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Autore: Fisico92    27/05/2018    1 recensioni
In un prossimo futuro grazie ad un avanzato dispositivo tecnologico impiantato alla base del cervello la memoria non è più un problema per nessun essere umano. È infatti possibile salvare e accumulare una quantità di dati tali da superare abbondantemente quelli memorizzabili in una intera vita. Tuttavia questi straordinari dispositivi non sono infallibili, come avrà modo di scoprire una ragazza durante una giornata qualunque mentre è alle prese con un gelato e un ragazzo un po' troppo invadente.
Genere: Drammatico, Introspettivo, Science-fiction | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La commessa tornò al suo posto, raccomandando però ai ragazzi di tornare a chiamarla se ci fossero stati altri problemi.


Sharfa intanto era poggiata coi gomiti sul tavolo, aveva lo sguardo basso e si teneva la testa fra le mani. “Devo andare” fece tra se e se ancora un po’ spaesata.

“Forse ti conviene restare seduta qualche minuto, non credi?” gli fece Ealy, riprendendo posto davanti a lei.

“No, non capisci… devo andare, ma non mi ricordo...”

“Che vuoi dire? Hai perso la memoria?”

“No, non credo. So chi sono, so chi sei tu, mi ricordo i passati minuti, e altro, così come mi ricordo che dovevo fare una cosa. Ma non mi ricordo cosa!”

“Be può capitare, controlla il tuo Qhad?”

“Il mio cosa?”

“Scusa, l’abitudine di parlare sempre con questo qui” fece Ealy indicando con un lieve cenno del capo Gamit, che intanto era impegnato a consumare tranquillamente la sua ordinazione senza immischiarsi nel loro dialogo. “Intendevo dire, perché non controlli nel tuo Hard Disk cosa dovevi fare?”


Sharfa si tirò su a sedere per bene, continuando a tenersi le tempie con le mani, “nulla, non ci riesco.”

“Non lo avevi segnato in una nota sull’Hard Disk? Beh, allora non ti resta che ripercorrere velocemente a ritroso le ultime giornate, ci vorrà qualche minuto ma così lo troverai sicuramente.”

“No” fece lei spaventata “non mi sono spiegata, quello che voglio dire è che, per qualche motivo, non so come, non trovo più il mio Hard Disk.”

“Che vuol dire che non lo trovi?!” fece Ealy stupito “sta dentro la tua testa, mica se ne può andare da qualche parte!”

“Sì ma, non riesco più a sentirlo!” fece lei cercando le parole migliori per spiegarsi.

“Prova a riproiettare il tuo pattinatore sul tavolo” le propose Ealy.
Sharfa ci provò al meglio che poteva. “Nulla, non succede nulla, non lo trovo!”


Gamit allora, nonostante avesse in tutti i modi cercato di non intervenire in quella discussione si vide costretto dall’ignoranza dei due a parlare: “forse c’è una spiegazione” disse attirando su di sé l’attenzione “so che è estremamente raro, ma il tuo Quad potrebbe essersi rotto.”

“Cosa?” fece a voce alta Sharfa “oddio sono rovinata!”

“Deve essere per questo che sei svenuta, un malfunzionamento del tuo Qhad e deve essere partita qualche scarica di troppo prima che si disattivasse. Sai, ne so qualcosa…”

“Come è possibile?” fece la ragazza, ancora spaventata. Non poteva essere, aveva bisogno del suo Hard Disk, non riusciva a ricordarsi cosa doveva fare, e la risposta era lì dentro.

“Tranquilla, non è così drammatica la cosa” fece ancora Gamit provando a parlare con un tono rassicurante, per quanto la cosa gli venisse poco naturale, “non sono sicuro ma credo che comunque quanto sia salvato sul dispositivo non vada mai perso in questi casi. Penso basti andare in un centro assistenza e farlo ripristinare, dopo di che il tuo Quad sarà come nuovo e con le cose memorizzate intatte.”

Sharfa sì guardo l’orologio. Sapeva di averlo fatto per una ragione ma ignorava quale.

“L’ufficio assistenza della città chiude alle cinque” fece Gamit, intuendo il suo possibile dubbio.

“Ma è tra pochissimo, devo correre lì” disse la ragazza scattando in piedi.

Ealy si alzò per cercare di fermarla “Ehi aspetta, non credi che sia meglio che tu stia un po’ seduta? Sei appena svenuta! Non preoccuparti, anche se oggi chiude ci puoi sempre andare domani mattina, qualche ora non farà poi tutta questa differenza.”

“Tu non capisci” gli inveì contro la ragazza, ben sapendo però che lui non aveva modo di comprendere cosa stesse passando.
“Ecco, io devo fare una cosa. Ricordo che è una cosa molto importante e ho la sensazione di doverla fare entro oggi, ma non ho la più pallida idea di cosa sia.

“E non riesci a ricordarla senza il tuo Hard Disk?”

“Proprio no, per quanto mi sforzi. Forse pensandoci a lungo su potrei riuscirci, ma non me la sento di correre il rischio. Se vado a farmi aggiustare l’Hard Disk la ricorderò sicuramente, giusto?” chiese rivolta a Gamit.

“Beh si” fece lui che non si aspettava di essere nuovamente coinvolto nella conversazione “per quanto ne so i tecnici sono sempre in grado di ripristinare un Qhad”

“Molto bene, allora devo andare.” Fece lei e di peso spostò Ealy di lato per potere avere la via libera verso l’uscita.


Lui per qualche momento restò bloccato indeciso sul da farsi, mentre lei si allontanava, poi si decise “e va bene, se è così importante per te, ma io verrò con te!”

“Eh?”

“Su, non è prudente che tu vada da sola, potresti svenire di nuovo.”

“Io mi sento bene, e poi non credo che possa risuccedermi.”

“Non si sa mai. E poi hai un mezzo di trasporto?”

“In effetti no, pensavo di andare coi mezzi pubblici”

“Possiamo andare con la mia moto” fece Ealy provando a convincerla.

Non le andava proprio di portarselo dietro per permettergli di immischiarsi dei suoi affari, ma in fondo così avrebbe fatto prima, forse ne valeva la pena di sopportare ancora per un po’ quel ragazzo. Sembrava invadente certo, ma nulla di più, e comunque finora era sempre stato gentile: “ok, andiamo allora.”

“Bene” fece Ealy di slancio, rendendosi poi conto che c’era un possibile impedimento al fatto che lui se ne andasse via così. Con aria rammaricata quindi rivolse uno sguardo all’amico che ancora stava seduto al tavolo, come a scusarsi del fatto che stava per lasciarlo lì solo e a chiedergli il permesso di andare.

“Vai pure…” fece Gamit che intanto stava facendo apparire sul suo tavolo una corsa di auto, “…e divertiti” aggiunse distrattamente con tono sarcastico.

 

Secondo capitolo finito, penso di cavarmela in 6/7 capitoli. Ringrazio sentitamente yonoi e molang per aver recensito il primo capitolo e anche per le impressioni e i consigli ricevuti. A chi ha letto fin qui dico che mi farebbe molto piacere ricevere deo commento e/o delle critiche costruttive.
   
 
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