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Autore: lmpaoli94    30/05/2018    0 recensioni
Vi siete mai chiesti come sono nati o vissuti i pokémon leggendari dalla prima generazione alla quarta generazione?
Bene, sarà mio compito raccontarlo in queste piccole serie di one – shot.
Buona lettura!
P. S. Ogni fatto e riferimento a qualsiasi cosa che scrivo, è puro frutto della mia immaginazione.
P. S. P. S.: Ho deciso di fermarmi alla quarta generazione per il semplice motivo che dalla quinta generazione in poi non conosco nemmeno i nomi dei pokémon XD
Genere: Avventura, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Videogioco
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Hiroe, una bambina di circa 16 anni, aveva appena vinto la medagli della palestra di Canalipoli.
Finalmente era riuscita a coronare il suo sogno vincendo nella sua città.
L’evento fu festeggiato da tutti gli abitanti del posto.
«Allora Hiroe, come ti senti con la medaglia che ti sei guadagnata?»
«Molto bene, grazie» replicò la ragazza sorridendo al capopalestra Ferruccio «Non vedo l’ora di ripartire per poter conquistare la mia settima medaglia.»
«Ahahah, non correre troppo piccola mia. Bianca, la capopalestra di Nevepoli nonché tua prossima sfidante, è molto più agguerrita di me.»
«Questo non fa nessuna differenza. Più si danno da fare, più riesco a vincere.»
«Spero che sia vero. Alla tua salute.»
«Grazie» fece la ragazza immergendosi tra la folla.
 
 
La festa si concluse molto tardi.
Hiroe doveva risistemare e ripulire tutto.
Ma era troppo stanca per farlo.
Avrebbe atteso domani.
Senza nemmeno cambiarsi, si gettò sul suo letto e chiuse immediatamente gli occhi.
Nei suoi sogni rivedeva la sfida tra lei e Ferruccio.
Ma c’era una particolarità che non fu presente durante la sua battaglia.
Una creatura completamente nera volteggiava verso di lei e verso la metà del suo campo di battaglia.
“Chi sei?” gli domandò subito la ragazza “Che cosa vuoi da me?”
La creatura in questione si limitò a emettere un sibilo insopportabile che scosse profondamente l’udito di Hiroe.
La ragazza dovette tapparsi le orecchie se non voleva rischiare di rimanere sorda.
Ma perché quella creatura la stava importunando?
Cosa voleva da lei?
“Basta! Lasciami andare!”
“Mai… Voglio la tua anima…” rispose la creatura nera.
All’improvviso la ragazza si svegliò dal sonno gridando a squarciagola e sudando freddo.
I genitori della ragazza accorsero subito in camera sua per vedere cosa stava succedendo.
«Niente» replicò Hiroe «Ho solo fatto un brutto sogno.»
«Sei sicura? Non è da te svegliarti così improvvisamente nella notte.»
«Devo essere ancora eccitata per la vittoria di oggi» fece la ragazza a suo padre.
«Talmente eccitata da fare gli incubi?»
«Mamma, non so cosa dirti… L’importante è che sia tutto passato.»
«Sì, certo.»
«Adesso torno a dormire. Ci vediamo domattina.»
«A domani. Buonanotte.»
Appena i genitori di Hiroe chiusero la porta, la bambina fu presa da un profondo senso di inquietudine.
Vedeva quella creatura ovunque.
Come se l’avesse presa di mira.
«Che cosa vuoi da me?!» gridò con tutta la voce che aveva in corpo.
Ma questa volta i suoi genitori non corsero in suo aiuto.
Era sola.
Sola con quella creatura.
«Non voglio farti del male…» replicò.
«Chi sei tu?»
«Il mio nome è Darkrai, il signore del buio oscuro.»
«E cosa vuoi da me?»
«Ho solo bisogno di un’anima da proteggere.»
«E perché hai scelto proprio la mia?»
«Perché mi ricordi un’altra ragazza della tua stessa età che mi salvò la vita tanto tempo fa’. Vieni, ti faccio vedere.»
All’improvviso, Hiroe fu trasportata in un posto che non aveva mai visto prima.
«Dove siamo?»
«Nella mia isola. L’Isola Lunanuova.»
«Non l’ho mai sentita nominare.»
«E’ il mio luogo di nascita. Ed è qui che continuo a vivere.»
«Capisco.»
Mentre Hiroe stava parlando con quel pokémon oscuro, vide una bambina quasi identica a lei che giocava spensierata sul quel piccolo quadretto dell’isola.
«E’ lei la ragazza di cui mi parlavi poco fa’?»
«Sì. Il suo nome è Mineko.»
«Che cosa ha fatto per salvarti la vita?»
«Con la mia rabbia volevo distruggere tutti i sogni dei bambini di tutto il mondo. Ma grazie alla sua bontà, ho capito che stavo facendo solo un grosso sbaglio… Quella graziosa ragazza ha cambiato per sempre la mia esistenza… Fino a quando non è accaduto il peggio…»
«Che cosa gli è successo?»
«Un giorno, mentre era nella sua casetta sull’Isola Ferrosa, la bambina cadde in un sonno profondo da cui non si è ancora risvegliata.»
«E adesso si trova sempre nella sua casa?»
«Sì. Vieni a vedere.»
Subito dopo, Darkrai trasportò Hiroe nella casa della ragazza.
«Eccola lì… Sta ancora molto male.»
La ragazza stava respirando con molta fatica, mentre i suoi genitori stavano cercando di curarla con le medicine di cui erano a disposizione.
«Ha la febbre molto alta» fece Hiroe appena toccò la fronte di Mineko.
«Che cosa posso fare per salvarla e per evitare che muoia?»
«Che muoia? Ma…»
«Siamo tornati indietro nel tempo. Questo sono i miei ricordi passati.»
«Darkrai, sinceramente non so cosa fare…»
il pokémon buio assunse un’espressione tetra e triste.
«Tu non puoi aiutarmi?»
«Non saprei da dove iniziare… A meno che non riusciamo a capire dove possa aver contratto la malattia.»
«Qualche giorno prima che si ammalasse, Mineko giocava sulla mia isola. Ma accidentalmente, cadde nelle fredde acque dei mari di Sinnoh.»
«Forse è in quel momento che si è ammalata.»
«Allora dobbiamo cambiare questo ricordo al più presto.»
«Portami subito a quel giorno.»
Dopo aver chiuso gli occhi, Hiroe si ritrovò insieme a quella ragazza che stava giocando con Darkrai.
«Darkrai, chi è quella ragazza?»
«Non lo so, Mineko. Non l’ho mai vista prima.»
«Sono colei che riuscirà a salvarti la vita» fece Hiroe.
«Salvarmi la vita? E come?»
«Torna subito a casa, Mineko. Non vedi che sta arrivando un tremendo temporale?»
«In effetti il tempo è molto cambiato» fece Darkrai «La ragazza potrebbe avere ragione.»
«Ma io voglio rimanere a giocare con te!» protestò Mineko.
«Potremmo giocare insieme un altro giorno» rispose Darkrai.
«Ma se non ti rivedessi mai più?»
«Perché non mi dovresti più rivedere?»
«Non lo so… Tutti gli amici e i pokémon con cui ho giocato mi hanno sempre abbandonato…»
«Ti prometto che con me non succederà.»
Le parole di Darkrai erano sincere e questo Mineko lo sapeva.
«Va bene. Riportami a casa.»
Subito dopo, Mineko, Darkrai e Hiroe si ritrovarono nella casa della ragazza.
«Spero di rivederti presto, Darkrai.»
«Domani ti passerò a trovare, Mineko. Promesso.»
«Ok. A domani.»
Dopo che Darkrai sparì, Hiroe si ritrovò solo con lui nella sua cameretta a Canalipoli.
«L’hai salvata, Hiroe. Adesso non rischierà più di morire.»
«Non è stato difficile» fece la ragazza congratulandosi con se stessa.
«Grazie ancora, Hiroe.»
«Di niente.»
«Se un giorno di questi vorrai venirmi a trovare, sei la benvenuta.»
«Certo… Adesso però sono molto stanca…»
«Va bene, ti lascio dormire. Buonanotte» disse infine Darkrai sparendo nel nulla.
Era la prima volta che Hiroe faceva un viaggio temporale.
Era stata un’esperienza unica al mondo.
Un’esperienza che non l’avrebbe mai dimenticata.
   
 
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