Giochi di Ruolo > Vampiri: la masquerade
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Autore: Kodoma    20/05/2018    1 recensioni
Questo è un breve racconto basato una una recente campagna di Vampiri: la Masquerade ambinetata a Miami. La Contessa Bathory, principe di Miami, e sua figlia Valschenka incaricano un gruppo di vampiri molto eccentrici per svolgere due missioni a Tampa. Questo racconto narra delle loro avventure e disavventure. Le storia si svolgerà dal punti di vista dei personaggi, i quali saranno introdotti mano a mano nel corso della storia.
Genere: Azione, Introspettivo, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Violenza
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Segreti

Segreti


<< Mi stai dicendo che un gruppo così numeroso ha abbandonato Miami e tu non sai il motivo? >>

<< Non ho detto questo> risponde pacato Ribeiro mentre finge di bere il suo drink << Intendo dire che non ho intenzione di dirtelo >>

Wilhelm tenta di non mostrare alcuna emozione ma se gli fosse possibile salterebbe alla gola del ciccione imbrillantinato. Davanti a lui l’Arpia, Vinicio Ribeiro, lo guarda sornione da sopra un paio di finti rayban dalle lenti a specchio. Nel locale affollato di persone, Wilhelm si sente a disagio: normalmente preferisce frequentare locali molto meno caotici, quelle rare volte in cui vuole rilassarsi, ma purtroppo l’Arpia ha la vana necessità di sentirsi ancora al centro dell’attenzione. Il suo bicchiere tintinna mentre il ghiaccio nel whisky si scioglie ed i cubetti cozzano fra loro, distogliendolo dai pensieri e portandolo a concentrarsi nuovamente sul Toreador di fronte a lui.Il luccichio del molare d’oro del vampiro costringe Wilhelm a reprimere un moto di disgusto

È incredibile che il passo successivo all’uomo moderno venga incarnato da un individuo volgare come lui, pensa tristemente. 

Incrociando le mani dalle lunghe dita, il Nosferatu rompe il silenzio << Posso fare qualcosa dunque, per motivarti a condividere con me le informazioni? >>

Ribeiro inarca un sopracciglio e si toglie gli occhiali mentre si sporge sul tavolino << Sei così disperato? Allora è vero quello che si dice in giro, che sei smanioso di trovare approvazione dalla Contessa >>

Indispettito, il Nosferatu si ritrae impercettibilmente all’avvicinarsi del suo interlocutore. << Quello che mi spinge a sapere dove è andato il gruppo della Veggente non è affar tuo, io mi sono solo cortesemente offerto di ricompensarti >> risponde << Ho solo ragione di credere che non abbiano lasciato la città per una gita di piacere >>

Appoggiandosi sui gomiti l’uomo fa ondeggiare gli occhiali tenendo un’asta fra pollice e indice << Va bene, ma ancora non mi hai detto cosa sei disposto ad offrire per sciogliermi la lingua >>

Appoggiato allo schienale della sedia, Wilhelm si schiarisce la voce e ribatte << Allora mettiamo le carte in tavola, io so che la Veggente ed il Gorilla di Rowena Thorne sono partiranno a breve assieme ad altri Fratelli >> dice mentre si sistema i polsini della giacca di lino << Se tu fosse così gentile da dirmi la loro destinazione io potrei lasciarmi sfuggire che un certo Fratello importante sta organizzando un evento a cui, con tutta probabilità, sarà invitata la crème della società >>.

Il Toreador rimane per un momento in silenzio mentre osserva il Nosferatu con occhio critico, lasciando che il suo peso inclini un poco il tavolino. Poi si mette a sedere lasciandosi andare sullo schienale imbottito della sedia.

<< Quindi mi stai dicendo che Marcel Dumont ha in mente qualcosa? >> sussurra lentamente Ribeiro. 

Wilhelm non crede alle sue orecchie quando sente l’Arpia pronunciare il nome di Dumont e la sua maschera di impassibile freddezza si incrina per qualche secondo. Un tempo sufficiente per permettere al Toreador di cogliere lo stupore nell’espressione del suo interlocutore.

<< Allora ho fatto centro! >> esclama felice l'Arpia << Sai, non ti nasconderò che ho tirato ad indovinare. Ma d’altro canto tutti si ricordano della vostra… come vogliamo definirla, “amicizia sotto le armi”? >>

<< Tu non sai di cosa stai parlando, trippone da palcoscenico >> sibila inviperito il Nosferatu << Stai ficcando il naso in una faccenda privata >>

<< Beh, non così tanto a quanto pare >> ribatte pronto Ribeiro << Sarà anche dall’altra parte dell’oceano, ma da Londra le voci corrono rapide >>. 

Vedendo che Wilhelm mostra sempre più agitazioni, l’Arpia rincara la dose sfoderando il suo tono di voce più tagliente << Sono certo che qualcuno potrebbe far giungere all’orecchio della Siniscalco, o meglio della Principe stessa, che hai combinato un bel casino prima di arrivare a Miami con la coda fra le gambe >>

Il suono di vetro che si frantuma rompe la tensione come un colpo di fucile, mentre il whisky del Nosferatu cola fra le crepe del bicchiere macchiando le dita del vampiro. Il rumore della musica impedisce agli altri avventori del locale di accorgersi dell' accaduto, e infatti continuano a dimenarsi in pista o a chiacchierare sui tavoli accanto al loro.

Degnando il bicchiere crepato di una rapida ma plateale occhiata di rimprovero, il Toreador torna ad attaccare Wilhelm. << Non credere che solo perché voi Topi di Fogna raccogliete informazioni su tutti dalle vostre tane puzzolenti, noi poveri Fratelli di quassù non abbiamo i nostri mezzi per tenerci informati >> continua piccato << Questo solo per dimostrarti che una telefonata al momento giusto può regalarti un incontro ravvicinato col il Flagello. E lo conosci, sai quanto poca pazienza abbia >>

Wilhem deglutisce, anche se la sua gola non ne ha più bisogno da almeno un centinaio di anni.

<< Già >> rincara Ribeiro << Mi fa piacere che ora dimostri un po’ di rispetto >>. Il vampiro appoggia le mani su tavolo e si solleva per mettersi faccia a faccia con l’altro vampiro, poi sibila caustico << Vieni nel mio territorio a fare il gradasso e pretendi di fare il vago sul prezzo? Forse rimanere nelle fogne con gli altri tuoi degni compari ti ha otturato quelle cazzo di orecchie mangiucchiate dai topi >> i suoi occhi hanno un bagliore verdastro per un momento << Quello che ti ho detto è solo una piccola parte di ciò che so sul tuo conto, perciò impara a rispettare il fatto che qualcun altro ne sappia più di te e parla chiaramente. Hai la mia parola che se l’informazione vale lo scambio io ti dirò quello che so >>. 

Detto questo l’uomo si ritrae facendo cadere le sue grosso posteriore sulla sedia mentre attorno a loro la folla esulta a ritmo di musica.

Wilhelm impiega più tempo del necessario per ricomporsi. Era stato un grosso errore sottovalutare il ciccione, sapeva benissimo di non essere al di sopra degli altri Fratelli solo perché conosceva la Sceriffo o aveva amici altolocati, ma sperava di riuscire ad intimidirlo un poco. Pur ribollendo di rabbia il Nosferatu sapeva riconoscere quando la battaglia era persa e, nascosto l’odio dietro i suoi occhi, decide di mostrarsi accondiscendente

Avrò modo per rifarmi, scheißdreck, vedremo chi riderà più avanti.

<< Le mie scuse, Ribeiro >> dice in tono pacato << Abbiamo iniziato la conversazione con il piede sbagliato, permettimi allora di riprendere da dove abbiamo iniziato a divagare in modo così incivile >>  prosegue, sfoderando un sorriso che difficilmente sarebbe potuto sembrare rassicurante.

Il Toreador però non sembra turbato in alcun modo, riprendendo in mano il suo drink e facendo ancora finta di bere risponde << Allora vai avanti >>

<< Bene. Ti farà piacere sapere che Marcel Dumont, come hai così gentilmente fatto notare, sta per organizzare una mostra di beneficenza al Perèz Art Museum >>

<< Velatamente interessante >> ribatte sarcastico l’Arpia << L’ennesimo incontro per la crema della società dei Cainiti a cui pochi eletti potranno partecipare. Già visto, già sentito >>

<< Già >> replica secco Wilhelm << Ma la parte più interessante è che c’è in programma un’esposizione privata. Una kermesse di pochi selezionati artisti… vampiri >>

Il Toreador questa volta sgrana gli occhi. Il Nosferatu si lecca le labbra, gongolando per la sorpresa del ciccione << Già, hai capito bene. Il tema dell’esposizione è, se non sbaglio, La Condizione del Cainita nel XXI° Secolo o un nome altrettanto pomposo >> conclude sbrigativamente per godersi al meglio lo sguardo stranito del suo interlocutore.

Quando finalmente il Toreador riprende a guardare nella sua direzione Wilhelm lo squadra con un’espressione di impazienza. << Sei ancora fra noi Ribeiro? O devo venirti a cercare? >>

<< Sì. Sono qui >> replica ancora un po’ stupito Ribeiro << Se è vero quello che…. >>

<< È vero, te lo posso garantire >>

<< Sì, d’accordo, ma è comunque una notizia davvero… entusiasmante, e la… >>

<< Ne sono convinto >> ribatte secco il Nosferatu << Ora, se tu fossi così gentile >> prosegue facendo un gesto della mano per invitare l’uomo ad andare avanti con il discorso.

<< Certamente >> replica l’Arpia << Dunque tu volevi sapere… >>

<< Dove sono andati la Veggente e la sua cricca di amici >> esclama spazientito, mentre solleva gli occhi al soffitto.

<< Giusto. Cassiopea e Irwin sono andati a Tampa >> risponde pacato Ribeiro mentre si serve un altro finto sorso dal bicchiere sempre pieno.

<< Tampa? >> domanda nuovamente il Nosferatu.

<< Sì, Tampa. Ne sono sicuro. Ma più di questo non so altro >>

Massaggiandosi il mento affilato Wilhelm inizia a pensare cosa sei Fratelli possano cercare in una città più piccola di Miami e meno popolata da altri Cainiti. Viene strappato dai suoi pensieri quando il Toreador fa schioccare le labbra per attirare la sua attenzione << Wilhelm, ti sono grato per lo scambio ma ora ti devo lasciare, la notte è breve ed ho molte persone da incontrare… >>

Alzando rapidamente gli occhi verso l’Arpia, già in piedi e con una mano al portafoglio, Kramer agita pigramente una mano per indicare che non c’è alcun problema. L’uomo lascia una banconota da dieci dollari sul tavolino e si allontana a passo svelto perdendosi fra la folla.

Rimasto da solo il Nosferatu impiega pochi minuti per prendere una decisione. Alzandosi e lasciando una manciata di banconote sotto il suo bicchiere, si avvia verso l’uscita sgomitando fra la folla fino a raggiungere la sua macchina parcheggiata vicino al locale. Salito in auto, accende il motore che rombando si perde nella notte.

Ho quattro ore per raggiungere Tampa, pensa mentre l’auto sfreccia nelle strade illuminate dai lampioni, forse meno se premo sull’acceleratore.

Distogliendo per un attimo lo sguardo dalla strada, Wilhelm getta un’occhiata fugace al suo orologio da polso

Ho tempo sufficiente per arrivare in città e per cercare gli altri. Prima però occorre che faccia una telefonata.

Incurante del rischio, il Nosferatu infila una mano nel taschino interno e ne estrae un vecchio cellulare a conchiglia con antenna. Senza guardare compone un numero a memoria ed attende di prendere la linea, sistemandosi il telefono fra la spalla e l’orecchio. Finalmente dopo parecchi squilli, dall’altra parte del ricevitore qualcuno risponde. 

Il suono di un respiro raspante arriva all’orecchio di Wilhelm << Guter Abend, doktor Vogel. Sono Wilhelm, ho qualcosa da chiederle >>.

 

  
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