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Autore: ali04    27/05/2018    3 recensioni
Studio canto da quando ne ho memoria. Credo che, sentita la mia bravura, i miei genitori avessero deciso che, visto che avevo un talento, era meglio sfruttarlo.
Con il pianoforte, invece, ho iniziato a sei anni, solo perché non ritenevo che il pianista del corso che seguivo fosse abbastanza bravo per accompagnare la mia ugola d'oro.
E, come sospettavo, ho scoperto di essere incredibilmente bravo anche in quello. Così eccomi qui: davanti alla SAA, pronto per la mia audizione.
Sarà una passeggiata per uno come me.
Io sono Byun Baekhyun, e la mia vita sta per cambiare.
Genere: Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Baekhyun, Baekhyun, Chanyeol, Chanyeol, Chen, Chen, D.O., D.O., Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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28. LA VERITÁ È CHE MI PIACI UN SACCO
 
 
 
POV BAEKHYUN

Sbuffai infastidito e brontolai per l'ennesima volta, venendo però ancora ignorato. 
Avevo compiuto la mia missione, aiutando Irene a prepararsi e portandola all'appuntamento con Suho, poi io e Chen eravamo rimasti tra i cespugli a spiare quello che succedeva. Era stato divertente vedere il nostro amico così imbarazzato, ma allo stesso tempo deciso a fare una buona impressione e conquistare la sua bella. Inoltre, i ragazzi erano stati fantastici con i loro suggerimenti.
Purtroppo, io e Chen ad un certo punto avevamo fatto l'errore di andare in cucina per provare a sgraffignare un po' di cibo.
Avevamo appena messo piede nella stanza, che Kyungsoo ci aveva letteralmente urlato di sbrigarci a lavare i piatti. E lì eravamo stati bloccati. 
L'atmosfera che si respirava nelle cucine era degna di una dittatura e il capo era Kyungsoo.
Ordinava a Xiumin cosa fare e lo sgridava senza pietà, preparava i piatti con una perfezione maniacale e non lasciava uscire nulla senza che fosse perfetto e approvato da lui. 
Provai solo una volta a dirgli che era una cena per due e che erano nostri amici, che non eravamo in un affollato ristorante stellato, ma avevo ricevuto una cucchiaiata sulla testa, perciò non avevo più detto nulla.
A parte i brontolii che ogni tanto mi sfuggivano.
Quando arrivammo al dolce, accelerai il mio lavoro di lavapiatti e, dopo qualche minuto, nella cucina entrò Chanyeol.
- È andata. Le ha dichiarato i suoi sentimenti. 
- E? - Chen smise di asciugare una grande pentola e tutti fissammo Chanyeol, curiosi. 
- E lei ha detto che vuole provarci, perché anche lei iniziava a provare dei sentimenti. Perciò si sono messi insieme!
Il gigante sorrise soddisfatto e allungò una mano verso la torta che era avanzata beccandosi uno schiaffo, sulle dita, da Kyungsoo.
- Giù le zampacce. Poi, cosa ci fai qui? Non dovresti essere a suonare?
- È rimasto solo Sehun, così gli lasciamo un po' di privacy, visto che hanno iniziato a sbaciucchiarsi.
- Beh, alla fine è andata bene. - Xiumin sorrise soddisfatto ed iniziò a riordinare la cucina.
Sorrisi, contento per il mio amico. Mi sentivo ancora un po' in colpa per non aver capito prima che aveva una cotta per una ragazza, ma tutto si era concluso a meraviglia, perciò ero felicissimo. 
Ricominciai a lavare con più vigore le pentole, per finire prima e, ad un certo punto, sentii una presenza accanto a me.
- Non credevo ti avrei mai visto lavare i piatti.
Sorrisi senza che mi vedesse, poi mi voltai verso Chanyeol, con un'espressione arrabbiata.
- È colpa di quel dittatore di Kyungsoo, mi ha intrappolato! 
Il mio amico mi indicò minacciosamente con un mestolo: - Cosa avresti voluto fare? Oziare mentre noi qui sgobbavamo?
Sbuffai e misi le mie mani bagnante davanti alla faccia di Chanyeol, che ridacchiava divertito.
- Guarda le mie mani! Sono tutte raggrinzite e puzzano di detersivo per i piatti.
Chanyeol le prese tra le sue e, senza preavviso, le baciò, lasciandomi a bocca aperta.
- Sono bellissime anche così. 
Provai a ritirarle, ma lui ne lasciò andare solo una, tenendo stretta l'altra.
- Andiamo, vediamo come procedono le cose.
Appena Kyungsoo vide che ce ne stavamo andando, provò a protestare, ma si bloccò vedendo entrare Jongin.
- Ehi Jongin, a Kyungsoo serve un aiuto per finire di lavare i piatti - disse il gigante e, prima di sentire la risposta del ragazzo, mi trascinò fuori dalle cucine. 
Camminammo in silenzio e ci nascondemmo in mezzo ai cespugli, in un punto da cui si vedevano bene Suho e Irene.
Erano abbracciati e ballavano, parlottando tra loro di chissà cosa. Lay aveva sostituito Sehun e ora era rimasto solo lui a suonare la chitarra. Improvvisamente mi sentii commosso per quello che avevamo fatto per il nostro amico. Avevo sempre avuto tanti amici, ma nessuno di loro si era mai impegnato tanto per gli altri, non avevamo mai fatto squadra, diviso i compiti, usato il nostro tempo solo per aiutare uno di noi. 
Farlo era stato bellissimo. 
- Sono carini insieme. - commentai e Chanyeol annuì. 
- È raro vedere una coppia così ben assortita. 
La sua frase mi fece ridere, tanto che dovetti coprirmi la bocca con la mano.
- Cosa c'è? - mi chiese confuso. 
- Scusa, è che ho subito pensato a quanto siamo mal assortiti noi, invece. 
- Perché? A me pare che siamo ben assortiti anche noi. Tu parli un sacco, io pure. Tu urli continuamente per ogni cosa, io rido rumorosamente... 
- Tu ridi in modo inquietante.
Chanyeol sorrise: - Siamo logorroici, strani, simpatici, molto belli.
- Io sono molto bello.
- Sì, è vero.
Arrossii per quell'ultimo commento: - Hai ragione, staremmo molto bene insieme. 
Chanyeol mi guardò intensamente e io sentii le gambe diventare molli. 
- Balliamo? - chiesi improvvisamente, per scappare dal suo sguardo.
- C-cosa?! - Chanyeol si accigliò e scosse la testa - No grazie, passo.
- Ma dai - lo presi per mano e lo tirai in piedi - Solo un ballo, per me.
Il gigante era visibilmente titubante, ma alla fine cedette e lasciò che lo posizionassi, con le sue grandi mani sui miei fianchi e le mie attorno al suo collo. Iniziai a muovermi, portandomi dietro anche lui, che era davvero un ballerino pessimo. 
- Sai, Yeol, sono felice che tu non sappia ballare.
Mi guardò con un sopracciglio sollevato: - Certo, così hai una scusa per prendermi in giro. 
- No, così sei meno perfetto. 
Ammutolì e i suoi occhi cambiarono espressione, diventando più intensi. 
Io ricambiai lo sguardo, sforzandomi di non abbassarlo per sfuggire al suo. 
- Smettila, ti prego. Non riesco a capire a che gioco stai giocando e sto per impazzire. 
Il suo tono era così serio, che mi spaventai un po'.
- Io non sto...
- Mi abbracci dicendomi che mi vuoi bene, liquidi il tuo amicone Taeyong perché sai che non lo sopporto, mi baci quando ti chiedono chi ti piace, ora vuoi ballare e mi dici che sono perfetto, cosa che tra l'altro non sono affatto. Mi stai dando delle speranze, Baek. E se non hai intenzione di dare una svolta a questa situazione che mi sta facendo uscire fuori di testa, smettila. Perché mi sto davvero...
- AHIA! - urlai quando mi pestò per l'ennesima volta un piede, interrompendo il suo discorso. 
Barcollai un po', imprecando mentalmente per il dolore, mentre Chanyeol mi teneva stretto a sé, per non farmi cadere.
Avevamo smesso di ballare ed eravamo immobili, le sue braccia intorno a me e la mia testa appoggiata al suo petto.
Senza dubbio, la mia posizione preferita. 
- Non sto giocando - bisbigliai e la mia voce era così bassa che sperai Chanyeol la sentisse lo stesso. 
- Ma...
- È il mio modo impacciato e confuso di farti capire che mi piaci e di avvicinarmi a te. 
In quel momento non avevo il coraggio di guardarlo, perché le mie stupide difese erano ancora in allerta e avevo paura che, se avessi visto tutto l'amore che i suoi occhi esprimevano per me, sarei di nuovo scappato via ponendo fine definitivamente a tutta quella storia. 
Perché, ero sicuro, Chanyeol non avrebbe sopportato un'altra fuga da parte mia.
 - Non sono bravo con l'amore, lo sono molto di più con l'attrazione fisica. Non ho mai dovuto esprimere i miei sentimenti per qualcuno, non ho mai detto "mi piaci" o "ti amo", perché non ho mai provato quei sentimenti e perché ho sempre pensato solo a divertirmi. Poi sono arrivato qui e tu mi sei piombato addosso con tutto questo tuo... essere un gigante. Sei bello, muscoloso, sexy, tanto alto e fisicamente sei proprio il mio tipo ideale. Ma caratterialmente non ti sopportavo: eri troppo rumoroso e ingombrante, troppo imbarazzante e appiccicoso. Ma non mi ero accorto che mi stavi entrando piano piano nel cuore. Nonostante tu faccia tutto in modo irruento, ti sei avvicinato a me lentamente, diventando prima mio amico e poi... beh, spero che poi diventerai il mio ragazzo. Non so se per te sia stato amore a prima vista, ma per me non lo è stato affatto. Quando mi sono accorto che mi ero innamorato di te, era ormai tardi e per questo mi sono spaventato. Perché non ero abituato a quei sentimenti, non ero abituato a pensare costantemente ad una persona, a chiedermi cosa stesse facendo e se stesse pensando a me, non ero abituato a sentire i brividi ogni volta che quella persona mi toccava o mi guardava, a sentire il cuore battere forte ogni volta che mi sorrideva e a desiderare di essere abbracciato e baciato solo da quella persona. Tutto ciò mi ha confuso e sono andato in crisi, soprattutto dopo che mi hai detto che mi ami. Perché mi avevi sbattuto in faccia i tuoi sentimenti, mentre io non capivo i miei. Ma la verità è che mi piaci un sacco, così tanto che vorrei che questo momento, con te che mi abbracci, non finisse mai. Sai, faccio ancora un po' fatica a dire le altre due parole, quelle che mi hai detto tu, ma spero che avrai pazienza e saprai aspettare un po'. Anche perché saresti il primo a cui le dico e direi che puoi ritenerti più che soddisfatto. Però ti dico che, quando è iniziato il campo estivo, non ti volevo nemmeno intorno e invece adesso non riesco a fare a meno di te, non riesco a non vederti per più di un paio d'ore perché poi sento la tua mancanza. Perché mi hai fatto innamorare di te, maledetto gigante.
Chiusi gli occhi e ripresi fiato, dopo essermi finalmente svuotato il cuore da tutti i sentimenti che si erano nascosti. 
Chanyeol non diceva nulla, ma potevo sentire il suo cuore battere all'impazzata e mi crogiolai in quel suono, sorridendo.
Sentii la sua presa su di me, farsi più stretta e alzai finalmente lo sguardo: mi fissava e il suo viso esprimeva perfettamente ciò che stava provando. Era confuso, sorpreso, felice, commosso, incredulo.
- Ti prego, dì qualcosa - sussurrai arrossendo, improvvisamente consapevole di quello che avevo appena detto. 
- Ti amo Baekhyun. E ora sono troppo sconvolto per dire altro se non questo, perciò accontentati perché...
Non lo lasciai finire e lo tirai per il colletto della camicia, intrappolando le sue labbra in un bacio. Il bacio più bello della mia vita. 
Cosa mi aveva fatto quel gigante? 
Lui ricambiò subito, abbracciandomi più forte e piegandosi un po' verso di me. Sentivamo ancora il suono della chitarra e quella colonna sonora rendeva tutto più romantico.
Nessuno dei due voleva interrompere il bacio, volevamo che quel momento durasse ancora e ancora. Non so quanto tempo restammo stretti l'uno all'altro, ma so che poi eravamo entrambi senza fiato, con le guance arrossate e gli occhi lucidi. 
- Se non ci fermiamo subito...
- Finiremo a fare sesso sull'erba. - completai la sua frase e lui scoppiò e ridere. 
Ci rilassammo entrambi grazie a quello scambio di battute. 
- Non potrei mai farlo la prima volta con te sull'erba, con Lay che suona e gli altri ragazzi poco lontano. Ma meglio fermarsi in ogni caso, perché voglio essere sicuro di aver capito bene.
Mi prese il viso tra le mani e lo piegò un po', per costringermi a guardarlo negli occhi.
- Vuoi essere il mio ragazzo? Vuoi stare con me per tanto tanto tempo, e non dico "per sempre" solo per non spaventarti. Vuoi essere solo mio, Baekhyun? 
Deglutii e fissai i suoi dolci occhioni, che erano tra le cose che mi piacevano di più di lui. Più delle spalle larghe e delle mani enormi.
Amavo i suoi occhi perché esprimevano tutto ciò che provava ed erano sempre dolci e gentili.
- Lo voglio. Che sembra una frase da matrimonio, ma per quello direi che è un po' troppo presto, non credi? 
Lui rise ancora e lo feci anch'io, poi mi abbracciò.
- Mi dispiace - dissi - Non volevo farti aspettare così tanto e farti stare male, ma...
- Non importa - mi accarezzò i capelli - Ti avrei aspettato ancora giorni, settimane, mesi... ti avrei aspettato Baek. Non potevo fare altro perché i miei sentimenti per te sono troppo forti. 
Sorrisi e chiusi gli occhi, lasciandomi cullare dalle sue carezze. Avevo fatto il fatidico passo, quello che mi spaventava a morte. Finalmente avevo ascoltato il cuore invece della testa ed avevo fatto il salto nel vuoto, verso Chanyeol.
Non sapevo se sarei stato un bravo fidanzato o se lo sarebbe stato lui. Non sapevo cosa avremmo combinato insieme, io e quell'elfo. 
Ma, nonostante ciò, ero felice come mai in vita mia e non avevo più paura, perché sapevo che avevo Chanyeol accanto a me e sarebbe andato tutto bene. 
 
*

Ma perché cavolo avevo aspettato così tanto?!!
Chanyeol era il prototipo di come dev'essere il fidanzato perfetto. 
La mattina dopo, appena mi vide, il suo viso si illuminò e io non potei fare a meno di correre e buttarmi tra le sue braccia. Durante tutta la giornata cercò continuamente il contatto con me: mi teneva la mano, faceva sfiorare le nostre ginocchia quando eravamo seduti, mi abbracciava, mi baciava... ma tutto ciò non mi dava fastidio, anzi. Mi resi conto che spesso ero proprio io a cercare il contatto con lui. 
Quella mattina durante la colazione, dopo la cena per Suho, avevamo detto ai nostri amici quello che era successo e le loro reazioni furono diverse: Chen sputò il thè addosso a Xiumin; Sehun non cambiò minimamente espressione; Jongin sorrise appena e si congratulò con noi; Kyungsoo mi abbracciò così forte che mi ruppe qualche costola; Lay sorrise maliziosamente, dicendo che lui sapeva sarebbe finita così; Suho, che era seduto vicino ad Irene, disse che era contento per noi e che adesso eravamo tutti felici, poi morì fulminato da uno sguardo di Jongin e Kyungsoo. 
Era tutto così bello e tenero e io ero innamorato perso. 
Ma c'era una piccola ombra in tutto quel paradiso e, anche se avrei preferito ignorarla, sapevo di non poterlo fare perché non era giusto. Perché questo nuovo Baekhyun affrontava tutto con coraggio e ora dovevo risolvere anche quello, per poter davvero godermi la mia storia con Chanyeol. 
Dovevo chiarire con Taeyong.

 
POV CHEN

Finalmente! Quando Baekhyun e Chanyeol avevano fatto il grande annuncio, avevo sputato la mia colazione addosso a Xiumin per la sorpresa. Si erano davvero messi insieme! 
Quell'imbecille di Baekhyun finalmente aveva buttato giù il muro che si era costruito intorno. Ero davvero molto felice per loro, anche perché si vedeva lontano un miglio che si piacevano e, mentre Baekhyun era indeciso su cosa fare, Chanyeol stava pian piano diventando pazzo. 
Beh, tutto è bene quel che finisce bene. 
Visto che tutti i nostri amici erano impegnati ad amoreggiare, io e Xiumin riuscimmo finalmente a ritagliarci un momento tutto per noi. Ci rintanammo nell'aula di danza, che era vuota, e passammo 2 minuti a parlare e tutto il resto del tempo a baciarci. 
Ero così felice, stava andando tutto a meraviglia: avevo un ragazzo, avevo degli amici fuori di testa, ma con cui mi divertivo, nella danza ero quantomeno decente e nel canto ero fantastico. 
Cosa potevo volere di più? 
Xiumin mi sorrise e appoggiò la fronte sulla mia.
- Dovremmo iniziare a pensare alla scuola per l'anno prossimo.
Sorrisi: - Sei ancora convinto di voler cercare una scuola che accetti entrambi? 
Xiumin annuì e mi baciò il collo, facendomi venire i brividi: - Non cambierei mai idea.
Chiusi gli occhi e mi rilassai per i baci di Xiumin. Era scomodo il pavimento dell'aula di ballo per fare sesso?
Non l'avrei mai scoperto, perché la porta si aprì proprio in quel momento.
Io e Xiumin sussultammo e ci allontanammo, spaventati che potesse essere il professor Eunhyuk.
Invece era Jongin.
- Ciao - disse arrossendo - Non volevo disturbarvi, ma... insomma... volevo chiedervi...
Balbettava e si muoveva nervosamente. 
- Jongin, che succede? - gli chiese Xiumin.
Il ragazzo si passò una mano tra i capelli: - Rivoglio Kyungsoo. 
Io e il mio ragazzo lo fissavamo in silenzio, così Jongin si avvicinò a noi e si sedette sul pavimento. 
Addio momento privato. 
- Lo rivoglio a qualunque costo. Ma lui mi odia e non so che fare.
- Gli hai parlato? - chiese Xiumin e Jongin annuì. 
- Mi sono scusato, gli ho detto le mie ragioni e quello che provavo - sbuffò - Ma non so cosa pensa perché non me lo dice. Mi evita e mi ignora. 
- Cosa volevi chiederci? - gli misi una mano sulla spalla per confortarlo.
- Possiamo fare una riunione straordinaria anche per me?
Io e Xiumin ci scambiammo un'occhiata.
- È che non credo che questi siano affari nostri. - provò a spiegargli il mio ragazzo.
Lo sguardo di Jongin si indurì: - Anche quelli di Suho non erano affari nostri, ma l'abbiamo aiutato lo stesso. 
- Sì, ma...
- Ho capito - Jongin si alzò, arrabbiato - Siete tutti dalla parte di Kyungsoo. Certo, è comprensibile visto come mi sono comportato. Ma credevo che mi avreste aiutato perché sapete che lo amo. Come non detto. 
Mi alzai per provare a fermarlo: - Aspetta.
Jongin si liberò in malo modo della mia mano e si avviò verso l'uscita ma, appena aprì la porta, andò a sbattere contro il professor Eunhyuk. 
- Che succede qui? 
Jongin provò ad aggirarlo per uscire, ma il professore lo afferrò per un orecchio e lo tirò verso di noi, mentre il ragazzo imprecava e provava a liberarsi. 
- Ripeto e stavolta voglio una risposta. Che succede qui? 
Io e Xiumin ci rialzammo velocemente dal pavimento ma capimmo, dal suo sguardo, che il professore aveva intuito cosa stavamo facendo noi due.
- Stavamo solo parlando. - disse Jongin dolorante e il professore gli lasciò finalmente l'orecchio.
- Di cosa?
Restammo in silenzio, finché Jongin parlò di nuovo. 
- Volevo chiedere il loro aiuto per riconquistare il mio ragazzo.
- Ex. - disse Eunhyuk.
- Come? 
- Ex ragazzo. Se devi riconquistarlo vuol dire che ti ha lasciato. Perciò è il tuo ex.
Dovetti sforzarmi per trattenere una risatina e poi parlai, spiegando al professore tutta la situazione. Lui ascoltò in silenzio e, quando finii, diede una sberla sulla testa a Jongin.
- Sei un idiota. Ti credevo più sensibile, Kim Jongin. Invece hai ignorato proprio i sentimenti della persona che ami. 
- Sono un idiota, lo so.
Poi Eunhyuk si avvicinò a noi e ci diede la stessa sberla sulla testa.
- E voi, un vostro amico vi ha chiesto aiuto e dite di no? Dovreste vergognarvi.
Non so se aveva fatto più male la sberla o quelle parole. Fatto sta che tutti e tre abbassammo lo sguardo, per sfuggire agli occhi di fuoco di Eunhyuk.
- Bene - disse lui dopo qualche secondo - Se non avete idee su come fare, io avrei una proposta.
 
Ebbene ci siamo, è finalmente successo! Il momento che tutti noi aspettavamo (Chanyeol compreso) è arrivato.
Il discorso di Baekhyun mi ha emozionata e spero sia lo stesso per voi. Ora che i nostri eroi stanno finalmente insieme, cosa succederà? Baekhyun saprà essere un bravo fidanzato o farà soffrire il povero Yeol?
Io lo so, ma non ve lo dico eheheh
Per ora ringrazio tutti voi che leggete, recensite, amate la fan fiction e spero che questo capitolo pieno di amore e sdolcinatezze vi sia piaciuto.
A domenica prossima!
   
 
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