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Autore: evil 65    25/05/2018    11 recensioni
Dopo essere morto nel tentativo di salvare suo figlio dalla furia dell'Imperatore, Darth Vader , alias Anakin Skywalker , si ritrova catapultato indietro nel tempo, nei mesi successivi alla distruzione della Prima Morte Nera.
Armato di nuovi propositi e della capacità di usare sia il Lato Chiaro che il Lato Oscuro della Forza , l'uomo darà il via ad una sanguinosa rivoluzione , nel tentativo di creare un nuovo Impero e preparare la Galassia all'arrivo di una brutale razza di creature provenienti dalle regioni sconosciute : gli Yuuzhan Vong.
Genere: Avventura, Drammatico, Guerra | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Anakin Skywalker/Darth Vader, Chelli Lona Aphra, Mara Jade
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Ecco un nuovissimo capitolo !
Per i personaggi che non sono apparsi nei film di Star Wars , posterò delle immagini a fine capitolo. Così, quelli che non li conoscono, potranno familiarizzare con il loro aspetto.
Come al soltio, vi invito a lasciare un commento.
Buona lettura !


All Hail Vader 

Quel giorno, la Galassia venne scossa da un profondo fremito.
Luke Skywalker, aspirante Jedi, ribelle  e distruttore della Morte Nera, si svegliò di colpo.
Per un attimo rimase a fissare le luci incerte dell’avamposto che si riflettevano sul soffitto della sua camera da letto, cercando di raccapezzarsi, disorientato dal sonno, oppresso dal peso enorme della tristezza che lo aveva invaso.
Prima suo padre, poi  lo zio Owen e la zia Beru, assassinati, e ora anche il ricordo di Ben Kenobi si stava allontanando.  Era rimasto orfano per la terza volta.
Con un sospiro scese dal letto e si infilò la vestaglia sgualcita e un paio di sandali.
Nell'appartamento c'era un cucinino e gli ci vollero pochi minuti per prepararsi una tazza di una bevanda esotica che gli aveva fatto conoscere Han durante la loro ultima visita a Tatooine, suo luogo di nascita.
Poi si mise la spada laser alla cintola della vestaglia e si avviò verso il centro di comando. Qualcosa aveva messo in agitazione l’intera base, poteva sentirlo.
Dall’altra parte della galassia, il capitano Gilad Pallaeon corse in fretta e furia lungo il corridoio che conduceva alle cabine della Chimera, una delle navi più potenti della marina Imperiale.
Con il volto stanco e bagnato dal sudore, l’uomo entrò nelle stanze del Grand’Ammiraglio Thrawn, ritrovandosi in un museo dalle luci soffuse.
Si fermò sulla soglia e si guardò attorno stupito: le pareti e il soffitto a volta erano coperti di dipinti e strutture bidimensionali, alcuni dei quali vagamente umani, ma per la maggior parte di origine decisamente aliena. Qua e là vi erano delle sculture, su piedistallo oppure sospese a mezz'aria.
Al centro della stanza vi erano due file di video-ripetitori disposti in circolo, quelli esterni leggermente più alti di quelli all'interno. Anche le immagini sugli schermi, almeno per quanto potesse vedere Pellaeon, sembravano dedicate all'arte.
Al centro della doppia circonferenza, seduto su un duplicato della poltrona dell'Ammiraglio sul ponte di
comando, c'era il Grand' Ammiraglio Thrawn.
Era immobile; le lucide chiome nere dalle sfumature bluastre mandavano bagliori alla luce fievole
della sala e la pelle azzurrognola sembrava fredda, sbiadita e decisamente aliena, benché la struttura fosse quella di un uomo.
Teneva il capo sul poggiatesta e fra le palpebre socchiuse si intravedeva soltanto un alone rossastro.
Pellaeon si umettò le labbra, dubitando improvvisamente che quella di entrare nel santuario di Thrawn fosse stata una buona idea.
Se il grand' ammiraglio si infastidiva...
<< Si accomodi, capitano >>, disse Thrawn, interrompendo con voce modulata e calma il corso dei pensieri di Pellaeon; poi, con gli occhi ancora socchiusi, fece un cenno con la mano, preciso e misurato. << Che cosa ne pensa? >>
<< E'... davvero interessante, signore>>  fu l'unica cosa che gli venne in mente mentre si avvicinava alla fila esterna di video.
<< Tutti ologrammi, naturalmente>>  proseguì Thrawn, e Pellaeon credette di percepire in quelle parole una nota di disappunto.
<< Sia le sculture sia le opere bidimensionali. Alcuni degli originali sono andati perduti, molti si trovano invece su pianeti occupati dall’Impero >>
<< Sissignore >> annuì Pellaeon. << Pensavo che le interessasse sapere che Lord Vader le ha inviato un messaggio attraverso i canali criptati  >>.
Il Grand’Ammiraglio Inspirò profondamente e si sistemò sulla poltrona. Poi, per la prima volta da quando era entrato Pellaeon, aprì gli occhi, di un rosso abbagliante.
Pellaeon sostenne senza batter ciglio lo sguardo fisso del suo superiore, rallegrandosene con se stesso. Parecchi alti ufficiali e cortigiani dell'imperatore non avevano ancora imparato a sentirsi a proprio agio davanti a quegli occhi, né, del resto, in presenza di Thrawn in generale.
 Forse era per questo che il Grand' Ammiraglio aveva trascorso gran parte della propria carriera nelle Regioni Ignote, dedicandosi a portare sotto il controllo dell'Impero quelle zone della galassia ancora allo stato barbarico.
Grazie ai brillanti successi ottenuti si era guadagnato il titolo di Signore della Guerra e il diritto a indossare l'uniforme bianca di Grand' Ammiraglio. Era stato l'unico essere non umano a ottenere simili onori da
parte dell'imperatore.
Per ironia della sorte, era divenuto così sempre più indispensabile nelle campagne di frontiera e Pellaeon si era spesso chiesto come sarebbero andate a finire molte battaglie perse se ci fosse stato Thrawn al comando.
L’alieno dalla pelle blu porse una mano in avanti.
<< Vediamo >> mormorò con voce impassibile.
Senza perdere tempo, Pallaeon gli consegnò il Data-pod. Gli occhi di Thrawn rimasero concentrati sul contenuto del dispositivo.
Poi, Il Grand’ammiraglio rilasciò un basso ronzio.
<< L’Imperatore è morto >> dichiaro con tono basso e distaccato. Di fronte a lui, il volto del capitano perse quel poco di colorito che gli era rimasto.
<< Lord Vader ha preso il suo posto e ha richiesto la mia presenza al centro imperiale >>
<< C-capisco, signore >> balbettò Pallaeon, ancora incapace di credere a quello che aveva appena sentito.
Incurante dei pensieri che correvano per la mente del militare, Thrawn gli rivolse uno sguardo freddo e senza pretese.
<< Ordini alla nave di fare rotta per Coruscant, capitano. Torniamo a casa >>.
 
                                                                                                                                                        * * *
 
Chelli Lona Aphra stava dormendo.
La linea di confine rispetto ai suoi pensieri abituali era profonda, ma a lei certe distinzioni non interessavano. Gli importava solo che i contenuti del suo sonno fossero appaganti.
Qualcosa le sfiorò le fronte. Un tocco leggero, caldo, una pressione delicata ma sufficiente a riscuoterla.
<< Ben svegliata, dottore >>la salutò una voce bassa e robotica al suo fianco.
La donna gemette e volse la propria attenzione nei confronti dell’interlocutore.
<< Ugh, Lord Vader, ho fatto un sogno davvero assurdo >>mormorò a fatica, stropicciandosi gli occhi.
Il cyborg incrociò ambe le braccia davanti al petto.
<< Aveva per caso a che fare con la mia prole appena ritrovata  ? >> domandò con tono vagamente divertito.
Come dal nulla, la realtà dei fatti investì la mente dell’archeologa, facendola sobbalzare.
Con voce flebile, sussurrò : << O, Forza, era tutto vero >>.
Alzò lo sguardo in direzione del Sith, il volto adornato da un’espressione che rasentava la pura incredulità.
<< Come…come diavolo è possibile ?! >> esclamò ,alzando le mani verso il soffitto.
Di fronte a lei, Darth Vader inclinò leggermente la testa.
<< L’idea che io sia capace di procreare ti disturba ?>>
<< C-cosa ?! No, certo che no ! Voglio dire, una volta mi sono chiesta se foste in grado di … >>
Poco prima che potesse terminare la frase, Aphra si rese conto di quello che stava per dire .
Le sua guance si tinsero di rosso e puntò un dito in direzione del cyborg.
<< Per scopi puramente scientifici !>> preciso con un leggero balbettare.
Vader, con grande sorpresa della donna, rilasciò una risata divertita. Era la prima volta che lo sentiva ridere, si rese conto.
 << Non ho mai suggerito il contrario >> ribattè il Signore Oscuro.
Troppo imbarazzata per poter rispondere, l’archeologa si portò il viso tra le mani, nel tentativo di nascondere il suo rossore.
Il cybor la osservò con circospezione. Lentamente, quasi con esitazione, si costrinse e rivelare alla sottoposta la verità di quanto accaduto. O, almeno, una parte della verità.
<< Quando ricevetti le ferite che mi costrinsero in questa tuta, mia moglie era entrata in travaglio >> disse all’improvviso, ricevendo l’attenzione di Aphra.  << Una volta svegliatomi, l’Imperatore mi disse che era morta, e mio figlio con lei >>.
Al sentire tali parole, l’espressione sul volto della donna si fece improvvisamente cupa. Evidentemente, era ancora sconvolta dal fatto che avesse ucciso Palpatine solo poche ore prima.
Incurante di ciò, decise di proseguire.
Girò lo sguardo in direzione dell’unica finestra presente nella stanza e sussurrò : << Scoprire che non solo era sopravvissuta abbastanza per poter partorire, ma che aveva partorito due gemelli, bhe…è stato uno shock. Uno shock piacevole, certo, ma uno shock comunque >>.
E, detto questo ,posò nuovamente lo sguardo sulla figura di Aphra.
Con sua grande soddisfazione, notò che l’archeologa non si ritrasse. Anzi, cominciò dimensionarlo con un’occhiata che rasentava la curiosità più totale. Evidentemente, il suo lato da scienziata stava prendendo il sopravvento .
<< Per la prima volta, dopo tanto tempo…mi sento felice >> terminò come un dato di fatto, accompagnando il tutto con il lento respiro della maschera.
Per quasi un minuto buono, Aphra armeggiò con quello che voleva dire, chiudendo e aprendo la bocca un paio di volte.
Alla fine, dopo un sonoro respiro calmante, incontrò lo sguardo del rinominato Imperatore.
<< Cos’hai intenzione di fare ? Per avvicinarli, intendo. Non puoi solamente presentarti davanti a loro dicendo “ Io sono vostro padre !” >> disse imitando la voce del suddetto Sith.
Dietro la maschera, Vader non potè fare a meno d’inarcare un sopracciglio.
<< Sarebbe senz’altro poco pratico >> confermò con un rapido cenno del capo.
L’archeologa balzò in piedi e cominciò a dondolarsi sui talloni.
<< Quindi ?>> domandò con una punta d’anticipazione.
Vader rimase in silenzio , valutando le opzioni che aveva a disposizione.
Deglutendo a fatica, sussurrò :  << Io…io non lo so >>.
Ed era vero. Non aveva la minima idea di come approcciare una simile notizia senza sconvolgerli. Di certo non avrebbe ripetuto il fiasco di Cloud City.
Un’ondata di nausea lo percosse, non appena si rese conto del fatto che nella precedente time-line aveva già ferito brutalmente suo figlio. Per non parlare della principessa.
<< Ho torturato Leia a bordo della Morte Nera. Ero presente alla distruzione del su pianeta natale >> rivelò con evidente rammarico. << Probabilmente sono la persona che odia di più in tutta la galassia >>
Internamente, Aphra dovette dare credito alle parole dell’uomo. “ Cavoli, che famiglia incasinata ”, mormorò a se stessa.
Notando l’ondata di depressione che stava per colpire il cyborg, la donna tentò di sviare la conversazione.
<< Se sono gemelli, perché sono stati separati dalla nascita ?>> chiese con esitazione.
Vader drizzò la testa, sorpreso dalla domanda dell’archeologa.
<< Il mio vecchio maestro, Obi Wan Kenobi, deve aver portato Luke su Tatooine, mentre Leia fu affidata agli Organa. Evidentemente, pensava che separandoli sarebbe riuscito a nasconderli da me >> la informò con attenzione. Era meglio mantenere le sue dichiarazioni come semplici ipotesi. Non voleva certo che lei cominciasse a insospettirsi sulla sua improvvisa gamma di informazioni.
Apparentemente, la donna sembrò convinta dalle parole dell’uomo.
In quel preciso istante, il com-link della tuta screpitò, attirando l’attenzione del Signore Oscuro.
<< Sì ?>>
<< Lord Vader, la navetta del Grande Ammiraglio Thrawn è appena atterrata >> lo informò la voce dell’ammira…capitano Piett. Avrebbe dovuto promuoverlo al più presto. Dopotutto, nella time-line originale si era rivelato un ufficiale di grande lealtà e talento.
Con tono calmo e distaccato rispose : << Eccellente. Gli dica che lo riceverò a personalmente nella sala del Trono >>
<< Come lei comanda, signore >>
E, dopo ciò, la trasmissione venne interrotta.
Vader porse un bracciò in direzione di Aphra. << Unisciti a me, dottore. Stai per assistere alla nascita di un nuovo governo >>
Con esitazione, la donna avvolse un braccio attorno a quello del Sith.
Poi, lentamente, entrambi cominciarono a incamminarsi verso l’hangar della nave.
 
                                                                                                                                                                     * * *
 
Lo sgangherato trasporto di classe «A» scivolò a destra della Chimaera: una gigantesca scatola spaziale con attaccato un'iperguida, lo scafo sbiadito che riluceva pallido sotto i fari dello Star Destroyer.
Atterrò dolcemente sulla superficie della baia di controllo dell’Esecutore, con la grazia e la perizia di un uccello.
Ne fuoriuscì un umanoide dalla pelle blu e gli occhi rossi come il sangue, vestito in un’elegante uniforme de Grand’ammiraglio. Ad accompagnarlo vi erano un totale di quattro stormtroopers dall’armatura nera. Death Troopers, si rese conto Aphra.
Vader venne incontro alla creatura, seguito rapidamente dall’archeologa.
Una volta di fronte ai nuovi arrivati disse : << Grand’ammiraglio Thrawn, è passato molto tempo >>
<< Troppo a lungo, Lord Vader…o forse dovrei dire, Imperatore Vader >> ribattè l’altro, cimentandosi in un rapido inchino.
Il signore oscuro agitò una mano confare sprezzante.
<< Tali formalità sono inutili tra di noi. Lord Vader sarà più che sufficiente >> commentò con tono impassibile.
Fatto ciò, indicò la donna che gli stava affianco.
<< Questa è Chelli Lona Aphra, un ex agente di Palpatine. Attualmente, riveste la carica di mia assistente personale >>.
Thrawn girò lo sguardo verso di lei e cominciò a dimensionarla da capo a piedi. Internamente, l’archeologa si sentì come un’esemplare che veniva dissezionato in un laboratorio.
Finita la sua indagine, il Chiss ( perché questo era il nome della razza a cui apparteneva il Grand’Ammiraglio  ) le lanciò un rispettoso cenno del capo.
<< Incantato >> mormorò con la sua voce bassa e suadente.
Come ad un segnale, Vader porse una mano in direzione dell’alieno.
<< Aphra, ti presento Mitth'raw'nuruodo , meglio noto come Thrawn, il più grande tattico che abbia mai avuto il piacere d’incontrare >>
<< Tu mi lusinghi troppo, Lord Vader >> commentò il Chiss con un sorriso a mala pena percettibile.
Senza perdere un colpo, il cyborg rispose : << O forse troppo poco >>.
Detto ciò, iniziò ad allontanarsi dalla piazza d’atterraggio, seguito rapidamente da Aphra e dal Grand’Ammiraglio.
<< Confesso che la notizia della vostra presa al potere mi ha sorpreso >> dichiarò questi, ricevendo l’attenzione del Sith.
<< è così ? >>
<< Non l’ho mai presa come un tipo interessato alla politica >> continuò l’alieno, stringendosi nelle spalle.
Vader si limitò a guardare avanti e disse : << Vi sono molte cose che non sa di me, Grande Ammiraglio >>.
Il sorriso del militare non si spense, ma i lineamenti del volto si irrigidirono.
<< Suppongo che sia vero. Devo ammetterlo, però, sono assai curioso del motivo per cui ha chiesto proprio a me di venire qui >> ribattè il Chiss.
L’Oscuo Signore gli lanciò un’occhiata laterale. << Tutto a tempo dedito, Thrawn. Sto per volgere un discorso all’intera Galassia. E vorrei che lei fosse presente >>.
Ovviamente, di fronte ad un invito dell’Imperatore stesso, vi era solo una risposta possibile.
<< Certamente >> rispose l’alieno, annuendo rapidamente.
In quel preciso istane, l’ Esecutore raggiunse l ’atmosfera di Coruscant.
 
                                                                                                                                                                      * * * 

A circa un quarto di galassia di distanza, Han Solo prese la sua tazza e bevve un sorso, dando un'occhiata alla confusione che regnava nella base ribelle.
“Questo posto diventa sempre più folle”, disse fra sé e sé. Eppure, faceva piacere sapere che, in una galassia in continua evoluzione, c'erano cose che non cambiavano mai. Ormai, l’edificio in cui si erano nascosti gli ricordava il bar di Mos Eisley.
Lo stesso locale in cui aveva incontrato per la prima volta Luke Skywalker e Obi-wan Kenobi.
Gli sembrava che fossero passate non una, ma dieci vite, da allora.
<< Ma che diavolo succede ?>> mormorò con aria assonnata.
Affianco a lui, il suo vecchio compagno d’avventure, Chewbecca , grugnì sommessamente.
Senza perdere tempo, l’ex contrabbandiere si avvicino alla figura di  Luke, che come il resto dei ribelli presenti aveva il volto puntato in direzione di un Olo-video.
<< Perché siete tutti qui ?>>domandò con una punta di lieve curiosità.
Il giovane Jedi si voltò verso di lui, il volto adornato da un’espressione cupa.
<< Darth Vader sta per fare una dichiarazione all’Impero >> sussurrò con tono freddo.
Bhe, c’era d’aspettarselo.  Dopotutto, quella mostruosità aveva ucciso sia il padre del ragazzo che il suo vecchio mentore.
Con un sopracciglio inarcato disse : << Vader ? In televisione ? Non mi sembra il tipo >>
<< Ecco perché siamo tutti qui !>> esclamò Wedge Antilles, il capo del Red Squadron.
In quel momento, Leia Organa fece capolino sulla scena, lanciando a Han un’occhiata indifferente ma significativa al tempo stesso.
 Internamente, il contrabbandiere non potè fare a meno di sogghignare. Quella principessa viziata stava cercando d’irritarlo, ne era sicuro.
<< La cosa è molto insolita >> esordì la giovane donna. << Darth Vader si è sempre tenuto lontano dalla vita pubblica, se non per la partecipazione occasionale di balli e festeggiamenti dedicati all’Impero.  Se Palpatine lo ha incaricato personalmente di tenere un discorso al posto suo, bhe…dev’essere qualcosa di estremamente importante >> continuò con tono calmo e pacato, come quello di un politico.
Non appena la figura del Signore dei Sith si fece strada sullo schermo dell’Olo-video, la base cadde in un silenzio improvviso.
<< Suppongo che stiamo per scoprirlo >>
 
                                                                                                                                                                 * * * 
 
Vader lanciò un’occhiata ai dintorni che si stagliavano oltre il balcone del palazzo imperiale.
Nonostante la sua antipatia per l’edificio in questione , dovette ammettere che dalla cima del fabbricato si godeva di una vista spettacolare.
Per qualche minuto rimase appoggiato al parapetto di pietra della terrazza, con la brezza diurna che gli soffiava sulla maschera. Anche ai primi raggi dell’alba, nella Imperial City ferveva una grande attività; i fari dei veicoli e l'illuminazione delle strade creavano effetti di luce che sembravano un'opera d'arte vivente. Più in alto, illuminate dai bagliori della città e da quelli di qualche airspeeder di passaggio, le nuvole basse formavano una volta scura che si estendeva in tutte le direzioni . A tratti, sembrava illimitata come la città stessa. In lontananza, a sud, si distinguevano a malapena le montagne Manarai, le cui cime innevate erano in gran parte illuminate, come le nubi, dai riflessi delle luci della capitale.
Affianco a lui, la figura del Grand Ammiraglio Thrawn osservò il tutto con un’espressione impassibile. Aphra era rimasta nella stanza adiacente al bancone, preferendo rimanere in disparte.
Una volta che l’area imperiale fu colma di persone e giornalisti ,il Signore Oscuro esordì con voce amplificata : << Gente della galassia, cittadini del nostro grande Impero. Giungo a voi con una notizia a dir poco sconcertante . L’Imperatore Palpatine è morto ieri notte >> dichiarò con tono impassibile.
Un silenzio inesorabile sembrò calare nelle profondità della piazza. Il rumore delle navette e il parlare delle persone non divennero altro che un brusio a mala pena percettibile.
E il tutto sembrò propagarsi per quella che parve un’eternità. Eternità nella quale la tensione scaturita da quelle semplici parole soppesò sulle spalle dell’intera Galassia .
Poi, quando quel lasso di tempo giunse al suo termine…scoppiò il caos.
L’ondata di pensieri ed emozioni colpì la mente di Vader con forza inaspettata. Sorpresa, sconcerto, paura, rabbia, gioia…il Signore Oscuro percepì ogni cosa.
 Le macchine fotografiche dei giornalisti cominciarono a lampeggiare con grande insistenza, seguite dalle esclamazioni della folla.
Nel tentativo di sanare la situazione, il cyborg riprese a parlare con tono calmo e raccolto.
<< Le cause del decesso sono ancora da chiarire, ma sembra siano state del tutto naturali, probabilmente dovute alla sua età avanzata  >> offrì con voce misurata.
Al sentire tale dichiarazione, la maggior parte delle persone sembrò calmarsi.
Concedendosi una pacca mentale , il Sith decise di passare all’argomento più scottante.
Chiuse gli occhi e prese un respiro profondo.
<< In quanto braccio destro e unico erede del nostro ex sovrano, prenderò immediatamente il controllo del  governo >>.
Questa volta, i pensieri dei vari cittadini arrivarono più chiari. Come previsto, la paura fu il sentimento più condiviso tra la folla. Questo, unito alla rabbia e alla rassegnazione.
Un mormorio apprensivo cominciò a salire dalle persone raccolte. Vader sollevò la mano destra, cercando di tranquillizzarle. Sfortunatamente, il gesto non ottenne la reazione sperata.  D’istinto, molti dei presenti trasalirono e si portarono le mani al collo.
 Il Cyborg sospirò mentalmente. “ Sarà più difficile del previsto “ mormorò a se stesso.
<< Comprendo il vostro disagio >> cominciò con voce calma e gentile . << Suppongo che ora dovrei elargire un discorso funebre in onore di Palpatine. Elogiare le sue gesta, la sua risolutezza, il suo…modo di amministrare l’Impero. Ma la verità … è che ho ben poche cose positive da dire  su quell’uomo >>.
Un senso di stupore e sospetto si levò sulla folla di spettatori. Questo…non era quello che si aspettavano di sentire.
<< E come potrei ? >> continuò Vader, consapevole dei pensieri e le chiacchere che intercorrevano tra i presenti. << Negli ultimi anni, ho visto gli ideali su cui era stato costruito l’Impero crollare un dopo l’altro, come le tessere di un domino.  Crudeltà e ingiustizia, intolleranza e oppressione. E lì dove una volta c'era la libertà di obiettare, di pensare, di parlare nel modo ritenuto più opportuno, lì ora vi sono censori e sistemi di sorveglianza che  costringono i cittadini ad accondiscendere e sottomettersi al volere dei vari governatori >>.
Come ad un segnale, percepì i pensieri di assenso ad opera della folla.
  Bene, era riuscito a metterli a proprio agio. Meglio approfittarne.
<<  Com'è accaduto? Di chi è la colpa? Sicuramente ci sono alcuni più responsabili di altri che dovranno rispondere di tutto ciò. Ma a dir la verità, se cercate il colpevole... non c'è che da guardarsi allo specchio >> dichiarò con tono freddo, puntando un dito in direzione della piazza.
Vi fu un sussulto generale, che venne prontamente sostituito da un’ondata d’indignazione mal celata.
Vader alzò la mano una seconda volta e disse : << Ma non vi sto giudicando. Io so che avevate paura, e chi non ne avrebbe avuta? La Guerra dei Cloni era appena terminata. La disoccupazione era dilagante : c'era una quantità enorme di problemi. Una macchinazione diabolica atta a corrompere la vostra ragione e a privarvi del vostro buon senso. La paura si è impadronita di voi, e il caos mentale ha fatto sì che vi rivolgeste all'allora Cancelliere Palpatine. Vi ha promesso ordine e pace in cambio del vostro silenzioso obbediente consenso. E come un cane fedele ,io sono stato l’esecutore di tale volontà…con mio immenso rammarico >> sussurrò con voce flebile.
Al sentire tali parole, la sorpresa degli spettatori divenne ancora più palpabile. Darth Vader, il Signore Oscuro dei Sith, l’incubo della galassia…stava mostrando pentimento ?
Fissando i presenti attraverso la maschera, il cyborg prese un respiro profondo.
<< Ma ora …ho intenzione di porre fine a questo silenzio. Il mio sarà un governo di azione, non di parole. Di fatti, non di promesse ! E come primo atto da Imperatore, dichiaro in questo istante la fine di ogni regime schiavista e la liberazione immediato di ogni schiavo posto sotto il controllo delle forze imperiali !>> esclamò a gran voce, sollevando un pugno verso la volta celeste.
E per la prima volta da quando era iniziato quel discorso…percepì un senso di speranza fuoriuscire dall’accozzaglia di sudditi .
<< I campi di Ryloth, quelli di Kashyyk …non vi sarà alcuna distinzione. Le famiglie criminali del Sole Nero e degli Hutt verranno smantellate. Gli schiavisti dell’Orlo Esterno saranno perseguiti e assicurati alla giustizia. E ad ogni schiavo sarà affidato un fondo monetario attraverso il quale sarà in grado di perseguire una vita lunga e onesta >> continuò con voce più forte e decisa, cavalcando l’improvvisa euforia degli spettatori. << Come secondo atto, dichiaro qui e ora che le cariche militari e politiche non saranno più riservate ai soli umani. Ogni essere senziente  sarà riconosciuto per i propri meriti, non in base al tipo di razza, sesso o religione >>
Detto questo, volse la propria attenzione nei confronti di colui che lo aveva affiancato durante tutta la durata di quel dialogo.
<< A testimonianza di ciò, dichiaro che il qui presente Grande Ammiraglio Thrawn vestirà, d’ora in avanti, la carica di Comandante Supremo della Marina Imperiale >> .
Il volto impassibile del Chiss lasciò il posto ad un’espressione di pura sorpresa. Dilatò le pupille e spalancò leggermente la bocca, segno evidente della sua incredulità.
Dalla folla, molti degli alieni presenti cominciarono a battere le mani e a lanciare esclamazioni entusiaste.
Il Signore Oscuro si rivolse agli spettatori .
 Sollevo il pugno una seconda volta e disse :  << Questo Impero risorgerà dalle ceneri del fallimento, e imparerà a servire la VERA giustizia ! >>
Fu in quel momento…che l’applauso divenne unanime.
 
                                                                                                                                                                     * * * 
 
Nel resto della galassia, il discorso di Darth Vader venne accolto da un profondo silenzio.
 Ogni cittadino dell’Impero , che fossero uomini, donne o bambini, trattenne il fiato, incapace di credere alle parole appena pronunciate dall’uomo che per più di vent’ anni era stato considerato l’essere più crudele mai partorito da questo governo tirannico.
All’interno della base ribelle, Han Solo, così come ogni membro del movimento di combattenti della libertà, riuscì a pensare ad una sola e semplice parola
<< Kriff >>.
 
                                                                                                                                                                        * * * 
 
Una volta rientrato nel palazzo, Vader rilasciò un sospiro e lanciò una rapida occhiata in direzione di Aphra e Thrawn.
<< Com’è andata ?>> domandò con esitazione.
Sia l’alieno che l’archeologa lo indirizzarono con un’espressione incredula.
Il Chiss, in particolare, sembrò armeggiare con le sue parole successive.
<< Lord Vader, penso che le vostre capacità oratorie siano state tristemente sottovalutate >> dichiarò con tono impassibile.
Affianco a lui, Aphra si cimentò in un sonoro sbuffo.
<< Questo è un eufemismo >>mormorò a bassa voce.
Thrawn arricciò ambe le labbra in un sorriso sottile, ma la cosa durò poco meno di un secondo.
Visibilmente a disagio con quello che stava per fare, porse un profondo inchino nei confronti del Signore Oscuro.
<<  Io…la ringrazio per la promozione, maestà >>
<< Una promozione più che meritata, Grand’Ammira…no. Comandante supremo. Nelle regioni esterne, Il suo talento sarebbe sprecato >> ribattè Vader.
Il Chiss guardò all’uomo con un rinnovato grado di rispetto.
<< Vedrò di essere all’altezza dei suoi standard >> dichiarò con voce umile.
Il Sith si fece avanti e posò la mano destra sulla spalla dell’alieno, con grande sconcerto  di quest’ultimo.
<< So  che non mi deluderà . Stiamo per costruire qualcosa di buono, Thrawn. Spero che un giorno riuscirò a guadagnare la sua fiducia come lei ha guadagnato la mia >>
E internamente, Vader si rese conto che intendeva ogni parola.
Girò lo sguardo in direzione di Aphra, che aveva osservato lo svolgersi della scena con uno strano senso di fascino.
Il Signore Oscuro ridacchiò .
<< Forse ti conviene andare a controllare Triple Zero e Bee Tee, dottore. Erano molto scontenti del fatto che tu li avevi lasciati indietro >> commentò con divertimento.
La donna trasalì d’istinto e si precipitò in fretta e furia al di fuori della camera.
Thrawn inclinò leggermente la testa. << è certamente una ragazza…interessante >>
Affianco a lui, il cybor annuì in accordo.
<< Lei non è ha la minima idea, Comandante Supremo >>
 
                                                                                                                                                                      * * * 

Nelle profondità del palazzo imperiale, una giovane donna dai lunghi capelli rossi stava per ricevere una sorpresa assai sgradita.
Mara Jade era nata nel 18 BBY durante un periodo di grande instabilità, quando il nuovo Imperatore Palpatine e il suo apprendista, Darth Vader, erano intenti a completare l'opera di annientamento dell'Ordine Jedi.
Sebbene a lei fosse sconosciuto, Palpatine la sottrasse ai genitori e la portò a Coruscant ancora bambina, per essere addestrata nell'uso della Forza, anche se ufficialmente era considerata una delle danzatrici del palazzo Imperiale .
In breve tempo, era diventata una degli assassini personali più efficaci dell'Imperatore. Nonostante esistessero molte Mani dell'Imperatore, Mara era ignara  dell'esistenza delle altre.
Non per nulla, la sua fedeltà a Palpatine, che considerava quasi come un padre, non era seconda a nessuno.
Grazie alla sua connessione profonda con la Forza poteva sentire la voce di quell’uomo in qualsiasi punto della Galassia tramite un collegamento telepatico.
Ecco perché ,quando il Signore Oscuro venne assassinato , le immagini della sua morte arrivarono a lei con la stessa intensità di una scossa.
Sì piegò in due dal dolore, e per poco non vomitò. Internamente, ringraziò il fatto di essersi recata nei suoi alloggi personali per riposare. Non voleva certo che qualcuno la vedesse in questo stato.
E  quando chiuse gli occhi, la prima cosa che vide fu il volto di colui che aveva appena assassinato il suo Maestro : Darth Vader.



Com'era ? Spero bello !
Il discorso di Vader è in parte ispirato a quello di V dal film V per Vendetta.
Qui, le immagini dei personaggi, come promesso.


Chelli Lona Aphra :
https://www.google.it/imgres?imgurl=https://vignette.wikia.nocookie.net/starwars/images/b/bd/Doctor_Aphra_1_cover.png/revision/latest?cb%3D20161012213938&imgrefurl=http://starwars.wikia.com/wiki/Star_Wars:_Doctor_Aphra&h=2256&w=1488&tbnid=sqMJ7gKC4GZYqM&tbnh=277&tbnw=182&vet=1&docid=mcTkjgPFFVRq2M
 
 
Thrawn :
https://www.google.it/imgres?imgurl=https://pre00.deviantart.net/55d3/th/pre/f/2017/100/6/e/thrawn_by_wraithdt-db5ecu5.jpg&imgrefurl=https://wraithdt.deviantart.com/art/Thrawn-674195837&h=1063&w=752&tbnid=N9WirwBOXzbLAM&tbnh=267&tbnw=189&vet=1&docid=QQcj1CjZXHwXdM
 
 
Mara Jade :
https://www.google.it/imgres?imgurl=https://vignette.wikia.nocookie.net/villains/images/9/90/Mara_Jade-0.jpg/revision/latest?cb%3D20170628171948&imgrefurl=http://villains.wikia.com/wiki/Mara_Jade&h=786&w=631&tbnid=3bRAXUebUVWKJM&tbnh=251&tbnw=201&vet=1&docid=1Mh49Bu6zkV4wM


 
  
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