E’ STATO BELLO
È stato così bello rivederti;
è stato così bello saperti
in ottima salute,
non si sa mai,
è che siamo ormai in estate,
ma la salute, come sai,
è così precaria…
in avaria
il mio cuore;
lo è stato, almeno, per diversi mesi.
Poi ti ho rivisto; oh, che onore,
ma non dovevo fare passi falsi,
il cuore che mi martella nel petto
e che mi lascia distrutto…
un mondo senza te,
sarebbe un mondo anche senza me.
È che quando ti rivedo sei vita per
me,
mi basta solo vederti preda della
calma,
distante dalla fama,
con voglia di sorridere
e di guardare
le vetrine.
Io spero solo
che tu non senta i battiti del mio
cuore
che par voler prendere il volo
farsi venire le ali
per stati sempre accanto.
Io sono una nullità,
per carità,
e non so cosa voglia dire la parola
amare,
eppure mi voglio comunque innamorare
anche se penso sia impossibile.
Adoro fare squadra da solo, così,
al di là di ogni sì,
io non voglio gente che mi stia
troppo appresso
che mi faccia sentire oppresso
che non mi lasci neppure andare da
solo al cesso
perché sono stufo di tirannie
varie,
di tirannidi
che devastano i dolci nidi
che vorrei costruire
all’interno del mio flebile animo;
amo, vorrei dire,
amore, vorrei sussurrare,
ti amo, amami, vorrei gridare;
ah, ma io sono distante
da questa passionalità
che alla fine reprimo;
non sono fermo al primo
rapporto,
non sono fermo al primo
amore che mi ha lasciato sconvolto,
inebriato,
io vorrei tanto
stare solo con te
ma so che sei roba d’altri
e allora dimentico in fretta.
Poi non voglio illudere nessuno,
perché non so amare;
non lo so davvero fare!
Ho paura che chi è di turno
possa restarne per sempre ferito,
mutilato,
perché ho un animo errante
stancante
che le persone poi tende ad allontanare.
Vorrei custodirti in una teca di
cristallo,
dirti sempre che tutto è bello,
cullarti
apprezzarti
per quello che sei;
ma così saresti solo un giocattolo,
ed io desidero solo
la libertà,
una libertà
per entrambi.
Per ora resto a guardarti,
e probabilmente ti guarderò finché
potrò.
Fintanto che non me ne andrò
per la mia strada, stanco di sfidarti
di desiderarti.
Tu non sai quanto
io sia stanco di tutto:
vorrei solo lasciare,
andare via,
sparire…
sono tanto stanco
anche se sono giovane;
ma giovane dove, poi?
I giorni scorrono
e non tornano
più indietro,
ed io mi sento
molto indifeso.
Guarderò l’orologio appeso in camera
e dedicherò ogni mio pensiero a te.
NOTA DELL’AUTORE
Ho scelto di variare un po’. Ecco quindi questa poesia xD non
voglio pensarci perché altrimenti mi imbarazzo ^^
Spero abbiate gradito ^^
Grazie, alla prossima ^^