Fumetti/Cartoni europei > Miraculous Ladybug
Segui la storia  |       
Autore: Laura Taibi    21/05/2018    3 recensioni
"Questa è una storia che parla di coraggio, d'amore e di sacrificio. Una storia che nessuno ha mai raccontato.
La storia di come Parigi fu salvata e, con essa, il mondo intero.
La storia di come un gatto uccise una coccinella."
Questa fanfiction è disponibile anche in audiolibro sul canale youtube degli ambrogisti anonimi, che ne detengono i diritti di pubblicazione.
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Ladybug spostò lo sguardo da Emilie ad Adrien. «Non vorrai farlo sul serio! Dev'esserci un'altra soluzione!» esclamò, incredula.

Emilie cadde in ginocchio, mentre il mostro iniziava ad incrinare il campo di forza. «Non resta più molto tempo!» disse.

Adrien allungò la mano verso Ladybug. «Per favore, ho bisogno dei tuoi orecchini.»

Lei esitò. Doveva esserci un altro modo, una soluzione che non prevedesse di sacrificare qualcuno... era sempre riuscita a salvare tutti ma proprio in quel momento, alla resa dei conti, doveva accettare che Adrien – il suo Adrien – prendesse una decisione tanto terribile.

«Marinette» la chiamò lui, ridestandola dai suoi pensieri. I loro sguardi s'incontrarono e lei capì che, per quanto fosse difficile, non era una decisione che spettava a lei.

Si tolse gli orecchini e li consegnò nelle mani del ragazzo.

«Cosa devo fare?» chiese lui al vecchio.

«Sei sicuro di ciò che stai per fare?» chiese maestro Fu, con sguardo grave.

Adrien spostò lo sguardo su sua madre, che gli sorrise, e annuì.

Maestro Fu gli disse la formula – la stessa che poco prima aveva utilizzato suo padre – e lo avvertì che, una volta iniziato, avrebbe dovuto portarlo a termine.

Adrien sentiva come un senso di nausea al pensiero di ciò che stava per fare. Si voltò nuovamente verso sua madre e fece per dirle qualcosa, ma lei lo precedette.

«Quando sarai pronto romperò il campo di forza e interromperò la trasformazione. Non possiamo imprigionarlo se il miraculous è in uso» disse lei.

Adrien fece un paio di respiri, portò la mano che reggeva i miraculous davanti a se e annuì. 
Emilie spezzò l'incantesimo, crollando a terra esausta, proprio nell'istante in cui Adrien iniziò a recitare la formula.

«Fortuna e sfortuna riunitevi insieme, 
donatemi adesso il vostro potere...»

Un'aria di tempesta avvolse lo yaogui, mentre scariche elettriche colpivano le pareti e il pavimento. La donna gettò il fermaglio a terra, proprio davanti a loro mentre i due kwami si avvicinavano, unendo i loro poteri.

«Che nulla adesso lo possa impedire, 
diventi realtà ciò che voglio esaudire...»

Il mostro prese a ringhiare, dimenandosi e tentando di sottrarsi al vento impetuoso che lo avvolgeva. Adrien avvertì i miraculous bruciare nella sua mano e dovette afferrare il suo stesso braccio per non perdere la posizione. Era più faticoso di quanto avesse mai potuto immaginare.

Il braccio prese a tremargli in modo incontrollabile.

«Non... non ce la faccio...» iniziò a dire.

Marinette corse al suo fianco, sfidando il vento e i fulmini. Non poteva impedire che Emilie venisse trascinata via, né poteva cancellare il dolore di quella scelta, ma non avrebbe lasciato Adrien da solo... avevano cominciato quell'avventura insieme e insieme sarebbero arrivati alla fine.

Posò la mano su quella di lui che si voltò a guardarla. In quel caos non ci fu bisogno di spiegazioni, tra loro non servivano parole.

«Concedo alla sorte ciò che reclama,» recitarono insieme, mano nella mano, «che renda reale ciò che il mio cuore brama

Lo yaogui, con un verso gutturale e incredibilmente forte, tanto da far tremare ogni cosa, venne risucchiato dal fermaglio.

La tempesta, che fino a poco prima imperversava intorno a loro, si acquietò, lasciando una calma quasi irreale.

Adrien e Marinette si guardarono intorno. Il mostro non c'era più.

«Adrien...»

Il ragazzo si voltò seguendo il suono di quella flebile voce e corse da sua madre, che giaceva distesa a terra, mentre il suo corpo si faceva man mano sempre più inconsistente.

«Mamma!» disse lui, chinandosi e prendendola tra le sue braccia. Marinette gli si inginocchiò di fianco, seguita da Tikki e Plagg.

«N-non mi presta molto tempo... fra poco svanirò anch'io» disse Emilie con voce flebile. «Non avercela con tuo padre, sei tutto ciò che gli è rimasto e so che ti vuole bene, anche se non sa dimostrarlo.»

Adrien annuì, senza preoccuparsi di nascondere le lacrime.

«Sei s-stato la gioia più g-grande della mia vita, e sono fiera di quello che sei diventato... ti voglio bene Adrien, più di quanto tu possa immaginare.»

Il corpo di Emilie ormai era poco più che un miraggio e Adrien avvertiva già il peso della madre sparire dalle sue braccia.

«Ho solo un ultimo favore da chiederti...»

«Qualsiasi cosa» esclamò Adrien, con un groppo in gola.

Emilie afferrò la mano del figlio, guardandolo dritto negli occhi. «Ti prego, distruggi il miraculous. In questo modo lo yaogui svanirà e io sarò libera.»

«Ma... cosi tu non...?»

Emile annuì, sorridendo mentre il suo corpo svaniva del tutto. «Va bene così, tesoro mio. Averti rivisto, sapere ciò che sei diventato è più di quanto sperassi.»

«Mamma ti prego, non andare...»

«Sarò per sempre al tuo fianco. Ti voglio bene.»

Queste furono le ultime parole di Emilie, prima di dissolversi nel nulla.

 

——————————————
Credetemi se vi dico che ho pianto scrivendo questo capitolo.

È davvero triste, lo so, ma io vi avevo avvertiti!

Non aggiungo nulla, lascio la parola a voi visto che ormai ci siamo quasi... a una settimana da oggi saprete come finirà.

Pronti? Io no...

Laura

   
 
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fumetti/Cartoni europei > Miraculous Ladybug / Vai alla pagina dell'autore: Laura Taibi