Arrivati su videro i due discutere di quel che era successo, Camus capendo che Milo era nervoso sollevò leggermente il suo cosmo quasi a voler rassicurare della sua presenza il custode dell'ottava Casa.
Aiolia faceva percepire il suo nervosismo, l'atteggiamento di Shura l'aveva ulteriormente irritato e non degnava quest'ultimo di un solo sguardo.
<< Milo, spero che non ti abbia mancato oltremodo di rispetto, sono davvero dispiaciuto >> disse, rivolgendosi all'amico.
Lo scorpione, dandogli una pacca sulla spalla, lo rassicurò << tranquillo, non ha fatto altro. Anzi, sono io che devo scusarmi, in quel frangente speravo che fosse Camus >>
Shura sentendolo si avvicinò ai due << se avevi quella speranza, perchè ti sei allontanato da lui? >> chiese a Milo.
<< Io..... >> lo scorpione, vedendo l'acquario isolato in un angolo della stanza non riusciva a proseguire.
<< Parla tranquillo >> gli disse gentilmente Camus << siamo tutti e tre qui per ascoltarti >> puntualizzò Shura.
<< Vedete, io sono geloso. Temo sempre che qualcuno possa portarmi via Camus. >> spiegò Milo
<< Camus?? Allontanarsi da te?? Ma se come ha sentito il tuo cosmo, nonostante l'ora assurda è corso qui >> intervenì Aiolia.
<< Ho paura che la mia gelosia nei suoi confronti sia troppa, e immotivata. E mi spiace che si finisca sempre con un diverbio >> disse finalmente lo scorpione, facendosi forza.
A quel ponto, finalmente, Camus si avvicinò << Milo, non devi dire queste cose >> disse, sempre col suo tono calmo e pacato.
Poi proseguì << La tua gelosia, tanto per cominciare, ha un suo validissimo motivo: quel che provi per me. Ed è per questo che io non la reputo esagerata >> spiegò abbracciando il compagno.
Milo, tentennante gli si avvicinò, non sapeva che rispondergli o che fare.
Fu allora che il Capricorno, con un po' d'irruenza, lo spinse letteralmente fra le braccia dell'acquario.
<< Scusami.. >> sussurrò << E di cosa?? >> ribatté Camus, abbracciandolo, poi lo rassicurò << Non aspettavo altro che poterti stringere a me, perdonami per averti trattato in malo modo, ieri sera >>.
<< Non sono mai stato veramente in collera con te, verresti al pranzo con la Dea assieme a me? >> domandò il greco al francese, che sorrise e prendendolo per mano si avviò verso la tredicesima casa.
Furono raggiunti poco dopo anche da Aiolia Shura e tutti gli altri, e nulla lasciava presagire ciò che sarebbe accaduto.