Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: MonicaX1974    28/05/2018    1 recensioni
Harry e Chloe.
Lui deluso dalla vita, lei con un immenso dolore nel cuore.
Lui pensa solo a divertirsi, lei cerca di ritrovare la speranza.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

The vacancy that sat in my heart
Is a space that now you hold

(Il posto vuoto che c'era nel mio cuore
è uno spazio che ora possiedi tu)

"Mirrors"

Justin Timberlake

*************
Aren't you something to admire, 'cause your shine is something like a mirror

And I can't help but notice, you reflect in this heart of mine

(Non sei forse qualcosa da ammirare?
perchè il tuo splendore è qualcosa che somiglia ad uno specchio
E non posso fare a meno di notare che 
il tuo riflesso si proietta nel mio cuore)

*****

Alti e bassi, alti e bassi, alti e bassi, non saprei in quale altro modo descrivere i giorni che hanno seguito il Natale.

E non saprei dire se siano stati più gli alti dei bassi perché quando stavo bene c'erano solo alti. Al contrario, quando stavo male, vedevo solo bassi, e nero, e tristezza, e... disperazione.

Fino al giorno in cui Harry è stato qui credevo di aver superato nel migliore dei modi l'incontro con i genitori di Dylan la sera della vigilia di Natale, ma quando è ripartito per Boston mi sono ritrovata a combattere i miei demoni da sola, e non ho sempre vinto.

Stare con Harry significa accantonare tutto, persino me stessa, significa lasciare che lui diventi l'aria che respiro, che diventi l'essenza stessa della mia vita, ma se questo va bene quando è con me, è totalmente controproducente quando non posso rimanere con lui perché nel momento stesso in cui ha dovuto oltrepassare il check-in in aeroporto, mi sono sentita persa.

*****

If you ever feel alone and the glare makes me hard to find
Just know that I'm always parallel on the other side

(Se ti sei mai sentita sola e
il bagliore mi rende difficile da trovare

sappi solo che sono sempre
parallelo sull'altro lato)

*****

«Non voglio vederti con quella faccia.» La voce di Harry ha un palese tono sarcastico, ed io mi sto sforzando in ogni modo di non dargli a vedere quanto la sua partenza mi stia pesando.

Non voglio farlo sentire in colpa perché è giusto che raggiunga la sua famiglia oggi, ma il bisogno che sento di averlo con me sta diventando quasi ingestibile, ed è per questo che devo trovare un modo per non fargli capire quanto io voglia che rimanga qui.

«Mi dispiace Styles, ma questa è l'unica faccia che ho» cerco di deviare la sua attenzione con una battuta che, anche se stupida, è pur sempre una battuta. Non voglio che mi veda triste o giù di morale, e il nostro rapporto fatto di ironia e sarcasmo è qualcosa che mi piace troppo per farlo diventare qualcos'altro.

«Oh no Stewart, ne fai una che mi piace molto di più...» afferra dolcemente il mio viso tra le mani, poi si avvicina con la bocca al mio orecchio per sussurrare qualcosa. «... e di solito sei sotto di me quando succede...» Le sue parole hanno il potere di far aumentare il mio battito cardiaco in un attimo.

«Harry...» pronuncio con l'unico filo di voce che mi è rimasto nei polmoni a causa di questo contatto ravvicinato e della sua voce calda decisamente troppo vicina.

«Non dirlo più in quel modo quando siamo in mezzo alla gente» dice ancora per poi allontanarsi e sorridermi. «Resterà tutto uguale quando tornerai giusto?» mi domanda con un velo di incertezza negli occhi.

«Ho detto che resto Harry... che resto con te...» mi stringo di più a lui che sembra diventato improvvisamente insicuro.

«Qualsiasi cosa succeda?» mi chiede ancora guardandomi con maggiore intensità.

«Sì Harry, qualsiasi cosa succeda.» Lo rassicuro ancora, e ho come l'impressione che abbia realmente timore di qualcosa... qualcosa che non è solamente la paura dell'abbandono di cui soffre. È qualcosa che lo spaventa, e me ne accorgo dal fatto che ha la stessa espressione che aveva nel momento in cui abbiamo incontrato i genitori di Dylan al ristorante.

Probabilmente il fatto che io torni ai miei ricordi, ai miei sensi di colpa o al mio passato in generale, gli fa credere che io possa avere un altro crollo emotivo e che lo abbandoni per potermi crogiolare nel mio dolore, ma non sarà così. Non adesso che i sentimenti per lui sono diventati chiari nella mia mente e nel mio cuore.

«Ok... adesso devo andare... ci vediamo a Boston Stewart.» Non mi dà modo di rispondere perché mi bacia, ed è un bacio interminabile. Mi rendo conto che c'è molto di più in questo bacio di un normale saluto, c'è molto di più in lui. Riesco a sentire quello che prova attraverso le sue mani sul mio viso, dal modo in cui le sue labbra si appropriano con forza delle mie. C'è qualcosa in Harry che non ho mai trovato in nessuno. Quando mi stringe e mi bacia in questo modo è come se sentissi di aver trovato la mia esatta metà... la mia metà perduta.

********

'Cause with your hand in my hand and a pocket full of soul
I can tell you there's no place we couldn't go
Just put your hand on the glass, I'm here trying to pull you through
You just gotta be strong

(Perchè con la tua mano nella mia mano e una tasca piena d'anima
posso dirti che non esiste un posto in cui non possiamo andare
Metti la tua mano sul vetro
sono qui e sto provando a spingerti per fartici entrare 
devi solo essere forte)

*********

Mi giro su un fianco, poi mi rannicchio, tirandomi su la coperta fino al viso. Dovrei alzarmi - Kurt sta per passare a prendermi per uscire anche con Hazel - ma non ne ho nessuna voglia stamattina perché continuo a ripensare al risveglio di qualche giorno fa quando la prima cosa che ho visto è stato il suo viso sorridente che mi augurava buon Natale.

I miei pensieri continuano a volare a Boston, ma devo restare qui ancora un paio di giorni. L'ho promesso a mia madre e non ho intenzione di mancare più le promesse perché voglio far capire alle persone a cui tengo che si possono fidare di me, che non farò più loro del male.

I miei pensieri vengono interrotti da un leggero bussare alla porta della mia stanza.

«Avanti!» dico alzando la voce per farmi sentire. Non so che ore siano di preciso, ma credo che l'ora della colazione sia già arrivata da un pezzo.

La porta si apre lentamente e ne spunta il viso allegro di mio padre. Sorrido anch'io nel vedere la sua espressione serena. Entrambi i miei genitori sono rimasti contenti del mio cambiamento rispetto ad un paio di mesi fa e ho spiegato loro a cosa - o per meglio dire a chi - è dovuto la mia positività nei confronti della vita.

«Sei sveglia» dice mio padre entrando del tutto per poi venire a sedersi sul bordo del materasso.

«Sì, stavo per alzarmi» non è del tutto vero, ma non è nemmeno del tutto falso. Devo alzarmi se non voglio che Kurt mi butti giù dal letto.

«Mamma ha preparato la colazione, scendi con noi?» mi domanda accarezzandomi un braccio da sopra la coperta.

«Ok» rispondo per poi alzarmi e mettermi seduta mentre restiamo a guardarci come a volerci studiare. Sono certa che papà lo stia facendo con me.

«Sei sicura di non voler tornare a Boston prima del previsto?» mi domanda con un'espressione indagatrice sul volto. Ormai ha capito quanto mi manchi la mia nuova città e tutto ciò che comporta tornare lì.

«Ho promesso a mamma che sarei rimasta fino all'anno nuovo ed è così che farò» gli dico incrociando le gambe e sorridendogli sincera.

«La mamma non se la prenderebbe se le spiegassi perché vuoi tornare prima, e nemmeno io» dice infine con un gran sorriso che contagia anche me al ricordo del giorno della partenza di Harry. Ricordo bene il suo discorso quando io e Reb siamo tornate a casa dopo aver accompagnato lui e Zayn all'aeroporto.

********

'Cause I don't wanna lose you now
I'm looking right at the other half of meThe vacancy that sat in my heart
Is a space that now you hold
Show me how to fight for now

(Perchè non voglio perderti ora
Sto proprio cercando l'altra parte di me
Il posto vuoto che c'era nel mio cuore
è uno spazio che ora possiedi tu
Mostrami come combattere per adesso)

********

«Credevo che foste partite anche voi!» l'esclamazione di mio padre ci arriva chiara alle orecchie nonostante lui sia in soggiorno e io e mia sorella in cucina.

Mamma alza gli occhi al cielo. «Lasciate stare, è un papà geloso...» ci dice mentre ci sediamo con lei a prendere un tè caldo. «A me piacciono Zayn e Harry» afferma lei per poi portarsi la tazza alle labbra.

«Oh certo!» Stavolta la voce di papà è proprio dietro le mie spalle. «Basta vedere come li guardavi!» dice ancora, poi si siede tra Reb e mamma rivolgendosi a quest'ultima.

«Perché? Come li guardavo Robert?» domanda lei guardandolo con entrambe le sopracciglia alzate.

«A voi donne basta vedere capelli lunghi, scarabocchi sulla pelle e non capite più niente» dice lui chiaramente indispettito incrociando le braccia al petto.

«Papà, mi sembrava che andassi d'accordo con Zayn» dice mia sorella posando la sua tazza di fronte a sé.

In effetti, mio padre e il ragazzo di Reb non hanno fatto altro che chiacchierare e ridere per la maggior parte del tempo, quindi devo dedurre che la frecciatina sia rivolta a Harry.

«Questo non vuol dire che io sia contento che lui ti metta le sue mani addosso»

«Robert...» mamma lo riprende subito. «... Zayn mi sembra un ragazzo a posto e anche molto educato. E adoro il fatto che lui e Harry siano così amici, sembrano molto legati.» Io e mia sorella confermiamo le parole di mamma riguardo all'amicizia che lega i due ragazzi.

«Chloe, ma perché non si taglia i capelli almeno?» Cosa dovrei rispondere a mio padre? Che a Harry piace quando gli passo le dita tra i capelli mentre lo bacio? Non credo sia il caso di fare una dichiarazione del genere.

«Non sono i suoi capelli a dire che tipo di persona sia, e per quanto mi riguarda è meraviglioso con i capelli lunghi, corti o senza. È merito suo se sono tornata ad amare...» Ho gli occhi di tutta la mia famiglia puntati contro e devo assolutamente deviare la loro attenzione da ciò che ho appena detto perché non voglio ritrovarmi a spiegare le mie parole quando non ho ancora avuto il coraggio di confessare niente a Harry. «... sono tornata ad amare la vita, le persone e persino me stessa, quindi, davvero papà, dagli una possibilità» gli dico credendo in ogni singola parola che ho appena pronunciato.

«In realtà credo si sia conquistato da solo la sua possibilità» mi dice guardandomi con uno strano sorriso e so bene che si riferisce al discorso che ha fatto con lui nella camera degli ospiti mentre io ero appollaiata fuori dalla finestra. «E adesso voglio proprio vedere cosa mi avete regalato» dice infine per poi alzarsi ed andare in soggiorno dove ci sono ancora tutti i regali sotto l'albero.

«Non lo so papà... e poi oggi devo uscire con Kurt e Hazel...» I miei due migliori amici sono parte fondamentale della mia vita e non posso deluderli dopo aver promesso loro di trascorrere insieme l'ultimo giorno dell'anno.

«Credo che anche loro capirebbero.» Si alza per lasciarmi un bacio sulla fronte. «Io scendo, ti aspetto di sotto.» Lo guardo allontanarsi ed uscire dalla mia stanza.

Capisco bene perché mi stia dicendo di tornare a Boston dato che da quando Harry se n'è andato, i sorrisi più sinceri li ho fatti al telefono con lui. Soffro incredibilmente tanto a stare così lontana. Ci sono momenti in cui - soprattutto quando mi trovo da sola in camera mia - vengo sopraffatta dai ricordi, dal passato e vorrei restare qui dentro per continuare a soffrire come credo di meritare, ma poi il telefono squilla, e torno a sorridere quando sento la sua voce che fa la solita magia di riportarmi alla vita.

Lo fa ogni volta.

Non ho più toccato le scatole che tengo ben nascoste in fondo all'armadio, quelle contenenti tutti i ricordi di me e Dylan perché fa ancora troppo male pensare a lui e forse lo farà sempre, ma stare in questa stanza dove ogni cosa mi parla di noi è difficile da gestire. Sono in una fase di precario equilibrio. Sto ritornando alla vita, ma mi sento come in bilico su un burrone e probabilmente basterebbe un alito di vento per farmi cadere di sotto se non ho una mano forte a cui aggrapparmi.

******

And I'll tell you, baby, it was easy
Coming back into you once I figured it out
You were right here all along
It's like you're my mirror
My mirror staring back at me
couldn't get any bigger
With anyone else beside of me

(E ti dirò, tesoro, che è stato facile
Tornare da te una volta che ho realizzato che
Sei sempre stata qui
E' come se fossi il mio specchio
Il mio specchio che mi fissa
Non riuscirei a diventare più grande 
con un'altra donna accanto a me)

**********

Decido di alzarmi, mi lavo, mi cambio velocemente, poi scendo al piano di sotto dove mamma e papà stanno già facendo colazione. «Reb?» chiedo a mia mamma che mi sta riempiendo la tazza di caffè nero.

«Sta ancora dormendo» risponde lei con mezzo sorriso.

Non è molto contenta del fatto che mia sorella abbia deciso di tornare a casa domani mattina, ma non può fare niente per trattenerla qui, sa bene che ha resistito più del solito nel restare a Montreal. A mia sorella non è mai piaciuta questa città e ora che a Boston ha Zayn che l'aspetta, non resterà qui un minuto di più.

Il resto della colazione è silenzioso. Mamma è pensierosa, forse preoccupata, non saprei dirlo con precisione perché non mi ha ancora guardato negli occhi da quando mi sono seduta a tavola, ma non voglio chiederle niente, tanto non mi direbbe nulla se sono io ad impensierirla.

«Allora domani sera esci con Kurt e Hazel?» mi domanda mamma non appena metto in bocca l'ultimo pezzo di pancake.

«Sì» le rispondo cercando di capire cosa le stia passando per la testa.

Abbiamo passato molto tempo insieme in questi giorni. Abbiamo fatto shopping, abbiamo cucinato, e abbiamo semplicemente chiacchierato sedute sul divano con un plaid e una tazza di cioccolata calda a riscaldarci dalle gelide serate invernali canadesi. Ho cercato in ogni modo di mostrarle quanto io sia migliorata per fare in modo che non sia sempre preoccupata per me quando non mi avrà più sotto gli occhi.

«Mamma, va tutto bene?» le chiedo per assicurarmi di non aver fatto qualcosa di sbagliato.

«Certo che va tutto bene.» Ma non faccio in tempo a dire altro che il mio telefono si mette a suonare.

Lo estraggo dalla tasca e il mio sorriso diventa enorme non appena leggo il suo nome sul display.

«Scusate» dico ai miei genitori - entrambi mi guardano - per poi andare in soggiorno a rispondere.

Mi allontano, e li sento parlare tra di loro a bassa voce, ma mi dirigo dritta al divano dove mi siedo a gambe incrociate, poi faccio scorrere il dito sull'icona verde per portarlo all'orecchio.

*****

And I'll tell you, baby, it was easy
Coming back into you once I figured it out
You were right here all along
It's like you're my mirror
Mmirror staring back at me, staring back at me   

(E ora tutto è chiaro come questa promessa
che stiamo facendo
due riflessi in uno
Perchè è come se fossi il mio specchio
Il mio specchio che mi fissa, che mi fissa)

*******

«Ehi!» rispondo con tono allegro.

«Buongiorno piccola Stewart!» pronuncia con un tono decisamente sarcastico. Gli piace un sacco prendermi in giro, e da quando è stato qui gli piace particolarmente farmi notare che sono la più piccola della famiglia e che tutti mi stanno addosso come ad un cucciolo indifeso.

Vorrei rispondergli come ho fatto l'altra volta, quando l'ho chiamato piccolo Styles - cosa che lo ha fatto irritare notevolmente - ma oggi non ci riesco perché la mancanza che sento mi sta stringendo alla gola.

«Ciao Harry, sei in ufficio?» gli domando guardando un punto indefinito di fronte a me mentre lo immagino seduto alla sua scrivania, vestito nel suo completo elegante e, con ogni probabilità, la cravatta sottratta a Dylan.

«Signorina Stewart le ricordo che la gente lavora. Io non sono mica il favorito del dottor Jordan Styles e non ho diritto a tutti quei giorni di ferie che ha lei.» Rido ancora per le sue parole.

«Effettivamente so che il dottor Styles ha un debole per me, ma devo rivelarti un segreto...» gli dico per stare al suo gioco. «... in realtà è il fratello di Jordan ad occupare i miei sogni...»

«Maledizione Stewart! Quando torni?» Sorrido compiaciuta nel sentirgli usare quel tono. Sentire quanto mi desidera solo attraverso le parole, attraverso la sua voce, è qualcosa di assolutamente appagante per me.

«Un paio di giorni Harry» anche se, a dire la verità, vorrei già essere lì in questo preciso momento.

«Arthur devi bussare! ...» gli sento dire subito dopo. «... No che non l'hai fatto, altrimenti avrei sentito!» credo se la stia prendendo con quel povero ragazzo che cerca sempre di compiacerlo. Sono sicura che abbia bussato, ma Harry era troppo preso dalla nostra telefonata per prestare attenzione a qualcuno che stava bussando alla porta del suo ufficio. «Ti chiamo io quando ho finito Alfred» alzo gli occhi al cielo e sorrido mentre sento come si rivolge al suo collega. «Perché quel ragazzo non mi ascolta mai!?»

«Cerca solo di compiacerti Harry» gli dico pensando a quel poveretto che gli corre dietro ogni volta che lo vede, solo per farsi notare da lui.

«L'unica che dovrebbe compiacermi sei tu. Quindi torna, e rispolvera un po' di spagnolo se vuoi mantenere il suo posto di lavoro.» Il suo tono è volutamente provocatorio, ma la cosa non mi dispiace affatto. Mi manca ogni cosa di lui e non è l'unico e non vedere l'ora che arrivi il momento del mio rientro a Boston.

«Mi mancavano le tue molestie sul lavoro» rispondo con lo stesso tono perché voglio che capisca quanto anche io senta il bisogno di lui.

«A me manchi tu Chloe...» L'atmosfera è cambiata. Da scherzosa è diventata incredibilmente profonda e intensa, proprio come ogni cosa che lo riguarda. «... mi manchi fottutamente tanto.» Resto senza fiato, senza parole, con unicamente la voglia di correre da lui.

«Harry... io...»

«Mi dispiace, non dovevo dirlo...» Mi interrompe prima che possa terminare la frase. Credo stia pensando che le sue parole mi facciano sentire in colpa e, anche se è così, non sarebbe cambiato molto per me dal momento che anche lui mi manca come l'aria quando stai per annegare.

«Due giorni Harry» gli dico poi, tentando di tirare su il morale di entrambi.

«Due giorni» ripete lui. «Non uno di più signorina Stewart» Non credevo sarebbe stato così difficile stare lontani, né per me, né per lui, ma evidentemente mi sbagliavo perché nessuno dei due riesce a fare a meno dell'altro.

«Non uno di più» e la mia è chiaramente una promessa.

«Devo andare adesso, il tuo capo è appena entrato nel mio ufficio.» Sorrido alla sua affermazione perché sono certa che stia parlando di suo fratello.

«Salutami Jordan.» Mi lascio andare all'indietro contro lo schienale del divano appoggiando la testa per restare a fissare il soffitto.

«E tu salutami i tuoi, soprattutto l'armadio» scoppio a ridere alle sue parole. Si sente ancora in soggezione con mio padre, ma non lo biasimo dato che per tutto il tempo non ha fatto altro che fare battute e frecciatine sui suoi capelli o sui suoi tatuaggi. Sono certa, però, che Harry gli piaccia.

«D'accordo, buona giornata Harry» e così ci salutiamo, giusto in tempo per sentire suonare il citofono.

******

 Aren't you somethin', an original 
Cause it doesn't seem merely a sample 
And I can't help but stare, cause 
see truth somewhere in your eyes 
I can't ever change without you 
You reflect me, I love that about you 
And if I could, I 
Would look at us all the time  

(Non sei forse qualcosa di originale?
perchè non sembra tu sia un campioncinoE non posso far altro che fissarti perchè vedo la verità da qualche parte nei tuoi occhi
Non potrò mai cambiare senza di te, 
mi rifletti, amo questo di te, 
e se potessi, io
guarderei il riflesso di me e te per tutto il tempo)

****** 

Mi alzo di corsa dal divano e vado ad aprire al mio migliore amico con un enorme sorriso sulle labbra.

«Scommetto che eri al telefono con lui» dice Kurt osservando la mia espressione radiosa.

«È così ovvio?» gli domando chiudendo la porta alle sue spalle dopo averlo fatto entrare.

«Direi di sì dato che hai ancora il cellulare in mano e gli occhi a cuoricino, per non parlare del fatto che intorno a te sembrano fiorire arcobaleni» dice dirigendosi in cucina ed io non posso nemmeno contraddirlo perché ha ragione. «Buongiorno a tutti!» Kurt saluta i miei non appena entra nella stanza nella quale i miei sono ancora seduti a tavola.

«Ciao tesoro, hai fatto colazione? Posso offrirti qualcosa?» mamma pende sempre dalle sue labbra, ma è praticamente impossibile non amare Kurt.

«No grazie, mamma stamattina mi rifilato tutti gli avanzi dei giorni scorsi, credo di non poter mangiare più di così.» Mia madre ridacchia e mio padre finisce il suo caffè per poi portarselo in soggiorno mentre io salgo al piano superiore per cambiarmi.

Recupero un paio di jeans e un maglione, ma devo fermarmi sulla porta perché quando sto per uscire dalla mia stanza, mi rendo conto che mia madre è proprio lì ferma, sulla soglia, con un insicuro sorriso sulle labbra.

«Mamma!» esclamo sorpresa per essermela trovata di fronte all'improvviso.

«Mi piace Harry» mi dice senza che io le abbia chiesto niente.

Non so cosa rispondere, mi ha presa alla sprovvista e resto in piedi a guardarla senza proferire parola.

Mamma è stata quella che più si è colpevolizzata per il mio comportamento del passato. Ha sempre detto che lei, più di chiunque altro, avrebbe dovuto accorgersi del mio malessere e non si è mai perdonata per non aver capito quanto fossi davvero logorata dalla morte di Dylan.

Ovviamente non è colpa sua. Ero diventata molto brava a far finta di niente, a far credere a tutti che stavo meglio solo per poter riconquistare la loro fiducia, ed è stato un caso se Kurt è arrivato in tempo a salvarmi la vita per la seconda volta, un puro e semplice caso.

«Sei innamorata di lui?» Non credo sia una vera domanda.

«Me lo stai chiedendo veramente?» domando a mia volta. Non voglio rispondere perché non è lei la prima persona a cui voglio dirlo.

«Anche lui è innamorato di te» afferma sicura di sé. «E non dirmi che non te ne sei accorta perché è chiaro come il sole quello che prova per te.» Resto in silenzio senza sapere bene cosa dire.

È davvero così evidente ciò che proviamo l'uno per l'altra?

«Mamma...» in realtà non so bene cosa dire dopo le sue affermazioni e resto a guardarla mentre mi si avvicina.

«Chloe...» poggia le sue mani sulle mie spalle e riesco a vedere nei suoi occhi lucidi, quante emozioni la stanno attraversando in questo momento. «... voglio solo dirti quanto sia felice di vederti così serena, e quanto io sia grata a quel ragazzo che ti ha fatto perdere la testa.» Le sorrido anch'io, proprio come sta facendo lei con me.

«Harry è davvero meraviglioso mamma... forse è stato Dylan a metterlo sulla mia strada o forse no, ma quando sto con lui mi sembra di poter fare qualsiasi cosa.» Mi sento assolutamente invincibile accanto a lui. «Lo sai che il giorno prima di venire qui mi ha fatto fare un giro sulla sua moto?» Mamma sbarra gli occhi totalmente incredula.

«Stai scherzando?» mi domanda.

«Non scherzerei mai su una cosa del genere. Harry è riuscito dove i medici hanno fallito.» Non incolpo i medici che mi hanno seguita di non essere riusciti nel loro lavoro perché, con ogni probabilità, ero io a non voler essere aiutata, ma quando Harry è entrato nella mia vita tutto è cambiato e non potrei esserne più felice di così.

«Oh Chloe... se non è amore questo, allora non so proprio cosa sia.» Poi mi abbraccia con tenerezza e riesco a sentire tutta la sua sofferenza nella forza che mette per stringermi. Mi trovo a ricambiare mentre tengo ancora in mano gli indumenti che avevo preso per cambiarmi, ma non la lascio andare. Mamma ha sofferto davvero tanto a causa mia, quindi ho intenzione di lasciarle prendere ogni minuto che ritiene opportuno fino a che resterò qui. «Ti lascio andare adesso» afferma allontanandosi da me.

«Ceno a casa stasera» le dico poi prima che esca del tutto dalla mia stanza.

«D'accordo» risponde lei con ancora gli occhi lucidi.

Sono una figlia orribile per tutti i problemi che ho causato ai miei genitori, ma spero di essere ancora in tempo per rimediare ai miei sbagli.

**********

Cause with your hand in my hand and a pocket full of soul 
I can tell you there's no place we couldn't go Just put your hand on the glass 
I'm here tryin' to pull you through 
You just gotta be strong

(Perchè con la tua mano nella mia mano e una tasca piena d'anima
posso dirti che non esiste un posto in cui non possiamo andareMetti la tua mano sul vetro
sono qui e sto provando a spingerti per fartici entrare)
devi solo essere forte)   

************

Mi fanno male i piedi.

Stiamo uscendo da quello che credo sia il centesimo negozio della giornata.

Kurt e Hazel sembrano impazziti, come se volessero recuperare in un'unica giornata, i miei mesi di assenza da Montreal. Abbiamo fatto tappa in ogni negozio della città sotterranea, abbiamo pranzato, ma sembrano non essere mai stanchi.

«Possiamo fermarci dieci minuti?» chiedo a nessuno in particolare.

I miei due amici che mi camminano accanto, si fermano e si voltano a guardarmi come se fossi un'aliena venuta dallo spazio che non ha mai fatto shopping in vita sua.

«Ok...» risponde Kurt con un tono vagamente scocciato. «... restate qui, torno subito» dice a me e a Hazel che lo guardiamo allontanarsi in direzione dei servizi pubblici.

Alzo lo sguardo e non posso non sorridere malinconicamente nel soffermarmi a guardare l'enorme albero di Natale che arriva quasi ai lucernari che danno all'esterno. L'anno scorso ero qui con Dylan, ora di lui ho solo questa catenina che stringo tra le dita.

«Sei riuscita ieri ad andare a trovarlo?» mi domanda la mia migliore amica distogliendomi dai miei ricordi.

Abbasso lo sguardo e la guardo negli occhi pieni di speranza. Ho detto loro che avrei provato ogni giorno ad andare sulla lapide di Dylan, ma non ci sono ancora riuscita.

«No» le rispondo ripensando a ieri pomeriggio quando ci sono andata con Kurt.

Tengo stretta la sua mano, il mio migliore amico stringe la mia, ma non c'è modo che i miei piedi si muovano per portarmi poco più avanti. Sono immobile, vicino alla foto di nonna Jewel, ed è come se davanti a me ci fosse un muro invisibile che non riesco ad abbattere.

«Kurty... non ci riesco...» gli dico dopo essermi arresa per l'ennesima volta.

«Non importa, ci proverai ancora» mi dice lui con tono comprensivo.

«E se non ci riuscissi mai?» gli chiedo turbata dall'idea che potrei non superare mai questo blocco che mi impedisce di dirgli addio.

«Ci riuscirai, ne sono sicuro. Devi solo aspettare il momento giusto.» Lui e Hazel hanno la pazienza di accompagnarmi in questo cammino che però si ferma sempre in questo punto.

«Il fatto è che mi sento come se volessi mettere un punto al mio passato, come se volessi accantonare tutto per vivere ciò che ho adesso.» I sensi di colpa nei confronti di Dylan non sono mai spariti del tutto, e da quando sono tornata a Montreal, ad ogni giorno che passa, si fanno sempre più pressanti ed io ho paura di non riuscire a gestire la cosa senza Harry.

«Piccola Cleo... hai abbastanza amore nel tuo cuore per tutti. Andare avanti non vuol dire necessariamente dimenticare chi sei stata e tutto il resto...» Parlare con Kurt è liberatorio e lui centra sempre il punto.

Mi volto a guardarlo con un gran sorriso. «Torniamo domani con Hazel?» gli chiedo, e lui annuisce sorridendo per poi stringermi nel suo abbraccio nel quale mi lascio cullare.

*************

Cause I don't wanna lose you now 
I'm lookin' right at the other half of me The vacancy that sat in my heart 
Is a space that now you hold 
Show me how to fight for now 
And I'll tell you, baby, it was easy 
Comin' back here to you once I figured it out 
You were right here all along 
It's like you're my mirror 
My mirror staring back at me 
couldn't get any bigger 
With anyone else beside me 
And now it's clear as this promise 
That we're making 
Two reflections into one 
Cause it's like you're my mirror 
My mirror staring back at me, staring back at me 

(Perchè non voglio perderti ora
Sto proprio cercando l'altra parte di meIl posto vuoto che c'era nel mio cuore
è uno spazio che ora possiedi tu
Mostrami come combattere per adesso
E ti dirò, tesoro, che è stato facile
Tornare da te una volta che ho realizzato che
Sei sempre stata qui
E' come se fossi il mio specchio
Il mio specchio che mi fissa
Non riuscirei a diventare più grande 
con un'altra donna accanto a me
E ora tutto è chiaro come questa promessa
che stiamo facendo
due riflessi in uno
Perchè è come se fossi il mio specchio
Il mio specchio che mi fissa, che mi fissa )

 

********** 

«E come hai trovato Kurt?» mi domanda Hazel riportandomi alla realtà.

«Un po' nervoso a dire la verità» le confesso mentre osservo la sua espressione. «C'è qualcosa che non so?» le domando cercando di capire se mi stiano nascondendo qualcosa.

«Non che io sappia, ma è da un po' di giorni che lo trovo strano, come se ci fosse qualcosa che lo preoccupa. Magari mi sbaglio...» dice lei con tono vago.

«Forse hai ragione» le rispondo ricordando qualche episodio dei giorni precedenti.

Kurt è scostante: alcuni momenti è assolutamente allegro e spensierato, in altri, invece, sembra estraniarsi dal mondo.

«Sarebbe troppo strano se si fosse preso una cotta per Harry?» mi domanda con una strana espressione sul viso.

«Una cotta per Harry?» le chiedo dubbiosa.

«Sì, prima che tornassi a Montreal mi è capitato più di una volta di parlare di te con Kurt, del fatto che finalmente sembra andare tutto per il meglio e lui ha sempre concordato con me, ma quando parliamo specificatamente di Harry, sembra cambiare umore. Le prime volte ho pensato che fosse preoccupato per te, che si preoccupasse che Harry non ti facesse soffrire, ma negli ultimi giorni mi sembra che ci sia qualcosa di diverso.» Mi stringo nelle spalle mentre ascolto le sue parole e penso che ho già trascurato il mio migliore amico una volta senza rendermi conto di quanto soffrisse. Non voglio che succeda di nuovo, quindi scoprirò quello che gli succede, e lo farò oggi stesso.

«Lo sapremo presto» le dico osservando Kurt che cammina verso di noi.

Sorride tranquillo e sembra che niente stia turbando i suoi pensieri, ma voglio esserne sicura. Mi volto per un attimo a guardare Hazel che capisce al volo le mie intenzioni. Entrambe lo affianchiamo e lo prendiamo sotto braccio. Lui guarda prima lei, poi me, ed infine alza gli occhi al cielo.

«Che succede?» ci domanda con un tono divertito.

«Kurty c'è qualcosa che vuoi dirci?» gli domando, ed è chiarissimo il cambio di espressione sul suo viso, ma dura decisamente troppo poco perché io riesca ad interpretarlo.

«Riguardo cosa?» chiede cauto.

«Riguardo Harry...» gli dico mentre cerco di capire cosa gli stia passando per la testa. È evidente che ci sia qualcosa che non va perché la sua espressione si fa più cupa, ma non posso credere che si tratti dell'ipotesi di cui mi ha parlato Hazel. L'unica mia possibilità è chiederglielo direttamente. «Hai una cotta per Harry?» Lui si volta di scatto e mi osserva corrugando le sopracciglia, poi, improvvisamente, scoppia a ridere.

«Una cotta per Harry? Ma come ti viene in mente?» dice. Il mio sguardo va dal suo a quello di Hazel e non sono ancora convinta della sua risposta. «Non che non sia un figo assurdo, ma qui l'unica che ha una cotta colossale per Harry sei tu, anzi sai che ti dico? Dovresti tornare a Boston, prima di subito.» Le sue parole non mi convincono come neanche il suo tono di voce, ma quello che ha detto è vero, anche se mi ha dato l'impressione che abbia tentato di svicolare il discorso.

«Non posso tornare a Boston, ho promesso a mia madre che sarei rimasta altri due giorni.» Per quanto Harry mi manchi, non posso mancare ad una promessa.

«Credo che tua madre capirebbe, e poi sei così noiosa quando lui non c'è!» Kurt alza entrambe le braccia per posarle sulle mie spalle e quelle di Hazel, poi ci stringe a sé dolcemente.

«Non sono noiosa!» mi lamento, ma anche la mia migliore amica si mette a dargli man forte.

Non so bene cosa dovrei fare. Kurt ha sicuramente evitato di approfondire il discorso deviando l'attenzione da lui a me, e il pensiero di tornare a Boston, adesso, è l'unico che occupa la mia testa.

*********

Yesterday is history 
Tomorrow's a mystery I can see you lookin' back at me 
Keep your eyes on me 
Baby, keep your eyes on me

Cause I don't wanna lose you now 
I'm lookin' right at the other half of me 
The vacancy that sat in my heart 
Is a space that now you hold 
Show me how to fight for now 
And I'll tell you, baby, it was easy 
Comin' back here to you once I figured it out 
You were right here all along 
It's like you're my mirror 
My mirror staring back at me 
couldn't get any bigger 
With anyone else beside me 
And now it's clear as this promise 
That we're making 
Two reflections into one 
Cause it's like you're my mirror 
My mirror staring back at me, staring back at me

You are, you are the love of my life

Baby, you're the inspiration of this precious song 
And I just wanna see your face light up since you put me on 
So now I say goodbye to the old me, it's already gone 
And I can't wait wait wait wait wait to get you home 
Just to let you know, you are

Girl you're my reflection, all I see is you 
My reflection, in everything I do 
You're my reflection and all I see is you 
My reflection, in everything I do 

(Ieri è storia
Domani è un mistero
riesco a vedere che anche tu mi fissi
tieni gli occhi su di me
tesoro, tieni gli occhi su di me

Perchè non voglio perderti ora
Sto proprio cercando l'altra parte di me
Il posto vuoto che c'era nel mio cuore
è uno spazio che ora possiedi tu
Mostrami come combattere per adesso
E ti dirò, tesoro, che è stato facile
Tornare da te una volta che ho realizzato che
Sei sempre stata qui
E' come se fossi il mio specchio
Il mio specchio che mi fissa
Non riuscirei a diventare più grande 
con un'altra donna accanto a me
E ora tutto è chiaro come questa promessa
che stiamo facendo
due riflessi in uno
Perchè è come se fossi il mio specchio
Il mio specchio che mi fissa, che mi fissa

Tu sei, tu sei l'amore della mia vita

Tesoro sei tu l'ispirazione di questa preziosa canzone
e voglio solo vedere il tuo volto illuminato visto che tu hai acceso il mio
Quindi ora dico addio al vecchio me, se ne è già andato
E non posso aspettare che torni a casa
per farti sapere che tu sei...

Ragazza, sei il mio riflesso, tutto ciò che vedo sei tu
il mio riflesso, in tutto ciò che faccio
il mio riflesso, e tutto ciò che vedo sei tu
il mio riflesso, in tutto ciò che faccio)

 


_________________________________________________________________________________________________________________________

SPAZIO ME

Per quanto riguarda il capitolo, abbiamo qualche momento di incertezza per Chloe che sembra trovare pace solo quando è al telefono con Harry.

Harry, dal canto suo, sente tremendamente la mancanza di Chloe e glielo dice senza mezzi termini. Tutti ormai hanno capito quanto Chloe abbia bisogno di Harry e la spingono a tornare a casa prima del tempo, ma lei vuole mantenere la sua promessa.

Quindi cosa deciderà? Partirà per stare con Harry o manterrà la promessa fatta alla mamma?

Lo scoprirete nelle prime parole del prossimo capitolo.

Eeeeee niente, buona lettura 😍

P.S. scusate se ho infilato tutta la canzone di Justin - che a onor del vero ADORO - ma il fatto è che sembrava scritta apposta per Harry e Chloe.

Vi voglio bene 💙

   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: MonicaX1974