FREDDO NEL CUORE
Gelo;
ghiaccio;
sento freddo,
all’addiaccio
la notte,
sono solo
cadute
libere,
sconfitte
di sangue e sudore,
l’ardore
perduto
di un mondo
distrutto;
la rovina
degli astri celesti
che esplodono
su realtà agresti;
cadono
gli dèi,
le campane
suonano le sei,
le panzane
tue
grigliate
come melanzane;
il sangue di chi
si è sacrificato per chi
ha mentito
sulla verità dei fatti;
fatti insanguinati,
beffati
dall’amarezza
delle menzogne,
dalla dolcezza
di una mamma
che di sera
al bimbo canta una ninna nanna,
ma di sera
la vita oscura,
nera,
cupa di nuvoloni
neri come calabroni;
ed io,
io,
tu sai che ho paura,
lo sai,
perché tremo,
perché fremo
di arsura
e muoio
infranto,
oliva
al frantoio,
vitello
al mattatoio,
braciola
che si rosola
sui ferri
di una graticola;
meri
i pensieri
di un momento
in cui non mi sento
affatto un portento;
anzi, sono morte
interiore,
sono notte
in furore,
sono carte
misteriose
in mano a fattucchiere
tenebrose;
sono la gioia falsa
di un istante di rivalsa,
in cui tutto sembra possibile
e l’idea di vita
si fa labile
e le dita
non ti stringono più,
non hanno stretta,
orsù,
maledetta
la vigliaccheria
mia
che domina
conquista
spazio vitale
nel mio cuore;
temporale
di dolore
di rancore
di paure
dell’ignoto
del bigotto
del fagotto
con cui lascerò
alle spalle
l’ultimo no
raccolto dalle falle
di un mulino
in rovina,
di mattina
non c’è più il sole
la conta delle ore
si basa sull’unica
fatale
morte interiore.
NOTA DELL’AUTORE
Oddio.
Ecco cos’ha partorito la mia testolina ^^
Non so, quasi un esperimento, ma avevo voglia di sintesi, di
andare sempre direttamente al concetto, grazie ai miei versi.
Grazie di cuore ^^