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Autore: Stardust Revolution    25/05/2018    0 recensioni
Una breve storie di tre capitoli dove Dick e Damian si trovano a confidare i propri sentimenti l'uno verso l'altro. E Damian capirà di poter lasciarsi andare con il ragazzo che è più di un compagno di squadra , è un fratello .
Genere: Fluff, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Damian Wayne, Dick Grayson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Dick aprì appena gli occhi. Si sentiva leggero. Sentiva un suono costante. Poi delle voci lontane. Capì: era steso sul sedile posteriore della batmobile. Le voci appartenevano a Bruce e a Damian , ma non capiva cosa dicessero. Non poteva muoversi, un dolore lancinante al fianco gli annebbiava e gli risvegliava la mente di continuo , torturando i suoi sensi. Sentiva nel naso l’odore del sangue. Sentiva le mani e i piedi gelidi. Sentiva la paura afferrargli lo stomaco. Ma poi sentì di nuovo la voce di Damian. Anche se lontana sembrava agitata , spaventata. Ricordò cosa fosse successo. Deathstroke. Damian che stava per cadere. Lui che l’aveva afferrato e … e poi l’aveva tirato su assieme a Bruce. Si. Era andata in quel modo. Fin lì ricordava. Si sentì sollevato all’improvviso : Damian stava bene , ed era quello che contava.
 
“Allora?” , Damian guardava prima Alfred e dopo Dick. Quest’ultimo era steso nel letto , al braccio una flebo attaccata alla quale c’era una sacca di sangue , ancora privo di coscienza.
“Tranquillo , signorino Damian , è fuori pericolo. La ferita è profonda , ma è un miracolo che non sia grave tanto quanto sembrava.” , sorrise il maggiordomo.
Bruce sospirò , portandosi una mano tra i capelli.
“Damian , perché non mi hai risposto prima?” , disse rivolgendosi al figlio.
“Non è che non ho voluto. Non ho potuto.”, disse togliendosi finalmente  la maschera dal viso, “La ricetrasmittente non funzionava. Deathstroke deve aver fatto qualcosa per metterla fuori uso.” , disse.
Bruce annuì.
“Capisco.”.
“Ma lui … lui che ci faceva lì? Come ha fatto a trovarmi?”, disse Damian indicando Dick.
“Ti teneva d’occhio.” , ammise Bruce.
“Cos…!” , Damian imprecò tra i denti , voltò le spalle al padre e incrociò le braccia.
“Prima che tu inizi a gridarmi contro … non gliel’ho detto io di seguirti , l’ha deciso da solo. E ha fatto bene a quanto pare.”.
Damian si voltò , guardò per un attimo il padre e poi di nuovo Dick. Infine abbassò il capo.
“E’ stato uno stupido a seguirmi. Guarda come si è ridotto.”, borbottò tra i denti il ragazzino.
Bruce sospirò e gli si avvicinò , poggiandogli una mano su una spalla.
“Damian. Non è stata colpa tua , va bene?”.
“Sono stato distratto e lui per non farmi cadere giù ha preferito prendersi il colpo di Slade.”.
“Non avrebbe mai lasciato che tu cadessi.”.
“… lo so.”.
 
 
Dick era avvolto nel più completo silenzio. Sentiva solo il suono del suo respiro. Aprì gli occhi. Era tutto buio , tranne che per la fioca luce che arrivava dalla lampada del comodino. E si rese conto che il suo non era l’unico respiro presente nella stanza. Arrotolato accanto a se , sopra le coperte , c’era Damian , addormentato.
Dick trattenne il fiato per un attimo per la sorpresa. Cercò di mettere in sequenza quello che ricordava. Ah , giusto. Lo scontro , la ferita. La ferita. Si portò una mano sul fianco. Era fasciato. Gli doleva. Ma non così tanto. Si sentiva intontito. Sicuramente Alfred gli aveva iniettato degli antidolorifici.
Tornò a guardare Damian: quando dormiva sembrava sempre così indifeso , così normale. Dick sorrise dolcemente e gli accarezzò delicatamente i capelli con una mano. Il ragazzino ebbe un brivido e aprì gli occhi.
“Dick!” , esclamò vedendo l’altro sveglio.
“Shh , non svegliare tutta la villa.” , gli disse il ragazzo portandosi un dito sulle labbra.
“Ti sei svegliato , finalmente! Come ti senti?”, gli chiese Damian sedendosi sulle ginocchia.
Dick si strinse nelle spalle.
“Un po’ intontito.”, rise , “Che cosa mi ha iniettato Alfred?”.
“Sangue.”.
“Cosa?”.
“Hai perso troppo sangue e , dopo che ti han ricucito la ferita hai avuto bisogno di una sacca di sangue.”
“Oh.” , Dick si guardò il braccio dove prima doveva esserci la flebo , “Ma che ore sono?”.
“Sono le quattro del mattino. Hai dormito per tre giorni.”.
“Che?! Tre giorni?! Non mi sembrava fosse passato tanto tempo.”.
Damian annuì lentamente col capo , guardandosi le mani. Dick percepì il suo disagio.
“Ehi. Mi spiace. Di aver fatto preoccupare tutti. Di averti fatto preoccupare.”, gli disse.
“Mio padre me l’ha detto , che hai voluto seguirmi l’altra sera. Vuoi spiarmi o cosa?”, sussurrò Damian mezzo imbronciato.
“No, no … volevo solo … non so. Qualcosa mi ha detto di farlo.”.
Damian annuì di nuovo.
“E quel qualcosa aveva ragione … .”, sussurrò ancora più piano.
“Come?” , chiese Dick.
“Grazie per avermi salvato da Deathstroke.” , disse infine il ragazzino.
Dick lo guardò e gli poggiò una mano su una guancia. Gli occhi di Damian fuggirono.
“Mi spiace di averti spaventato.”, gli disse il ragazzo ,col suo sorriso triste.
“Non mi hai spaventato.” , rispose Damian.
“Si ,invece. Eri preoccupato , non fare finta di niente.” , rise Dick.
Damian mise il broncio , ma poi annuì.
“Avevo le mani sporche del tuo sangue. Che non si fermava. La batmobile era sporca del tuo sangue. Bruce ha dovuto lavarla. I tuoi parametri vitali erano fuori scala. Non ti risvegliavi. Ovvio … che fossi preoccupato. Se saresti morto solo per me … bhè , ti avrei resuscitato e poi ucciso di nuovo.”.
“E’ così che si parla.” , sorrise Dick , “Adesso però … è ancora notte … e mi sta tornando un gran sonno. Vieni qui , sotto le coperte , fuori prenderai freddo.”.
Damian esitò per qualche istante , ma poi si mosse e si infilò sotto le coperte , raggomitolandosi accanto al ragazzo. Era vero , là sotto era più caldo.
“Dormiamo un altro po’ , va bene?” , gli disse Dick allungando una mano e spegnendo la luce della lampada. Damian annuì nel buio. Sentì il respiro di Dick farsi subito pesante. Si era addormentato in pochi istanti. Forse era ancora messo k.o. dagli antidolorifici e da tutto il resto. Chiuse gli occhi. Non avrebbe mosso un muscolo per non disturbare Dick.
  
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