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Autore: Bloody Wolf    19/05/2018    1 recensioni
Storia che partecipa alla:
26promptschallenge- prompt 3/26 della pagina Hurt/Confort Italia - fanfiction & fanart
SPOILER per chi non ha visto Avengers Infinity War!!!
Genere: Angst, Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Loki, Thor, Tony Stark/Iron Man
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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26promptschallenge- prompt 3/26 (Scadenza prompt: 21/05/2018)  dalla pagina Facebook Hurt/Confort Italia - fanfiction & fanart

#VAGABONDAGGIO

sostantivo maschile

1) Il frequente spostarsi da un luogo a un altro senza itinerari o programmi prestabiliti: nei suoi v. all'estero ha incontrato una infinità di persone; fig., irrequietezza intellettuale o evasione fantastica.

2) Essere umano o altra forma di vita senza fissa dimora

 

SPOILER per chi non ha visto Avengers: Infinity War, la coppia principale è una FrostIron quindi una Loki x Tony ma non c’è nulla di sconcio...
Sarei felicissima se voi commentaste se questa storia vi è piaciuta <3 

 

Wandering Soul

Era tutto così sbagliato…. Tutto così diverso e tutto così astratto… non ci voleva credere, non ci avrebbe mai creduto eppure era successo e lui non aveva potuto fare nulla se non guardare i suoi amici negli occhi e fingere che andasse tutto bene.

Lui era un leader, lui doveva stare bene, lui doveva tenere alto il morale degli altri anche se questo comportava morire dentro con una morsa allo stomaco e con la lacrime che furiose cercavano di evadere dai suoi occhi.

Pepper non c’è più, Tony…”

L’uomo aveva solo potuto abbassare la testa e annuire, li aveva visti tutti scomparire, dissolversi tra le sue braccia e lui non aveva potuto fare nulla per fermare tutto quello strazio.

Wanda...”

La faccia di Natasha diceva già tutto, quella era solo una lunga lista dei nomi di chi non avrebbe più trovato una volta entrato in quella strutta che una volta chiamavano casa… ed era straziante immaginare di non vederli più, ma era così.

Falcon...”

Respirò e annuì continuando ad ascoltare quei nomi cercando di non ascoltare i pezzi della sua anima che andavano in frantumi ad ogni singolo nome che la donna diceva, si stava spezzando assieme alla voce di lei, non poteva più tollerare di sapere chi c’era e chi non c’era, era un fardello troppo pesante da portarsi dietro.

Asgard è sparita, non c’è più nessuno, solo Thor.”

Tony sorrise amaro, Point Break ce l’aveva fatta, era sopravvissuto almeno lui, un re senza più nessuno da servire… almeno Thor aveva sempre quel folle del fratello, o almeno credeva...

Il panico si impossessò di lui a quel semplice pensiero, la scomparsa di Pepper non lo aveva reso così instabile ma la sola idea di non avere quel folle tra i piedi era un’idea che gli aveva mandato il cervello in panne, ne avevano passate di cotte e di crude assieme negli ultimi periodi

Nat, devo parlare con Thor. Ora.”

La donna lo guardò interrogativa e cercò di aprire bocca per farlo desistere da ciò che aveva in mente ma ci rinunciò, consapevole del dolore dell’amico, alzò una mano ed indicò all’uomo dove trovare il Dio.

Tony le sorrise e si mise a camminare per il corridoio con il fiato corto e con un dolore sordo alla bocca dello stomaco; ogni passo che faceva era un ricordo che tornava a galla, prepotente e infimo…

La prima volta che aveva avuto a che fare con il Dio delle malefatte erano nemici eppure ci aveva trovato gusto ad avere a che fare con lui, gli aveva anche offerto un drink e lui aveva sorriso… tra loro c’era sempre stata quell’alchimia e anche la seconda volta che ci aveva dovuto lavorare assieme aveva rivisto tra loro quella particolare scia di genialità tanto che, tra una battuta e una provocazione si erano trovati a baciarsi sul tavolo del laboratorio con un’impellenza e un bisogno quasi doloroso.

Altre due volte se l’era ritrovato tra i piedi quel Dio, la prima volta era stato un incontro involontario: era andato ad un meeting dove qualche scienziato aveva detto di aver capito l’alchimia della magia… pensava fossero solo sciocchezze e poi si era ritrovato in quella stessa stanza assieme ad altre cento persone, sarebbe stata una serata noiosa se il suo sguardo non fosse subito stato calamitato da quegli occhi e quel corpo sinuoso che era certo che appartenessero al Dio delle malefatte.

Erano bastate un paio di occhiate e quel maledetto Dio li aveva teletrasportati in un letto dell’hotel ed in poco si era ritrovato ad avere a che fare con uno dei peccati capitali: l’ingordigia. Non poteva farne a meno, più ne aveva e più ne voleva e quel Dio sembrava ben disposto ad accontentare quell’umano che era stato in grado di tenergli testa fin dal primo momento senza paura e senza sotterfugi.

L’ultima volta che Loki gli aveva fatto visita se lo era praticamente ritrovato in casa, aveva evaso le procedure di sicurezza ed era riuscito ad intrufolarsi nel suo letto riscattando quel famoso drink che gli aveva offerto la prima volta.

Aprì la porta della stanza di Thor e se ne rimase in silenzio, fermo ad osservare la figura di Thor che, solo, se ne stava appoggiato alla finestra a guardare quel mondo dimezzato. Aveva le spalle curve, incurvate da tutto quel dolore che era avvenuto nell’universo, Tony ne era certo, quello che aveva perso tutto era stato Thor che ora, non aveva nemmeno una casa a cui fare ritorno, non aveva più nulla se non l’amicizia con ciò che rimaneva degli Avengers.

So cosa stai per chiedermi Tony...”

Il dio si allontanò dalla finestra e andò a sedersi sul letto chiudendo gli occhi e negando con la testa, distrutto.

Loki non c’è più...”

Il viso di Thor divenne una maschera di dolore, la bocca iniziò a tremare mentre gli occhi divennero lucidi, Tony entrava in quella stanza e si chiudeva quella porta alle spalle, avanzando verso l’amico con passo grave

Ne sono successe di cose ultimamente, sia su Asgard, che su altri regni ed infine è arrivato Thanos…”

I pugni del biondo si strinsero in maniera improvvisa mentre chiudeva gli occhi per cercare di fermare quelle lacrime che spingevano per uscire, Tony si convinse che l’altro stesse cercando di imprimersi quei ricordi nelle retine degli occhi

Ho capito una cosa da tutte queste disgrazie… Loki è sempre stato un vagabondo, non ha mai voluto una dimora, ha viaggiato in lungo e in largo per i nove regni conoscendo gente e luoghi a noi altri preclusi, ha vissuto per secoli alla deriva perché non trovava nulla di interessante ma poi...”

Tony si sedette vicino a quell’uomo in silenzio, rispettava il suo dolore perché era consapevole di quanto grande fosse, non aveva solo perso un fratello, aveva perso tutto il suo mondo, la sua gente, e perdere Loki era stata la ciliegina sulla torta. Thor al momento non aveva nulla, nemmeno una remota possibilità di morire perché era un Dio e si sa che gli Dei vivono molti più anni degli umani.

So solo una cosa, Stark… Tu eri l’unico da cui lui tornava sempre e avrei tanto voluto essere io quel punto fisso. Ho capito troppo tardi quanto lui fosse incompreso e non ho avuto modo di dirglielo.”

Le lacrime iniziarono a cadere da quegli occhi chiari mentre si portava le mani tra i capelli corti e si appoggiava sulle proprie ginocchia, fu una scena che toccò il cuore di Tony.

Vedere Thor, il Dio del tuono, il Di che più volte li aveva salvati ora messo in ginocchio per piangere un defunto di cui non aveva nulla su cui piangere e il solo pensiero era triste.

Tony allungò una mano verso una spalla dell’amico ma si fermò a pochi centimetri da essa, ingoiò il groppo che aveva in gola e invece di toccargli solo una spalla si alzò in piedi mettendosi di fronte all’altro e lasciandosi cadere inginocchio di fronte a lui. Si allungò e si ritrovò ad abbracciare il possente collo del Dio del tuono e, prima che riuscisse anche solo ad accorgersene, dai suoi occhi stavano sgorgando lacrime calde e piene di un dolore comune.

Thor, promettimi che faremo di tutto per vendicare tuo fratello affinché la sua anima possa smettere di vagabondare per l’universo e possa riposare in pace. Promettimelo.”

Thor avvertendo quel calore si lasciò andare in un pianto silenzioso, non c’era bisogno di fare rumore in quel momento… allungò le mani sulla schiena del fragile umano e si ritrovò a stringere le dita in quel tessuto con necessità, quanto poteva essere confortante quel momento? Quanto era liberatorio trovare qualcuno che condividesse, anche solo in parte, il tuo stesso dolore?

Il tempo sembrava essersi fermato di fronte a quella scena, tutto era immobile e tutto era ricoperto di un alone nostalgico e sembrò un atto solenne quando il Dio parlò

Vendicheremo il Dio degli inganni perché nonostante tutto non meritava la morte, cercheremo un modo per riportare alla vita tutti i nostri amici scomparsi ed infine riporteremo l’universo come prima. Lo faremo Stark, lo faremo per lui e per tutti gli altri.”

L’umano chiuse gli occhi e annuì attendo una pacca su quella schiena larga per sciogliere quell’abbraccio soffocante

Facciamolo assieme, siamo potenti e poi, ehi, preferivo Loki a Thanos… almeno Loki faceva la Diva”

Thor ridacchiò asciugandosi gli occhi e annuì, consapevole che il momento di tristezza era finito ed era stato sostituito dall’umano in qualcosa di bello, nel ricordo di un momento più dolce.

[The End.] by BloodyWolf

   
 
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