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Autore: sonia1977    21/05/2018    1 recensioni
Vader convive con Anakin nella testa, poichè non è sicuro di aver fatto bene a fidarsi di Palpatine.
Cerca e trova Obi-Wan, ma il Jedi non è quello di un tempo.
Insieme si imbarcheranno su di filo sottile chiamato "speranza" ma entrambi sanno che se ci sarà una seconda caduta sarà la fine di ogni cosa.
La storia è una Obi-Wan/Anakin
Genere: Avventura, Commedia, Guerra | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Anakin Skywalker/Darth Vader, Obi-Wan Kenobi, Un po' tutti
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Buongiorno a tutti voi, ringrazio Ame per il parare che avevo chiesto^_^
Ringrazio chi ha inserito la storia tra i preferiti e tra le seguite ^*^
Per tutto il resto ci vediamo nelle N.d.A.


Buon lettura, Sonia.

7. A casa finalmente
 
I due Sith procedevano lungo le scale principali, mentre Obi-Wan poteva entrare dalla guglia, finalmente il tagliavetro che Vader gli aveva consegnato era riuscito ad aprire un varco nella lastra e dopo aver eliminato il pezzo di vetro che andò a schiantarsi all’interno della Sala del Consiglio, infrangendosi in mille e più frammenti, infilò il braccio e schiacciò un pulsante nascosto, subito il vetro alla sua sinistra prese vita scendendo all’interno della struttura, con abilità scese all’interno con il cavo e una volta che i suoi piedi toccarono il pavimento, lo staccò e lo riavvolse, alzando una mano tramite la Forza, spinse il pulsante e il vetro iniziò a salire.
Ora che si trovava lì dentro, poteva finalmente osservare la Sala del Consiglio, si girò a guardare quella che era la sua poltrona e poté rivedere come un flashback l’ultima volta che si era seduto su quella sedia.

“Ti puoi sedere nel Consiglio, ma non ti è concesso il rango di Maestro!” la voce tonante del Maestro Korun gli rimbombò nelle orecchie, lo stupore di Anakin, la sua indignazione per se stesso, ma anche per le regole millenarie dei Jedi, il suo stupore in merito alla reazione di Anakin, che pensava si fosse indignato unicamente per il suo perduto rango e invece era anche irritato per la mancanza di attenzione nei riguardi delle regole, che da sempre il Consiglio aveva seguito a discapito di molti Jedi, si ricordava lo sguardo che gli lanciò e gli sembrò un’accusa, ma solo ora che poteva rivederlo a rallentatore, capì che Anakin si sentì tradito da lui, ma lui aveva provato a convincere i membri del Consiglio che Anakin poteva essere un ottimo Maestro Jedi e che se davvero non avevano fede nelle sue capacità, allora sarebbe stato meglio che non lo avessero fatto sedere tra loro.
“Mace tu non capisci, Anakin è amico del Cancelliere non puoi pensare di farlo sedere tra noi come premio e poi chiedergli di spiarlo, si rivolterà contro di noi” ruotò su se stesso senza rendersene conto e trovò il volto sorridente e gentile di Cordè, la sua migliore amica, quel giorno si era arrabbiata con Mace, non che non lo fosse mai, ma trovava la sua rabbia quel giorno giusta, volevano in qualche modo comprare Anakin, con la poltrona del Consiglio, ed è stata e lo è tuttora un’azione riprovevole di cui lui porta parte del peso, essendo stato lui a chiedere ad Anakin di spiare il Cancelliere, nonostante avesse detto che non era sua intenzione tradire così Anakin, ma ovviamente quella volta, come tutto quello che riguardava Anakin, lui, raramente era ascoltato.

Vedeva i Jedi muoversi intorno a lui, e per un attimo si chiese se fosse veramente impazzito, li vedeva lì intenti a discutere di qualcosa che era già stato deciso, che non poteva essere modificato, di un passato che era già stato scritto
“Obi-Wan” si girò lentamente qualcosa o qualcuno gli aveva toccato una spalla
“Cordè?” chiese affatto sicuro che la Jedi di fronte a lui fosse reale, quando era entrato, loro non c’erano, lei gli sorrise come faceva sempre per tranquillizzarlo quando era fuori di testa per via di Anakin, che si era messo nei guai per tirare fuori dai guai lui, e nello stesso tempo aveva fatto saltare piani e qualche caccia tanto per creare confusione e portarlo via, aveva quattordici anni
“Obi-Wan” la voce lo chiamò ancora e lui portò di nuovo gli occhi in quelli castani di lei
“Devi uscire da qui, stanno arrivando”
“Cosa? Ma dobbiamo decidere cosa fare con Anakin” replicò insicuro del perché avesse detto una cosa del genere, però aveva senso
“Sì, lo dobbiamo decidere, ma non adesso. Devi uscire da qui, stanno arrivando”
“Stanno?” chiese, lei sorrise di nuovo e all’improvviso ricordo Palpatine e Anakin o meglio Vader stavano arrivando, erano nel Tempio? La Sala del Consiglio era un punto di passaggio per quel Sith, cercò la spada, ma si ricordò di averla consegnata ad Anakin
“Sono disarmato” affermò mestamente, non poteva difendere la Sala del Consiglio
“Lo so. Vieni ti mostro una cosa” la ragazza si avviò alla sua poltrona e premendo il cuscino in un preciso punto si aprì uno sportellino e uscì la spada laser della Jedi
“Cordè, da quest’arma dipende la tua vita, non puoi averla lasciata qui. Perché l’hai lasciata qui?” chiese spaventato, il solo motivo per cui la spada era lì, è che lei era morta e questo non poteva accettarlo, non anche Cordè, non c’era Cordè tra i corpi che aveva visto, lei non c’era
“Perché non ne ho bisogno. Prendila e solo se serve usala. Morirai se affronterai Sidious, non sei ancora nelle condizioni di batterlo” mosse un braccio per carezzare il suo, ma solo allora si realizzò che lei non aveva corpo
“Cordè”
“Tranquillo. Prendila ed esci da qui, veloce” l’urgenza nella sua voce lo spinse ad agire, afferrò l’impugnatura della spada, e poté sentire la presenza della Jedi sulla spada, i suoi allenamenti con l’arma, i combattimenti, chiuse gli occhi respirando profondamente
“Esci” si alzò dalla posizione accucciata che aveva accanto a lei, arrivato alla porta si girò
“Noi siamo sempre qui, Obi-Wan, e sempre ci troverai. Ora vai amico mio, corri” le porte si aprirono e lui uscì rapidamente non senza aver controllato che i Jedi non lo seguissero, ma erano tutti lì: Cordè, Yoda, Mace Windu, Shaak Ti, Ki-Adi-Mundi, Kit Fisto, Plo Koon, Stass Allie, Saesee Tiin, Coleman Kcaj e distaccato dietro evanescente più degli altri c’era l’undicesimo1 Jedi di cui però non riconosceva il volto.
La porta si chiuse dietro di lui e solo a quel punto scese rapidamente le scale e controllò i due corridoi, non sapeva dire da che parte arrivavano i due Sith, così decise di cercare Anakin, chiuse gli occhi e avvertì la presenza del Jedi alla sua destra e allora si avviò rapidamente in quella direzione andandogli incontro passando tra le ombre delle colonne.
I due erano ora di fronte a lui, strinse la spada laser, se fossero entrati morte o meno avrebbe cercato di impedirlo, e comunque per sicurezza aveva sigillato la porta con il suo codice, immettendo la data sbagliata nel computer.
“Lord Vader, la ricerca di Kenobi come va?” la voce del Cancelliere gli arrivò alle orecchie infastidendolo, non tanto perché lo voleva morto, molte persone lo voleva morto, ma perché non aveva perso sul tono mellifluo che gli aveva sempre dato fastidio.
“Non posso affermare che vada bene. Non lo trovo. È da solo, ma è come se non fosse mai esistito. Nessuno l’ha visto, nessuno ne ha sentito parlare. La cosa è irritante” rispose Vader con tono rapido e sicuro
“Dovrai impegnarti di più, non voglio che proprio lui rimanga vivo” replicò Palpatine fermandosi davanti alle scale che portavano al Consiglio
“Cosa importa? È solo e invecchia, il tempo passa anche per lui. E se lo troverò, non vivrà molto” replicò stizzito Vader
“Importa perché è l’unico che possa farti cambiare idea, portarti a essere un niente come lo era Anakin Skywalker. Ora hai tutto quello che hai sempre voluto, ragazzo mio, vuoi davvero tornare indietro?” chiese osservando Vader e la reazione di orrore che corse sul suo volto e sorrise soddisfatto
“No, mai” disse con sicurezza
“Bene. E ora andiamo a vedere questa famosa stanza del consiglio” ordinò, voleva vedere quella stanza che da sempre gli era rimasta preclusa
“Sì, mio Signore” Vader fece un balzo in avanti, come a volergli preparare un’entrata grandiosa, invece, la sua mente era corsa a Obi-Wan che probabilmente era dietro quelle porte, arrivato in cima, la porta emise un sordo bip e si rifiutò di aprirsi, così si girò verso il pannello e fece correre la mano sulla pulsantiera e trovò tracce del Maestro Jedi, era uscito dalla stanza pensò stizzito, ma stava sorridendo
“Che cosa sorridi, Lord Vader?” chiese l’Imperatore
“È sigillata” rispose, guardando il lettore comunicargli che era stata sigillata quindici minuti prima, ma riportava la data dell’attacco
“Chi l’ha chiusa?” chiese oltremodo furioso, Vader si girò con uno svolazzo del mantello, lui era in cima alla scala, mentre Palpatine in fondo e solo ora si accorse che dietro una colonna alla sinistra di Palpatine c’era la figura di Obi-Wan, in piedi silenziosa, nascosta dall’ombra e dalla divisa marrone. C’era qualcosa di già visto in quella scena, Palpatine così in chiaro e Obi-Wan nell’ombra, nascosto ma sempre presente, che lui lo volesse o no, sorrise ancora prima di rispondere con un moto d’orgoglio che si premurò di non far trasparire troppo
“Obi-Wan”
“Trova quel Jedi e portamelo, gli farò aprire quella porta, prima di ucciderlo personalmente” ordinò sibilando furibondo e si girò allontanandosi rapidamente
“Contateci” replicò Vader, senza un briciolo di volontà nella voce, mai gli avrebbe consegnato Obi-Wan.
Scese rapidamente le scale e dopo essersi assicurato che il Sith se ne fosse realmente andato, si diresse alla colonna e portò alla luce Kenobi, afferrandolo per un braccio
“Stai bene?” chiese osservandone il volto
“Sì, per quanto possibile. Se foste entrati, vi avrei attaccato. Tu lo sapevi, vero? Per questo non hai aperto” chiese osservando il giovane Sith che nonostante tutto non era un Sith vero, aveva fatto e avrebbe fatto azioni riprovevoli per chiunque avesse un po’ di cuore, ma Anakin era lì lo poteva vedere nei gesti, nei modi, che fosse dannato se lo avesse lasciato da solo un’altra volta
“Non ho aperto, perché non ci deve mettere piede lì dentro. È la Sala del Consiglio Jedi, e lui non è un Jedi, per glorificare se stesso e il suo Impero si facesse costruire un teatro” ringhiò arrabbiato, poi realizzò
“E come ci attaccavi, la tua spada ce l’ho io” questionò osservando il Jedi, quando un lampo di luce azzurra si sprigionò dalla sua mano destra, e lui indietreggiò spaventato, per poi portare la mano alla cintura nascosta ed estrarre la spada laser di Kenobi
“Non è mia questa spada. Guarda” la spense e gli mostrò l’impugnatura, il giovane abbassò gli occhi e la vide, ricordava quel disegno che gli rammentava tanto la spada laser di Obi-Wan, si assomigliavano molto, e solo un Jedi in tutto il Tempio aveva la spada simile a quella del Maestro Jedi
“Cordè” mormorò
“Sì. La lasciata nella poltrona del Consiglio. Anakin…” alzò lo sguardo e lo puntò risoluto negli occhi grigi dell’altro
“L’hai uccisa?” chiese
“No. Lei ha fatto la stessa cosa che hai fatto tu, mi ha rinchiuso in una stanza ed è fuggita, non prima di gridarmi che non staccava la mia testa dal collo, solo per te… credo” mormorò lasciando andare il braccio di Kenobi
“Per me?”
“Ha detto testualmente Non ti stacco la testa solo per lui, Anakin, solo per lui e avendolo detto due volte, sono sicuro che ha detto lui, e non lei. Però non ho capito perché non mi avrebbe ucciso per te” spiegò mentre camminavano lungo il corridoio che portava alla zona delle sale mediche
“Non chiederlo a me. Avrebbe dovuto preoccuparsi di non ucciderti per Padmè non per me. Sono ed ero il tuo ex-Maestro, non tua moglie” mormorò con un groppo in gola, dannata Cordè e le sue idee strampalate, lanciò un’occhiata ad Anakin e lo trovò che fissava perplesso l’aria
“Anakin non è d’accordo” mormorò Vader
“Cioè?”
“Secondo lui, anche non morire per te va bene, anche se non si spiega meglio, ha solo detto ‘non morire per lui è un’ottima idea, Vader!’ a cosa si riferisce?”
“E lo chiedi a me?”
“I tuoi sensi sono migliori no? Deducilo. Siamo arrivati” affermò incamminandosi verso la stanza cinque per le analisi, le porte si aprirono ma nessun medico venne loro incontro
“Hai fatto fuori anche i droidi?” domandò guardandosi intorno, c’era solo tanto bianco, nessun ronzio sommesso dei macchinari in stand bye
“No, per la verità qui non ci sono neanche arrivato” affermò spingendo un paio di pulsanti, attivando il computer centrale
“Non credo servisse. Saranno corsi su ad aiutare i feriti o a combattere, sempre Jedi erano, anche se erano specializzati nelle cure” spiegò sedendosi sul letto, non si sentiva troppo bene, e non era l’essere al Tempio, il problema.
Da una stanza uscì ronzando un droide medico e chiese loro il problema, così Anakin rispose subito
“Penso che il Maestro Kenobi stia male, non riesce a mangiare, dimagrisce, rimette quando riesce a mangiare e ha sempre un constante mal di testa sul lato destro” spiegò incrociando le braccia guardando foscamente il droide
“Come sapevi del mal di testa?” chiese
“Ti conosco da più di quindici anni, so che se ti fa male la testa stringi l’occhio corrispondente perché la luce ti da fastidio, se invece hai mal di testa ovunque, non ti metti a giocare” replicò irritato, mentre il Jedi sorrideva
“Io vado” mormorò mentre il droide disse
“Vada a fare rapporto Cavaliere Skywalker, il Maestro Yoda è sicuramente nella sala con i Padawan più giovani” ignaro del gelo che era calato sui due uomini nella stanza, iniziò a trafficare con aghi, fili e cannule.
“Sì, Anakin, vai dal Maestro Yoda, qui me la cavo” mormorò con voce tanto bassa che non era sicuro di averlo sentito parlare,
“Sì, Maestro. Vedi di non squagliartela come al solito, Obi-Wan, o dovrò adottare tecniche Sith per farti sostenere gli esami, e come puoi immaginare non esiterei un attimo” incrociò gli occhi del Jedi e vi trovò stupore, si chiese perché, poi capì che si trattava dalla frase, era una frase normale che sentiva in passato, ma non credeva di poter di sentire ancora, poi il Jedi annuì sorridendo, ancora una volta negli occhi di Vader aveva visto il vecchio baluginio della sfida, quante volte si erano dovuti rincorrere a vicenda perché se la squagliavano, invece di farsi suturare la spalla o la gamba.
La porta si chiuse con un morbido fruscio alle sue spalle e Vader tirò un sospiro, ma non sapeva per cosa se per sollievo o per altro, ora doveva trovare una cura e le modifiche necessarie per la Morte Nera, s’incamminò con rapidità verso le sue stanze.


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Note dell'Autore
1 - I membri che compongono il consiglio Jedi sono 12. Ho scambiato questo Maestro Jedi Agen Kolar con Cordè


Il prossimo capitolo arriverà tra 29 Maggio e il 9 giugno non oltre ^_^
  
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