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Autore: giucri89    24/05/2018    1 recensioni
Il sogno di Kim NaNa è quello di diventare una segretaria di direzione ma non ama gli straordinari, in quanto persona pigra o come ama definirsi "a risparmio energetico". Al contrario Park ChanYeol è un tipo dinamico; è Chaebol di III generazione a cui sta stretto questo titolo. L'ultimo dei suoi desideri è, infatti, quello di sedersi in un ufficio tutto il giorno. il suo sogno è sfondare con la band da lui creata insieme ai suoi amici, gli EXO. Cosa succederà quando le strade lavorative di Nana e ChanYeol s'incontreranno? Soprattutto dopo un evento particolarmente imbarazzante che li ha coinvolti qualche giorno prima...
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Chanyeol, Chanyeol
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 34
 
 
Quando anche respirare sarà difficile
e le lacrime sgorgheranno.
Quando vorrai, potrai nasconderti su di me
e piangere. Puoi farlo, perché passerà.
Addormentati fra le mie braccia.
Non svegliarti.
Il mattino comunque arriverà di nuovo.
Così potrai sognare in pace
alla fine di questa solitudine.
Spegni le luci per oggi.
Lights Out-EXO
 
 
- ChanYeol -
 
Siamo appena arrivati a casa di NaNa. Dopo aver ricevuto la chiamata di sua madre ci siamo precipitati qui. Dannato vecchiaccio questa è stata una mossa davvero meschina! NaNa va incontro a sua madre ancora scossa. Anche il padre sembra essere preoccupato. I genitori di NaNa si accorgono della mia presenza. Guardano NaNa, poi me e viceversa. In effetti, potrebbe sembrare strano che un estraneo che non hanno mai visto si sia precipitato lì con loro figlia. Forse dovrei presentarmi? E cosa dovrei dirgli? Salve sono il fidanzato di vostra figlia e il nipote di colui che sta per sfrattarvi? Che bella presentazione. Aish! «NaNa, lui chi-». «È il fidanzato di noona, omma», afferma con nonchalance SeonHo, sbucato fuori all’improvviso. Il tono con cui pronuncia tutto ciò non sembra molto amichevole, credo di non stargli molto simpatico. Dopo qualche secondo d’imbarazzante silenzio, la madre di NaNa ci invita dentro. Ci accomodiamo in uno dei tavoli della caffetteria, il papà di NaNa raggiunge il bancone, probabilmente per preparare un po’ di tè, la mamma, invece, sembra non togliermi gli occhi di dosso. Non era proprio questo il modo in cui volevo presentarmi ai suoi genitori la prima volta. Maledizione! «NaNa-ya, non mi avevi detto che avevi un fidanzato. Perché? E SeonHo-ya come facevi a saperlo?», domanda rivolgendosi ai figli. Il più piccolo si gira dall’altra parte sbuffando, probabilmente non voleva neanche saperlo quello che per caso ha scoperto. Credo che quel giorno, durante la vigilia di Natale, lo abbiamo confuso non poco. «Omma, vedi, è una storia lunga, in realtà solo da pochissimo abbiamo deciso di stare insieme, perché la nostra relazione è parecchio problematica», cerca di spiegare NaNa. La sua voce, sento che sta iniziando già a tremare, no, ti prego NaNa non piangere. Circondo le sue spalle con il mio braccio. «È inutile fare giri di parole. Io sono Park ChanYeol. Sono il capo di NaNa al centro commerciale e il nipote del presidente Park. Io e sua figlia ci siamo innamorati prima che potessimo ritrovarci come capo e segretaria. Sua figlia ha fatto di tutto per allontanarsi da me, voleva proteggere me soffrendo da sola, ma non potevo lasciarla andare così. Mi creda, io non posso vivere senza sua figlia. Sono disposto anche a rinunciare alla mia eredità pur di stare con lei per sempre. Purtroppo, a quanto pare, mio nonno non è del mio stesso parere, cosa che in qualche modo avevo già preventivato, ma non pensavo arrivasse a tanto. Ha fatto di tutto per dividerci, ha organizzato perfino, a mia insaputa, un fidanzamento combinato per me e adesso quella che vi ha colpito è stata la sua ultima trovata. Io non so cosa effettivamente passa nella testa del nonno, ma quello che vi sta succedendo è a causa mia, mi dispiace che la mia famiglia vi stia arrecando così tanti problemi. Mi dispiace tanto», è vero, è solo colpa mia se si ritrovano in una situazione del genere. Nel frattempo anche il papà di NaNa ci ha raggiunto al tavolo con delle tazze fumanti, è rimasto anche lui, come la madre, pietrificato dalla verità. Non posso far altro che mettermi in ginocchio e supplicare il loro perdono. Ed è quello che faccio. NaNa si precipita verso di me «ChanYeol cosa stai facendo?». «Quello che è giusto che faccia. Perdonatemi, vi prego. Ho sbagliato, dovevo fare di più per proteggere NaNa e anche voi», cos’altro posso fare per il momento se non scusarmi sinceramente? Sì, lo so, probabilmente vale ben poco ma è da questo che ho deciso di iniziare. Il signor Kim si avvicina a me. «Su, alzati figliolo», eh? «È vero, ha ragione mio marito, perché dovresti scusarti per una colpa che non hai commesso?», continua la signora Kim. Non sono arrabbiati con me dopo tutto quello che ho confessato? «M-ma-». «Nessun “ma” figliolo, come hai detto di chiamarti? ChanYeol? ChanYeol-ah, alzati su, il tè si raffredderà», afferma porgendomi una mano per aiutarmi a rialzarmi. NaNa mi guarda sorridendo. SeonHo che prima sembrava disinteressato, adesso ha nel volto un’espressione preoccupata. Riprendo il mio posto a sedere. «E così tutto quello che ci sta succedendo è opera di tuo nonno?», domanda la madre di NaNa. Rispondo di sì abbassando il capo. «E voi due…», continua rivolgendosi ai figli. «… avreste potuto avvertici, così avremmo potuto prepararci ad una cosa del genere. Perché vi tenete sempre tutto dentro, eh? Non siamo forse una famiglia? Il peso delle cose difficili è meno faticoso se lo si condivide», queste parole mi hanno totalmente spiazzato. Se anche i miei genitori l’avessero pensata allo stesso modo adesso non saremmo una famiglia alla deriva. NaNa e SeonHo non rispondono alla domanda posta dalla madre. «Omoni, le giuro che farò di tutto per risolvere questa situazione», mi sento in dovere di dire, anche se non so da dove iniziare. «E come farai?», domanda lei. Ecco questa è una domanda difficile. «Io non lo so ancora, ma adesso cercherò di mettermi in contatto con il mio vice. Sicuramente lui saprà più di me sull’accaduto. Probabilmente, il nonno ha deciso di vendicarsi su di voi per via della discussione che abbiamo avuto stamattina». «Che discussione?», domanda incuriosito il padre di NaNa. «Ecco, io gli ho detto che non avrei sposato la ragazza che lui aveva scelto per me. Gli ho detto che l’unica con cui voglio stare è NaNa, che lei non perderà il lavoro e che, anzi, ritornerà ad essere la mia segretaria di direzione». «Cheeeeee? Hai detto questo al presidente?», scatta subito in piedi NaNa. «Sì, perché è quello che voglio, lo sai benissimo. Nessuno potrà mai sostituirti nel tuo lavoro. Per tutto il tempo che non ci sei stata, mi sono sempre rifiutato di assumere qualcun altro. O tu o nessuno. Quindi, insieme a MinSeok hyung ho creato un contratto con il quale il nonno non avrebbe mai avuto la possibilità di licenziarti. Pensavo di aver vinto e invece, non pensavo che arrivasse a colpire senza scrupoli la vita e il lavoro dei tuoi genitori. È stata una cosa che stupidamente non avevo previsto e mi maledico per questo». «Non avresti dovuto farlo ChanYeol, avresti dovuto farmi licenziare e basta. Sai che tuo nonno è un tipo che non si arrende, avresti dovuto immaginarlo cosa avrebbe potuto combinare! Avresti almeno dovuto parlarne con me prima di prendere una decisione del genere!». «Mettiti nei miei panni, NaNa. Il mio obiettivo era semplicemente proteggere te e la nostra storia. So benissimo che ho sbagliato, l’ho già detto, è inutile che ti arrabbi così. Penserò ad una soluzione!». Affermo, alzandomi di scatto anch’io dalla sedia. «ChanYeol sai che non c’è soluzione! Dovevi farmi licenziare e basta!». «Perché avrei dovuto? Perché devi essere sempre tu la sola a soffrire? Non è giusto!». «E allora adesso ti sembra giusto che sia la mia intera famiglia a soffrirne?», colpito e affondato. È ovvio che non sia felice della situazione, ma come potevo minimamente prevederla? «Su ragazzi, adesso basta. Se litigate è peggio. La divisione non ci aiuterà a vincere questa battaglia. Se stiamo uniti, invece, potremmo riuscire in qualche modo ad affrontare tutto quello che sta succedendo». «Papà, tu sei sempre troppo ottimista!», afferma NaNa rivolgendosi al padre per poi tornare a sedere. Anch’io faccio lo stesso. «Tuo padre sta cercando di darci coraggio NaNa-ya. Ammetto di essere entrata in panico dopo aver letto quell’e-mail. Pensavo avessimo fatto qualcosa di male a qualcuno ma adesso che so la verità mi sento un po’ sollevata. Ha ragione tuo padre, dobbiamo restare uniti se voglio affrontare la situazione nel migliore dei modi possibile. Non datevi la colpa a vicenda ragazzi. L’amore non è mai colpa, anzi, è una benedizione. ChanYeol-ah, dalle tue parole capisco quanto tu tieni a mia figlia e di questo ti ringrazio. Grazie per averla protetta. Grazie per aver trovato un modo per non farla licenziare, perché quello di diventare una segretaria di direzione è stato il suo sogno fin da piccola, ha davvero studiato sodo per questo. Per il resto in qualche modo faremo, non esiste solo questo luogo per aprire una caffetteria. Ci trasferiremo se sarà necessario, non è vero caro?», il marito fa un cenno di consenso con la testa. «No, no, vi prego, fatemi prima provare a risolvere la situazione», voglio provare prima a parlare con MinSeok hyung e poi con il nonno stesso. Il papà di NaNa si avvicina e posa una mano sulla mia spalla. «Va bene figliolo, ma non esagerare e se c’è qualcosa che possiamo fare non esitare a contattarci». SeonHo, che finora se n’era stato in un angolino in silenzio, si alza e anche lui si avvicina a me. Si schiarisce la voce con un colpo di tosse. «Hyung, forse ti ho rivalutato un pochino, se hai bisogno di una mano conta pure su di me», esclama prima di voltare il capo dall’altra parte e tornare al suo posto. Questo suo comportamento mi strappa un sorriso, per certi versi mi sembra una NaNa in miniatura. Devo riuscire ad aiutarli a qualsiasi costo.
 
NaNa ed io siamo tornati nel mio appartamento. Tra qualche minuto arriverà MinSeok hyung. NaNa ha insistito tanto per essere presente. Probabilmente si sente molto in colpa per quello che sta succedendo ai suoi genitori, e non è la sola. Dovevo pensare ad un riscontro del genere da parte del nonno. NaNa è seduta sul tavolo della cucina con lo sguardo perso nel vuoto. Perché il tempo non poteva fermarsi a qualche ora fa? Eravamo così sereni e felici in quest’appartamento. A quanto pare la felicità duratura dovremmo sudarcela combattendo. Il mio cellulare sta squillando, guardo il display, MinSeok hyung? Rispondo subito. «Hyung?». «ChanYeol-ah, purtroppo ho avuto un contrattempo per stasera. Non credo di poterti raggiungere. Possiamo vederci domattina presto?». «Che succede hyung? C’è lo zampino del nonno in tutto questo?». «A quanto pare sì. Mi ha mandato un e-mail dicendo di ricontrollare un malloppo di documenti, vuole consegnato il tutto urgentemente domani. Sai che dopo tutto quello che è successo tra me e il presidente non posso rifiutare di lavorare per lui. Probabilmente non saranno neanche dei documenti importanti. Starò sveglio tutta la notte, cercherò di revisionarli il prima possibile. Quando finisco ti raggiungo subito nel tuo appartamento, ok?». «Ok hyung, cerca di non affaticarti troppo, va bene?». «Sì, tranquillo. Tu invece cerca di riposare, ti aspetta una grande battaglia da intraprendere». «Mmh. Buon lavoro», affermo prima di chiudere la chiamata. Mi avvicino a NaNa. «Ha appena chiamato MinSeok hyung, il nonno gli ha dato così tanto materiale su cui lavorare che non riuscirà a raggiungerci prima di domani mattina. Vuoi che ti riaccompagni a casa?», NaNa non risponde, si alza lentamente in piedi, mi fissa qualche istante per poi abbracciarmi. «ChanYeol, scusami per prima, quando eravamo in caffetteria mi sono arrabbiata senza motivo. So che tu hai fatto tutto questo per proteggermi. Ti ringrazio». «NaNa perché all’improvviso mi dici tutto questo?», domando ricambiando l’abbraccio. «Non mi piace quando litighiamo», esclama facendosi piccola piccola fra le mie braccia. «Ma noi non abbiamo litigato, era semplicemente uno scambio di opinioni… animato», provo a tirarla su di morale. «Davvero?». «Davvero». Adoro questo suo lato tenero. «Comunque, se continuiamo a stare in questa posizione, non ti garantisco più che riuscirò a staccarmi da te e a riportarti a casa. Quindi, che ne dici di allontanarci un pochino?», al contrario della mia proposta NaNa si stringe ancora di più a me. «Non voglio tornare a casa, non voglio lasciarti solo». «Mmmmh, se le cose stanno così allora…». Sollevo NaNa dolcemente da terra e mi dirigo verso la stanza da letto. «Che stai facendo ChanYeol?». «Direi che dormire qui in cucina è scomodo, non credi? Ti porto in un luogo più comodo, principessa», sul volto di NaNa finalmente si forma un sorriso. Sono riuscito nel mio intento. Adagio NaNa sul lettone e io mi sdraio di fianco a lei. Mi avvicino e le stampo un bacio sulla fronte. «Adesso non pensare più a niente. Pensa solo a riposare, ok? Le luci sono spente, stringiti a me e sogna solo cose belle, va bene?», sento di nuovo NaNa sorridere. «Accetto il tuo consiglio. Ma non ho bisogno di sognare cose belle». «Mmh?». «Ce l’ho già qui con me la cosa più bella che potrei sognare, quindi, non ne ho bisogno», asserisce prima di lasciarmi un bacio sulla guancia. «Yah! Sai quanto mi costa trattenermi in questo momento e tu te ne esci con queste frasi, eh?», fingo di essere arrabbiato e con un gesto deciso tiro le coperte fin sopra le nostre teste. «C-ChanYeol?». «Sto scherzando, tranquilla. Penso che però un bacio della buonanotte non mi dispiacerebbe, comunque, in questo momento», affermo accarezzando le sue labbra, prima di baciarla. Vorrei che per un po’, sia lei sia io, riuscissimo a dimenticare tutte le nostre preoccupazioni, perché da domani mattina dovremmo continuare a combattere più agguerriti che mai. «Buonanotte NaNa», le sussurro dopo averla baciata.
  
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