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Autore: Eleonora_Vasile    22/05/2018    7 recensioni
Castiel ancora non sa che Dean Winchester, l'affascinante peccatore che il giovane ha il compito di strappare dalla perdizione, stravolgerà la sua esistenza e tutto ciò in cui ha fermamente creduto da quando è venuto al mondo. Cercando un ultimo appiglio a cui aggrapparsi, un senso alla sua missione, troverà Dean.
Dean è perso : la sua famiglia gli è stata strappata via con la forza e si trova intrappolato in una comunità di psicopatici religiosi, o almeno così li ritiene lui. Eppure una luce nel buio c'è. E' un ragazzo dagli occhi blu, appartenente a un mondo completamente diverso dal suo.
Nonostante le loro idee siano così differenti, a tratti addirittura contrastanti, ognuno imparerà a conoscere se stesso attraverso gli occhi dell'altro.
Attenzione: i personaggi esprimono opinioni, sebbene opposte , particolarmente controverse sulla religione e ci tengo a precisare che non rispecchiano per forza le mie idee e che non intendo offendere in nessun modo la sensibilità dei lettori. Ovviamente nulla di blasfemo o, a mio avviso, poco rispettoso è contenuto nella storia e sicuramente nulla che non si potrebbe trovare tranquillamente anche nella serie originale. Ogni critica è più che ben accetta. Buona lettura!
Genere: Drammatico, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Castiel, Dean Winchester, Sam Winchester, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessuna stagione
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Quando Dean entra nella stanza di Castiel nota subito l’espressione crucciata del ragazzo e quella elettrizzata di suo fratello.
- E’ arrivato. – comunica Sammy e Castiel, per risposta, tira fuori una vecchia borsa e comincia a raccogliere dei libri. A quella vista, il cuore di Dean inizia a battere più del solito e un subbuglio di emozioni, simile al vuoto che si prova guardando in basso da un alto palazzo, o quando una vecchia Chevy Impala del ’67 prende velocità in autostrada, gli si agita nello stomaco.
- Castiel… - mormora, e il nome richiama quelle emozioni. Ma il ragazzo non lo guarda.
- Dean, ci ho provato. Non hai un futuro in questo posto. Non uno decente. – Castiel gli si avvicina, lasciando perdere i libri. Sammy, dopo essersi assicurato di non essere visto dal ragazzo dagli occhi blu, forma un cuoricino unendo gli indici e i pollici delle mani e inarca verso l’alto le labbra – Ho chiamato… una persona fidata. – gli spiega Castiel. Dean è un attimo incantato dal muoversi delle sue labbra e delle sue guance. - Oddio, non posso crederci di averlo detto. Ci aspetta qui fuori. Passeremo di nuovo dalle scale di emergenza sul retro, come quando siamo andati al cinema. Certo, sarebbe stato più facile partire di notte, ma non possiamo lasciare Sam. Partiamo tutti e tre.
- Cas, è fantastico! – esplode Dean, afferrandogli il viso come per baciarlo. Poi si ricorda della presenza di Sam e abbassa le mani. E si accorge del volto triste di Castiel. Prende un bel respiro. In ogni cosa c’è la scelta giusta o la scelta sbagliata, quella egoista e quella altruista, quella semplice e quella complicata. Nero e bianco, come sempre. Dean sa che deve fare la scelta giusta, che non è semplice e che è dannatamente altruista, altruista da farsi del male. Ma per certe persone vale la pena essere altruisti, anche a costo di rimanere con il cuore spezzato. Lo guarda negli occhi, quei due pezzi di cielo, come se fosse la prima volta o l’ultima. Riscoprendoli e dicendo loro addio.
- Cas, non sei obbligato a partire con me, se non vuoi. Non devi rinunciare alla tua famiglia, o al tuo sogno. – Ecco, lo ha detto. Non sembrano neanche le sue parole. Non si deve illudere. Non lo deve fare. Castiel lo guarda in silenzio e per un attimo Dean la vede, la sente la vita senza Castiel, alla ricerca di qualcun altro che gli ricordasse i suoi occhi, il suo odore di cannella, i capelli arruffati, la voce rauca, la pelle ruvida, una vita da palcoscenico, a fingere di amare qualcun’altro sotto i riflettori solo per chiudere gli occhi e il sipario e pensare al suo migliore amico. La malinconia lo pervade, pur avendolo ancora davanti. Altro che continuare a frequentarsi. Scappare significa perdere la possibilità di tornare a trovarlo nella comunità. Significa non rivederlo più. Poi lui parla, finalmente.
- Non credo che questa sia davvero la mia famiglia. Più mi guardo attorno, più mi sento… in pericolo. Non era questo che volevo. Non era questo che cercavo. Il mio sogno… non lo posso realizzare, non così. E comunque, non ce l’avrei più fatta a…– Lo guarda con infinita tenerezza, come non gliel’aveva mai letta in quegli occhi, pur avendoli studiati per mesi, ma li riabbassa immediatamente. – cioè, senza di te… insomma, starti lontano è… difficile! - Castiel ride nervosamente. Sam dietro di lui si porta una mano sulla bocca, si fa aria con l’altra e finge silenziosamente di svenire. Dean gli lancia un’occhiataccia, ma non riesce a smettere di sorridere per Cas.
- Ti ho appena lasciato senza parole?
- In un certo senso… - fa lui, passandosi una mano sul viso. – Non ero preparato ad una domanda del genere. Ma sono serio, Dean. Oltre al sogno, oltre a tutto… non penso che riuscirei a dirti davvero addio. – lo guarda, solo per un attimo. Poi riabbassa gli occhi. – Ho cercato tutta la vita di… fare ciò che è giusto, pensare in modo razionale e non lasciarmi condizionare dalle emozioni ma in un certo senso… sono diventato cieco. Avevo un obbiettivo e quasi mi sono dimenticato tutto il resto, anche di vivere davvero. E quando la scelta è diventata tra il mio obbiettivo e te… non sono riuscito a trovare una soluzione. Non l’ho ancora trovata. In questo posto non la troverò mai. Ma non è un buon motivo per arrendermi. Non ho abbandonato il mio sogno e lo cercherò altrove. Lo troverò altrove. E quando accadrà… avrò bisogno di averti vicino.. – Il cuore di Dean batte all’impazzata. Vuole solo avvicinarsi a lui, vuole toccarlo, stringerlo tra le braccia. Ma una specie d’imbarazzo tra loro due lo blocca. - Comunque – riprende Castiel, guardandosi i piedi. – pensavo che… se vuoi chiedere ad Anna di venire con te, fai ancora in tempo a passare dalla sua stanza, mi sono informato ed è giusto tra due corridoi, la numero 87… sulla destra e…
- Baciami, figlio di puttana. – lo interrompe Dean ridendo. E senza lasciargli il tempo di eseguire l’ordine Dean rompe il ghiaccio e si avventa sulle sue labbra confuse del ragazzo. Castiel gli risponde ed è come tuffarsi nel mare in una giornata di sole. Tutto torna al posto giusto. Castiel lo stringe, forte, tra le braccia. finché Dean, senza fiato, non si stacca ghignando.
- E comunque Anna non mi parla da quando l’ho respinta dicendole che ero innamorato di un’altra persona… sai, mi aveva proprio invitato nella sua camera in quella occasione… la numero 87, tra due corridoi, giusto sulla destra…Castiel lo guarda raggiante e sta per dire qualcosa, finché il suo sguardo non cade sulla sua sinistra.
- Sam, tutto bene? – Dean vede suo fratello disteso sul pavimento con le braccia sul cuore alzarsi di scatto.
- Sì, benissimo. – Sammy fa finta di asciugarsi le lacrime e Dean gli mima in labiale “Evita”.
- Forza, seguitemi. – fa Castiel.
- Non vuoi salutare nessuno?
- No. Meglio così. – Dean non ha voce in capitolo, ma gli fa strano sentirlo parlare così, forse… anche male. No, che cazzo pensa. Preferisce così. Che si fottano quei figli di puttana, alla fine ha vinto lui. Improvvisamente gli viene da sorridere soddisfatto e appoggia una mano sulla spalla di Cas. Mentre scendono le lunghe scale, a Dean sembra di respirare per la prima volta dopo tanto tempo aria fresca, buona e nuova. Finalmente può vedere la strada: non è la stessa da cui è arrivato, o se lo è non se lo ricorda più. Il cielo scuro fa da cornice agli alberi spogli, su cui si sono ammucchiate strisce di neve. Rabbrividisce, ma è piacevole sentire quel gelo sulla propria pelle. Stringe a sé Castiel mentre Sam si abbassa su un mucchio di neve. Se quell’idiota di suo fratello avesse osato anche solo fingere di lanciare nella loro direzione una palla gelata e rovinare il momento… ma Castiel si allontana, notando nel suo stesso momento la presenza di una macchina, una Chevrolet Malibu rossa, e un uomo accanto a lei.  Non deve avere molti più anni di loro, non più di trenta, e ha un viso allungato e due occhi grandi e marroni.
- Finalmente il piccolo Castiel ha deciso di scappare da quel manicomio… - sorride, allargando le braccia e circondando il ragazzo dagli occhi blu, per poi prendere a stropicciargli i capelli, rendendo vagamente nervoso Dean, cosa che non sfugge allo sconosciuto.
- E ha anche un ragazzo geloso… piacere, io sono Gabriel. E per chiarire, sono suo fratello. – gli porge la mano e Dean la stringe, ancora un po’ a disagio. Eppure, tramite i racconti di Cas, ha già conosciuto Gabriel, il bimbo più dispettoso dell’orfanotrofio in cui era cresciuto e il fratello a cui, aveva ammesso, è più legato. Tuttavia il ragazzo dagli occhi blu non sembra ricordarselo e sposta lo sguardo da Gabriel a Dean, con aria di scusa.
- E’ vero… - bofonchia solamente, entrando nella macchina. – Ma ora allontaniamoci per favore. - I ragazzi si sistemano sul sedile posteriore.  Si rende conto che è la prima volta che qualcuno si riferisce a lui  come al ragazzo di Castiel. Sorride. Potrebbe farci l’abitudine. Cominciano a fargli male le guance.
- Allora belli, dove andiamo? – domanda il guidatore. Dean scambia uno sguardo complice con Sam, poi fa un occhiolino a Cas e senza staccare gli occhi da lui, risponde.
- Lebanon, Kansas.
- Perfetto, magari facciamo un salto a casa per presentare ufficialmente il tuo ragazzo agli altri. Che ne dici, Castiel?
- No, ti prego no! – si lamenta Cas.
- Fantastico! Saremo lì tra un paio d’ore. – Dean accarezza dolcemente la sua mano per tranquillizzarlo.
- Va tutto bene, siamo insieme. – Cas gli sorride e gli stringe la mano.
- Signor Gabriel, non è che alla prossima fermata mi fa stare davanti? – chiede Sam ad alta voce, dopo aver assistito alla scena con un’espressione vagamente terrorizzata.
- Se non mi chiami un’altra volta signore, sicuro ragazzino. – Dean li ignora.
- Sai che questo è solo l’inizio di tutto? – gli occhi di Cas s’incatenano di nuovo in quelli di Dean quando gli pone la domanda.
- Già, solo l’inizio. E’ tempo di vivere davvero. 
Fine prima parte
 I heard there was a secret chord                                                 Ho sentito che vi era un accordo segreto
That David played and it pleased the Lord                                           Che David suonò e piacque al Signore
But you don't really care for music, do you?          
Ma a te non importa davvero della musica, non è vero?
Well it goes like this: the fourth, the fifth                                                       Beh fa così: la quarta, la quinta
The minor fall and the major lift                                                              Il minore scende il maggiore sale
The baffled king composing Hallelujah                                       ll re frustatrato che componeva l’Hallelujah

Hallelujah                                                                                                                                          Hallelujah Hallelujah                                                                                                                                         Hallelujah
Hallelujah                                                                                                                                         Hallelujah
Hallelujah                                                                                                                                        Hallelujah
Your faith was strong but you needed proof                              La tua fede era forte ma avevi bisogno di prove
You saw her bathing on the roof                                                               La vedesti farsi il bagno sulla terrazza
Her beauty and the moonlight overthrew you                          La sua bellezza e il chiaro di luna ti sopraffarono
She tied you to her kitchen chair                                                                 Lei ti legò alla sedia della sua cucina
She broke your throne and she cut your hair                                        Ruppe il tuo trono e tagliò i tuoi capelli
And from your lips she drew the Hallelujah                                                E dalle tue labbra strappò l’Hallelujah

Hallelujah                                                                                                                                                Hallelujah
Hallelujah                                                                                                                                                Hallelujah
Hallelujah                                                                                                                                               Hallelujah
Hallelujah                                                                                                                                                Hallelujah
 
Baby I've been here before                                                                                            Baby sono già stato qui
I've seen this room and                                                                                                   Ho visto questa stanza e

I've walked this floor (you know)                                                          Ho camminato su questo pavimento (sai)
I used to live alone before I knew you                                                             Vivevo da solo prima di conoscerti
And I've seen your flag on the marble arch                                    E ho visto la tua bandiera sull’arco di marmo
And love is not a victory march                                                                 E l’amore non è una marcia di vittoria
It's a cold and it's a broken Hallelujah                                                          E’ un freddo ed è un rotto Hallelujah

Hallelujah                                                                                                                                                Hallelujah
Hallelujah                                                                                                                                                Hallelujah
Hallelujah                                                                                                                                               Hallelujah
Hallelujah                                                                                                                                                Hallelujah
There was a time when you let me know                                                         C’è stato un tempo in cui mi dicevi
What's really going on below                                                                              Cosa succedeva davvero lì sotto
But now you never show that to me, do you?                                    
Ma ora non lo mostri più a me, non è così?
But remember when I moved in you                                                Ma ricordo quando mi sono mosso dentro te
And the holy dove was moving too                                                                E la colomba santa si muoveva pure
And every breath we drew was Hallelujah                                               E ogni nostro respiro era un Hallelujah

Hallelujah                                                                                                                                                Hallelujah
Hallelujah                                                                                                                                                Hallelujah
Hallelujah                                                                                                                                               Hallelujah
Hallelujah                                                                                                                                                Hallelujah
Maybe there's a God above                                                                                                 Forse c’è un Dio lassù
(But for me) all I've ever learned from love                           (Ma per me) tutto ciò che ho imparato dall’amore
Was how to shoot somebody who outdrew you     è come ferire qualcuno che ha sguainato [la spada] prima di                                                        
                                                                                                                                                                            te

And it's not a cry that you hear at night                                                        E non è un pianto che senti di notte
It's not somebody who's seen the light                                                                Non è qualcuno che vide la luce
It's a cold and it's a broken Hallelujah                                                          E’ un freddo ed è un rotto Hallelujah

Hallelujah                                                                                                                                                Hallelujah
Hallelujah                                                                                                                                                Hallelujah
Hallelujah                                                                                                                                               Hallelujah
Hallelujah                                                                                                                                                Hallelujah

Angolo autrice
Eccoci arrivati alla fine. Da quando questa storia mi è venuta in mente ho scritto e riscritto diverse parti, cancellato conversazioni, aggiunto episodi, scambiato l’ordine degli eventi… e probabilmente, se la rileggessi daccapo, cambierei ancora qualcosa. Ma in fondo mi reputo soddisfatta dell’evoluzione dei personaggi e di questo racconto. E posso sperare di esser riuscita a dire ciò che volevo dire. Ci tengo a ringraziare le persone che hanno aggiunto questa storia alle preferite, alle ricordate o alle seguite. Vi vedo e siete magnifici. Un grazie speciale a Biota, Nakamura, Ciuffettina e ClaryBradbury994 che con le loro recensioni e i loro messaggi mi hanno sostenuto durante la pubblicazione di tutti i capitoli. Sapere cosa pensano i lettori delle mie storie mi ha sempre aiutato tantissimo a migliorarmi e sicuramente c’è ancora tanto su cui lavorare.
Infine voglio ringraziare l’”Hallelujah”di Jeff Buckley (testo sopra), che Dean e Cas adorerebbero.
Dopo ripensamenti su ripensamenti mi sono decisa a scrivere quel “prima parte”. Inizialmente questa fan fiction doveva iniziare e finire da sé, ma come sempre alla fine le storie fanno un po’ ciò che vogliono, senza badare alle intenzioni dell’autrice. E così sono nati i passati dei due protagonisti, sono comparsi altri personaggi e forse c’è ancora qualcosa da raccontare su questi Dean e Castiel. Dai fratelli di Cas e la sua vita prima di andare nella comunità, dal futuro di Dean e a come il compagno ne farà parte. Dove andrà a finire il suo sogno. E poi ci sono Charlie, Sammy, Gabriel e chissà chi altri. Mi piacerebbe creare qualcosa ambientato nella comunità lgbt+ alla fine degli anni ’90, parlare del coming out, delle identità di genere, e ancora fede, famiglia e orientamento sessuale. Tuttavia questa è anche una storia che potrebbe reggersi da sola, o io potrei fallire miseramente, non vi assicuro nulla. La mia domanda è: cosa ne pensate? Sentite che la storia abbia bisogno di una continuazione o preferite qualcosa di nuovo? Sono io che faccio la nostalgica? Fatemi sapere la vostra opinione tramite le recensioni di questo capitolo o tramite messaggi, qualsiasi cosa.
In ogni caso grazie per l’attenzione e il tempo dedicato a questa storia, ha significato molto per me. Un bacione.
Eleonora
 

 
   
 
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