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Autore: yuki rain    17/05/2018    1 recensioni
Il primo amore è sempre il più bello e il più difficile lo scoprirà bene Lucy, figlia di una ricca famiglia, quando si ritroverà incastrata in una relazione con Natsu, un ragazzo scalmanato e ribelle dal passato misterioso.
I due dal non conoscersi finiranno per passare ogni giorno insieme ma chissà se il loro amore sarà in grado di superare il passato oscuro del ragazzo e di reggere a tutte le sfide dell'adolescenza.
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Lucy Heartphilia, Natsu, Natsu/Lucy, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Natsu si diresse in sede tranquillo con la musica nelle orecchie, le mani in tasca e la borsa a tracolla.

Stava andando a fare il fatidico esame per decidere chi sarebbe stato il nuovo capitano, solo la sera prima Tempesta lo aveva chiamato per rassicurarlo dicendogli che anche se era il novellino lo avrebbero rispettato come tale.

Entrò facendo sbloccare la porta col tesserino e si diresse verso l'infermeria, doveva incontrarsi con la dottoressa Kyouka.

“Benvenuto” Disse la donna vedendolo entrare.

“Salve”

“Mettiti pure lì a cambiarti” disse compilando un foglio indicando un letto nascosto dalle tendine.

Natsu si cambiò indossando una maglietta bianca larga e i soliti pantaloncini da basket che usava per allenarsi.

Kyouka gli mise una ventosa sul petto e altre due sulle tempie, esse era collegate ai fili di diversi macchinari.

“A che servono?”

“Misurano i tuoi livelli, non toccare” disse fredda.

“Inizia col primo livello” disse facendolo salire sul tapirulan azionandolo.

Natsu iniziò a correre cercando di ignorare il rumore dei vari macchinari.

Il silenzio regnava nella stanza, chissà se era un buon segno? Voleva sapere come era andato Jackal!

“Bene … livello due” disse Kyouka aumentando la velocità del macchinario.

“Quindi perché vuoi diventare capitano?”

“Perché non voglio tradire la fiducia del coach”

“Mh ...” rispose semplicemente la donna.

In seguito la donna gli fece fare altri test: sollevamento pesi, flessioni e altri esercizi, infine la dottoressa gli fece la stessa visita che gli aveva fatto fare all'inizio.

“Bene abbiamo terminato, consegnerò i risultati in settimana”

Usci ancora più curioso di prima era andato tutto bene? Aveva commesso qualcosa di sbagliato? Non ne aveva idea ma si ostinò a non pensarci.

Guardò in alto vedendo il cielo grigio, il freddo stava arrivando anche quell'anno a breve sarebbero arrivate tante cose: anniversario suo e di Lucy, il compleanno di Gray, natale. Chissà se sarebbe cambiato qualcosa dall'anno precedente.

Decise di deviare per il centro invece di andare dritto a casa, fece un giro per i negozio guardando le vetrine con lo zaino in spalle.

Si fermò davanti al negozio della SportWild lo sponsor ufficiale per la squadra, guardò la vetrina dove vi erano esposte le nuove collezioni di vestiti e scarpe.

Quel negozio aveva aperto anni fa e per quanto fosse tentato non vi era mai entrato nemmeno una volta.

Forse erano il numero a tre cifre vicino a un paio di scarpe o quello attaccato allo zaino.

Con il suo solito cappuccio in testa e auricolari nelle orecchie entrò varcando la soglia, quel posto era molto più grande di quello che immaginava, si soffermò su un cartellone nell'area dei vestiti.

Tempesta in posa con uno sfondo assurdo mettendo in bella vista i loghi dei vestiti, rise a quella scena, non sembrava il tipo da mettersi in mostra.

 

Non c'e nulla di male a voler essere al centro dell'attenzione per una volta ...

 

Sobbalzò quando sentì la musica interrompersi e far scattare la suoneria.

“Ciao cucciola” Disse rispondendo giocherellando con un auricolare.
“Natsu!” Urlò assordando il ragazzo “Ci siamo!”
“Alla mia sordità? Si”
“No! Juvia Gray la portando in ospedale ci troviamo lì!” Lucy mise giù la la musica ripartì anche se il rosato sentiva solo un fischio.

 

Trenta minuti dopo Natsu arrivò in reparto ritrovandosi con Lucy, Levy, Gajeel i genitori di Juvia e Gray.

“Perché ci hai messo così tanto?” chiese Lucy correndogli incontro.

“Non posso mica dire all'autista di andare più veloce!”

“Fa niente, in realtà Gajeel non credeva nemmeno che venissi! Juvia è in sala parto insieme a Gray”

“Avviso Zeref che faccio tardi e arrivo”

“Va bene”

Natsu si allontanò un attimo dal gruppo, guardandosi intorno odiava l'ospedale … qualunque reparto fosse.

Prese il telefono componendo il numero “Natsu sei arrivato a casa?”
“No in realtà sono in ospedale”
“CHE TI E' SUCCESSO?!”

“Ti prego non urlare anche tu, io niente a Juvia si sono rotto le acque”
“Se mi fai ancora prendere un infarto del genere ci ci mando io in ospedale, fammi sapere appena sai qualcosa”
“Va bene”

Natsu passò un tempo che sembrava infinito seduto su una sedia parlando con i ragazzi, con i genitori di Gray e stando con Lucy guardando il telefono ogni cinque minuti, odiava aspettare li così senza poter fare nulla.

“Che ne dici Natsu vieni a fumare”
“Ok” disse alzandosi

in quel momento una dottoressa col camice uscì dalla sala allegra si fermò a parlare con i genitori dei due ragazzi che poco dopo entrarono, una manciata di secondi dopo uscì Gray sdraiandosi a peso morto sulle sedie d'attesa.

“Gray” gli corsero in contro le ragazze.

“Come è andata?”
“Non voglio farlo mai più”

“Ma hai partorito tu o Juvia?” scherzò il corvino.

“voi non sapete cosa ho visto”
“Che hai alla mano?” chiese il rosato

“Juvia mi ha insaccato le ossa di due dita” disse mostrando il bendaggio.

Natsu cercò di trattenersi dal ridere.

La madre di Juvia aprì la porta invitando i ragazzi ad entrare, Natsu sedette in parte a Grey che si era ricomposto.

Calò un silenzio imbarazzante, doveva dire qualcosa ma nn sapeva cosa.

“Sto bene se è questo che vuoi chiedermi”

“E' stupido chiederti se si felice?”
“Abbastanza” “Non mi aspettavo che venissi”
“Non potevo abbandonare Gajeel con quelle due pazze” disse sorridendo.

“Già” disse sorridendo a sua volta.

“Quando è che le nostre vite sono cambiate così tanto?”

“La mia si, la tua non molto”
“Non per molto” sussurrò.

“Cosa?”

Lucy aprì la porta “Scusate … Gray tua madre ti vuole per le foto” il corvino alzò gli occhi al cielo “E' mesi che aspetta questo momento” brontolò entrando.

Lucy si sedette al posto del ragazzo “Tutto bene?”
“Si, stavo solo cagando il neo papà”

“Ur è bellissima comunque … ha un sacco di capelli neri”

“Bene … c'è … non so davvero cosa dire”
“Non serve che dici nulla però a Juvia farebbe piacere se la salutassi”

“Va bene”

“Aspetta davvero?”

“Sì è diventata mamma non ha subito una mutazione genetica”

i due entrarono, Natsu sospirò vedendo tutti accerchiato intorno al letto dell'azzurra.

“Ciao” disse avvicinandosi.

“Natsu che sorpresa” i due si abbracciarono.

“Come ti senti?”
“Sono felice che finalmente si sia staccata da me” scherzò.

Natsu si voltò verso Lucy Ur, la guardò sorridere guardando sorridere alla neonata infagottata nelle coperte, non sapeva perché ma quell'immagine gli fece mancare il respiro.

 

“Bene venite tutti qui” disse Yuri

“Il vostro compagno Mard Greer ha lasciato la squadra quindi per il torneo abbiamo bisogno di un nuovo capitano che sto per annunciarvi”

Natsu e Jackal si squadrarono “Il nuovo capitano, da qui a nuovo ordine sarà … Jackal”

il biondo si alzò esultante venendo circondato da tutta la squadra.

“Ora alle docce e vedete di non dimenticare qui nulla ...come il telefono … ” disse tirando una frecciatina a un giocatore.
“Congratulazioni” disse Natsu raggiungendo il biondo

“Grazie … ma si sapeva già” disse andandosene.

Natsu rimase da solo in campo a fare qualche tiro, era un ottimo modo per pensare, lo aiutava a mettere chiarezza nei suoi pensieri.

Dove aveva sbagliato? Aveva fatto qualche errore? O semplicemente jackal era meglio di lui?

Sospirò facendo l'ennesimo canestro senza impegno.

“Dragneel che ci fai ancora qui?”

“Scusi, stavo facendo due tiri”
“Lo vedo” aggiunse “E' normale che tu ci sia rimasto male … essere incazzati è umano”

“Non sono incazzato, sono contento per lui”

“Ma fammi il piacere, hai la stessa espressione di un bambino privato del suo giocattolo preferito è giusto così del resto ho visto che ti sei impegnato”

“Posso chiederle una cosa?”

“Dimmi”

“Avete scelto Jackal perché non mi metto al centro dell'attenzione?” chiese smettendo di lanciare la palla.

“Questo è uno dei tanti motivi … ti ho già detto più di una volta di sfruttare le tue potenzialità. L'amore per questo sport è un enorme vantaggio ma non basta.”

“Mi può insegnare?”

“Come?”
“A mettermi in mostra, non ho mai avuto nulla quindi sono sempre rimasto in disparte e ora-”
Yuri rise “E' molto più semplice di quel che sembra, non hai mai sognato di essere talmente ricco da comprare tutto quello che vuoi?”
“No”

“No?”
“A me non interessa dei soldi …”
“Seriamente? Non ti è mai capitato di passare davanti alle vetrine di un negozio e guardare un paio di scarpe e non potertele permettere? Oppure di dover rinunciare ad uscire con gli amici? O di vedere qualcosa che hanno tutti e che tu no ...” Natsu distolse lo sguardo.

“... ho visto i tuoi amici quando sono venuti alle selezioni … ti ho visto con la tua ragazza, penso che tutti gli abiti che avevi addosso valessero quanto i lacci delle sue scarpe”
“E quindi?” non gli era mai sembrata una cosa così importante.

“Ok immagina lei e i tuoi amici a un evento tutti eleganti e ben vestiti … poi arrivi tu con un completo si seconda mano rovinato e non della tua taglia … perché è questo

che la gente si aspetterà da te per come sei adesso.”

“E magari ora non ti pesa ma fra un anno quando tutti avranno sponsor di qualche marca sportiva ci sarai tu che finirai a pubblicizzerai il cibo da supermercato.”

“Dimmi vuoi essere il campione, l'icona di qualche grande marca e avvere attenzione di tutti o vuoi essere un giocatore di serie b ricordato per la pubblicità dei biscotti o di qualche schifosa bevanda energetica?”
“Io-”
“Te lo dico io se sei qui di tua spontanea volontà è perché vuoi essere un campione e oggi hai perso una grande battaglia contro Jackal ma il bello viene ora … bisogna capire se hai intenzione di prendere parte alla partita o no ...”
“Certo che voglio”

“Sabato alle 10:00 esatte fatti trovare qui … ti porto in un posto”
“Va bene”

 

“Come non puoi uscire oggi?” chiese Lucy al telefono con Natsu

“Dai non fare così, ci vediamo stasera alla festa”

“Promesso?”

“Promesso” disse Natsu ridendo.

“Va bene a stasera”

“A stasera”

Natsu mise via il telefono

“Cos'hai stasera?” chiese Yuri tenendo lo sguardo fisso si

“Due miei miglior amici sono diventati genitori e gli abbiamo organizzata una festicciola … una cosa solo tra noi”

Yuri non rispose ma Natsu si soffermò a guardare il completo elegante che indossava.

I due finirono nella parte dei grattacieli di Magnolia, li da qualche parte lavorava il padre di Lucy e il 90% dei genitori dei suoi compagni di scuola.

Parcheggiò la macchina davanti a un altissimo palazzo di vetro, all'entrata vennero fermati da una signora dietro una scrivania.

“Posso aiutarvi?”
“Ho un appuntamento con Sherry Blendy sono Yuri della Tartaros”

“Solo un secondo” disse la donna prendendo il telefono.

“il signor Yuri della Tartaros è appena arrivato per un appuntamento con la signorina Blendy lo faccio salire?”

“Va bene” mise giù il telefono “Salite pure” disse sorridendo.

“Grazie”

I due imboccarono l'ascensore di vetro, Natsu si fermò a guardare il panorama “E' bellissimo non è vero?”
“Già” disse il rosato.

In un attimo Natsu si ritrovò in un ufficio di lusso con donne in tailleur con la testa fissa sugli Ipad e altre sedute davanti alla lunga scrivania davanti ai pc.

Alcune facevano avanti dietro dalle varie stanze chiudendosi la porta alle loro spalle, altre scortavano ospiti più o meno vestiti eleganti.

“Il signor Yuri?” chiese una di loro.

“Esatto”

“Venite pure” disse portandoli davanti a un ufficio aprendo la porta.

Lo studio era composto da una vetrata che illuminava un arredamenti minimalista, una scrivania bianca con delle poltrone nere, una libreria e delle gigantografie appese.

Una donna sulla quarantina era rivolta verso la porta, aveva i capelli rosa lunghi fino al seno mossi e gli occhi chiari, bellissima a detta di Natsu.

Indossava una camicia bianca a maniche lunghe e dei pantaloni neri a campana che non nascondevano gli importanti tacchi.

“Yuri” disse allegra in modo amichevole

“Sherry”

“Lui è il ragazzo di cui ti parlavo, si chiama Natsu”

“Molto carino” disse prendendogli il mento con due dita per vedergli meglio il volto.

“Devi dagli qualche dritta”

“OK Natsu siediti”

I tre si accomodarono alla scrivania “Dimmi hai già ricevuto i primi pagamenti dalla squadra”
“Ho preso lo stipendio da matricola, sono stato integrato come titolare tre giorni fa”

“Allora è perfetto e come hai speso lo stipendio da matricola?”
“Ho aiutato mio fratello a pagare le bollette, ho fatto la spesa e altre cose del gemere”

Sherry sorrise guardando il pc “Ti va di andare dalla segretaria infondo al corridoio … quella con i capelli neri a digli di registrarti?” “Certo” disse alzandosi.

Appena Natsu uscì dalla stanza Sherry squadrò Yuri.

“A che gioco stai giocando?”
“Non fare così”
“Non fare così? Vuoi che getti un ragazzino nella piscina degli squali”

“Ha un grande talento ma sai come funziona se non trova uno sponsor è fuori”

“E' piccolo e si sentirà disorientato, lo senti quando parla”
“Dai Sherry”

“Da quando ti interessa così tanto?”
“Sarebbe l'ennesimo talento sprecato per colpa della popolarità, oggi giorno non gliene frega niente del talento ma di quanto appari in giro.”
“Credi che non lo sappia?”

Natsu entrò in quel momento “Dice che serve la sua firma”
“Dammi qui e non azzardarti a dammi mai più del lei”

Sherry firmò la carta e la mise in un portadocumenti “Vedrai sarà divertente” disse sorridendo al rosato.

 

“Natsu sono a casa” disse Zeref entrando.
“Sono in camera” urlò di risposta.

Zeref si affacciò alla camera notando una donna seduta sul letto dai lunghi capelli rosa, una ragazza elegante dai lunghi capelli biondi raccolti in due trecce, gli occhi scuri segnati dal trucco.

In mano teneva dei vestiti del fratello mostrandoli al suo capo.

con dei vestiti del fratello in mano.

“Che succede?” chiese sulla soglia.

“Oh loro sono Sherry e la sua assistente Harley”

“Tu devi essere Zeref” disse la donna alzandosi allungando la mano “Sono Sherry e da oggi sono la consulente d'immagine di Natsu”

“Centra col basket” disse il rosato.

“Abbiamo deciso chete la gestisci da solo quindi vi lascio … Ho lasciato il regalo mio e di Mavis sul tavolo ricordatelo prima di uscire”

“Ok”

“Io sono a sistemare la spesa” disse accostando la porta della camera.

“Voi due non vi assomigliate” disse Harley

“Solo per i capelli … in teoria” sorrise venendo ricambiato.

“Forza continuiamo!” disse Sherry tornando a sedersi sul letto.

 

Quella sera i ragazzi erano fuori dal ristorante, Lucy indossava il solito vestiti con i tacchi, Levy teneva i fiori insieme a Gajeel mentre Erza e Gerard stavano parlando del più e del meno con gli altri.

“Dov'è Natsu?” chiese Gerard buttando il mozzicone della sigaretta.

“Non ne ho idea, ha detto che si stava preparando due ore fa”

“Siamo già in ritardo di venti minuti … dovremmo aspettarlo dentro” propose azzurra.

“Ma è lui?” chiese Gajeel guardando una persona avvicinarsi dal fondo del parcheggio.

Indossava delle scarpe bianche sportive dei jeans neri aderenti rotti sulle ginocchia, una t-shirt bianca aderente e un cappotto color cachi elegante lungo fino a metà coscia, in bella mostra aveva la targhetta che le aveva regalato la sua ragazza.

Teneva in mano il sacchetto col regalo del fratello.

“N- Natsu?” disse Lucy incredula ritrovandoselo davanti.

“Ciao, scusate il ritardo il pullman ha saltato la corsa” “Che avete da fissare?”

“Cambiato look?” chiese Erza

“Vi piace?” chiedendo facendo un giro su se stesso.

“Si, si bellissimo forza siamo in ritardo” disse Gajeel incamminandosi.

“Stai benissimo” disse Lucy rimanendo indietro.

“Mi fa piacere ...”
“Perché hai cambiato?”
“Ogni tanto ci sta un cambiamento … sono in squadra importante ora”

“Cos'è quello?”

“Il regalo di Zeref” disse prendendola per mano entrando nel ristorante.

 

   
 
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