Cap. 1: RITORNO ALLA TANA Fine Agosto. E’ una giornata calda e secca, ma io continuo a sonnecchiare tranquilla nel letto con le coperte tirate fino alla testa. Ho caldo, certo, ma ci sono talmente tante zanzare che non ho la volontà di mettermi a combatterle di prima mattina. Sarà una giornata noiosa come tutte le altre, soprattutto perché i miei amici Ron ed Harry sono alla Tana ed io li raggiungerò tra una settimana. Finalmente decido di alzarmi anche perché un gufo continua a bussare alla mia finestra: si tratta di Edvige, la civetta di Harry. Mi è sempre piaciuta quella civetta, fiera ed orgogliosa. Faccio entrare Edvige e le slego la lettera che porta alla zampetta. Nella lettera c’è scritto che mi invitano ad andare alla Tana oggi stesso se non ho nulla da fare e mi passano a prendere alle 16:00. Entusiasta, mi reco al piano inferiore per domandare il permesso ai miei genitori -Mamma, papà, posso andare oggi stesso a casa di Ron? Mi hanno invitato e visto che qui mi annoio “un pochino” pensavo di accettare la proposta!!- -Va bene, Hermione, per noi la cosa più importante è che tu sia felice, dunque se è questo che vuoi, vai dai tuoi amici e mi raccomando, ringrazia per l’ospitalità (ma questi genitori devono sempre fare raccomandazioni???nda)- ha detto mia madre Sono strafelice, perché finalmente dopo quasi due mesi rivedrò Ron e soprattutto Harry, il MIO Harry! Ho scoperto di essere innamorata di lui solo quando, alla fine del sesto anno, lui era in pericolo di vita ed era andato a combattere contro Voldemort. Da quando si è salvato ed ha finalmente sconfitto il Signore Oscuro non ho mai trovato il coraggio di rivelargli il mio amore. Credo di avere paura; credo che lui non abbia ancora capito che sono cambiata. Non sono più la ragazzina di undici anni che non pensa ad altro che a studiare. Ho trovato altri interessi, anche se sto continuando ad impegnarmi nello studio perché il prossimo anno sarà decisivo, il settimo anno in cui si decide il lavoro futuro e la vita futura. Un giorno non lontano però troverò il coraggio di rivelargli i miei sentimenti e si vedrà. La mia camera è sempre in ordine, quindi non impiego molto tempo per fare il baule. Passo il resto della giornata distesa sul letto ad immaginare le avventure che passeremo quest’anno ad Hogwarts. Finalmente arrivano le 16:00 ed io mi trovo nell’ingresso a salutare i miei genitori. Suonano alla porta: apro e vedo un angelo che s’incammina verso dei me e mi abbraccia calorosamente. Mi lascio sovrastare dall’emozione ed arrossisco violentemente. -insomma, Hermy, non si salutano più gli amici?!?- dice Harry con la sua calda voce -Ciao Harry- balbetto io- scusa ma non ti avevo riconosciuto, sei cambiato tantissimo!- Harry ha una bella muscolatura scolpita e si è alzato di parecchi centimetri in questo mese. Rimango imbambolata a guardarlo con occhi sognanti quando… -Hermione! Solo perché Harry è diventato un figo non mi degni più di uno sguardo?- mi dice indignato Ron Anche lui si è alzato di parecchi centimetri ed è diventato davvero un bel ragazzo- Scusami Ron, ma oggi mi sento un po’ stralunata- rispondo io arrossendo Lui mi abbraccia e poi salutiamo i miei genitori, che prima di partire mi fanno le solite raccomandazioni. Faccio per prendere il baule ma Harry mi precede -ma come, una signorina che deve trasportare pesi del genere? Qui c’è un uomo forte a sua disposizione che sarà lieto di portarle il baule- mi ha detto Harry galante -se voi due la smettete di fare i piccioncini, possiamo anche partire!- si è intromesso Ron con sarcasmo. Ci siamo messi a ridere e siamo finalmente partiti con una passaporta, perché il Sig. Wesley, diventato Ministro della Magia da due anni, non ha avuto il tempo di venirci a prendere. Ci siamo ritrovati nella cucina di casa Wesley, ma non ho potuto più vedere nulla perché sono subito stata avvolta dal caloroso abbraccio di Molly -oh, cara, come sono felice di vederti! Vuoi qualcosa da mangiare, hai bisogno di qualcosa?- mi ha detto ad una velocità impressionante. -nulla, grazie, Sig.ra Wesley!- ho risposto gentilmente -Ronald, mi aiuti per favore a pulire il tavolo che hai sporcato così tanto?- -Ma maaaamma…- -niente ma, hai voluto fare esperimenti con gli aggeggi di Fred e George ed ora ne paghi le conseguenze- -vieni, ti faccio vedere la stanza che abbiamo preparato per te!- Harry mi ha preso per mano e mi ha trasportato al piano superiore. -E’ proprio vicino alla tua!- ho detto io emozionata e, resami conto di ciò che avevo detto, sono arrossita violentemente -si, se vuoi puoi venirci a fare un salto nottetempo- e si è messo a ridere vedendo la mia buffa espressione. Ho capito quasi subito che l’aveva detto con sarcasmo, ma non mi è mancato un battito accelerato del cuore. La sera abbiamo gustato abbondantemente i manicaretti di mamma Weasley e, dopo varie partite di scacchi magici, siamo andati a letto. Sono rimasta sveglia a lungo a pensare a quanto fosse diventato bello Harry. Ad un tratto ho sentito dei piccoli rumori provenienti dalla finestra ed ho visto un ragno peloso grosso come la mano di Hagrid. Non ho urlato per miracolo ma mi sono precipitata nella stanza di Harry, senza far rumore, ma mi sono scontrata contro qualcosa e sono caduta in terra. Stranamente non ho avvertito nessun contatto con il terreno ed, insospettita, ho aperto gli occhi. Mi sono trovata davanti al viso di…