Avevano cenato
insieme. Una cena tranquilla, assolutamente, innocente, avevano fatto qualche chiacchierata.
E si erano scambiati
un bacio sfuggente, che però gli aveva fatto esplodere il cuore nel petto.
Era attratto da lei,
gli sembrava di ritornare bambino e moriva dalla voglia di rivederla.
Quando la porta si
aprì, alzò il viso era un messaggero di corte “scusi se la disturbo principe
Shade ma c’è qui la principessa Rein..dice di avere una cosa da consegnarle.”
Rein!? “va
bene..lasciala passare” gocciolante di pioggia, Rein fece irruzione nella stanza
del ragazzo con in mano la misteriosa pianta mezza avvizzita.
“scusa se mi presento
così, Shade, ma ci ho pensato, e ho deciso che forse potresti aiutarmi a
salvare questa pianta…” Posò la pianta zuppa sul pavimento. “vedrò che posso
fare” le disse lui.”allora ci penserai tu?”la ragazze fece un largo sorriso. Shade
guardò la piantina, era quasi un caso disperato.”farò il possibile, però non
posso prometterti niente”.
“oh grazie..so che
con te sarà in buone mani” si allungò per baciargli una guancia, facendo
arrossire non poco il ragazzo.”non c’è alcun bisogno che mi ringrazi” disse lui
con il suo tono freddo. “e perché no scusa? quando vuoi sai essere gentile e
quindi ti ringrazio”disse lei sorridente “e va bene ho capito..ma adesso
smettila di ringraziarmi” la ragazza le sorrise dolcemente. “certo che sei
strana”.
“ma no sono solo una
tipa irrequieta cambio sempre idea” affermò convinta lei. “non ti interessa la
sicurezza?”
“non viene al primo
posto nella lista delle mie priorità, e comunque la sicurezza è una cosa che
deve partire da dentro” Quella per Shade, era una grande verità. “alcuni però
potrebbero pensarla che ti annoi facilmente”
“no io non mi annoio
mai..prendi me e Fine non stiamo mai ferme”le disse con il suo radioso sorriso.
“non a caso siete
state soprannominate le principesse meno principesche di tutto il pianeta
wonder” ribattè sarcastico lui. “si ma siamo state le stesse a salvare l’intero
universo”
Lui era preso dal profumo
inebriante di lei. Dovette reprimere il desiderio incomprensibile di sforargli i
capelli. Shade si fece sempre più vicino. La stava provocando, perché sperava
che, in quel modo, lei se ne andasse prima di commettere qualcosa di cui si
sarebbe sicuramente pentito. Lui prese a
giocherellare con una ciocca dei suoi capelli azzurri. “ se non fosse stato
così sicuro del fatto suo. Shade avrebbe detto che stava per perdere la testa.
Rein si chinò su un
lato e sussurrò nell’orecchio del ragazzo”Shade..tu mi desideri?” sussurrò Rein
al ragazzo.
“si”ammise lui, ma
con riluttanza. Con una freddezza che la raggelò costringendola a ritrarsi.
“e questo..ti crea
qualche problema?”
“si è così” ammise
lui. “ti va di parlarne?” le domandò dolcemente. “no”.rispose schietto lui.
La ragazza lo fissava
stranita.”allora amici?” gli porse la mano. Questa volta fu lui a guardarla
stupito, ma gli porse la mano “amici”.gli rispose. “oh bene”. La ragazza se ne
andò.