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Autore: Esch    27/05/2018    1 recensioni
L'universo narrativo di questa fan fiction è la serie animata classica, andata in onda su cartoon network nei primi anni 2000.
Si svolge temporalmente dopo le 5 stagioni.
E' semplicemente un possibile continuo in salsa BBRae.
Genere: Azione, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Beast Boy, Nuovo Personaggio, Raven, Un po' tutti
Note: Lime, OOC | Avvertimenti: Violenza
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Inganno. "Sentite, non dovremmo andare a vedere se sono ancora vivi quei due?" Bisbiglia Cyborg a Robin e Starfire.

"Mmm, ok abbiamo sentito delle piccole esplosioni, ma poi non si è sentito più nulla... forse si sono chiariti" Perplessa Star.

Robin con le braccia conserte: "L'unica mia forte paura... in che stato sarà l'infermeria?".

"OH NO! Dici che hanno distrutto anche quella?! Prima la sala pesi, ed ora?!?!" Cy mimando un pianto.

"Siamo fermi qui davanti la porta dell'infermeria da mezzora buona, ed all'incirca sono passate due ore dall'ultima esplosione... direi che è ora di entrare".

"Sì sono d'accordo: sono le dieci di mattina ormai! Dovranno uscire per fare colazione!" Felice Starfire di poter rivedere finalmente i suoi amici.

Il Leader non fa in tempo ad aprire la porta, che essa si apre da sola, e fanno la loro comparsa sull'uscio un'apatica Raven, ed un Beast Boy sbadigliante a fianco.

"Mmm? Se eravate in pensiero, state tranquilli: abbiamo solo litigato un po', il giusto per chiarirci ed essere amici come prima" Commenta monotono senza mostrare alcuna emozione la maga.

"YAAAAWWWWNNN!!!" Si sgranchisce il mutaforma: "Ehi Rae andiamo a fare colazione al bar in centro? Così poi possiamo andare in libreria: magari c'è qualcosa che potremmo leggere insieme, che ne dici?".

Voltandosi verso di lui, sempre con fare apatico: "Ci sto".

I tre rimangono interdetti, mentre i due amici si allontanano silenziosi; Cyborg con gli occhi sgranati non ha mai smesso di indicare Raven: "Avete visto il colore del suo mantello?".

"E' bianco! E l'amica Raven sembrava strana..." Sempre più dubbiosa la tamariana.

Robin osservandoli uscire dal corridoio: "Mmm hai ragione amore... sembrava stesse recitando... amici come prima eh?! Ed allora il succhiotto sul collo di B.B.?!" Sorride Robin compiaciuto inarcando un sopracciglio.



"Hihihi!" Ride leggermente la corvina, appena poggiato il thé verde sul tavolo.

B.B. davanti a lei, si curva nella sua direzione, sporgendosi si alza dalla sedia, per attraversare tutto il piccolo tavolo, ed aiutandosi con una mano aperta a modo di megafono, vicino al suo viso, pigola sorridente: "Hai visto le loro facce? Hahaha, te l'avevo detto che sarebbero rimasti senza parole!".

Raven, tornando forzatamente apatica in volto e con il tono: "E' stato stupido!" Si porta la tazza alla bocca per prendere un sorso: "Ma è stato divertente!" Sorride, mentre Passione saltella nella sua mente; Gioia canta canzoni d'amore, Rabbia ha preso dei sonniferi per non sentirla.

Tornando seduto, punta un gomito sul tavolo e poggia un palmo sulla guancia, inclina la testa e fissa sognate la compagna sorridente; lei con la tazza fumante ancora in mano, si ferma a ricambiare il suo sguardo, fino ad arrossire lievemente in viso: "Ch-che c'è Gar?".

"Ti amo".

CRACK! Una lampadina sul soffitto del locale scoppia.

"Ops..." Lei in forte imbarazzo.

"Ti amo" Stende la mano libera verso quella di lei appoggiata placidamente sul tavolo.

BOOM! Un idrante appena fuori il locale esplode, lavando i passanti e le macchine parcheggiate lungo il marciapiede.

"B.B. basta per favore! Se continui così, rischio di fare danni peggiori!".

Stringendo a se la mano di lei: "Ok, ok... ma è strano vero?".

Lei diventando completamente rossa in volto: "Strano che in infermeria non sia saltato altro? L'ho pensato anchio".

"Quanto siamo stati sul letto a rotolarci di baci e coccole? Mmm pensa se avessimo fatto altro!" La provoca il compagno verde.

SWOOSH! La tazzina in mano alla compagna si disgrega nell'aria; Raven sorpresa: "Come è possibile? Da quando ho così tanto potere da disintegrare qualcosa?".

"Devo stare attento a quel che dico o mi polverizzi!" Si rannicchia sulla sedia Beast Boy, compreso il rischio.

Raven dispiaciuta: "B.B...Garfield non potrei mai farti qualcosa del genere... io ti... tiiii... uff maledizione faccio un enorme fatica a controllare i miei poteri... è come se fossero centuplicati in forza".

"I tuoi poteri derivano di potenza, dall'intensità delle tue emozioni... non fa una piega".

"Allora mi ascolti ogni tanto quando parlo? Mi fa piacere" Ride la maga ritrovata la serenità.

"Se adesso non riesci a dirlo tu, lo faccio io per te: Garfield io ti amo; Rachel anchio ti amo" Le sorride illuminandosi in volto.

"Mmm... la fai facile tu... fiuuuu per fortuna l'effetto dell'eco dei tuoi sentimenti sembra finito... se no a quest'ora avremo pomiciato perfino su questo tavolo, tsk!" Sottolinea con un velo di cinismo.

"Uffa, non sarebbe stato male però!"

CRACK! Una vetrina del locale si incrina; Raven spalanca gli occhi, per poi nascondere il viso tra le mani, con le dita affondate nei capelli; fissa il tavolo: "Garfield... io ti odio... sigh!".

"Anchio ti odio Rachel" Si alza sorridente e le porge una mano con fare allegro.

"Uh? Andiamo via di già?" Senza smettere di nascondersi tra le mani; lui gli regala un tenero bacio sulla fronte: "Non volevamo andare in biblioteca? Hai bisogno di distrarti... mi fa male vederti così combattuta".

"Gar..." Lei si alza, e gli stampa un tenero e fugace bacio sulla guancia: "Andiamo, e niente roba sdolcinata, intesi?".

"Va bene Rae" La prende per mano l'innamorato mutaforma.



"Buooooongiorno Angela".

Arella si pietrifica sul posto; inizia impercettibilmente a tremare; non trova il coraggio di voltarsi verso quella voce soprannaturale: già una volta l'aveva sentita in passato, e mai avrebbe voluto che succedesse di nuovo.

I monaci di Azarath accorrono nella stanza, ma anche loro non hanno il coraggio di avvicinarsi troppo.

"Preferisci Arella? Ok, ma prima creiamo un po' di privacy" Il ghigno di luce sul volto d'ombra del dio prende sempre più la forma di una luna piena, fino a dividersi in due più piccole lune piene che prendono posizione dove nascono gli occhi in un viso umano: La maggior parte dei monaci si coprono il volto e fuggono via; i pochi rimasti, troppo inesperti per riconoscere il pericolo, incrociano i loro sguardi con quelle lune di luce... tre secondi e si dissolvono sul posto, lasciando le tuniche ormai vuote accasciarsi sul pavimento.

"Arella... non mi costringere a farti voltare... fai la brava monaca: mostrami un po' di ospitalità azarathiana".

Tremante come una foglia, con la lentezza di un condannato a morte condotto al patibolo, Arella si volta, pur mantenendo lo sguardo fisso verso il pavimento.

Il volto scheletrico di SHU emerge dall'ombra; il rumore dei suoi passi riecheggia per tutta la sala, come le campane dei morti: "Piccola, spaventata, egoista, STUPIDA ARELLA! Stai tranquilla, non ho intenzione di cancellarti... per ora: voglio solo chiederti una cosa, una piiiiiiccolissima cosa" Ormai il dio è a pochi passi dalla donna.

"..." Arella non riesce a parlare: ormai batte persino i denti dalla paura.

Il dio del vuoto le sfila il cappuccio, l'afferra per i capelli e la strattona con forza verso di se, portando le sue orecchie al livello della sua bocca scheletrica: "Arella, Arella... piccola stupida Arella... perché hai mentito alla cara Rachel?".

La donna piange e si morde le labbra come una bambina scoperta ad aver rubato le caramelle: "I-io n-non...".

"Raven, usa questi due amuleti speciali di Azar, così potrai connetterti al tuo amico B.B. e scoprire quale emozione è stata intaccata...".

"..." La monaca bianca è in preda al panico più vero.

"... per il rituale, ammesso che esistano pagine che lo riportino per intero, ci vorrà una fonte di potere ancora più potente...HAHAHAHA ma Arella!? Non lo hai detto a Rachel che il vostro fantomatico rituale non ha mai funzionato?! Cosa speravi?! Che questa volta ci fosse un miracolo?! I miracoli NON ESISTONO, CHIARO ARELLA!?! Hai pensato che forse questa volta, visto l'affetto tra i due, le cose sarebbero andate diversamente, vero? Magari con l'energia dell'ammmmMMore?! Con tante emme per risaltare quella stupida parola tanto decantata dai poeti falliti!".

Il dio del vuoto la solleva da terra tenendola per la base dei capelli, causando urla lancinanti di dolore nella donna.
La fissa per due minuti in silenzio, quasi a godersi le sue urla: "Arella desidererei silenzio quando parlo, specialmente con una bugiarda" Una luce fortissima nasce nelle orbite vuote del teschio e la donna si dimena in preda al terrore assoluto: "Non fare i capricci! Su! Guardami negli occhi, avanti, non mi costringere a farti di peggio: meriti una punizione Arella! Come hai potuto anche solo pensare lontanamente che io non stessi ascoltando!? Il vuoto è ovunque Arella! IO!!! SONO!!! OVUNQUE!!!"

Arella guarda nella luce, biascicando tra un pianto e un battito di denti, le sue ultime inutili parole: "Rachel, figlia mia, mi dispiaceeeeaaaAAAAAAAAAAAHHHH!!!".

Il carnefice la lascia cadere al suolo; del fumo esce lentamente dalla orbite e la bocca della donna ormai priva di forze: "Ecco quello che ti meriti Arella: come ci si sente con le orbite oculari e la lingua incenerite, ridotte in polvere? Hahahahaha! Tanto a te non sono mai servite a molto".

"..." Arella è immobile, seppur ancora viva, respira flebile sperando di non subire altro.

"Tua figlia è proprio di tutt'altra pasta! Lei al tuo posto avrebbe combattuto fino alla fine... che donna inutile sei! E pensare che tutto questo in realtà..." La divinità sembra avere un ripensamento: "Ero rimasto colpito per un attimo alla nascita di Raven" Si porta l'indice ed il pollice di una mano sotto il mento, e con fare pensieroso guarda in alto, come a ricordare il passato: "Avevo percepito dell'amore nel tuo cuore per quella figlia nata dalla violenza... ma poi hai ceduto alla paura che potesse diventare come Trigon, ed allora l'hai lasciata alle cure dei monaci di Azarath... e pensare che tutto questo sarebbe potuto accadere anche senza di me...".

Intanto nel cielo sopra il tempio, si sta lentamente formando una massa nera di energia: silente ed inesorabile fagocita lo spazio attorno.

"Facciamo un riassunto breve, ti va?"

"...".

L'espressione dell'entità si fa truce e perfida in volto: "Come ti sei divertita tu a prendere in giro tua figlia, io mi diverto a trattarti come immondizia... se non gli dici tu la verità, gliela dirò io... e non ci saranno sconti! E' vero... Trigon ha avuto la faccia tosta di trovarmi, riuscire a comunicare con me, ed a chiedermi un piccolo aiuto: contagiarti con le mie arti magiche, in modo tale che il tuo innamoramento, già presente, non vacillasse e ti portasse tra le sue braccia senza alcun rischio di ripensamento... ma nessuno sa che ti eri accorta del mio morbo... nessuno sa che sei riuscita tramite i glifi a metterti in contatto con me... nessuno sa che in preda alla tua fissazione con la forma umana di Trigon, mi hai chiesto il medesimo trattamento per lui... stupida sciocca Angela... credevi davvero che avesse una forma umana capace di amare... stiamo parlando di Trigon... infatti l'unica emozione che ho potuto intaccare è stata la lussuria... poi non ti lamentare del risultato... te lo sei meritato".

"HAHAHAHA!" Ride la divinità: "In fondo sono stato buono: una volta che avete fatto i vostri porci comodi, vi ho tolto i glifi".

SHU fissa Arella stesa ancora a terra come l'ha lasciata:  "Sapevo che Trigon voleva fregarmi... ma ho accettato lo stesso perché avevo già in mente un piano di riserva... tua figlia".


Pssssssssssssshhh!

Il teschio si mostra in un'espressione gioiosa: "Oh?! Ma non mi dire... davvero? Angela! Hai così tanta paura? Angela è una cattiva bambina! Non si fanno queste cose! Ora bisognerà pulire il pavimento!" Atrocità e cattiveria si palesano sulle sue fattezze ossee: "Ma tanto non ci sarà più alcun pavimento tra poco...". La divinità svanisce in una nube nera, per riapparire in cielo... osserva l'operato del suo buco nero... i mattoni e le tegole iniziano a diveltarsi uno ad uno... le piante si sradicano, le nuvole vengono risucchiate... persino il cielo si piega... alcuni monaci tentano di difendersi con delle barriere magiche, ma vengono comunque assorbiti dal buco nero in preda all'angoscia.

A braccia conserte, guardando Azarath lentamente scomparire, pezzo dopo pezzo, persona dopo persona: "Vediamo se avrai almeno il coraggio e la forza di lasciare un messaggio telepatico a tua figlia... sarai una madre almeno negli ultimi attimi della tua stupida vita?".



Di Azarath rimase solo una distesa di terra priva di vita.

"Caro Garfield Logan... cara Rachel Roth... sarete voi a ripagarmi: volenti o nolenti".



N.d.A.:

Per chi stesse pensando che il capitolo precedente fosse finito con il mambo del materasso: beh no, vi ho deluso volutamente.

E' anche più corto del precedente, ma è il giusto per il tempo che ho.

In questo capitolo si scopre che anche Arella ci ha messo lo zampino, e tutto ciò lo trovo di una tristezza infinita.

Ho aggiornato ora, colpa i prossimi impegni che mi terranno occupato credo per tutta la settimana a venire.

Se va tutto bene ci si rivede tra una settimana.

Ringrazio per la pazienza; ci si rivede al prossimo capitolo.
   
 
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