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Autore: _Sevvie_    04/07/2009    4 recensioni
La tua bellezza mi sconvolge e, nonostante mi fossi imposta che dovevo parlarti, per chiuderla qui, non ci riesco. Il mio battito cardiaco è accelerato, il respiro è mozzato. Non riesco ancora ad abituarmi a tanta bellezza, non riesco a mettere a freno i miei ormoni.
Genere: Romantico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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HateThatILoveYou

Hate That I Love You

 

 

 

 

Grandina. Fuori si sente solo il rumore dei chicchi di grandine che cadono a terra e i tuoni che rimbombano.
E tu sei davanti a me e mi guardi incuriosito. Ti ho mandato un gufo per dirti che dovevo vederti, che era importante e tu sei venuto. Appena sei entrato è venuta giù la bufera. Segno del destino?
Io ti guardo perdendomi nei tuoi occhi color del ghiaccio e non ho il coraggio di dirti niente, le parole mi muoiono in gola. La tua bellezza mi sconvolge e, nonostante mi fossi imposta che dovevo parlarti, per chiuderla qui, non ci riesco. Il mio battito cardiaco è accelerato, il respiro è mozzato. Non riesco ancora ad abituarmi a tanta bellezza, non riesco a mettere a freno i miei ormoni. Mi avvicino a te e me ne pento subito dopo… Adesso sono così vicina al tuo corpo, che ne percepisco l’odore. Profumi di muschio bianco. E mi arriva dritto alle narici e mi sento perdere i sensi.
I tuoi capelli così chiari da sembrare bianchi, sembrano risplendere di luce propria e lo sguardo che mi stai rivolgendo è come fuoco vivo. E io mi sento come burro al sole. Sciolta. Sciolta dal desiderio. Sciolta da te.
”Mi volevi parlare?” mi chiedi.
Io abbasso lo sguardo. Resto a fissarmi la punta dei piedi nudi per non so quanto tempo, e quando finalmente decido di essere veramente una Grifondoro, alzando lo sguardo per parlarti ti trovo ancora più vicino a me. Troppo vicino a me. Mi scansi una ciocca di capelli dal viso e io tremo dall’emozione.
”Oppure era solo una scusa, l’ennesima, per venire a letto con me?” sogghigni. “Di nuovo?”
Arrossisco e torno a rimirare i miei piedi, stirando le pieghe della mia gonna, con fare nervoso. Mi alzi il viso con una mano. Hai la febbre, per caso? La tua mano è bollente.
”Granger non devi vergognarti. La maggior parte delle ragazze presenti in questa scuola mi vogliono. E tu, dopo essere stata a letto con me più di una volta, mi vuoi ancora. E ti assicuro che non c’è niente di male…” hai ancora il  tuo dannatissimo ghigno stampato in faccia. “E voler venire a letto con me non ti rende indegna della Casa a cui appartieni. Il negarlo, invece, sì.”
Gli occhi cominciano a pizzicarmi per la vergogna. Hai ragione, sono una vigliacca, non ho nemmeno il coraggio di dirti che ho una voglia tremenda di fare del sesso con te… e sono ancora più vile perché non riesco ad ammettere nemmeno a me stessa che quello che provo per te non è solo attrazione fisica. Non oso nemmeno dargli un nome. Perché il sentimento che provo per te mi fa quasi paura. Non dovrei, eppure ti amo. E ti odio. Si può amare e odiare la stessa persona? Ovviamente si può odiare e dopo amare la stessa persona, o viceversa, ma non si può amarla e odiarla contemporaneamente. E io ti amo per come mi fai sentire solo guardandomi, amo il modo in cui mi sorridi, in cui mi prendi in giro, in cui mi fai sentire tua e al sicuro, il modo in cui incenerisci Ron o Harry tutte le volte che si avvicinano troppo a me, il modo in cui mi tocchi, mi baci, mi abbracci. E odio il tuo menefreghismo, il tuo modo di farmi sentire debole e insicura, il modo in cui mi tratti, il modo in cui mi fai capire che ti amo. Io ti odio perché ti amo.
”Non dici niente? Hai forse perso l’uso della parola?” insisti. Vuoi proprio farmi reagire?
E finalmente reagisco.
“Malfoy vuoi farmi il favore di tacere?” sbotto. “Se sei venuto solo per deridermi, puoi anche girare i tacchi e andartene…”

Mi guardi stupito, non ti aspettavi che io reagissi in quel modo. Forse pensavi che ti sarei saltata addosso. Beh, non posso negare che vorrei tanto farlo, ma ho capito che non posso andare avanti così.
“Senti Mezzosangue… tu mi hai mandato un gufo, dicendomi che dovevi parlarmi e che era importante e io ho mollato i miei amici, per venire qui e tu mi dici che devo girare i tacchi?” sibili, riducendo gli occhi a fessure. “Mi hai rotto i coglioni... tu e i tuoi cazzo di sbalzi d’umore!!! Vuoi venire a letto con me? Eccomi, sono qui. Non c’è niente che te lo impedisca. Sono tutto tuo.” L’ultima frase l’hai pronunciata con una nota più che evidente di malizia.
“Io… non volevo… Non ti ho chiamato per venire a letto con te. Volevo parlarti ma… non è poi così importante. Non adesso. Puoi anche andare.”
Mi giro e faccio per allontanarmi da te ma mi hai preso per un braccio e mi stai tenendo ferma. La tua presa si fa ancora più forte, quando con un gesto ho cercato di divincolarmi e liberarmi.
”Io non vado da nessuna parte. Adesso tu mi dici che volevi dirmi, per Merlino!” sei arrabbiato, lo sento dal tono di voce che ti sforzi di mantenere calmo per non lasciar trasparire la tua rabbia. Ma ormai ho imparato a riconoscere ogni singola sfumatura di te. Ti conosco anche troppo a fondo, Draco.

“Non voglio trattenerti. A quanto pare hai altro di meglio da fare. Vai dai tuoi amici e fai le cose che ti premono di più.” Il mio è un sibilo troppo simile ai tuoi. Mi hai plasmata a tuo piacimento, hai fatto di me ciò che volevi, hai usato il mio corpo per soddisfare i tuoi istinti sessuali, i tuoi desideri erotici. Hai goduto del mio accondiscendere, hai gonfiato il tuo già smisurato Ego vedendomi completamente sottomessa al tuo volere. E io mi accontentavo. Mi bastava sentirmi tua quando mi possedevi selvaggiamente. Ti ignoravo mentre tu ci provavi con altre ragazze, scansavo la morsa che mi stringeva lo stomaco quando ti vedevo baciare con passione la Parkinson, non badavo alla gelosia che mi logorava dentro. Non badavo al dolore che provavo tutte le mattine che, al nostro risveglio, tu mi cacciavi bruscamente dal tuo giaciglio, non badavo alla vergogna che provavo tutte le mattine quando rientravo nel mia Sala Comune sentendomi sporca dentro. Ma adesso non posso più sopportarlo. Non ci riuscirei nemmeno volendo. Non potrei più ignorare quello che sento per te, perché ormai hai preso anche il mio cuore. E non riesco a liberarmi dell’amore nei tuoi confronti. L’amore si è impossessato di me e non mi vuole lasciare. Ma per te sono solo un gioco, un passatempo.
Mi guardi con rabbia.
”Granger… o ti decidi a smetterla di fare la vigliacca oppure giuro che il coraggio te lo faccio tornare a suon di Cruciatus!”
“VUOI SAPERE CHE HO, DRACO?” urlo. “BEH A QUESTO PUNTO LANCIAMI TUTTE LE MALEDIZIONI CHE VUOI, OBBLIGAMI A DIRTELO, COME FAI CON I TUOI ELFI DOMESTICI! Ma IO non sono al tuo servizio, è chiaro?! IO sono una persona, e come tale voglio essere trattata!”
“E io come ti tratterei, scusa? Io, con gli elfi domestici, non ci vado a letto!”
“Ma con me sì! E io mi sono rotta di farmi prendere da te e la mattina dopo sentirmi trattata come una puttana. Sono stufa di fuggire dalla tua camera, manco fossi una ladra. Sono stufa di sentirmi derisa da te, sono dannatamente stanca di stare ai tuoi giochetti sporchi. Sono stanca di TE!” le parole mi escono dalla bocca incontrollate, contro la mia volontà. So che, facendo così, mi rendo ancora più ridicola ai tuoi occhi.
“Quando hai finito, fammi un fischio, Granger! Sai che ti dico? Che ti stai rendendo patetica. E mi deludi. Io ti facevo più orgogliosa!” ridi. “Io non vedo dov’è il problema, mezzosangue. Sai perché non lo vedo? Perché non esiste! Tu sei stanca di tutto questo? Beh…non venire più a letto con me! Smettila, trovati un altro ragazzo, se non vuoi più ME. Dici che sei stanca?! Perfetto, io non ti ho mai violentata, non ti ho mai costretta. Hai fatto tutto di tua spontanea volontà!” Mi guardi serio, lo sguardo duro.
“Non ho detto questo ma tu non puoi giocare con i miei sentimenti!”
Mi guardi e dall’intensità del tuo sguardo, ho capito che hai afferrato il senso della mia ultima frase. Hai capito che mi sono innamorata di te.
“Granger… ti sei innamorata di me?!” lo dici con tono ironico, beffardo.
“Sì.” Borbotto. “E ti odio!”
Sorridi. E ti avvicini di nuovo. Mi prendi il viso tra le mani e mi baci. E io non ho nemmeno più la forza di resisterti. Sono completamente tua. Tutta la mia rabbia e il mio rancore sono spariti come ghiaccio al sole.
Stacchi le tue labbra dalle mie.
”Potevi dirlo subito…
Hermione.”

 

 

 

 

 

Spazio dell’autrice:

 
L’ispirazione per questa One Shot mi è venuta l’altro ieri, mentre qui grandinava. Mi sono seduta davanti al Pc e ho cominciato a scrivere, guidata solo dalla fantasia e questo è quello che è venuto fuori.
Ho sempre desiderato scrivere una Draco/Hermione, solo che non mi è mai venuto in mente niente. In teoria volevo scrivere una fanfiction completa sulla mia coppia preferita di EFP ma… non riuscivo a trovare una trama che poi non cadesse nel banale e che non annoiasse. Io spero che questo mio tentativo vi sia piaciuto.
Per quanto riguarda la fine… beh l’idea originale era quella di far dire a Draco “Ti amo” ad Hermione, però non mi piaceva e lo trovavo troppo OOC per uno come Draco e direi che mi sono già spinta un po’ troppo oltre il suo canone con il bacio e la sua frase finale.
Non so. Ditemi voi se ho fatto un disastro o se questa One Shot può essere definita almeno leggibile.
Aspetto i vostri pareri.

XoXo

Vale

 

   
 
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