...possibile che tu sia sempre senza soldi??? Come è andato il compleanno? E la comunione? Tesoro se nella prossima recensione mi dici che sei senza soldi...te la faccio veramente la ricarica U.U ti voglio bene tesoro :)

Zio_Legend: O_O in due pomeriggi? Ma sei matto? Oddio sono onoratissima, ma...cavolo, ti farei una statua solo per questo! :) grazie, sono contenta che la storia ti piaccia...e ci vuole un monumento anche per la tua amica xD da dopo twilight ti sei interessato alle storie d'amore?? Cavolo, saresti da sposare! :) dico d'avvero ^^ sono contenta che ti stia simpatica Giulia :) è vero, è un po' impulsiva...però dai un po' di impulsività ci sta :P *per tutto il resto - c'è mastercard- (no scherzo XD) la ff mi piace un sacco!* qui sono scoppiata ufficialmente a ridere ;) e tranquillo per il tuo poema, adoro le recensioni lunghe ^^ spero ti piaccia il nuovo capitolo, anche se qui giulia sarà un po' rompiballe..xD ciaoooooo

KikyCullen: cognatìììììììììììììììììì O_O questa è stata la mia faccia nel vedere la tua recensione...non hai la febbre, vero??? Ahahah dai scherzo :P ti ho mai ringraziato per i vestiti e tutto il resto??? Beh, lo faccio ancora *-* mi hai salvato il capitolo, lo sai?? e tranquilla, verrò prima o poi a Roma ^^ ti amoooooooooooo

milly92: tesoro!!! Grazie 1000 *-* sono contenta che ti sia piaciuto il capitolo!! *-* spero ti piaccia anche il nuovo! un bacioneeee

 

Buona lettura, a sabato!!! Un bacione Giulls

P.S. STEF TESORO AUGURONIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII

43.QUASI PARTENZA

< Perché proprio oggi dobbiamo preparare la valigia? > domandò Martina entrando in cucina.
< Perché partiamo tra due giorni e visto che domani sicuramente staremo con i ragazzi tutto il tempo non avremo modo di farla > rispose Alessia mentre mangiava un’ennesima cucchiaiata di cereali.
< Dobbiamo proprio partire? > chiese Martina sedendosi a tavola e addentando una ciambella.
< Vorrei non doverlo fare > risposi apatica.
< Mamy > sussurrò Alessia prendendomi per mano < fammi un favore… >
< Quale? >
< Non rovinarti questi ultimi giorni >
< Non posso prometterti niente, ma ci proverò > risposi abbozzando un sorriso.
< Brava >
Dopo aver finito di fare colazione il cellulare di Martina iniziò a squillare e lei si allontanò per rispondere.
< Per me è Kellan > disse Alessia ridendo.
< Lo credo anche io > risposi unendomi alla sua risata e dopo venti minuti ricevemmo la conferma da Martina.
< Ragazze corro a iniziare a preparare la valigia e poi esco con Kellan >
< Va bene > rispondemmo in coro Alessia ed io.
In breve tutte e tre andammo nelle nostre rispettive stanze e anche Teo andò a preparare la sua valigia.
Entrai in camera mia e tirai fuori da sotto il letto la mia valigia azzurra, sentendo dentro di me una fitta al cuore. Stavo per andarmene, stavo per lasciarmi alle spalle la casa che mi aveva ospitato per quasi quattro mesi, una città che avevo sempre adorato, i miei nuovi amici e lui…Robert, la persona che amavo di più al mondo.
Chiusi gli occhi tentando di ricacciare dentro le lacrime che minacciavano di uscire e dopo averli riaperti mi diressi verso l’armadio e lo aprii, iniziando a sistemare dentro la valigia le varie canotte e magliette.
< Credo che ti ci voglia anche questa… > disse Teo entrando in camera mia con una valigia nera.
< Perché? >
< Beh, hai già riempito la valigia e ti manca metà armadio, scarpe escluse… > rispose mio fratello ridendo.
< Che bella valigia > dissi avvicinandomi e guardandola.
< Era di mia madre, l’ho trovata poco fa in garage. Non è mai stata usata >
< Davvero vuoi che la prenda io? > domandai sgranando gli occhi.
< Sì > rispose Teo avvicinandosi a me e abbracciandomi < come ti senti? > domandò stringendomi maggiormente.
< Sto da schifo e non voglio nemmeno immaginare come starò domani > risposi sciogliendo l’abbraccio.
< Piccola, senti… >
< Non ora, ti prego >
< Ok > rispose Teo sospirando e uscendo dalla mia camera < dovessi aver bisogno c’è un’altra valigia che puoi usare assieme a me >
< Sempre di tua madre? >
< No, di mio padre > rispose sorridendomi e chiudendo la porta.
Riempii per bene la prima valigia, utilizzai la seconda valigia per completare l’opera e infine infilai le scarpe dentro due borsoni.
< Cognatì esco con Kellan > disse Martina entrando in camera.
< Divertiti e salutami Kell >
< Senz’altro > rispose sorridendomi.
Lasciai fuori giusto pochi vestiti per la sera, per il giorno seguente e per la partenza e poi presi una scatola bianca dove v'infilai il vestito che avevo indossato alla festa in maschera, la maschera, la pochette e le scarpe da consegnare a Robert come mi aveva chiesto lui. All’inizio ero intenzionata a lasciargli anche il vestito che avevo indossato alla premiere, ma poi mi convinsi a tenerlo con me.
Dopo aver finito le valigie mi avvicinai alla camera di Alessia e Teo per chiedere alla mia amica se voleva uscire con me per mangiare un gelato, ma la scena che vidi mi paralizzò: la porta della camera di Alessia e Teo era socchiusa e lei era seduta sul letto con Teo e stava piangendo.
< Non ce la faccio…come…come posso? > domandò Alessia singhiozzando.
< Siamo tutti nella stessa situazione…io e te, Giulia e Robert…vorrei non dovermi separare da te, lo sai benissimo… >
< Vieni a vivere a Padova > disse Alessia guardandolo negli occhi.
< Come? >
< Vuoi fare medicina, no? Perfetto, a Padova c’è un’università di medicina che è spettacolare, è una delle migliori d’Italia…ti prego… >
< Ale… > disse Teo prendendole le mani < io ti amo e questo lo sai bene, però…non me la sento di lasciare Giulia in questo momento… >
< Lo so che Giulia sarà devastata dopo la partenza, ma ti prego…non lasciarmi sola… >
< Amore mio, cerca di capirmi… > rispose Teo col magone e poco dopo vidi una lacrima solcare il suo viso angelico.
Mi portai una mano davanti alla bocca e straziata da quella scena uscii il più velocemente possibile da casa. Improvvisamente tutto iniziava a starmi stretto, come se i miei vestiti iniziassero a volermi soffocare. Correvo e piangevo senza sosta e senza una meta precisa.
Pochi metri dopo mi fermai in un parco vicino a casa e mi sedetti su una panchina, con il cuore che batteva all’impazzata e con un male atroce alla milza.
< Perché piangi? > domandò una bambina sui cinque anni sedendosi accanto a me.
< Piango perché sono molto triste, perché a causa mia mio fratello non è felice > risposi passandomi una mano tra i capelli.
< E non puoi farlo felice? > domandò la bambina curiosa.
< Non è semplice >
< Quando la mia amica è triste per causa mia io le regalo sempre delle caramelle e poi facciamo pace > disse la bambina guardandosi le scarpe mentre muoveva i piedi.
< Magari fosse così semplice > dissi ridendo divertita < come ti chiami? >
< Francesca, ma chiamami Frankie >
< E funziona tutte le volte? > domandai sorridendole.
< Sì. Le caramelle sono magiche > rispose guardandomi a sua volta e sorridendomi.
< Frankie andiamo, non dare fastidio alla signorina! > esclamò una signora sui trentacinque anni mentre chiamava la bambina.
< Vai a comprare le caramelle. Ciao > rispose Frankie correndo verso la donna.
< Non credo che delle caramelle possano bastare… > sussurrai mentre mi asciugavo una lacrima < ciao Frankie… >
Restai su quella panchina per non so quanto tempo e le lacrime non la smettevano di scendere dai miei occhi. Soffrivo per la scena che avevo visto, perché l’ultima cosa che volevo che accadesse era far soffrire mio fratello. Lui era tutto per me, era una di quelle persone che non doveva soffrire e invece stava soffrendo per causa mia, perché se io non fossi stata sua sorella lui avrebbe deciso di seguire Alessia.
Non sapevo cosa fare, ero confusa: una parte di me voleva che Teo mi lasciasse e che lasciasse Ravenna per seguire Alessia, ma l’altra parte di me, quella più egoista, non voleva perché non volevo perdere sia lui che il mio ragazzo in un colpo solo.
Poco dopo il tempo cambiò e iniziò a tirare il vento e divenne più freddo. Svogliatamente mi alzai dalla panchina e decisi di tornare a casa. Fatti pochi metri però scorsi in lontananza Robert che stava camminando dalla parte opposta a dove stavo andando io e così per non farmi vedere feci dietrofront e camminai il più velocemente possibile, finché non finii davanti ad una rosticceria e da lì chiamai un taxi per ritornare a casa.
< Mamy è tutto il giorno che ti cerco! > esclamò Alessia venendomi incontro non appena rientrai in casa.
< Ho lasciato il cellulare in camera. Che c’è? >
< Preparati, perché alle sette abbiamo appuntamento con Rob e gli altri per mangiare una pizza e poi andiamo al cinema >
< Veramente non sto molto bene, quindi passo… > mentii salendo le scale.
< Che cos’hai? > domandò preoccupata.
Sensi di colpa…” pensai mentre mi voltavo per guardarla.
< Un gran mal di testa e anche male allo stomaco. Devo aver preso freddo. Ma voi andate lo stesso e salutatemi tutti > mentii sorridendole.
< Mamy, sei sicura? Guarda che possiamo rimandare… >
< No, voglio che andate. Non voglio che vi roviniate la sera a causa mia. Sono solo stanca, davvero…vedrai che un po’ di sonno aggiusterà tutto >
< Sei sicura? > s’intromise Teo uscendo dalla sua camera.
< Sicurissima > risposi guardandolo e sorridendogli.
< Ma… >
< Se dovessi star male prometto di chiamarvi >
< Va bene…avvisa Rob e digli che non ci sei… > disse Teo.
< Ok > risposi entrando in camera mia.
Presi il cellulare e iniziai a comporre il messaggio per Robert.

Questa sera non sarò dei vostri alla cena perché oggi pomeriggio sono uscita a fare una passeggiata e ho preso freddo. Non preoccuparti, sto bene…sono solo stanca. Tu vai e divertiti. Ti amo

Non feci in tempo a posare il telefono sul comodino che già stava squillando. Vidi che era Robert a chiamarmi e inizialmente non seppi se rispondere o ignorare la chiamata.
< Pronto? > domandai sospirando.
< Amore ma che cosa ti è successo? > chiese Robert preoccupato.
< Sono uscita per fare una passeggiata, ma poi si è alzato il vento e ho preso un po’ di freddo. Ma non è niente di preoccupante, davvero. Ora me ne vado un po’ a letto e per domani starò alla grande >
< Ok, allora non vado alla cena e vengo a farti compagnia >
< No, voglio dormire e non so quanto potrò essere di compagnia… >
< Vorrà dire che resterò ad osservarti mentre dormi. Mi piace farlo >
< Robert no, vai alla cena > risposi freddamente.
< Non voglio che tu stia sola >
< Se sto male prometto di chiamare te oppure Teo… >
< Sì, ma… >
< Robert non sono una bambina! > esclamai arrabbiata < sono in grado di stare in casa da sola per una sera intera e non mi succederà niente. Non ho bisogno della balia tutto il giorno… >
< Va bene, fai come ti pare. Ciao > rispose Robert prima di terminare la chiamata.
< Scusa… > sussurrai rincominciando a piangere.
Alessia e Teo vennero a salutarmi ma finsi di dormire e così potei nascondere loro le mie lacrime. Non appena fui sicura di essere sola in casa scesi in cucina e mi ordinai una pizza margherita facendomela consegnare a casa.
Cenai in silenzio e la mia mente continuava a pensare alla scena alla quale avevo assistito poche ore prima.
Pensavo incessantemente che la mia parte egoista non poteva prevalere e volevo pensare a una soluzione fattibile, ma ogni secondo pensavo che non ero pronta a lasciare mio fratello. Non sapevo cosa fare e non volevo confidarmi perché ero sicura che nessuno sarebbe stato in grado di capirmi. Improvvisamente mentre finivo la pizza mi resi conto che dipendevo da mio fratello e questo mi fece stare male ancora di più.
Verso le undici sentii il mio cellulare squillare. 

Come stai?

Era un messaggio di Robert.

Sto meglio, ma purtroppo non riesco ad addormentarmi. Come sta andando la cena?

Bene, a parte il fatto che sono tutte coppiette…

E Nikki?” scrissi velocemente.

Si è portata dietro Johnathan Rhys Meyers

Mi dispiace…

Anche a me

Scusami per come mi sono comportata oggi. È stata una reazione da bambina. Ti amo, lo sai?

Lo so, ma per farti perdonare domani andiamo alla collina per il pranzo

Andata. Cucino io” scrissi sorridendo.

Spensi il telefono e andai a dormire puntando la sveglia alle sette per il giorno seguente e quando mi svegliai corsi in cucina e dopo aver fatto colazione e preparato la colazione per mio fratello e Alessia scrissi un messaggio a mia madre dicendole di seguire le istruzioni che le avrei scritto nella e-mail alla lettera perché era una cosa importante e poi iniziai a cucinare per il mio pranzo con Robert: preparai l’insalata di riso e come dolce una macedonia di frutta. Finito di cucinare misi tutto in frigorifero e poi andai nel bagno vicino alla sala per farmi un bel bagno rilassante.
Uscii dalla vasca dopo quaranta minuti e andai in camera a vestirmi, indossando il completo che piaceva tanto a Robert e sopra una gonna color verde militare e sopra una canotta nera con lo scollo a V e con un fiore disegnato con le perline sempre nere sul fianco sinistro.
< Sorellina, posso? > domandò Teo bussando alla porta della mia camera.
< Entra > risposi mentre mi infilavo i sandali.
< Come stai? > domandò premuroso.
< Sto bene, mi ha fatto bene dormire > risposi sorridendo.
< Senti, ma per caso… > disse ma lo squillo del mio cellulare lo interruppe.
< Questo è Rob, ora devo scappare. Ci vediamo più tardi > risposi avvicinandomi a lui e baciandogli la guancia.
Corsi in cucina e presi il pranzo dal frigorifero e lo misi tutto dentro la borsa termica, con gli accessori per il pranzo inclusi.
Uscii di casa e corsi verso la macchina di Robert.
< Ciao > mi salutò Robert quando chiusi lo sportello.
< Ciao > risposi avvicinandomi a lui e baciandolo sulle labbra.
< Beh non sei così pallida come diceva Teo. Forse il riposo ti ha fatto veramente bene > disse prendendomi il mento con la sua mano destra e scrutandomi attentamente.
< Sì, forse… >
< Sì. Pronta ad andare? >
< Certamente > risposi appoggiando la borsa termica nella pedana del passeggero.
Robert partì velocemente e dopo quaranta minuti giungemmo a destinazione, ma durante il tragitto nessuno dei due parlò. Appena scendemmo dalla macchina Robert sistemò due teli per terra e poi mi fece cenno di sedermi accanto a lui.
Presi in mano la borsa termica e feci come mi aveva chiesto, fermandomi a guardare il paesaggio.
< Mi mancherà questo posto… > sussurrai senza togliere lo sguardo all’orizzonte.
< E tu mancherai a lui > rispose Robert.
< E a te? > domandai guardandolo.
< Non immagini quanto > rispose avvicinandosi velocemente a me e abbracciandomi.
< Vorrei non partire > ammisi.
< Lo stesso vale per me…ma non voglio pensarci oggi. È l’ultimo momento in cui posso stare solo con te perché domani parti e questa sera siamo fuori con tutti, quindi ora dobbiamo essere felici…chiaro? >
< Sì, cristallino > risposi sorridendogli < Rob…ti va di mangiare? >
< Il cibo non è avvelenato, vero? > domandò ridendo.
< La tua porzione sì > risposi facendogli la linguaccia e tirando fuori dalla borsa termica l’insalata di riso.
< Grazie > disse quando gli porsi il piatto.
< Figurati > risposi sorridendo.
Robert aspettò che finissi di sistemare tutto e poi iniziammo a mangiare.
< Mmm…è squisita! > esclamò assaggiandola.
< Grazie > dissi in italiano.
< Prego > rispose nella mia stessa lingua.
Subito dopo aver finito l'insalata di riso passammo al dolce e una volta finito di mangiare anche quello lo presi per mano e lo trascinai con me sul cofano della macchina.
< Rob? > lo chiamai.
< C’è qualcosa che rimpiangi di non aver fatto in questi mesi? > domandò.
< No, assolutamente niente > risposi appoggiando la testa sulla sua spalla < Rob? > richiamai poco dopo.
< Sì? >
< Mi sento un verme… >
< Perché dici questo? > domandò mentre mi accarezzava la schiena.
< Perché Teo e Alessia non potranno stare insieme a causa mia, perché Teo non vuole lasciarmi sola… >
< Non è colpa tua >
< Sì invece… >
< Per quello ieri stavi così male? >
< Sì…il fatto di aver preso freddo era una balla >
< Mi dispiace che tu stia così > sussurrò portandomi una ciocca di capelli dietro l’orecchio destro < ma non è colpa tua, non hai motivo di stare così >
< Grazie > risposi sorridendogli e guardandolo negli occhi.
Immediatamente avvicinai le mie labbra alle sue e lo baciai dapprima con dolcezza, poi sempre con maggiore passione e disperazione e Robert rispose immediatamente al mio bacio. Lentamente scendemmo dalla macchina e senza smettere di baciarci ci stendemmo sopra i teli e incominciammo a spogliarci.
Mentre mi sussurrava dolci parole nell’orecchio mi prese per i fianchi e entrò dentro di me e venimmo insieme.
Una volta terminata la magia Robert fece per allontanarsi da me, ma lo bloccai per un polso.
< Non allontanarti > lo implorai.
< Tranquilla, non me ne vado da nessuna parte…ma non posso neanche spiaccicarti > rispose Robert sorridendo mentre si stendeva al mio fianco e mi prendeva tra le sue braccia.
< Mi piacerebbe fermare un po’ il tempo e stare ore abbracciati così…oggi ti amo davvero, sei il mio primo pensiero e ti amo lo giuro, se sei insicuro…ti amo lo stesso davvero, poi ti sbilanci e dici per sempre lo spero… > canticchiai in italiano mentre passavo l’indice sul suo petto.
< Cosa? > domandò e gli tradussi cosa avevo appena detto.
< Che frase profonda >
< È di Laura Bono > risposi sorridendo.
< Chi? >
< Laura Bono… >
< Mai sentita >
< E tu saresti quello che conosce ogni tipo di cantante, anche straniero? > domandai prendendolo in giro.
Robert sorrise e mi strinse maggiormente a sé.
< Hey, hai sonno? > domandò vedendomi sbadigliare.
< No, sono solo rilassata > risposi appoggiando la testa all’altezza del suo cuore e cullata da quel suono e dal suo respiro mi addormentai, svegliandomi di soprassalto quando delle gocce di pioggia iniziarono a cadere violentemente su Robert e me.
< Avanti, sbrighiamoci > disse Robert rivestendosi in fretta < perché non ti stai vestendo? > domandò guardandomi.
< Forse perché i miei vestiti sono ricoperti di fango? > risposi indicando i miei indumenti in mezzo ad una pozza di fango.
< Mannaggia…aspetta, mettiti questa > disse Robert porgendomi una maglietta a mezza manica < è tutto ciò che ho. I tuoi vestiti mettiamoli nel bagagliaio.
< Ok > risposi raccogliendo i vestiti il più velocemente possibile e poggiandoli dove Robert mi aveva detto.
Entrammo in macchina e nel giro di quaranta minuti tornammo a casa.
< Ti dirò, anche così sporca hai il tuo fascino > disse Robert ridendo mentre mi prendeva per mano e correvamo sotto il portico di casa.
< Certo, sono sexy con i capelli sporchi… > risposi roteando gli occhi < non vedo l’ora di darmi una lavata > aggiunsi mentre aprivo la porta di casa.
< A proposito, buon mesiversario > disse Robert fermandomi e baciandomi la fronte.
< Anche a te > risposi sorridendo.
Ci chiudemmo la porta alle spalle e poi salimmo le scale per andare a fare una doccia.
< Oh eccovi finalmente! > esclamò Martina facendoci voltare e la vedemmo in soggiorno con tutto il gruppo < stavamo aspettando solo voi. Forza, preparatevi perché dobbiamo andare >
< Ok, giusto il tempo di fare la doccia > risposi prendendo per mano Robert e rincominciando a salire le scale.
< Teo nascondi i preservativi altrimenti questa sera non si esce! > esclamò Kellan ridendo.
Immediatamente mi voltai.
< Guarda che se volessimo non basterebbe la mancanza di preservativi per fermarci > risposi guardandolo con aria di sfida e in quel momento vidi Teo, Taylor e Jared sbiancare e Kristen sputare l’acqua per terra ridendo.
< Brava, così si parla! > esclamò Alessia alzando i pollici.
Robert ed io ridemmo e infine ci dirigemmo in bagno.
< Davvero non basterebbe la mancanza di preservativi per fermarti? No perché io li ho veramente finiti, ma se vuoi… > disse Robert chiudendosi la porta del bagno alle spalle.
< Non prendermi troppo sul serio… > risposi ridendo e aprendo il getto della doccia < vai prima tu o io? >
< E se andassimo insieme? > ipotizzò Robert guardandomi maliziosamente.
< Poi mi violenti sotto la doccia >
< Non lo farò, te lo prometto > rispose facendo il segno dello scout.
< Ok > risposi  sorridendo mentre mi toglievo la sua maglia e la gettavo nel cesto della biancheria sporca < ma tu hai un cambio per dopo? >
< No, ma mi farò prestare qualcosa da Teo > rispose Robert spogliandosi < che c’è? > domandò beccandomi mentre lo stavo fissando.
< Niente > risposi distogliendo lo sguardo dal suo corpo.
< Avanti dimmelo >
< No >
< Dai dimmelo > disse appoggiando le mani alla parete e bloccandomi tra le sue braccia.
< Sei sexy > dissi guardandolo negli occhi.
E i miei pensieri momentaneamente non sono molto casti…” pensai senza distogliere lo sguardo dai suoi occhi.
< Ti desidero anche io in questo momento… > rispose accarezzandomi una guancia < e stai sicura che se non avessimo fretta… > aggiunse avvicinandosi a me per baciarmi.
< Hey questo non aiuta > risposi liberandomi dalla mia prigione e dirigendomi dentro la doccia e Robert mi seguì ridacchiando.
< Cercavo proprio te > disse Robert guardando mio fratello dopo essere uscito dal bagno con indosso un asciugamano allacciato alla vita.
< Vuoi qualcosa da mettere vero? >
< Esatto amico > rispose Robert entrando in camera di Teo senza che quest'ultimo gli avesse dato il permesso.
< Oh bene, fai come se fossi a casa tua! > esclamò Teo ridendo.
Sorrisi nel vedere la scena e poi entrai anche io in camera mia. Mi avvicinai all’armadio e vi tirai fuori gli abiti che avevo lasciato fuori dalla valigia, ovvero un paio di jeans neri, una canotta bianca e un gilet nero, il tutto coordinato con un paio di sandali bianchi.
< Ciao splendore > disse Robert entrando in camera mia.
< Hey > lo salutai mentre mi allacciavo il nodo della canotta.
< Dove credi di andare con quella canotta? È trasparente… >
< Sopra ci va il gilet > risposi indicando l'indumento sopra il letto.
< Oh, ok…Teo mi ha chiesto se posso prendere la macchina fotografica >
< È dentro la valigia, nella tasca davanti > risposi mentre m’infilavo il gilet.
< Ok, ti aspetto di sotto > disse uscendo dalla stanza.
Mi truccai velocemente, presi la borsa e infine raggiunsi gli altri.
< Possiamo andare > dissi raggiungendoli.
< Caspita come sei sexy questa sera! > esclamò Cam abbracciandomi < oh avanti Rob non ingelosirti! > aggiunse guardando Robert e scoppiando a ridere.
< Ehm…dove si va a mangiare? > domandò Taylor per cambiare argomento.
< Chinatown. Abbiamo prenotato per le sette e mezza >
< Sarebbe anche ora di muoversi visto che sono le sette e venti > disse Nikki guardando l’orologio appeso in sala.
Teo fece salire nella sua macchina Alessia, Kellan, Martina e Nikki, mentre Robert ed io facemmo salire Taylor, Cam e Jared; gli altri invece arrivarono a Chinatown con un furgoncino che avevano noleggiato da qualche giorno.
< Hey Rob la partenza per Vancouver a che ora è fissata? > domandò Taylor sporgendosi in avanti.
< Tra due giorni alle nove > rispose Robert con gli occhi fissi sulla strada.
< Vancouver? > domandai guardando sia Robert che Taylor.
< Sì, dobbiamo iniziare le riprese di New Moon > rispose Taylor.
< E partite dopodomani? >
< Sì >
< Perché non me l'hai detto? > chiesi voltandomi verso Robert.
< Perché in questi ultimi giorni preoccuparmi del mio lavoro era in fondo alla lista delle cose da fare > rispose senza distogliere gli occhi dalla strada.
Voltai la testa per guardare fuori dal finestrino e lasciai che una lacrima mi rigasse la guancia. Non volevo partire. Non volevo andarmene. Nonostante sapessi che Robert sarebbe partito il giorno dopo la mia partenza per girare New Moon non volevo allontanarmi da Londra perché sapevo che prima o poi sarebbe ritornato a casa.
< Siamo arrivati > sussurrò Jared indicando la zona di Chinatown e Robert parcheggiò vicino ad una gelateria.
< La strada è chiusa e dobbiamo farcela a piedi fino al ristorante > ci spiegò Robert mentre chiudeva la macchina.
< Gli altri? > domandò Cam.
< Stanno arrivando, hanno detto di aspettarli > risposi leggendo un messaggio di Martina.
< Ok > disse Robert appoggiandosi sul cofano della macchina e accendendosi una sigaretta.
< Ne hai una? > domandarono Cam e Jared.
< Certo > rispose il mio ragazzo porgendo loro un un pacchetto di sigarette.
Aspettai che Robert si rimettesse appoggiato alla macchina e poi mi appoggiai al suo petto.
< Guarda che se vuoi ti faccio un po' di posto > disse Cam.
< No, voglio stare così >
< Ti impuzzolentirai tutta di fumo > disse Robert aspirando dalla sigaretta e baciandomi la fronte.
< Non m'importa. Ti do fastidio? >
< No >
< Allora per me va bene stare così > risposi sorridendo.
< Eccoci! > esclamò Alessia raggiungendoci.
< Ciao piccola > risposi baciandole la guancia.
< Gli altri? > chiese Taylor.
< Sono bloccati nel traffico. Arriveranno a minuti > ci spiegò Alessia.
Attendemmo che tutto il gruppo si riunisse e poi entrammo tutti insieme nel ristorante prestabilito. Ognuno si prese una cosa diversa e alla fine ci dividemmo tutte le porzioni in modo che tutti potessimo assaggiare tutto.
Dopocena ci spostammo in un drive-in non molto distante dal ristorante.
< Fico, non sono mai stata in un drive-in > sussurrai.
< C'è sempre una prima volta piccola > rispose Robert mentre mi prendeva una mano.
< Io direi di andare dentro il furgone e di lasciare i piccioncini soli in macchina > propose Jared e lo guardai grata.
< Oh no… > sussurrò Robert.
< Cosa?
>
< Il film…è Harry Potter e il calice di fuoco >
< Wow ti vedrai sul grande schermo! > esclamai ridendo ma Robert non parve essere della mia stessa opinione.
Mi prese per mano e mi fece spostare sul sedile posteriore dove poi mi abbracciò.
< Questa è stata una delle scene peggiori… > disse Robert mentre veniva trasmessa la scena della seconda sfida, ovvero quella del salvataggio dal fondo di un lago di coloro che stava più a cuore ai partecipanti al torneo Tre Maghi.
< Perché? > domandai divertita.
< Perché non è semplice muoversi in una vasca di tre metri per tre metri fingendo di essere in un lago! > rispose ridendo.
< Giusta osservazione > dissi sghignazzando < tra quanto ci rivedremo? > domandai seria.
< Ti giuro che appena mi libero dalle riprese di New Moon verrò a trovarti >
< Lo so > risposi voltandomi per guardarlo in faccia e accarezzandogli una guancia.
< Però per qualunque problema voglio che tu mi chiami… >
< E poi cosa vorresti fare? >
< Correre immediatamente da te >
< Non puoi lasciare il tuo lavoro a metà >
< Sai quanto me ne frega…potrei anche lasciare tutto per te >
< Non farlo > dissi risoluta < potresti pentirtene >
< Perché dovrei? >
< Perché se per caso noi non dovessimo più… > dissi ma Robert mi tappò la bocca.
< Non dirlo >
< Devo invece, perché la vita è imprevedibile. Se noi un giorno non dovessimo più stare insieme la tua carriera sarebbe rovinata >
< Fanculo alla carriera, io voglio solo te >
< Rob… > dissi poco prima di scoppiare in lacrime < non voglio lasciarti… >
< Shh…su amore non piangere >
< Non ci riesco, non ce la faccio…non posso pensare che tra dodici ore partirò per l’Italia e che tutto questo resterà solo un ricordo… >
< Posso fare qualcosa per farti stare meglio? >
< Puoi mettere indietro l’orologio? >
< No, ma se vuoi posso dare fuoco alla tua scuola, così potrai stare ancora qui >
Scoppiai a ridere divertita.
< Sarebbe un’idea meravigliosa! > esclamai grata che mi avesse fatto ridere e la seconda scena dove Robert fece una smorfia di disgusto fu quando Cedric venne ucciso da Voldemort < certo che Edward Cullen e Cedric Diggory sono identici…un momento, ora ho capito! > esclamai preparandomi a sparare una grossa cavolata < in realtà non c'erano in scena Cedric e Voldemort, ma Carlisle e Cedric…e Carlisle dopo aver ucciso Cedric con quell'incantesimo è corso verso di lui prima che facesse completamente effetto e l'ha morso, così Cedric si è trasformato in Edward Cullen… >
< Ma sentila! > esclamò Robert avvicinando la testa al mio collo e mordendomi.
< Edward, anzi…Cedward Pattinson che cavolo stai facendo? > domandai ridendo.
< Ma la vuoi piantare o no? Sei una grandissima rompiscatole, lo sai? > disse stringendo l'abbraccio < sai quanto sarebbe bello avere una di quelle bacchette magiche? Giusto per pietrificarti un po' per farti stare zitta… >
< Cedward Pattinson va' a dipingere un quadro che è meglio! > esclamai in risposta a quella battuta infelice.
< Tu non sei una mia fan, vero? > domandò ridendo.
< Ma che centra?! Sono ruoli noti ormai. Anche un bambino di cinque anni lo saprebbe… >
< Quindi vuol dire che se venissi in camera tua non troverei dei miei poster sulle pareti della tua camera? >
< No, e per due motivi semplici: il primo è che fino a maggio non c'erano tuoi poster sui giornali, ma ora presumo che ci siano, mentre il secondo motivo è che sono troppo pigra per appendere poster… >
< Quello di Jared però ce l'hai… > obiettò.
<
È vero, ma è ormai un anno che ce l'ho appeso > ribattei schioccandogli un sonoro bacio sulla guancia e tornando a vedere le ultime scene del film e quando questo alle undici finì, tutti insieme decidemmo di andare a bere qualcosa al Blue River.
< Buonasera ragazzi! > esclamò Harry venendoci incontro.
< Ciao Harry > dissi avvicinandomi a lui e abbracciandolo.
< Ciao splendore. Martina! Che bello rivederti! >
< Ciao Harry > rispose Martina avvicinandosi a lui e abbracciandolo.
< Ci delizierete con qualche canzone questa sera? > chiese il proprietario mentre ci faceva sedere tutti in un tavolo appartato.
< Non lo so…cognatì? > domandò Martina guardandomi.
< Qualcosa d’italiano? >
< Perfetto…ho la canzone giusta! > esclamò Martina.
< Ovvero? >
< Le donne lo sanno >
< Quella di Ligabue? > domandò Alessia con gli occhi che le si erano illuminati.
< Sì…perché non canti con noi? Così facciamo le Italianine > disse Martina ridendo.
< Ci sto! Mamy mi vuoi? >
< No > risposi facendole la linguaccia < avanti dai! > esclamai prendendola per mano e tutte e tre corremmo verso il palco iniziando a cantare e non appena finimmo tutti dentro la sala iniziarono ad applaudirci.
< Un applauso per queste tre fantastiche fanciulle! > esclamò Harry salendo sul palco.
Ringraziammo tutte e poi tornammo a sederci al nostro tavolo.
< Caspita Ale non sapevo che anche tu avessi una così bella voce > disse Kellan sorridendo ad Alessia.
< Grazie, ma diciamo che me la cavo > rispose lei sorridendo e sedendosi sulle gambe di Teo.
< Avanti chi è il prossimo ad andare a cantare? > chiese Kristen.
< Perché non vai tu Rob? > domandò Jared.
< Potresti fare un duetto con Kellan… > dissi ridendo.
< Ahahah no, grazie > rispose Robert.
< Stai insinuando che non ho una bella voce per caso? > domandò Kellan fingendosi offeso.
< Non potrei mai dire una cosa del genere amico >
< Ossessionata dal myspace vivi le tue notti postando e-mail, ascolti i Blink e i Simple Plan per questo ti sei la mia Margot… > canticchiò Teo mentre beveva la sua birra.
< Non tentarmi > dissi guardandolo intensamente.
< Perché no? > domandò guardandomi con il mio stesso modo.
< Non hanno la base >
< Invece sì sorellina perché la base è nel CD che ho fatto a Harry il mese scorso >
< Non l’hai fatto… >
< Oh sì invece…allora? vieni a cantare con me o vado da solo? > domandò Teo alzandosi dalla sedia e facendo alzare Alessia e mi tese l mano.
< Non posso dire di no a questa canzone… > risposi afferrando la sua mano e avvicinandomi con lui al palco.
< Questa canzone è una delle mie preferite e di mia sorella perché il ritmo è fantastico. Spero vi possa piacere anche se è in Italiano! > esclamò Teo rivolto al pubblico e fece partire immediatamente la base.

La mia Margot (Margot sei unica per me)
Tu piena di difetti
Non riuscirei a viver senza te (troppo difficile per me)
La mia Margot (Margot sei unica per me)
Col ciuffo sopra gli occhi
Impazzirei a viver senza te (troppo difficile per me)

Vivi di rock, pop punk old school
Passi la tua vista ascoltando l’iPod
Resti incollata ad MTV (ti voglio così)
Margot sei una sick girl
Ossessionata dal myspace
Vivi le tue notti postando e-mail
Ascolti i Blink e i Simple Plan
Per questo tu sei…

La mia Margot (Margot sei unica per me)
Tu piena di difetti
Non riuscirei a viver senza te (troppo difficile per me)
La mia Margot (Margot sei unica per me)
Col ciuffo sopra gli occhi
Impazzirei a viver senza te (troppo difficile per me)
Troppo difficile per me 

Io so che mi conquisterai
Con quel tuo stile un po’ glamour che hai
Ti adoro già e tu lo sai
Margot sei una sick girl
Sarò il tuo specchio se lo vuoi
Adoro il tuo trucco e come lo dai
E quante foto ti farei
Per questo tu sei…

La mia Margot (Margot sei unica per me)
Tu piena di difetti
Non riuscirei a viver senza te (troppo difficile per me)
La mia Margot (Margot sei unica per me)
Col ciuffo sopra gli occhi
Impazzirei a viver senza te (troppo difficile per me)
Troppo difficile per me

Terminammo di cantare, poi Teo mi prese per mano ed entrambi ringraziammo prima di tornare a sederci.
< Cavolo non mi sono mai divertita così tanto in un’esibizione! > esclamai tornando a sedere.
< Nemmeno io piccola > rispose Teo tornando a sorseggiare la sua birra < hey, come mai ne manca la metà? > domandò guardando il boccale.
< Colpa mia > disse Alessia alzando la mano e Teo le sussurrò qualcosa nell’orecchio.
Restammo al Blue River fino alla chiusura e poi uscimmo tutti ritrovandoci davanti alle macchine.
< Verremo domani mattina all’aeroporto> disse Kristen abbracciandomi.
< Certo > risposi stringendola.
< Ciao > mi salutarono Ashley e Nikki.
< Ciao ragazze a domani > risposi abbracciando anche loro e la stessa cosa feci con i ragazzi.
< Alle undici, vero? > chiese Kellan mentre era mano nella mano con Martina.
< Sì > confermammo Alessia ed io guardandoci complici.
< Sogni d’oro Kell > disse Martina baciandolo sulla guancia.
< Sogni d’oro Marti > rispose Kellan mentre le baciava la fronte.
Mi voltai e vidi Alessia abbracciare Teo e affondare la testa nel suo petto, mentre lui la stringeva a sé e le diceva di calmarsi.
Robert mi si avvicinò e fece per parlarmi.
< Se non vuoi che scoppi a piangere qui davanti a tutti non dire niente > sussurrai continuando a guardare mio fratello e la mia amica e poi mi avvicinai a Jared < papi > esclamai buttandogli le braccia intorno al collo.
< Bimba smettila di tenere quel muso lungo e vai a farti una bella dormita! Ci vediamo domani. Ti porterò i muffin per colazione >
< Grazie > risposi ridendo < sogni d’oro. Ti voglio bene, lo sai? >
< Anche io te ne voglio bimba > rispose Jared baciandomi la fronte.
Piano piano se ne andarono via tutti e rimanemmo nel parcheggio solo Robert, Teo, Alessia, Martina ed io.
< Ti fermi a dormire da noi Rob? > domandò Teo.
< Se non è un problema porterei Giulia da me >
< Ok > risposi abbracciando mio fratello e le mie amiche e salendo in macchina con Robert.
< Non è un problema vero? Preferivi andare a dormire a casa? > chiese Robert mettendo in moto.
< No, assolutamente > risposi sorridendo < cavolo! > esclamai.
< Cosa? > chiese Robert preoccupato.
< Non ho salutato i tuoi genitori, le tue sorelle, i tuoi nonni! Oddio che maleducata… >
< Tranquilla amore verranno domani mattina in aeroporto >
< Oh, davvero? > domandai rilassata e Robert annuì con la testa.
< Eccoci… > sussurrò Robert parcheggiando nel vialetto davanti a casa sua.
< Già > risposi sospirando mentre scendevo dalla macchina.
< Giulia puoi venire un attimo un sala con me? > chiese Robert mentre apriva la porta.
< Certo > risposi seguendolo.
< Ecco, vedi…questa sciocchezza l’ho comprata per te > disse porgendomi un pacco lungo ma sottile incartato con della carta da regalo bianca rigata e con un nastro verde < per il pacchetto mi ha aiutato Alessia > aggiunse imbarazzato.
< Ti spiace se mi siedo sul divano prima di aprirlo? > domandai tenendo gli occhi fissi sul pacco regalo.
< Certo che no > rispose poggiando una mano sulla mia schiena e spingendomi delicatamente sul divano.
< Non c’è dentro un completo da infermiera sexy, vero? > domandai preoccupata dalla sua espressione strana.
< Quello te lo regalo per il compleanno > rispose Robert con una risata cristallina.
Tirai un sospiro e iniziai a scartare il regalo e dopo aver tolto il pacchetto mi trovai in mano una scatola con scritto in grande al centro Acer.
< Oddio… > sussurrai.
< Non picchiarmi, è per una giusta causa >
< Io ho già un computer portatile >
< Sì, ma ti lamenti sempre che è scassato duro…e poi…aprilo > m’intimò Robert.
Aprii anche la scatola e dentro vi trovai un computer portatile bianco.
< Tu sei matto… > sussurrai con un sorriso che partiva da un orecchio e che arrivava all’altro.
< Aprilo all’interno… > mi suggerì Robert sedendosi accanto a me e quando feci come mi aveva detto vidi che il computer era dotato di webcam < così possiamo vederci anche se non siamo vicini >
< Ma…? >
< L’ho comprato su e-Bay qualche settimana fa. Mi sono accertato che provenisse da un negozio italiano, così non ci sarebbero stati problemi nell’installazione dei programmi, e…a proposito! > esclamò allontanandosi da me e ritornando pochi secondi dopo con due CD in mano < questo è quello per installare Microsoft Word, mentre questo qui > disse porgendomi il secondo CD < è il tuo antivirus >
< Sei un amore, grazie! > esclamai appoggiando il computer sul tavolino e saltandogli al collo.
< E non è tutto… > disse sciogliendo l’abbraccio sorridendomi apertamente.
< C’è dell’altro? >
< Sì. Mi sono fatto installare da Teo msn, così potremmo sentirti anche lì >
< Grazie > sussurrai commossa.
< Si è fatto tardi e domani mattina dobbiamo svegliarci presto… > disse Robert guardando l’orologio e un’ombra mi passò davanti.
Decisi che non volevo che quella notte finisse così, volevo sentirmi ancora completa, volevo essere felice, volevo fare l’amore con Robert, il mio Robert.
Presi il computer e lo sistemai delicatamente nella scatola che poi appoggiai sul pianoforte e la stessa cosa feci con i CD, poi mi avvicinai verso Robert e lo guardai intensamente negli occhi.
< Robert? > lo chiamai stringendomi a lui.
< Sì? > rispose deglutendo rumorosamente.
< Voglio fare l'amore con te... > dissi incominciando a sbottonargli la camicia.
< Di nuovo? > domandò con un mezzo sorriso.
< Ti prego > sussurrai sentendo che le lacrime stavano per uscirmi dagli occhi.
< Non farlo >
< Cosa? >
< Piangere >
< Non ci riesco > sussurrai stringendomi al suo petto e lui mi cullò per diverso tempo, mentre sentivo il suo cuore battere forte come il mio.
< Va un po’ meglio? > domandò dopo un po’.
< No > sussurrai con il broncio.
< Lo sai che sei più bella quando sorridi? > domandò Robert facendomi il suo sorriso sghembo e tutti i miei tentativi di rimanere seria sfumarono e sorrisi anche io con lui.
Poi Robert si avvicinò alle mie labbra e mi baciò dolcemente e quel bacio mi ricordò tantissimo il nostro primo bacio, ma in breve la dolcezza venne sostituita dalla passione. Portai le mani sui suoi capelli e lo attirai verso di me e non appena mi si stese sopra incatenai le mie gambe alla sua vita.
< Guarda che non scappo > sussurrò al mio orecchio ridendo quando aumentai la morsa.
< Non si sa mai > risposi ridacchiando mentre gli toglievo la camicia.
Lo liberai dalla presa per far sì che potesse togliermi i miei vestiti e io feci la stessa cosa con i suoi vestiti restanti.
< Sappi che non rimpiango niente: non una lite, non una battuta…niente. Ogni piccola cosa mi ha insegnato ad apprezzarti interamente > sussurrò Robert prima di entrare dentro di me.
< La penso esattamente come te > risposi strizzando gli occhi quando Robert fece la prima spinta, ma poi iniziai a gemere piano e a chiamarlo < Robert… > strozzai un gemito quando venni mentre lui mi baciava il collo e poco dopo venne anche lui.
< Andiamo, ti porto a letto > disse prendendomi in braccio e portandomi in camera sua.
Ci stendemmo sul letto e gli feci appoggiare la testa sul mio petto e quando lui si addormentò restai ad osservarlo per buona parte della notte mentre cercavo di memorizzare ogni singolo dettaglio di lui nella mia mente, cosa che alla fine riuscii a fare scattando una foto con la sua macchina fotografica.
< Certo che la macchina non potrà mai immortalare il tuo respiro che mi tiene caldo il petto > sussurrai sorridendo mentre gli accarezzavo la guancia e finalmente alle cinque riuscii a prendere sonno.

   
 
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