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Autore: Chameleon94    26/05/2018    1 recensioni
Sonic è morto? Oppure gli è successo qualcos'altro? Venite con noi in questa nuova avventura, che si svolge in un altro mondo, un regno fantastico abitato da creature meravigliose e minacciose. Al centro della storia c'è Amy Rose, che, insieme alle sue amiche Sticks, Cream e un altro personaggio che verrà rivelato a fine primo capitolo, si imbarcano in questo nuovo regno, investigando su ciò che è capitato al riccio blu. Stavolta Amy è accompagnata anche da una nuova amica, uno spiritello porpora di nome Twinkle (pensate alle fatine di Sonic Dash 2: Sonic Boom) che abita nel suo martello e ne conferisce nuovi, strabilianti poteri! Nel cast troviamo vecchie conoscenze e nuovi personaggi, alcuni oscuri e perfidi, che daranno vita a tante storie intrecciate fra loro. Buon divertimento e buona lettura!
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro Personaggio, Amy Rose, Sonic the Hedgehog
Note: AU | Avvertimenti: Furry
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Capitolo 5: Passioni Invertite

 

Great Emerald Sea – Adesso

Gli occhi si aprirono, la prima cosa che videro fu il cielo di mille colori, e da lì già si capiva che si trovavano ancora nella Enchanted Valley Zone, ma non più nella foresta, dagli alberi alti e pieni di foglie non si poteva scorgere il cielo.

Amy si guardò intorno, tutto ciò che trovò fu del legno, e le sue amiche, con Syrio il lupo, stavano attraversando il mare color smeraldo. Gli occhi furono completamente aperti, e la tipa rosa riprese i sensi, cercando di alzarsi e capire cosa stesse succedendo.

“Dove ci troviamo?”

“Penso che un’occhiata te lo spiegherà da sola” Disse Blaze facendole l’occhiolino.

“Ah, siamo in mare, è così. Voi non potete capire, ho fatto un incubo! Ho sognato che…”

Fu interrotta dal tasso: “Che Sonic si sposava con Trixiana? Tutto vero, è così che sei svenuta! Ops…” Sticks puntò l’indice sul suo naso, come segno di imbarazzo, mentre Amy svenne un’altra volta.

“No, Sticks, perché…” Disse Twinkle abbassando il capo.

All’orizzonte c’era il nulla, loro remavano, e remavano, nella speranza di raggiungere in tempo i Poison Gardens per impedire quelle improbabili nozze. Ma la speranza era tutto ciò che avevano. Blaze, Sticks e Syrio continuavano ad agitare le pale, la stanchezza cominciava a farsi sentire, poiché erano stati lì tutta la notte, Cream era troppo piccola per remare tutto quel tempo, e non c’era nessuno che potesse dargli il cambio, con Amy priva di sensi, non potevano sfruttare i suoi poteri.

“Proverò io, andiamo Twinkle!” Fece la gatta, impugnando il martelletto dell’amica e l’esserino vi entrò al suo interno, iniziò ad agitarlo ma nulla, era chiaro a quel punto che Amy e Twinkle possedevano un legame unico, che si era creato non per caso, e non poteva essere replicato con chiunque.

Blaze si rassegnò, erano bloccate nel bel mezzo del nulla, ma il peggio stava ancora per arrivare… iniziarono a scorgere delle punte aguzze che gironzolavano tutte intorno alla barchetta.

“Squali? Possibile? Non c’è fine alle sventure, dannazione!” Blaze si alterò e il suo pugno divenne infuocato, facendo infiammare il remo, per fortuna fu pronta a gettarlo in mare, così che la barca non prese fuoco anch’essa, ma avevano un attrezzo in meno, e i presunti squali si avvicinavano sempre più.

“Non possono essere così scortesi, non ci faranno del male” Incoraggiò Cream.

Una delle creature fece un balzo dall’acqua, bagnando tutti i nostri eroi, rivelando che non si trattava di uno squalo, o più squali, ma di una scia di… delfini?

“Wow!” Twinkle fece una giravolta e il sorriso tornò sulle facce di tutti loro, smisero di remare e i delfini si adagiarono di fronte alla barca, il mare non fu più agitato.

Svegliarono Amy, senza farle prendere di nuovo un colpo, e la adagiarono su uno di quei delfini, ce n’erano svariati, loro salirono in groppa a cinque di essi, il resto del gruppo di creature marine li seguì, e iniziarono a scorrere velocemente sul livello dell’acqua, molto più rapidi di quanto potessero raggiungere usando tre rematori.

“Beh, senz’altro è un po’ diversa dalla nostra ultima avventura sui delfini, vero Blaze? Cream?” Ricordò Amy alle sue amiche, notando il deja vu con un loro viaggio nella Dimensione di Blaze. Fece notare anche che quei delfini erano molto diversi da quelli che conoscevano, di un colore verde chiaro, molto probabilmente evoluti ed “abbronzati” da quel mare smeraldo.

 

Poison Gardens – Altare – Qualche ora più tardi

 

“E’ incredibile! Siamo arrivati in pochissimo tempo, è questo il luogo vero?” Chiese la riccia.

“Proprio così, eppure… è strano, sono sconvolto quanto te, c’è qualcosa che non va qui, non credo che Trixiana…” Fu interrotto Syrio. Amy gli mise una mano sulla sua, come per rassicurarlo.

“Lo so, non preoccuparti, sistemeremo tutto questo groviglio intricato, (una volta che avrò preso quella vipera a calci nel sedere!)”

Nel frattempo Cream era ancora eccitata dalla cavalcata su quelle piccole bestiole, “Per fortuna che c’erano loro! Sono stati davvero gentili e non li abbiamo ringraziati abbastanza.”

Si muovevano furtivamente fra i cespugli, per non farsi notare, Sticks si improvvisò agente segreto, era convinta ad ufficializzare questa loro avventura come la “Missione Sonic”, Amy non ci fece caso più di tanto ma fu d’accordo a rinominarla in questo modo. Si nascosero dietro a una siepe e sbirciarono dal suo interno, facendosi strada fra le foglie, per scorgere quello che realmente stava succedendo.

Era tutto preparato a pennello, due file di sedie stracolme di invitati, l’esercito dell’Imperatrice pronto a qualsiasi possibile svolta della cerimonia, un banchetto gourmè per rifocillarli, in fondo al giardino, proprio vicino all’altare, vi era un arco scolpito con l’erba, pieno di fiori tra i tipi più diversi, e lì sotto c’era Sonic, finalmente ritrovato dalla sua amata Amy, e quando lo notò con un vestito elegante che non era per nulla il suo genere, iniziò a batterle forte il cuore, tanto che poté avvertirlo in qualche modo, era talmente eccitata ma agitata per quello che stava accadendo, gli altri Angeli dovettero calmarla, ci provarono in qualche modo. Un misto di emozioni positive e negative circondavano la sua mente, e giravano e giravano come in una lavatrice.

L’istinto fu quello di correre verso di lui, ma Sticks e Blaze la fermarono, senza dire nulla ma lei capì e si ricompose.

Come mai la sposa era in ritardo? Qualcosa bolliva in pentola, cosa esattamente era ancora un mistero.

Trixiana era custodita all’interno della carrozza, trainata da due cocchieri a cavallo, ma le porte erano sigillate, e lei non era sola. All’interno era accompagnata dalla sua damigella, con lei discutevano di piani e strategie:

“Questo matrimonio è stata un’idea brillante, mia signora, una cerimonia di questo tipo risolleverà gli animi” Disse la dama, raggiante in viso.

Anche Trixiana era della stessa opinione e dello stesso umore: “Forse in questo modo, i miei sudditi finalmente mi vedranno come una sovrana pacifica, in una luce positiva, visto che mi sposo con un tipo che è arrivato in questo regno da 2 minuti ed è già un eroe locale, la conquista sarà più facile.”

Una volta arrivati al luogo della cerimonia, la conquistatrice si diresse verso l’altare, passando per la fila degli invitati, che vantava anche, stranamente, della presenza di Rouge the Bat, e incontrò lo sposo.

“Tutto pronto? Sono un po’ agitata.”

“Tu agitata? Ha! E io allora? Non c’entro proprio niente con questo smoking bianco e questa cravatta”

“Ti avevo detto di metterti i pantaloni, argh! Non importa, nulla rovinerà questo giorno per me”

“No, neanche per sogno, niente pantaloni, scordatelo”

Il riccio blu si fece serio:

“Senti, Trixie, mettiamo le cose in chiaro, sai perché faccio quel che faccio”

“Non sei obbligato a rendere questa una faccenda di mero amore, anche tu sai il piano che sto attuando, tranquillo, le tue amiche sono al sicuro, le ho nella mia prigione personale, vengono trattate anche troppo bene”. Sbottò la sovrana.

“Voglio vederle”

“Lasciami respirare, per favore, non voglio il pensiero di quelle pesti al MIO matrimonio”

“Immagino tu abbia ragione, godiamoci almeno il rinfresco con i Chili Dog e poi penseremo alle cose serie” Disse distendendo gli occhi.

Dopo una serie di riti preparatori, l’ufficiante pose le domande che stavano aspettando, quelle per cui tutta quella gente si era riunita. Nel frattempo gli Angeli osservavano, Blaze si avvicinò ad Amy:

“Amy, qualsiasi cosa succeda, voglio che tu stia calma, non facciamoci riconoscere, ti prego”

La ragazza annuì, incerta.

“Vuoi tu, Trixiana, prendere in sposo Sonic the Hedgehog, per la grazia delle Fate?”

Lei abbassò il viso, arrossì ma disse un deciso “Lo voglio”.

“GATTAMORTA!” Pensò subito Amy, non lo disse a voce per non offendere Blaze.

“Sonic… vuoi tu prendere Trixiana come tua sposa, nella grazia delle Fate?

“Io…” Sonic ci pensò su “Massì, perché no… voglio dire, lo voglio” e si girò verso la sua Imperatrice “Vostra altezza”.

“Amy, non svenire di nuovo, sì forte!” Incitarono Sticks e Cream, standole vicino.

La tipa rosa fece un esercizio di training autogeno per respirare lievemente, ma il soffio era pesante, mentre gli sposi si scambiavano gli anelli dorati.

“Per qualche motivo, ho sempre sognato di averne uno al dito” Fece Sonic.

L’officiante si rivolse alla folla: “Se qualcuno ha qualcosa da dire, parli ora o taccia per sempre”

“Oh Amy, stai calmina… aspetta, Amy???” Cream non trovò più l’amica, anche le altre si accorsero della sua sparizione.

“IO, io ho qualcosa da dire: Questo matrimonio non s’ha da fare!” La riccia fece il suo ingresso in scena eclatante. Si sentì un forte “gasp” fra gli invitati, come prevedibile.

“Non dovresti essere qui… argh, beh… in fondo sei arrivata tardi, ci siamo già sposati con il tuo Sonic”

“Oh Amy…” Sospirò il riccio.

Amy sbattè il martello con Twinkle al suo interno, stavolta una serie di cristalli appuntiti iniziarono ad apparire lungo la traiettoria diretta su Trixiana, questa impugnava già lo Scettro Ingioiellato, distrusse i cristalli, e così la loro lotta magica alla pari continuava.

“Ferme! Basta combattere! E sono proprio io a dirlo, ha!” Sghignazzò Sonic, corse subito a prendere Amy, evitandole un fulmine dritto sulla testa proveniente dal cielo.

Corsero via dall’altare, con le guardie alle calcagna, mentre Trixiana generò una nuvoletta porpora con lo scettro sulla quale si adagiò e iniziò ad inseguirli appresso alle guardie.

Sonic correva a velocità moderata, risparmiava le forze per un eventuale battaglia, e sapeva che nessuna di quelle lumache li avrebbe raggiunti… ma eventualmente li avrebbero trovati, bisognava, dunque, escogitare un piano e nascondersi da qualche parte, quella vasta pianura non offriva molte possibilità, ma soltanto quella di fuggire facendosi notare.

“Sempre a rincorrermi, eh Amy Rose?” Disse Sonic, un tantino impegnato.

“Sai come sono fatta, sei svanito e mi sono preoccupata tanto, è così che si fa? Dimmelo. A proposito, prego per il salvataggio” Sbottò Amy.

“Hai ragione, ma non su una cosa, non avevo bisogno di alcun salvataggio, me la stavo giostrando benone, mi dispiace dirtelo ma mi hai rovinato i piani.” Disse e si fermò all’entrata di… qualcosa.

“Come scusa? Se i tuoi piani erano quelli di sposare quella **** allora sì, l’ho fatto” Disse mettendosi le mani sugli occhi e tra gli aculei.

“Macché, non volevo sposarla perché mi piace, non ho avuto scelta, ecco che arriva lo spiegone: allora, quando sono arrivato in questo posto davvero strano, ho sconfitto qualche bestia e salvato qualche villaggio, come al solito, ma questa Imperatrice è davvero tosta, la sua magia è troppo potente, mi ha persino scovato, ho pensato quindi di abbarbiarmela e stare al gioco quando mi ha detto che vi teneva prigioniere, non le ho creduto ma ho capito che stavate qui quando mi ha fatto delle descrizioni non proprio generose. Sono stato al gioco e sono convolato a nozze per farla contenta, così avrei reso la vita meno dura in questo posto per la popolazione di mobiani e fate, capisci? Nel mio cuore, sono ancora uno scapolo senza speranza.”

“Ma ti rendi conto che questo piano è terribile, Sonic?” Fece lei, esausta.

“Dai, sai bene che sono pessimo a fare piani. Concedimi almeno questo, tra l’altro ti ho mandato quel bello spiritello per dirti che stavo bene, non ti è bastato? A proposito, ho visto i tuoi poteri, niente male Rosy” E fece l’occhiolino.

Lei arrossì immediatamente, ma questo le ricordò subito di Trixiana.

“Non perdiamo tempo, dobbiamo nasconderci, e dobbiamo trovare gli altri Angeli prima che li prenda in ostaggio… Oddio, Blaze e le altre!”

“Dici le tue amiche? Angeli? Ma non eravate il Team Rose?”

“Per favore, diciamo la verità, Team Rose faceva schifo, era debole, ora siamo molto più competenti! E poi non sono egocentrica come te. Troviamole.”

“Io? Oh.” Disse Sonic, facendo finta di essere ferito nell’animo. “Vedo anche che hai un vestito nuovo per l’occasione, non male!”

“Anche tu, beh… lo sai, stai benissimo tutto in tiro. Peccato per la mancanza dei pantaloni”

“Lasciamo stare e proseguiamo!”

Dopo tutte queste chiacchiere, Trixiana la tigre li raggiunse e scese dalla sua nuvola, che si svaporò. Le guardie non erano ancora lì.

“Non avete scampo! Tu! Mi hai sposato e già mi pianti in asso? Sei pessimo, marito.”

“Sapevi che non sarebbe durata, moglie.” Fece osservare e stuzzicò il riccio.

La tigre spiegò che si trovavano all’ingresso del Cubirinto, una volta entrati non avrebbero più fatto ritorno.

Sonic e Amy allora decisero di entrarvi, per farle un dispetto. Ma lei non si lasciò intimorire dalla mole di quella struttura configurata dalla folta erba, e vi entrò a sua volta.

Una scritta vigeva in bella vista sopra l’ingresso del labirinto: “Lasciate ogni speranza voi che entrate, più che altro non sperate di uscire vivi da qui, o di uscire affatto”

Sonic e Amy la osservarono e lessero l’incisione, e si fecero una fragorosa risata.

“Abbiamo affrontato cose BEN peggiori, questa è una bazzecola, vero Ames?” La riccia annuì.

“Non sapete quello che state facendo, stolti, cambierete idea presto e vi sarete pentiti di non esservi consegnati al mio cospetto!” Minacciò la donna dorata.

“Senza offesa, ma non ci fai paura, né lo fa questo Cubirinto o come lo hai chiamato” Mise in chiaro Amy incrociando le braccia.

“Ora basta, rendiamo le cose un po’ più divertenti, per la gioia di mio marito che scommetto si sta annoiando.” Trixiana iniziò ad agitare lievemente il suo scettro, stavolta in movimento diverso, e lo rivolse verso le mura di erba di quel giardino, incantandolo. Tutto intorno a loro si stava trasformando, qualcosa non sembrava storto, le proporzioni stavano cambiando a dismisura.

“Aspè, siamo noi che ci stiamo rimpicciolendo oppure sono le pareti che ingrandiscono?” Si chiese il riccio blu.

“Sembra così vero? Ebbene no, le mura del Cubirinto sono state incantate, ora non potete attraversarle in alcun modo, e non c’è via di scorgere le direzioni dall’alto, ha! E adesso mi occuperò di voi personalmente…” Un altro movimento cominciò ad accennarsi tramite lo scettro Ingioiellato, stavolta puntava verso Amy, un raggio partì verso la riccia, la quale riuscì prontamente a schiacciarlo con il suo martello, cosa che diede via a una reazione esplosiva che investì tutti e tre gli individui, oltre allo spirito nel martello di Amy.

La ragazza si rivolse al suo eroe, qualcosa non andava. Lui era molto confuso, si guardavano dalla testa ai piedi per capire cosa fosse cambiato, e lo stesso valeva per Trixiana.

“Amy… io… io…”

“Dimmi Sonic, cosa c’è che non va?” Amy fece un’espressione alquanto ambigua, un po’ perplessa.

“Credo… di amarti follemente!” Il riccio blu corse ad abbracciarla, e la baciò immediatamente, senza perdere tempo, ma la reazione di Amy fu inaspettata… un ceffone sul volto del suo Sonic.

“Va. Via. Dalla. Mia. Vista.” Fece la riccia infuriata, pulendosi la bocca.

“Cosa c’è? Fino a un minuto fa mi desideravi tanto, cosa è cambiato? Adesso io ti desidero ma sembra che tu non mi voglia… non ti offenderei mai, ma è un comportamento un po’ strano, non credi?” Argomentò il porcospino.

“No. Ti ho detto di andare, ORA. VIA”

“Pffs. Neanche per sogno, devi concedermi un altro bacione, milady, altrimenti non me ne andrò” Fece l’occhiolino Sonic, un gesto molto diverso rispetto all’occhiolino amichevole fatto in precedenza.

“Bleah. Sei così smielato, e azzeccoso, non ce la posso fare, sei non te ne vuoi andare, sarò io a scappare da te. Dannazione, siamo bloccati in questo posto, è tutta colpa tua” Disse Amy puntando verso Trixiana, la quale era confusa a sua volta, guardava il porcospino con uno sguardo stralunato.

“Sonic… marito mio, io… ti amo alla follia!” I cuoricini le uscirono fuori dalle orbite degli occhi, “Ti prego, consumiamo questo matrimonio!” Disse rincorrendolo.

Sonic si scansò alla svelta, respingendola: “Non ci provare, Trixie, il mio cuore appartiene solo a Amy Rose, la donna della mia vita”

“Che schifo!” Fecero entrambe le donne all’unisono, si accorsero di aver parlato insieme e furono ancora più schifate.

“Marito, se non vuoi rispettare il nostro accordo matrimoniale, ti costringerò con la forza, o meglio, con la magia!”

“Sei fuori, bella. Dai, Amy scappiamo insieme, sarà una fuga romantica… Amy? Amy?!” La ragazza rosa era già fuggita, senza un bacio d’addio, senza un messaggio, senza nulla, era scappata e basta.

“Beh, ora tocca a me scappare e trovare Amy per coronare il nostro sogno d’amore. Ci vediamo! Bye!”

E sgattaiolò via, con la tigre che lo rincorreva ferocemente. Purtroppo per loro, il cubirinto era pieno di strade, percorsi mescolati e senza capo né piede, ben intricati e numerosi così da non permettere il loro incontro per un po’, o almeno non senza un po’ di fortuna. Ma le sorprese non erano finite, oltre a queste passioni invertite, un luogo senza uscita, qualcosa li stava aspettando in uno di quei percorsi labirintici, una creatura mitologica, di cui parleremo a breve.

Fuori da quel Cubirinto, le guardie imperiali erano state messe al tappeto da Blaze, Sticks e Cheese, mentre Cream le incitava come una vera Cheer Leader. Syrio si accostò all’entrata della struttura imponente.

“No…”

“No cosa?” Gli si avvicinò Blaze.

“E’ un problema, sono entrati qui dentro, è un vero casino, se non facciamo qualcosa potrebbero non uscire più” Fece il Ninja.

Le ragazze si scambiarono degli sguardi preoccupati,  Cream fece un passo avanti:
“Ma se entriamo anche noi le nostre speranze di uscire sono altrettanto poche, no?” Le altre annuirono, ma la piccola non si scoraggiò: “Però non abbiamo scelta, se il Signor Sonic e Amy sono davvero lì dentro, non possiamo lasciarli, dobbiamo fare un atto di fede e entrare *gulp* “ Era forse un po’ spaventata, Cream, ma non voleva darlo a vedere.

Sticks le pose una mano sulla spalla, eccitata: “Fantastico! Entriamo, e completiamo la nostra missione: Salvataggio Sonamy! Forza!”

Entrarono e subito notarono l’altezza mastodontica dei muri, Syrio si accorse subito che era cambiato qualcosa, non era così alto come lo ricordava.

“Quindi tu ci sei già stato? Sai come possiamo uscirne allora!” Esultò il tasso.

“Beh no, ho sentito le voci su questo posto.”

“Uh. Ovviamente, speravo che per una volta fossi utile” Disse facendogli un’occhiata non proprio carina.

Blaze ebbe un’idea, fece un salto a piroetta infuocato, poi azionò il suo ‘razzo naturale’ di fuoco sotto i suoi piedi e si alzò in volo per salire al di fuori delle mura, e raccapezzarsi un po’ della situazione.

“Credo che in questo modo riusciremo a capire come trovare Sonic e Amy! Dall’alto! E troveremo anche la via di fuga.” Blaze si alzò in volo ancora un po’, ma dalle mura sbucarono delle lame appuntite fatte di foglie ed erba, in qualche modo sì, erano appuntite, e stavano cercando di attaccare la gatta. Blaze le fulminò e le bruciò con le sue sfere infuocate, ma sbatté la testa quando arrivò in cima all’altezza massima del Cubirinto, all’altezza corrispondente dove arrivavano le mura, un incantesimo di protezione le impediva di uscire da lì.

“Dannazione!” E tornò giù. “Mi dispiace ragazze, non posso farci niente, questa magia è davvero potente, se anche provassimo a barare il labirinto non ce lo permetterebbe, dobbiamo giocare a questo gioco alla vecchia maniera. Lealmente.” Le loro speranze furono deluse, ma non si persero d’animo, tranne forse Syrio, che iniziò ad allontanarsi per proseguire per conto proprio.

“Ci abbandoni?” Chiese Blaze. “Uniti possiamo essere più forti, tu vuoi trovare la tua sovrana, noi i nostri amici: uniamo le forze come abbiamo fatto fin ora.” Spiegò la felina color lilla.

“Abbiamo unito le forze, e guarda dove ci hanno condotto!” Fece il lupo.

“Io troverò la mia Imperatrice con le mie forze! Basta con il lavoro di squadra.” E si allontanò furtivamente. Le ragazze non potettero farci niente.

Sticks propose di evitare di separarsi come aveva fatto il loro amico-nemico, e tirò fuori dal nulla un altro dei suoi attrezzi: una corda. Decisero di legarsi le une alle altre per evitare di perdersi di vista, e legare il filo da qualche parte per ritrovare la via iniziale.

“Mossa intelligente! Brava Sticks!” Complimentò Cream, che continuava a dare supporto alla squadra di Angeli.

Nel frattempo torniamo ai nostri protagonisti, Amy correva in tutte le direzioni possibili, cercava furbamente di pensare all’opposto di come avrebbe agito Sonic, cioè scegliendo i percorsi che non avrebbe preso lui.

Twinkle sbucò da fuori il Martello Piko Piko, e insieme fecero il punto della situazione.

“Pensi che Sonic verrà di qui? Non perdiamo tempo, dobbiamo allontanarci alla svelta, pensiamo a un piano di strategia nel caso dovessimo incontrarlo, devo rifiutarlo, non m’importa se per farlo devo ferirlo, almeno metaforicamente.”

“Amy fermati. Perché vuoi scappare da Sonic? Dobbiamo scappare piuttosto da quella strega, Sonic è buono, e dobbiamo trovare una via d’uscita, lasciando Trixiana qui dentro in pasto alla creatura.”

“Quale creatura?” Fu incuriosita la riccia.

“Ops.”

“Dimmelo, Twinkle”

“E va bene, c’è un Cubitauro qui dentro da qualche parte, una creatura a forma di cubo che rotola a passi giganti, può schiacciare qualsiasi cosa. Dobbiamo evitarla ad ogni costo.”

“Perfetto, se la troviamo posso liberarmi dei miei due problemi: i coniugi Sonic e Trixiana.”

“Sei impazzita? Cosa ti ha fatto quell’incantesimo? Decisamente non sei tu questa, so che non faresti mai del male a Sonic, o a nessuno se è per questo! E’ vero che hai un certo temperamento ma sei così buona! E anche Sonic lo è. Ti prego, ascoltami.”

La riccia si guardò intorno. “Non c’è tempo, dobbiamo trovare questo Cubitauro al più presto, così accoglieremo Sonic e mi libererò di lui una volta per tutte. Andiamo.”

Le prese la mano e ordinò alla sua fata di venire con lei. Mentre loro erano alla ricerca del Cubitauro, Sonic era alla loro ricerca disperata, mentre Trixiana era alle sue calcagna,  si trovavano piuttosto vicini, nonostante Sonic fosse molto veloce, Trixiana riuscì a seguirlo e a non perderlo di vista in qualche modo.

Sonic si trovò di fronte a un bivio, non sapendo dove andare rimase confuso, era preso da mille fiamme di passione per Amy, quindi non riusciva a ragionare bene.

“Niente paura, Trixiana è qui!” Urlò sbucando dal nulla. Sonic fece un balzò. “Adesso verrai con me, caro maritino, e trascorreremo una notte indimenticabile. Già me la pregusto.”

“Ahh. Non è possibile, sei la moglie più invasiva e abusiva che esista! Come hai fatto a tenere il mio passo, sono così veloce!” Sbottò il porcospino blu.

“Beh, per prima cosa non sei così veloce, non quanto una tigre, poi con tutte le pause che ti stai prendendo per decidere le riflessioni o per pensare (presumo) a quella ricciamorta, e potrei aver lanciato un incantesimo di localizzazione su di te, così so sempre come sei. E ora baciami con tutta la tua forza, o meglio, velocità!”

Sonic si scostò, riluttante, e in questo possiamo dire che assomigliava al Sonic di sempre, se non fosse stato per i suoi ritrovati sentimenti per Amy Rose. “Sei davvero un flagello, e me la sono cercata perché ti ho pure sposata! A cosa stavo pensando… certamente non al mio vero amore.” Disse cercando di scappare, ma l’Imperatrice continuava a teletrasportarsi con la sua magia in ogni luogo in cui si trovasse.

 

Gli Angeli stavano avendo più fortuna, un po’ grazie alla loro strategia, un po’ perché non inseguivano nessuno e non erano inseguite, non c’era alcuna fretta o pressione in questo caso.

Purtroppo il Cubirinto non offriva molta varietà, nel senso che le strade sembravano tutte uguali, vi erano frecce per indicazioni ma senza nomi per distinguerle, le decorazioni erano uguali dappertutto, quindi era davvero difficile capire dove si stessero dirigendo.

“Sono io paranoica o siamo già passati di qua?”

Blaze si innervosì leggermente “Sticks, è la quarta volta in cinque minuti che ce lo chiedi, io… onestamente non lo so più, sembra tutto uguale qui, ogni singola strada è identica all’altra, come facciamo a raccapezzarci?”

Cream alzò il volto verso il cielo, esclamando: “Guardate, sembra… la Signorina Rouge!”

Rouge svolazzava molto in alto e sembrava molto tranquilla come suo solito. Fece un gesto con la mano per salutarle: “Ehi ragazze! E’ da un po’ che non ci si vede. Come butta? Sembrate piuttosto con le mani legate” Disse, sfottendo riguardo la loro situazione con la corda.

“Non fare la simpatica, perché non lo sei, Rouge the Bat” Criticò Sticks.

“Avete visto che bel matrimonio, ragazze? A me è piaciuto molto, un bel decoro davvero, e c’è stato anche un bel colpo di scena finale, ha!” Continuò a commentare il pipistrello.

“Se sei qui, invece di fare commentini inadeguati, perché non ci dai una mano, sembri essere l’unica che può volare al di sopra di questo labirinto. Vienici a prendere, facci questo favore.” Incitò Blaze.

“Ma che, in testa ho per caso scritto Gioconda? Spiacente, ma non sono così stupida, so che ci dev’essere qualche trucco in questo posto, se voi non potete volare fin qui su, vuol dire che se scendo a prendervi non potrò risalire. Devo restare più in alto possibile per non restare intrappolata anche io. Riprovate con qualcun altro, sarete più fortunate!”

Le ragazze iniziarono a perdere la pazienza, ma erano anche disperate, per cui riprovarono a far ragionare Rouge.

“Ritentiamo… Ci puoi dire almeno se da lassù vedi Sonic o Amy, per caso? Non ci lasciare così.” Pregò Blaze, senza perdere il suo contegno da nobile.

“Oh, se li vedrò ve lo farò sapere di sicuro, e tornerò da voi, sempre che vi trovi ancora qui eh, credo che mi farò una volata da quella parte adesso. Buona fortuna, bimbe, fate valere il nostro genere femminile! Baci.” E volò via.

“…Ma a chi vogliamo prendere in giro, sappiamo bene che non tornerà da noi. La conosciamo ormai.” Realizzò cinicamente Sticks. Le altre furono d’accordo, a malincuore.

 

In tutto quel trambusto, Sonic ritrovò qualcosa in quel prato senza fiori, ma con sole spine…

“Una scarpetta! E’ della mia amata, ne sono certo!” Continuò a percorrere la strada di destra, quando trovò la sua innamorata, con il Cubitauro al suo fianco.

“Sorpresa! Cubitauro, mi schiacceresti quel riccio per me? Grazie.” La creatura cubica si spostava facendo muovere uno dei suoi lati in avanti, schiacciando tutto quello che trovava sulla sua strada, e per qualche motivo sembrava fare tutto quello che gli chiedeva Amy.

“Amy no… che gli hai fatto? Fallo ragionare un po’.” Il riccio era preoccupato. Si spostava alla svelta ma non riusciva a contrattaccare e a trovare un punto debole del mostro leggendario.

“Gli ho fatto un incantesimo ovviamente. L’ho colpito alla testa con il mio Martelletto. E adesso mi farà un piacere tutto per me!”

Trixiana si materializzò in quel momento, ma non riusciva comunque a stare al passo di Sonic, purtroppo o per fortuna, a seconda di chi tifate, Trixiana non era pronta a spostarsi e a reagire con i suoi riflessi per evitare il Cubitauro, e stava per essere ridotta a una piadina, se non che…

Qualcuno piazzò una lancia tra la creatura cubica e il pavimento, bloccando il suo movimento per un po’, così Trixiana fu salva. Questo qualcuno le pose la mano, per farla rialzare.

“Mia signora.”

“Syrio, sei qui! Non ti vedo da un po’. Sempre leale alla tua Imperatrice vedo.” Esclamò la regnante.

In effetti Syrio si era presentato al posto giusto al momento giusto.

“Farò tutto quello che lei mi chiederà”

“Ma certo che lo farai. Trafiggi quella riccia rosa con uno dei tuoi coltelli! E’ un ostacolo per il mio sogno d’amore.”

Senza fare domande, Syrio annuì, e si spostò di fronte ad Amy, “Scusami, ma devo spezzarti il collo.”

*Gulp* Amy fu spiazzata, ma Sonic non avrebbe permesso che le fosse successo nulla, quindi si parò davanti a lei e vicino a Syrio.

“E tu chi saresti? Un altro cagnolino di mia moglie, probabilmente. Non ho paura di te.” Fece Sonic.

Syrio, senza dire nulla, iniziò ad attaccarlo, Sonic semplicemente si scansò, e lo colpì da dietro, facendolo volare via. “E un problema è risolto, adesso pensiamo a te, Trixie.”

“Eh? Ma io voglio solo il tuo amore, Sonic mio.” Implorò l’Imperatrice.

“Appunto. Per questo devi essere sistemata, Amy, per favore, pensaci tu, sei fantastica quando usi il tuo martello, le tue movenze mi fanno bollire il cuore.”

Per tutta risposta, Amy spinse Sonic via e fra le braccia di Trixiana.

“Lo vuoi? Bene, è tuo. Ora fammi uscire da questo posto con la tua magia potente.”

“Io non posso fare niente.” Disse mentre stringeva Sonic fino a soffocarlo, come se fosse il suo peluche dei giochi. “Solo il Cubitauro può farci uscire di qui, ma non so come…”

Proprio in quell’istante, la lancia di Syrio si spezzò e il mostro continuò a cercare di spiaccicarli al suolo.

Sonic era troppo stretto fra le braccia di sua moglie per poter agire, e lei non sapeva cosa fare, mentre Syrio era a terra stordito. L’unica che poteva agire in quel momento era proprio Amy.

Si parò davanti a Sonic e a Trixiana.

“Non lo faccio per amore, chiariamoci, lo faccio solo per uscire da qui. Capito?” Disse l’impavida Amy Rose, roteando su se stessa, finché non colpì il Cubitauro con una mossa potentissima, cosa che fece volare in alto quel cubo animato, e non solo riuscì a infrangere l’incantesimo che non permetteva a nessuno di innalzarsi al di sopra delle mura, ma il Cubitauro precipitò al centro della struttura, e ogni magia al suo interno fu annullata all’istante. Ciò significò che le mura di erba crollarono, e tutti furono riuniti nello stesso punto del giardino. Niente più Cubirinto, e anche il Cubitauro era ormai esausto e scarico.

Anche la magia d’amore a quanto pare era svanita. Tutto tornò come doveva essere, compresa Rouge che era completamente sparita da lì.

“Che diavoleria era quella?” Disse Trixiana, lei e Sonic si staccarono immediatamente, schifati.

“Beh direi che questo è stato un test per il nostro matrimonio, è ufficiale: non può funzionare.” Fece il porcospino.

“Guarda, concordo. Non mi sposerò mai più.” Per fortuna Syrio non era cosciente per sentirla.

Amy si guardò le mani, alibita, mentre Twinkle cercava di consolarla. “Ho… cercato di uccidere Sonic, ma che mi è preso?” Iniziò a piangere lievemente, lo spiritello le asciugò le lacrime.

“Non eri tu, era l’incantesimo”

“L’aggressività era la mia, l’incantesimo ha solo invertito l’amore, la rabbia verso Sonic è reale. Io… credo di essere ancora arrabbiata con lui per qualche motivo. Non so bene il perché” E continuò a rattristarsi.

Le amiche corsero da lei, e salutarono Sonic, in particolare Blaze gli strinse la mano.

“E’ bello rivederti, amico.” Salutò la gatta.

“Signor Sonic!” Cream e Cheese corsero ad abbracciarlo. Mentre Sticks cercava di capire perché Amy fosse triste, ma non sapevano che il tempo a loro disposizione era poco.

“Dai Amy, non piangere, l’operazione di salvataggio è stata compiuta, i Sonamy sono al sicuro.”

“Non per molto, direi.” Trixiana Sbattè il bordo inferiore dello Scettro per terra, aprendo una voragine che si dirigeva verso di Amy, Twinkle e Sticks, continuava ad aprire il terreno, Sonic si mosse a velocità di Boost dirigendosi verso le tre e le spostò con un movimento rapido, ma non riuscì a fuggire dal buco nel terreno.

Amy gli prese la mano prima che lui cadesse.

“Non ti lascio.” Disse decisa la riccia rosa. Ma sentì sotto di loro una pressione proveniente dal buco. Una qualche energia oscura stava attirando Sonic verso di essa.

“Devi farlo, Ames, o verrai risucchiata anche tu.” Incitò il riccio.

“No… non posso perderti di nuovo, stavolta verso chissà dove.”

“Sopravviverò, te lo prometto, e ci rincontreremo” Sonic lasciò la presa e sprofondò nel vuoto. Ma non era la fine per lui.

Il terreno si richiuse, dopo aver preso il suo sacrificio. Amy guardò la crepa richiudersi, e stava in ginocchio sopra di essa, cadendo. Anche una lacrima cadde sul pavimento di quello che prima era un giardino foltissimo. Ora tutto spianato.

“Te la farò pagare. In qualche modo, avrai quello che ti meriti, Trixiana!” Le urlò contro Amy, inferocita.

L’imperatrice fece un sorrisetto compiaciuto. “Bene, non vedo l’ora di avere quello che mi merito. Ma nel frattempo vi lascerò vivere, sono proprio curiosa di vedere come farete a ricongiungervi al vostro amico. Nel caso ci riusciste, non riuscirete a tornare da ovunque egli sia. Quindi ho vinto. Addio.” Rimaterializzò la sua nuvola, prese Syrio il lupo e insieme tornarono al Castello fluttuante, lo scettro ancora in mano loro.

“Temo di aver parlato troppo presto, mi dispiace.” Fu rattristata Sticks, prendendosi la colpa per le sue parole troppo frettolose.

“E’ colpa di quella strega malefica. Con il mio scettro può fare di tutto.” Ragionò Blaze.

“La cosa che mi dispiace di più non è di aver perso Sonic, non solo… ma nel poco tempo che ho passato con lui, ho tentato di ucciderlo per colpa di una magia, l’ho trattato malissimo e lui mi ha pure salvata. Non posso perdonarmelo.”

“Sei troppo dura con te stessa.” Disse Twinkle. Le altre furono d’accordo nonostante non sapessero cosa fosse successo nel tempo in cui erano state separate.

“Ma non voglio piangermi addosso, basta così, farò ammenda ritrovando Sonic e torneremo su Mobius una volta per tutte, sani e salvi. Trixiana ha fatto l’errore di lasciarci andare, per pura goduria, ma sarà la sua disfatta, perché sistemeremo le cose e salveremo il regno dalle sue grinfie imperiali!”

Dopo questo discorso di incoraggiamento le ragazze si rimisero al lavoro, erano tornate un po’ al punto di partenza, senza sapere dove fosse Sonic, e dovevano investigare per capire come ritrovarlo. Ma una cosa era sempre certa, Sonic non era morto, Amy aveva fede che lo avrebbe ritrovato.

 

FINE QUINTO CAPITOLO

 

   
 
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