Storie originali > Introspettivo
Ricorda la storia  |      
Autore: John Spangler    24/05/2018    7 recensioni
A che servono gli eroi, in un mondo in cui la tecnologia li ha resi obsoleti?
Genere: Angst, Dark | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

A che serve un eroe

 

Ricordo ancora i giorni in cui sfrecciavo nel cielo con addosso il mio costume, il mantello che ondeggiava alle mie spalle e il sole che mi baciava coi suoi raggi. La gente mi indicava e gridava il mio nome, alcuni applaudivano.

 

Sono passati tanti anni, ma ancora ricordo.

 

E non ero il solo, eravamo tanti, in tutto il mondo. Facevamo quello che i nostri poteri ci permettevano di fare, contro avversari privi di scrupoli.

 

Ora però quei giorni sono passati. E non torneranno più.

 

Il mondo è cambiato, è andato avanti. Troppo, se me lo chiedete. Ma suppongo sia una buona cosa. In fondo, rispetto a tanti anni fa è tutto più sicuro...

 

E' buffo, se ci penso. Ho trascorso gli anni migliori della mia vita a lottare perchè le persone comuni non dovessero avere più paura, perchè potessero uscire di casa e andare al lavoro senza temere di venire assaliti da un mostro mutante o più semplicemente da un pazzo armato di coltello. E ora che il mondo è effettivamente più sicuro, ora che la tecnologia governa ogni singolo istante della vita degli esseri umani...quasi rimpiango quei tempi. Perchè nel frattempo io e gli altri siamo stati privati della nostra raison d'etre.

 

A che serve qualcuno che ti protegga dai malintenzionati, se le strade sono continuamente pattugliate da poliziotti robot sempre più efficienti? A che serve uno capace di leggere nel pensiero, quando c'è una macchina che lo fa mille volte meglio di te?

 

A che serve un eroe, in un mondo senza più pericoli? A che servono i supereroi, in un mondo che ormai li ha resi obsoleti?

 

Alcuni di noi hanno accettato il cambiamento, abbandonando costumi e identità segrete e cercando di integrarsi come meglio potevano nella società civile. Altri hanno lasciato il pianeta.

 

Altri ancora si sono suicidati.

 

Io ho cercato di andare avanti come meglio potevo. Mi sono trovato un lavoro, ho sposato una brava donna e ho avuto dei figli meravigliosi. Per un pò di tempo sono stato felice.

 

Ma è stato un tempo molto breve. Un giorno ho cominciato a scivolare in una spirale di depressione da cui non sono più uscito. Ho provato ogni rimedio disponibile, ma non ho avuto fortuna.

 

Anzi, mi correggo, un rimedio c'è ancora. E probabilmente è l'unico modo per risolvere la mia situazione.

 

Accosto il bicchiere di vino alle labbra e inizio a bere. Piccoli sorsi, per assaporarlo meglio. E' ottimo, e il veleno non si sente proprio.

 

Poso il bicchiere, mi sdraio sul letto e chiudo gli occhi. Dopo un pò li riapro, e vedo il cielo com'era ai miei tempi. Abbasso lo sguardo e mi accorgo di avere addosso il mio vecchio costume. Sorrido. Il mantello sulla mia schiena ondeggia come una bandiera.

 

Mi sento come non mi sentivo da anni. Giovane, forte e pieno di speranze.

 

In lontananza vedo gli altri che mi salutano, mi fanno cenno di unirmi a loro. Annuisco, non posso certo starmene qui da solo.

 

Stringo i pugni e allungo le braccia. Lancio il mio grido di guerra, e in un lampo volo via verso l'infinito.

 

 

NOTA DELL’AUTORE: Questo breve racconto è un esperimento che ho voluto tentare per farmi passare il blocco dello scrittore. Mi scuso se vi ho fatto cadere in depressione, ma spero comunque che sarete così gentili da lasciarmi un commento.

 

Alla prossima!

  
Leggi le 7 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Introspettivo / Vai alla pagina dell'autore: John Spangler