MITOJI
エ
スケープ
Legenda
voci-colori principali:
Rosso = Conan
Blu = Ai
Verde = Detective Boys
Arancione = Mitoji
- Ti ricordi di quella vocina interiore che
sentivo riguardo a quel ragazzino Vodka? Ora è diventato un
urlo di Munch con tanto di eco!!!
- Hanno aumentato la velocità capo,
non lasciamoceli sfuggire!
- Piuttosto gli sparo alle gomme, ma quel
ragazzino non va da nessuna parte.
Il tassista si stava dando da fare per esaudire
il desiderio di Mitoji, ma come ben capirete non è
così semplice seminare un Porsche.
- Ragazzino è inutile, posso
schiacciare il pedale dell'acceleratore quanto ti pare, ma quella
macchina avrà almeno 100 CV in più della mia,
fatti venire in mente dell'altro e alla svelta se ci tieni davvero a
seminarli.
Gin e Vodka non davano tregua al taxi, lo
avrebbero seguito ovunque, come le jeep nei safari che pur di andare a
visionare gli animali, si addentrano nella foresta tra alberi, salite e
discese..ovunque.
Mitoji fatti davvero venire in mente qualcosa,
altrimenti la tua missione di andare in America morirà ancor
prima di nascere.
- E va bene!! Non mi resta altra scelta!
Prese il cellulare e compose il numero della
polizia.
"Spero che la mia voce risulti abbastanza
credibile"
- Pronto? Sono l'ispettore Megure, con chi parlo?
- Aaaaa aiutooo poliziaaa, l'hanno rapito!!!
Hanno rapito mio fratello fate qualcosa!"
- Si calmi!! Chi è lei? Chi hanno
rapito?
- Non c'è tempo per le spiegazioni! Ho
visto in volto le persone! Due uomini vestiti di nero! Uno coi capelli
biondo platino lunghi e uno con gli occhiali da sole scuri! Viaggiano
su una Porsche 356A targata Tokyo 43-68!! Presto presto stanno
scappando!! Stanno andando verso l'aeroporto sulla strada principale!
- Va bene stia tranquillo, mando subito due
pattuglie!
Il tassista non sapeva a che pensare, non capiva
se Mitoji era completamente matto o se davvero ci fosse un pericolo
incombente, ma una cosa era certa:
- Ragazzino non so cosa stia succedendo, comunque
sei un attore fenomenale, lasciatelo dire!
- Purtroppo non è finita qua. Adesso
viene la parte più rischiosa del piano, ma è
indispensabile.
-
Sei strano, ma molto in gamba.
Mitoji vide in lontanza due volanti che li
stavano raggiungendo.
- Perfetto! Si fermi adesso!! Mi lasci
giù qui! Lei svolti all'incrocio e mi aspetti appena dietro
l'angolo! Torno tra 5 minuti al massimo.
Così venne fatto! Lasciando il
bagaglio nel baule, Mitoji scese dal taxi nel momento in cui la polizia
era abbastanza vicina per intervenire e allo stesso tempo
sufficientemente lontana per non accorgersi del suo bluff.
"Benissimo! E ora a noi 3! Il nero chiama il
nero! Vi pentirete di aver sfidato Mojito!"
- Capo guarda è sceso! Sembra ci stia
aspettando, forse si è arreso!
- Tieni comunque la guardia alta Vodka, non mi sa
per niente di scemo questo tipo.
La Porsche si fermò appresso a Mitoji,
ed eccoli che scesero. La resa dei conti è arrivata!
- È dal funerale del Dottore che voi
due mi state addosso. Vediamo di finirla, che cosa volete?
- Ciao ragazzino, vogliamo solo farti due
domande, coraggio monta in macchina!
Mitoji guardò indietro. C'era
traffico! Le volanti erano ancora troppo lontane..occorreva guadagnare
ulteriore tempo.
- Che fretta c'è Gin?
- Eheh, vedo con piacere che sai il mio nome,
come vedi Vodka la vocina non si era sbagliata.
- Che
fantasia! Gin e Vodka! I due fratelli ubriaconi! Ma siete sicuri di
poter guidare? Perchè vedete quelle due pattuglie che stanno
arrivando? Non vorrei mai che vi facessero il palloncino e vi
togliessero la patente! - non perderà mai il
suo vizio di provocare, ma sei fantastico Mitoji.
- Mi sono stufato! Ora vieni con noi e ci dirai
chi sei!
"Perfetto!"
Vodka afferrò Mitoji per il giubbotto
con l'intento di buttarlo in macchina.
- No Vodka lascialo!! Lascialo subito! Ci ha
incastrati maledizione!
- AIUTOO!
- Polizia!! Fermi!! Lasciate subito quel
ragazzino! Vi dichiaro in arresto per rapimento di minore!
- E così la
prossima volta imparerete a sfidare un membro del Corvo
Nero d'America!
Rimbambiti!
Dopo averli sbeffeggiati, Mitoji
scappò in direzione del luogo in cui aveva detto al tassista
di aspettarlo, lasciando Gin e Vodka alle prese con i poliziotti.
- Eccomi sono tornato! Grazie mille! Ora via alla
velocità della luce!
-
Di che ti preoccupi ragazzino.. - mentre riprese la marcia
verso l'aeroporto -
..ormai c'è la polizia, quella macchina non va
più da nessuna parte.
- Non sottovaluti quelle due persone. Per quanto
ne so io, potrebbero aver già sparato un colpo in testa ai
poliziotti ed essere ripartiti.
- Un..un colpo in testa hai detto?
- Ora capisce perchè dobbiamo fare in
fretta? Quei due sono pericolosi! Coraggio! Veloce!
Erano le 20.15, il volo sarebbe partito tra 45
minuti e Mitoji doveva ancora giungere al terminal e passare i
controlli.
Conan e Ai intanto erano arrivati. Passarono
tranquillamente i controlli e si misero a sedere alla gate, in attesa
dell'imbarco.
- Tra poco imbarcheranno! Dove diamine
è Mitoji?
- Potrebbe essere nei guai, ma sono convinta che
se la caverà. Quel tipo è molto in gamba Shinici
e non credo che sia così malvagio per essere un ex membro
dell'Organizzazione.
- E lo dici te che fino a una settimana fa ha
provato ad ucciderti.
- Ieri sera, quando ci abbiamo discusso a casa
tua mi sembrava davvero un'altra persona. È come se quel
tipo in corpo abbia due personalità contrastanti. Percepisco
il nero perchè è ciò che anche io ho
dentro da sempre, ma sento anche, mettiamola così, del
bianco: due colori contrastanti nella stessa persona.
"I signori passeggeri per il volo Tokyo-New York
sono pregati di presentarsi alla gate 4869, pronti per l'imbarco"
- Gate 4869, come quel maledetto farmaco per il
quale stiamo partendo, che strane coincidenze.
- Era destino Shinici, coraggio andiamo, vedrai
che arriverà.
Si misero in fila per entrare nell'aereo, il
momento finalmente era arrivato. Il momento sì! Ma Mitoji
invece?
- Sono 5900 yen, grazie.
- Eccone 6000 e tenga il resto, la ringrazio
molto per quello che ha fatto.
- Ti aiuto a prendere il bagaglio, vieni!
Finalmente era arrivato, pronto ad entrare in
aeroporto e a raggiungere i suoi due compagni di avventura, ma
purtroppo i guai non erano finiti.
Quando sentì ciò che disse
il tassista, capì che ancora non era il momento di cantare
vittoria.
- Ma che strano, questa è la corsia
riservata ai taxi, che ci fa quella macchina nera in fondo al
rettilineo?
- Oh no! Lo sapevo! Presto se ne vada! Sono loro!
Se scoprono che è stato lei a portarmi in aeroporto,
finirà presto a fare compagnia ai poliziotti che ho
incontrato poco fa!
- Ma..ma allora..li hanno uccisi davvero?
- Vada viaa!!!!
Non se lo fece ripetere due volte. Il taxi
sfrecciò via dal terminal alla velocità della
luce, alla stessa velocità con cui Mitoji entrò
in aeroporto dirigendosi ai controlli, avendo intelligentemente fatto
il check-in online la sera precedente.
"Se passo i controlli sono salvo"
Gin e Vodka giunsero anche loro davanti
all'ingresso del terminal ed entrarono più spediti che mai!
- Maledizione capo! Quanta gente! E ora come
facciamo a trovarlo?
- Ha detto che fa parte del Black Crow di America
giusto? Presto controlliamo quali sono i voli in partenza per gli Stati
Uniti.
Buttarono un occhio su uno dei tanti televisori
blu che mostrano le partenze e gli arrivi.
- Ce ne stanno due in partenza capo! Uno per New
York e uno per Los Angeles, dividiamoci a questo punto.
- No, è troppo furbo per affrontarlo
da soli. So benissimo dove trovarlo. Sarà il Boss a dircelo.
Gin compose velocemente un numero di telefono sul
suo cellulare e se lo portò all'orecchio.
- Pronto capo sono Gin, ho un'informazione
urgente da chiederti. Il ramo Corvo Nero d'America dell'Organizzazione
sotto che Stato si trova?
Vodka stava aspettando ansiosamente la fine della
telefonata e la risposta del capo.
-
Grazie, la saluto! - chiudendo la chiamata.
- Allora Gin? Dove è diretto?
- Il Black Crow è il ramo
dell'Organizzazione più forte d'America. Ha sede nel New
Jersey, per cui la risposta è New York! Coraggio svelto!
Gate 4869!
Iniziarono a correre verso la porta di imbarco.
- Capo a quest'ora potrebbe aver già
passato i controlli! Se fosse così sarebbe un grosso guaio!
- Confido che per un volo così
importante ci sia abbastanza fila e che stia facendo ancora la coda. In
caso contrario sì: sarebbe game over per noi.
E infatti Gin aveva ragione, Mitoji era ancora in
fila.
"Maledizione, è quasi il mio turno ma
di sicuro quei due saranno qui a momenti, devo assolutamente inventarmi
qualcos'altro."
Guardandosi intorno, la sua attenzione cadde
sulla guardia addetta al controllo passaporti che si trovava a
metà della fila.
"Perfetto. Speriamo che la fortuna mi assista
anche questa volta!"
- Uu che
mal di pancia che mal di pancia! Mi scusi, dove si trova la toilette
signore? - chiese alla guardia fingendo benissimo
un'inesistente attacco di diarrea.
-
Da quella parte ragazzino - e gli indicò la
strada.
"Perfetto, abbastanza lontana dai controlli per
permettermi di guadagnare il tempo necessario per passarli"
- Grazie signore, molto gentile.
Ma invece che andare al bagno Mitoji, senza farsi
vedere dalla guardia, ritornò al suo posto in coda per
passare i controlli. Ormai era pronto a mettere gli oggetti personali
sul rullo. Rimanevano soltanto due persone davanti a lui, di cui una
fortunatamente indossava una di quelle vestaglie enormi che sono solite
usare le zingare; quelle che indossano per rubare nei negozi, dove se
solo volessero potrebbero nasconderci non solo i vestiti, ma anche i
camerini (parlo per esperienza personale vissuta come agente della
security. Cit. Manga92Writer).
Come un fulmine, senza farsi notare, Mitoji ci
sgattaiolò dentro, lasciando un piccolo spazio aperto per
vedere i movimenti di Gin e Vodka che puntualmente arrivarono.
"Appena in tempo. Ora speriamo che vada per il
verso giusto anche il resto del piano. Che la fortuna mi assista"
- Capo non lo vedo! Che abbia già
passato i controlli?
- Già nemmeno io lo vedo, ma prima di
darci per sconfitti fammi fare un ultimo tentativo.
"Coraggio, dai!"
-
Scusi signore, ha per caso visto un ragazzino che viaggia da solo?
Biondo coi capelli sparati, tratti del viso Americani. -
rivolgendosi alla guardia
- Ah si credo di aver capito a chi vi state
riferendo, mi ha appena chiesto dove si trovasse il bagno, aveva un
enorme mal di pancia. Doveva essere proprio urgente, stava davvero male.
"Evviva! Ha funzionato!"
Gin e Vodka partirono spediti in direzione della
toilette. Appena si allontanarono sufficientemente, Mitoji
uscì dal suo nascondiglio, ma la signora che portava la
vestaglia se ne accorse.
- Bè, che ci facevi li sotto ragazzino?
-
Ah..io..veramente..ah mi scusi ho avuto un piccolo attacco di panico,
sa com'è la paura di volare, è stato istintivo mi
dispiace - continuando a confermarsi il miglior attore che
l'Organizzazione abbia mai avuto.
- Avanti il prossimo!
Finalmente il poliziotto aveva invitato la
signora a passare sotto al metal detector, mentre Mitoji aveva
già sistemato i suoi effetti personali dentro la vaschetta
di plastica poggiandoli sul rullo.
Intanto Gin e Vodka avevano raggiunto la toilette.
Dopo aver aperto la porta del bagno degli
handicappati e non trovanodoci nessuno al suo interno, Gin decise:
- Dobbiamo controllarli tutti, dividiamoci, tu
vai in quello delle donne mentre io perlustrerò quello degli
uomini.
Gin entrò, cominciò a
guardare sotto le porte per scorgere se ci fossero delle scarpe
spuntare dalla visuale.
Il primo era vuoto, il secondo era vuoto ma il
terzo..
-
Ahah trovato! Preparati moccioso del Corvo Nero. -
mettendo in tasca la mano per afferrare la pistola.
Intanto Vodka era palesemente in imbarazzo, alle
prese con le fanciulle che lo guardavano come se fosse un maniaco.
- Dico ma non si vergogna signore? Spiare sotto
alle porte dei bagni delle donne? Alla sua età? Ma si trovi
una fidanzata, per Dio che pervertito.
"Che
figuraccia, comunque qua non c'è nessuno, chissà
se Gin ha trovato qualcosa" - pensò l'uomo in
nero rosso in faccia.
- Mamma che puzzaa!! Mi sento male che schifoo!!
- Ma è la voce di Gin! Capo arrivo!!
Uscirono entrambi dai loro rispettivi bagni, con
Gin che aveva il naso tappato col suo cappello.
- Allora che succede capo? L'hai trovato?
- Sì Vodka! Un tipo con la diarrea
l'ho trovato, ma non si tratta di quel moccioso! Appena ho sfondato la
porta con un calcio sono stato travolto da un'odore vomitevole! Il mio
povero naso!
- Ma allora questo vuol dire..
- Che ci ha fregati un'altra volta. Presto!
Torniamo ai controlli!
Uscirono dal bagno alla velocità della
luce e in una manciata di secondi li raggiunsero nuovamente, ma
purtroppo per loro era troppo tardi. Mitoji era dall'altra parte del
metal detector, si era appena rimesso in spalla lo zaino, li vide
aldilà del blocco e con un ghigno soddisfatto
alzò verso i due uomini in nero un dito medio, pronunciando
chiaramente con il labbiale:
- Fuck
you bitch! - riprendendo così il suo cammino
verso la gate. Finalmente era in salvo.
In salvo sì ma anche in ritardo!
- Le 20.58!!! Presto devo correre!
"Ultima chiamata per i signori passeggeri diretti
a New York presso la gate 4869"
Conan e Ai avevano finito di sistemare i loro
bagagli a mano negli appositi scompartimenti, mettendosi
così a sedere, pronti per la partenza.
- Le 20.59, o arriva adesso o mai più.
- Dai al massimo ci facciamo una vacanza insieme
a New York Conan, comunque vada finirà bene per noi.
- Prima hai sviluppato il senso dello umor, ora
vedi pure il positivo nel marcio. Sto veramente per chiederti il
documento Ai. Non sono più così sicuro di stare
viaggiando con la persona che conosco io.
- Il posto di fianco al mio è vuoto,
dev'essere per forza quello di Mitoji.
- Sarebbe stato il colmo se a me fosse capitato
il 48 e a te il 69 o viceversa, dopo aver scoperto a che numero di gate
siamo stati imbarcati.
"I signori passeggeri sono pregati di allacciarsi
le cinture, siamo prossimi alla partenza."
- Ecco! Cosa ti dicevo? L'ha perso! Vorrei
proprio sapere cosa è successo di così grave per
impedirgli di arrivare in orario, quando noi siamo riusciti a fare
avanti e indietro da Tokyo a Osaka, arrivando pure in anticipo.
- E vabè, vuol dire che allora
sarà vacanza. Sei stato proprio te a dire a Ran, anzi no
scusa, alla TUA Ran che avevi bisogno di allontanarti per dimenticare
l'accaduto. Non c'è niente di meglio di un bel viaggio
oltreoceano.
"Avviso ai signori passeggeri, stiamo imbarcando
un ultimo viaggiatore arrivato adesso alla gate"
- Hai sentito? Dev'essere lui per forza Ai,
finalmente!
- Uffa! Per cui niente vacanza, mannaggia a te
Mitoji.
Eccolo che arriva! Era ora. Salì a
bordo, mostrò il biglietto all'hostess che gli
indicò a sua volta dove si trovasse il suo posto.
- Alla buon'ora Mojito! Arrivi tutto sudato e col
fiatone. Non ci speravo più davvero, l'unica ad esserne
contenta sarebbe stata Ai, che già si stava immaginando una
vacanza.
- Voi
due non avete idea dell'inferno che ho vissuto in questa ultima ora e
mezza - rispose ancora ansimante.
- Avrai modo di raccontarcelo molto
dettagliatamente. Ci aspettano più di 12 ore di volo per
giungere a New York.
Anche Mitoji si sedette al suo posto, stremato
dopo aver sistemato il suo bagaglio a mano nello scompartimento.
L'aereo chiuse il portellone e iniziò
a muoversi lentamente verso la pista di decollo. Erano tutti e tre
presenti. Erano pronti a iniziare insieme questa avventura. Conan e Ai
dovranno essere in grado di sconfiggere i loro pregiudizi su questo
nuovo misterioso personaggio, affrontare le loro paure, le loro
indecisioni, ma soprattutto porre in Mitoji la loro fiducia,
dimenticandosi che fu parte della causa che scatenò la
tragedia che vissero una sola settimana prima, pensando solo al futuro
e cercando di cancellare, almeno per il periodo che si troveranno nel
nuovo continente, un passato indelebile.