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Autore: apeirmon    15/05/2018    5 recensioni
Due famiglie si ritrovano per un'occasione magica. Poi si organizzano per rincontrarsi in un'occasione fantastica. E, a quel punto, vivono esperienze pericolose.
Storia partecipante al contest “Lavoratori allo Sbaraglio” indetto da Laodamia94 sul forum di Efp.
Genere: Avventura, Slice of life, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hermione Granger, Luna Lovegood, Nuovo personaggio, Rolf Scamandro, Ron Weasley | Coppie: Luna/Rolf, Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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- Storia partecipante al contest "San Valentino versus San Faustino" indetto da MaryLondon sul Forum di EFP.
Due ragazzi sui venticinque anni si Materializzarono nello spazio tra due murate in Beanfield Road.
Lui indossava, in completo abbigliamento Babbano, una camicia bianca e pantaloni in stoffa grigia. I suoi occhi erano azzurri, in contrasto con i capelli rossi.
Lei aveva lunghi capelli biondi e occhi grigi un po’ sporgenti. Portava un vestito con un arcobaleno a spirale lungo tutto il corpo che terminava in una gonna. Ciononostante, indossava anche dei jeans. Ma ciò che spiccava più di tutto erano due orecchini composti da quelli che sembravano ravanelli.
- Non ci ha notato nessuno, Rolf; hai visto? - commentò Luna Lovegood.
I due percorsero il marciapiede fino a un incrocio, poi svoltarono l’angolo ed arrivarono ad una casa a due piani tinta di un vivace color limone. Non dovettero suonare alcun campanello, perché non appena furono davanti alla porta, leggermente rientrante rispetto al marciapiede, un suono ripetitivo simile a dei tintinnii arrivò dalla casa.
Dopo dieci secondi, la porta si aprì e un uomo alto dai capelli rossi li accolse.
- Luna! Rolf! Che piacere rivedervi!
- Ciao, Ron. Stai attento che dei Madalotti non entrino mentre la porta è aperta.
- Sì, certo. Entrate, Hermione è di sopra che allatta.
Uscirono sulla sinistra del corridoio in una piccola sala da pranzo e si sedettero attorno al tavolo.
- Congratulazioni per la nascita, allora! - augurò Luna. - Ginny ci ha detto che siete usiti dal San Mungo tre giorni fa.
- Vi abbiamo portato un pensierino per la piccola. - disse Rolf estraendo un pacchetto regalo di forma pressoché cubica e posandolo sul tavolo.
- Grazie! Però sarebbe meglio aspettare Hermione.
- Aspettarmi per cosa? - chiese una voce di donna insieme ai tonfi su dei gradini.
- Per il regalo che ci hanno portato Luna e Rolf.
- Ciao! Come sono contenta che siate venuti!
- Congratulazioni, Hermione! - la abbracciò Luna.
- Auguroni!
- Vi offro subito qualcosa da bere. Oh, ho lasciato la bacchetta di sopra. Cosa gradite?
- Non avete dell’infuso di Radigorda, vero? Lo sapevo: non ce l’ha mai nessuno. Be’, allora credo che prenderò un po’ di Burrobirra.
- Per me del succo di zucca andrà bene. - si accontentò Rolf.
- Aspetta, li prendo io. - si offrì Ron.
- No, lascia stare. Posso prenderli anche senza magia. - disse Hermione scomparendo in corridoio.
- Allora, ho saputo che avete organizzato il matrimonio. Ginny non ricordava quando di preciso.
- Il 7 luglio. - lo informò Rolf.
- Come mai un giorno così caldo?
- Il sette è un numero con importanti proprietà di buon auspicio. - spiegò Luna allegra.
- La trovo un’ottima scelta. - concordò Hermione tornando nella stanza con due bottiglie. - Mi fa piacere vedere che qualcuno applica le scoperte di Bridget Wenlock.
Posò le bottiglie sul tavolo e andò alla credenza per prendere due bicchieri.
- Be’, vediamo subito che cosa ci hanno portato. Devolvo!
Ron scartò il dono con un colpo di bacchetta, rivelando un carillon in legno chiaro. Poi lo aprì e, oltre a versi di vario tipo, ne uscirono sagome luminose di unicorni, grifoni, due centauri e pure un drago, tutti vaganti in aria.
- Così Rose imparerà a conoscere le creature già da piccola. - spiegò Rolf.
Ron chiuse il carillon e subito tutte le figure svanirono.
- Grazie. È davvero meraviglioso! - disse Hermione versando le bibite ai suoi ospiti, che bevvero.
Luna fece schioccare le labbra e posò il bicchiere: - Allora, quale è il problema?
- Scusa? - le chiese Ron perplesso. Lei iniziò a scrutare la stanza con indifferenza.
- Tu hai voluto aspettare Hermione per aprire il regalo e non è da te. Lei invece fa tutto senza magia. Direi che è evidente che sia successo qualcosa tra di voi.
Hermione fece un sorriso amaro: - Non per niente sei stata nei Corvonero. Ma non preoccuparti: è solo un litigio occasionale.
- Pochi giorni dopo la nascita della vostra primogenita? Mi sembra inopportuno.
- Luna, forse non dovremmo intrometterci così… - la frenò il fidanzato.
- Non mi è mai importato di cosa si deve fare o meno in determinate situazioni e non vedo perché dovrei cambiare comportamento adesso. - replicò lei tranquilla. - Loro sono miei amici e se hanno un problema voglio tentare di aiutarli come posso.
I due coniugi si guardarono, poi abbassarono lo sguardo.
- Grazie, anche se non credo che possiate fare molto. - disse Ron.
- Non si è trattato di un litigio piccolissimo. - spiegò Hermione. - Si tratta del lavoro: ho intenzione di candidarmi come Ministro della Magia.
- Ma è fantastico! - disse Rolf con sentimento.
- Già. La trovo un’ottima scelta.
- Ma Ron non è d’accordo. Vuole che io resti in eterno in casa a occuparmi delle faccende domestiche. Non sopporta l’idea che anch’io mi trovi un lavoro.
- Non in eterno! Non esagerare. Ma adesso abbiamo una figlia e dobbiamo occuparcene…
- Proprio come faresti tu, che sei sempre al negozio di tuo fratello! Inoltre sai benissimo che le prossime elezioni sono fra tre anni. Non voglio mica lavorare adesso!
- Sì, ma anche tra qualche anno avrà bisogno di qualcuno che resti con lei. E io non posso…
- E quindi dovrei essere io a rinunciare a tutte le applicazioni che potrebbe avere la mia magia, vero?! A te basta che ci siano le tue entrate e non importa se io mi trovo a disagio!
- Non ho detto… Certo che mi importa!
- Su, su, i Gorgosprizzi non migrano se i Plimpi sguazzano!
Nessuno capì il proverbio di Luna, compreso il suo fidanzato, ma i due tacquero. Rolf ne approfittò.
- La settimana prossima dobbiamo andare in Congo. Un Tebo si è spinto troppo vicino a due Nundu in accoppiamento. Il nostro compito sarà quello di riportarlo nel suo ambiente. Se i Nundu si sentono minacciati durante il corteggiamento iniziano a fare strage di tutti gli esseri nei dintorni.
- Cosa sono…? - cominciò Ron, ma sua moglie lo interruppe.
- Un Tebo è simile a un cinghiale grigio che può rendersi invisibile, mentre i Nundu assomigliano ai leopardi, ma diffondono una malattia mortale attraverso il fiato.
- E finiscila! Non siamo più a scuola!
- Scusa tanto se rimediavo alla tua ignoranza.
- Sentite, perché non venite anche voi in Africa? È un’occasione per fare qualcosa di nuovo insieme.
I due coniugi fissarono Luna ad occhi sbarrati.
- Amore, hanno appena avuto una figlia. Non credo che siano disposti ad affrontare Creature Magiche di pericolosità Alta e Massima. - le ricordò Rolf poggiandole una mano sulla sua.
- Oh, non devono per forza venire a caccia con noi. Si tratta di prendere la nostra stessa Passaporta e visitare i villaggi vicini. Possono usare i nostri Paragermi tascabili di scorta, che attuano un Sortilegio Scudo con filtro microscopico, così potrà venire anche Rose.
Hermione era ancora spaventata.
- Oh, non so, Luna. Non mi va molto di fare un viaggio poco dopo la gravidanza. Se accadesse qualcosa… Non si sa mai.
- Io ci vado. - azzardò Ron. - Mi ci voleva proprio una pausa dal lavoro.
Hermione s’indignò: - Hai intenzione di lasciarmi qui da sola con la bambina?!
- No, vorrei che venissi anche tu, ma se proprio non te la senti…
- E va bene! Verrò con voi. Tanto abbiamo la magia a proteggerci, giusto?
- Giusto. - annuì Luna. - Allora ci rivediamo a casa nostra per le dieci di giovedì prossimo. Ora vorrei chiedervi se possiamo vedere la piccola.
- Ma certo. Però fate piano, perché si stava addormentando.
Si alzarono e salirono le scale posando le scarpe con delicatezza e lo stesso fecero per raggiungere la camera di Rose. La neonata dormiva in una culla sormontata da un modellino trasparente di campo da Quidditch in cui vari manici di scopa in miniatura sfrecciavano tra gli anelli.
- Quanto è dolce! - sussurrò Luna battendo le palpebre sugli occhi lucidi.
- Quello è un regalo di Harry e Ginny, vero? - chiese Rolf indicando il modellino.
- Indovinato. Aspettate: vado a recuperare la mia bacchetta. - la neo-madre uscì dalla stanza.
- Si può sapere che ti è saltato in testa? - mormorò Rolf a Luna.
- Se li porteremo via dalla loro quotidianità avranno modo di conoscersi diversamente e di capirsi meglio. Fidati di me: ho il presentimento che alla fine del viaggio andranno d’amore e d’accordo.
 
Il giorno stabilito, un bussola attendeva gli ospiti sul tavolo del soggiorno dei futuri Scamander, incantato da Rolf per diventare una Passaporta.
- Spero davvero che arrivino in ritardo. Mi fido delle tue idee, ma ‘stavolta hai coinvolto altre persone. Hai davvero esagerato!
- Rilassati, Flor. Vedrai che avremo aiutato degli amici e svolto il nostro incarico allo stesso tempo.
E a proposito di tempo, proprio in quello un fuoco verde si accese nel camino, dal quale Ron e Hermione, con Rose in braccio, emersero l’uno dopo l’altra.
- Buongiorno, famiglia bisbetica! - li salutò Luna. - Pronti per un’estenuante vacanza?
- Qualcosa mi dice che sarà davvero estenuante. - predisse Hermione con una sorprendente somiglianza ai modi della professoressa Cooman. - Ciao, Rolf.
- È quella la nostra Passaporta? - chiese Ron indicando la bussola.
- Sì. Parte tra circa due minuti. Eccovi i vostri Paragermi.
Rolf consegnò due dischetti di tre centimetri di diametro con un pulsante al centro. Lui e Luna premettero il pulsante dei propri e un alone di nitidezza profondo mezzo metro li circondò tutti tranne le mani e i piedi. Hermione e Ron li imitarono, provando subito un senso di claustrofobia.
- Bene, allora prepariamoci a partire. Il filtro connetterà Rose alla Passaporta senza bisogno che la tocchi. - spiegò Rolf. - Il mio collega dovrebbe essere già lì ad accoglierci.
- Vedrete che questa mattinata nell’Africa Nera sarà una meraviglia. - aggiunse Luna.
I quattro adulti posero un dito sulla bussola e attesero il funzionamento dell’incantesimo. Quando arrivò, vennero tutti fatti vorticare in un limbo fuori dallo spazio, finché non arrivarono in una stanza in legno, barcollando per l’atterraggio rapido.
- Eccovi qui! Oh… Rolf, pensavo foste solo voi due! - disse un mago di colore in tunica bianca. Era alto e muscoloso, sulla quarantina.
- Loro sono venuti con noi come turisti. Ron, Hermione: vi presento il dottor Sebastian Imal, un Archeologo Alchemico e Magizoologo dello Zimbabwe. Sebastian: ti presento Hermione Granger e Ronald Weasley.
- Weasley?! Allora devo aver lavorato con un tuo parente! Stessi capelli rossi, ma molto più lunghi; Charlie, se non sbaglio.
- È mio fratello! Quindi Lei si occupa anche di draghi?
- Tratto con tutte le Creature di pericolosità Massima, ma a volte vengo chiamato anche per casi gravi di pericolosità Alta. Ho lavorato con tuo fratello in Turchia per un drago che minacciava una città. È stato circa quattro anni fa.
- Bene, allora dove si è spostato il Tebo? - chiese Rolf in tono pratico.
- A circa tre miglia a est di qui. Ho bisogno che mi aiutiate ad attirarlo nella mia trappola. Voi due potete prendere una cartina dei dintorni da quel cassetto. - aggiunse, rivolto a Ron ed Hermione.
- La Passaporta per l’Inghilterra parte a mezzogiorno e un quarto. - li avvertì Luna. - Visitate i paraggi, ma Materializzatevi qui entro quell’ora. Noi dovremmo essere di ritorno in un paio d’ore.
- Ci vediamo dopo. - salutò Rolf. Dopodiché, i tre esperti di Creature Magiche si presero per mano e impiegarono la Materializzazione Congiunta. Ron si diresse al cassetto indicato per estrarre la cartina. La dispiegò e cominciò a controllarla.
- Allora: preferisci visitare dei centri abitati o zone naturali? Qui vicino ci sono un villaggio e un fiume. Ma anche esplorare la foresta pluviale non sarebbe una cattiva idea.
- Visiteremo brevemente il villaggio, anche se non potremo chiacchierare con gli abitanti. Poi faremo una passeggiata lungo il fiume. Comunque questo viaggio non mi farà dimenticare di volermi candidare. Non contarci troppo.
 
Rolf, Luna e Sebastian seguivano delle orme nel fango della foresta, finché non arrivarono a un terreno più compatto. A quel punto si fermarono.
- È il momento di usare il Seguinchiostro. - disse il mago inglese estraendo una boccetta dallo zaino. Fece cadere qualche goccia del liquido sulle impronte e quello iniziò a spostarsi, tracciando un filo sulla terra.
Dopo altri dieci minuti di cammino, Sebastian si fermò di nuovo.
- Da quella parte c’è la palude. Dev’essere il luogo in cui trova i giunchi da mangiare.
- Se si è stabilito qui da poco è probabile che ci ritorni. - concluse Rolf.
- Allora vi porterò là e aspetteremo che la trappola entri in funzione. Tanto fra non molto sarà l’orario in cui va a mangiare.
- Dobbiamo proprio usare una trappola? - chiese Luna osservando gli alberi.
- La mia fidanzata è contraria a usare trappole per non spaventare le Creature. - spiegò Rolf.
- Ma le usano tutti: sono essenziali per poterle spostare da un luogo all’altro! Non riusciremo mai a somministrare una pozione soporifera a un essere così diffidente senza spaventarlo.
- Non pensavo a una pozione soporifera. Ho qualcos’altro da proporvi.
 
Ron ed Hermione si Materializzarono tra un gruppo di case in paglia e canne. Poi cominciarono a camminare per i sentieri guardandosi intorno.
- Senz’altro è un’esperienza rara trovarsi in un villaggio africano, ma non c’è molto da vedere.
- Oh, Ron! Cerca di goderti il viaggio alm…
- Debilito! Expelliarmus! - esclamò una voce di donna dietro le loro schiene. Le bacchette di entrambi sfuggirono loro di mano. Si voltarono in tempo per vederle afferrare da un’anziana di colore che teneva un bastone nell’altra mano. I Sortilegi Scudo dei Paragermi erano scomparsi.
- Ehi! - le gridò Ron.
- Qu’est-ce que vous faites?! Qui êtes-vous?! - le chiese allarmata Hermione in francese.
- Mi chiamo Ngali e parlo tranquillamente l’inglese. Ho avuto una visione di una strega molto capace che sarebbe arrivata qui oggi, ma che non ci avrebbe aiutato di sua spontanea volontà. Accio mago!
Ron schizzò verso Ngali, che lo afferrò per un braccio e scomparve con lui.
- RON!!
Hermione si spostò per il villaggio cercando suo marito, senza successo. Dopo qualche minuto, l’anziana si Materializzò vicino a lei.
- Rendimi immediatamente mio marito! Dove l’hai portato!?
- In un luogo che ho reso a prova di Materializzazione. L’ho Pietrificato finché non avrò ottenuto la tua collaborazione. Quando avrai finito, lo riporterò da te.
Hermione la fissò furibonda. Poi chiese con fatica: - Cosa vuoi che faccia?
- Su quella montagna si trova un mostro. Voi lo chiamate “Lethifold”. Ha già divorato alcuni degli abitanti di questo villaggio. So che serve un Incanto Patronus per stordirlo, ma nessuno di noi sa eseguirlo correttamente. Mi serve il tuo aiuto per darmi il tempo di intrappolarlo.
- I Lethifold sono creature letali! Esiste un solo caso documentato di maghi sfuggiti a un attacco e io non rischierò di far diventare mia figlia orfana! Ci sono degli esperti di Creature Magiche miei amici che possono aiutarvi qui vicino. Se ci permettessi di andare a chiamarli…
- Niente da fare: nella mia visione eri tu ad aiutarmi a intrappolare quella Creatura. Non ho garanzie per altri maghi.
Ngali porse ad Hermione la sua bacchetta. Lei la afferrò, poi esitò.
- Prima voglio allattare la bambina. E metterla al sicuro.
 
I tre Magizoologi erano appostati vicino a un acquitrino costeggiato da giunchi. Luna e Rolf perlustravano le sponde della palude con un paio di Omniocoli.
- Mi sembra incredibile di aver accettato di mettere da parte i miei metodi sempre funzionanti per un’idea tanto stramba. L'Archeologia Alchemica applicata alla Magizoologia richiede che siano sempre considerati la storia dell'ambiente e delle specie studiate prima di interagirvi. - sussurrò Sebastian.
- Se non dovesse funzionare, potremo usare la trappola. - replicò Luna.
- Sempre che si fidi a tornare qui per mangiare…
- Ehi! Dei giunchi stanno sparendo a est-nord-est, settantadue gradi. - avvisò Rolf.
Luna indirizzò lo strumento in quella direzione e girò una rotellina. Le canne sparivano ad opera di qualcuno di invisibile.
- L’ho individuato. Ora procedo.
La strega rimise l’Omniocolo nello zaino, che ripose a terra, poi si Smaterializzò.
Il Tebo continuava a mangiare, finché un verso acuto non lo indusse ad interrompersi. Si voltò e vide una gatta che lo fissava. Subito si rese visibile ed emise un grugnito di minaccia. La gatta gli soffiò e, per tutta risposta, lui prese a caricarla, mentre lei scappava.
L’inseguimento proseguì tra gli alberi, finché la gatta non si arrampicò su uno di essi, inducendo il Tebo a colpirlo con forza. Ma, mentre si preparava a un nuovo scontro con il legno, Sebastian gli si Materializzò affianco e sparì di nuovo con lui.
La gatta poté tornare a terra e trasformarsi di nuovo in Luna. Il suo fidanzato le si avvicinò.
- Quando un Tebo pensa al territorio abbassa la guardia su tutto il resto. - disse lei.
 
Hermione e Ngali si Materializzarono all’ingresso di una caverna sul fianco della montagna indicata dall’anziana. Le due donne avanzarono caute nella semioscurità. Hermione era priva di Paragermi: doveva averlo lasciato a Rose.
- Lumos! - accese il suo bastone Ngali.
La grotta era piuttosto piccola. Scrutarono il terreno in cerca della sagoma di un mantello tipica del Lethifold, ma non ce n’era traccia.
- Sono sicura che questo sia il luogo in cui digerisce le sue prede.
- Creaturas Revelio. - sussurrò Hermione.
Delle onde di energia rossa fluirono dalla bacchetta verso il soffitto. E poi attaccò.
Hermione si abbassò per evitare che il Lethifold la avvolgesse. Ma quello invertì la rotta e, mentre Ngali apriva la bocca, le si avventò sopra, rinchiudendola tra i suoi orli.
- Expecto Patronum!
Nel lanciare l’incantesimo, Hermione pensò a quanto sia bello essere madre e a tutto il tempo che avrebbe avuto per stare con Rose.
La lontra d’argento diede una testata al Lethifold, che lasciò andare Ngali. Con un altro balzo, lo bloccò a terra. L’anziana prese fiato e tracciò un solco con il bastone attorno alla Creatura Magica.
- Impedimenta Perennis!
Una barriera trasparente dai riflessi azzurri attorniò il Lethifold. Il Patronus di Hermione scomparve e lei e Ngali rimasero a guardare il risultato del loro lavoro.
- Ti ringrazio. Ora tornerò a liberare tuo marito. Puoi anche avvertire il Tribunale Sciamanico del Congo per informarlo del rapimento. Ora che ho salvato il mio villaggio, non mi importa.
- Invece sono io a doverti ringraziare. Mi hai fatto capire qualcosa di molto importante.
 
- Se i vostri amici non ritornano in fretta, dovrò predisporre un’altra Passaporta. Non è facile ottenere il consenso per incantarne una, qui. - si lamentò Sebastian.
Sopra una cassettiera nella stanza in legno che era servita per il loro arrivo in Africa, si trovava un dado in legno alto venti centimetri.
- Dovresti sentirti lusingato, Sebastian: vuol dire che a loro è piaciuto il Congo. - disse Luna.
Ron, Hermione e Rose si Materializzarono nella stanza.
- Allora, avete fatto un bel tour? - domandò Rolf.
- Come no… Un giro turistico monumentale. Solo che ero io il monumento. - rispose Ron.
- Ad ogni modo, ho deciso di aspettare degli anni, prima di candidarmi a Ministro della Magia.
Ron guardò sua moglie leggermente sorpreso.
- Cosa ti ha fatto cambiare idea?
- Dovermi separare da voi mi ha fatto capire che voglio godermi il più possibile la presenza della mia famiglia. Quando Rose sarà più grande, ci ripenserò.
Hermione e Ron si abbracciarono, sotto lo sguardo soddisfatto di Luna.
- Madre e figlia dovrebbero passare tutto il tempo possibile insieme. Spero che almeno per voi sia così.
[NdA: L'ultima frase rispecchia la citazione del concorso "Lavoratori allo Sbaraglio", dato che Luna aiuta gli amici anche per attenuare il dolore della perdita della propria madre.]
   
 
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