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Autore: giucri89    31/05/2018    1 recensioni
Il sogno di Kim NaNa è quello di diventare una segretaria di direzione ma non ama gli straordinari, in quanto persona pigra o come ama definirsi "a risparmio energetico". Al contrario Park ChanYeol è un tipo dinamico; è Chaebol di III generazione a cui sta stretto questo titolo. L'ultimo dei suoi desideri è, infatti, quello di sedersi in un ufficio tutto il giorno. il suo sogno è sfondare con la band da lui creata insieme ai suoi amici, gli EXO. Cosa succederà quando le strade lavorative di Nana e ChanYeol s'incontreranno? Soprattutto dopo un evento particolarmente imbarazzante che li ha coinvolti qualche giorno prima...
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Chanyeol, Chanyeol
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 35
 
 
Oggi ti stringo forte.
Ti do il mio cuore e la mia anima.
Perché sei tutto nella mia vita.
Per la vita.
Anche se rinascessi,
non potrei stare con nessun’altra che te.
Voglio vedere solo te per sempre.
Nulla sarà semplice.
Ma io ti proteggerò, per la vita.
Questo amore, questo amore, non finirà mai.
Non ti lascerò mai andare.
Ti do il mio cuore e la mia anima.
Perché tu sei tutto nella mia vita.
For Life-EXO
 
 
- NaNa -
 
I primi raggi del mattino solleticano i miei occhi e mi costringono ad aprirli. Non sono nel mio letto. Ah, già, sono a casa di ChanYeol. Sembra che lui stia ancora dormendo. Lo fisso. Inconsciamente, la mia mano sta per raggiungere il suo volto. Lentamente le sue palpebre si aprono. «NaNa…», pronuncia con voce rauca, tipico di chi si è appena svegliato ma in lui ha un qualcosa in più. «Sei già sveglio, Chan-ah?». «Mmh…», mugugna solamente. All’improvviso mi stringe forte a sé. Accolgo il suo abbraccio e poggio la mia testa sul suo petto. «Perché il tempo non si può fermare adesso? Ultimamente lo penso continuamente», esclama sospirando. «Chan-ah, ti stai indebolendo, forse?», vorrei risollevargli il morale in qualche modo. Dovrei provare a punzecchiarlo un po’? «No, quello mai, sai che per proteggerti sono disposto a tutto. Tu devi semplicemente stare qui tranquilla vicino a me. Resta sempre così tra le mie braccia e sarò l’uomo più forte del mondo!», afferma stringendomi ancora più stretta a sé. «Chan-ah, vuoi forse farmi soffocare?», mi ritrovo praticamente schiacciata. So che lo fa per mostrarmi il suo affetto, ma alcune volte esagera. Sarei una stupida se dicessi che comunque trovo adorabile questo suo atteggiamento? Ah, è così vero che l’amore rende stupidi, ogni giorno che passa lo sperimento sempre di più. Stupidi ma in qualche modo felici. «Oh! Scusami NaNa, non volevo», esclama allentando la presa. «Be’ fa niente, tanto prima o poi devo morire, meglio farlo tra le tue braccia per soffocamento che per qualcos’altro», affermo stringendolo a mia volta. «Yah! Ma che cosa vai blaterando?», domanda ridendo. Senza che neanche potessi avere il tempo di riflettere su quello che sto per fare, istintivamente, le mie dita scorrono tra il petto e gli addominali di ChanYeol, adesso in bella vista. Ieri sera, infatti, siamo andati a dormire con i vestiti che avevamo addosso. La sua camicia azzurra è ormai stropicciata e quasi del tutto sbottonata. Come ha fatto a ridursi così? «NaNa, se tu continui ancora a toccarmi così, non credo che riuscirò a trattenermi come ieri sera, quindi, sarebbe più opportuno che tu la finissi qui…», mi avverte il mio interlocutore. Che diamine volevo fare? Perché le mie mani si sono mosse senza il permesso del mio cervello? «Ah, ehm, scusa, io… non…», sento le mie guance prendere fuoco. Allontano subito la mia mano dal suo corpo. Che figura. Da quando ho incontrato ChanYeol non faccio altro che cose strane, sono diventata una maniaca? Che vergogna. Abbasso lo sguardo dall’imbarazzo. Non ho nemmeno il coraggio di guardarlo negli occhi. Cosa penserà di me adesso? Abbiamo così tante cose a cui pensare ed io mi metto a toccarlo in quel modo. Devo riprendere il controllo del mio corpo. Sono sempre stata molto brava in questo. Non ho mai avuto particolari problemi a gestire i miei istinti, perché adesso mi sento come se non fossi più capace di gestire razionalmente il mio corpo? Sembra quasi che non dia più ascolto al mio cervello. Accidenti! Certo, se solo ChanYeol fosse stato un po’ meno attraente questo mi avrebbe aiutato, e non poco, ma sfortunatamente per la mia materia grigia, ChanYeol non è semplicemente “attraente”, è molto, molto di più. Sono fregata! «Fammi completare quello che voglio dire e tira su quel viso abbattuto», asserisce prima di ritrovarmelo praticamente sopra di me. «C-ChanYeol…», pronuncio con un fil di voce. Credo che nel frattempo le mie guance siano diventate più rosse della mela di Biancaneve. «Dicevo… sarebbe più opportuno che tu la finissi qui… oppure possiamo, semplicemente, andare avanti», afferma con il suo solito sorriso malizioso di quando ci ritroviamo in certe situazioni. «C-ChanYeol…», perché riesco a dire solo questo? Credo che insieme alle guance siano anche andati a fuoco i miei neuroni. Deve essere per forza così. Lui si avvicina intanto al mio orecchio destro. «Lo sai che chiamandomi in questo modo, con questa tua vocina imbarazzata, non fai altro che peggiorare la situazione? Mi fai venire ancora più voglia di spingermi oltre», sussurra al mio orecchio. Si avvicina, sembra che voglia baciarmi, ma poi non lo fa, mi guarda ancora con quell’espressione astuta e direi anche soddisfatta sul volto. La sua bocca si dirige altrove. Prima si focalizza sul mio collo per poi scendere sempre più giù. Una delle sue mani accompagna i suoi baci, l’altra, invece, è saldamente intrecciata alla mia. Ogni parte del mio corpo che viene anche solo minimamente sfiorata da ChanYeol è come se improvvisamente prendesse fuoco. Se prima già il mio cervello stava perdendo colpi, credo che adesso sia andato completamente in stand-by. Proprio mentre ChanYeol sta continuando con la sua piacevolissima tortura ecco che suona il campanello. Accidenti, per un attimo credo di aver dimenticato tutto quello che ci sta accadendo. Avevo dimenticato dell’imminente arrivo del vice CEO Kim. ChanYeol dapprima mostra un’espressione sorpresa, probabilmente anche lui si trovava nella mia stessa situazione? Successivamente la sua espressione si addolcisce e sul suo volto si disegna un sorriso. «Credo che ci abbiamo lanciato una maledizione NaNa, sarà che il nonno avrà paura di qualche nipotino improvviso e ci ha fatto lanciare sicuramente qualche cosa del genere», esclama ridendo. «Ma che dici?!», anch’io non riesco a trattenere una risata. ChanYeol si alza dal letto, abbottona la sua camicia e si dirige verso l’ingresso per accogliere quello che sicuramente sarà il vice CEO Kim. Cerco di sistemarmi anche io alla meno peggio e lo seguo. «Hyung, arrivi proprio al momento giusto, come sempre del resto», che diamine sta dicendo? «Ho interrotto qualcosa?», domanda il vice CEO Kim entrando e prendendo posto in una delle sedie della sala da pranzo. «Avresti potuto telefonare prima di precipitarti qui», perché continua ad insistere su questa storia? «Oh, scusami se mi sono precipitato qui dopo una notte insonne passata a lavorare. La prossima volta lo terrò a mente amministratore delegato Park». «Ah! Buongiorno vice CEO Kim, per favore non ascolti le sciocchezze del CEO Park, sta delirando. La ringrazio davvero per essere venuto il prima possibile. Abbiamo bisogno di molto aiuto per uscire dalla complicata situazione che si è venuta a creare. Grazie davvero per la mano che ci darà», affermo tutto d’un fiato. In fondo, il vice Kim è qui solo per aiutarci, inoltre, stanotte ha dovuto lavorare come un mulo solo a causa nostra, ChanYeol non dovrebbe trattarlo così, anche se si conoscono da tanto tempo. «Finalmente qualcuno di gentile qui dentro. Ringrazia la tua fidanzata Chan-ah, se no avrei girato i tacchi e sarei tornato a casa a dormire», afferma voltandosi verso il diretto interessato. Alla parola “fidanzata” credo che le mie guance abbiano preso di nuovo colorito, sembra che oggi non ci sia proprio modo di placarle. ChanYeol sbuffa un po’ alla provocazione del vice CEO Kim, ma alla fine si siede tranquillo vicino a lui. Probabilmente è il loro modo di comportarsi da una vita. Decido di sedermi anch’io. Adesso il tempo dei giochi è finito dobbiamo elaborare un piano per contrattaccare a tutti i costi. «Ho saputo cosa è successo, purtroppo troppo tardi. Non ho avuto modo di fermare il presidente prima che potesse alzare tutto quel polverone nei confronti della famiglia di NaNa-ssi. Ho pensato tutta la notte ad una possibile soluzione, ma sfortunatamente non sono riuscito a trovarne una. Forse la scelta migliore per i genitori di NaNa-ssi è di trasferirsi e aprire una caffetteria altrove, anche se non sono sicuro al 100% che saranno lasciati in pace neanche in quel caso. Il problema di fondo sappiamo tutti che è un altro», afferma il vice CEO Kim senza fare troppi giri di parole. Perlomeno apprezzo la sua sincerità. La situazione è davvero critica e non posso far altro che sentirmi profondamente in colpa per quello che sta succedendo. «Non voglio che i genitori di NaNa si trasferiscano, anche perché penso che non porterebbe sicuramente a nessun cambiamento come prima hai accennato tu. Io penso che sia arrivato il momento di fare qualcos’altro», che cosa intende dire? «E sarebbe questo “qualcos’altro”?», domanda il vice CEO Kim, incuriosito dalle parole di ChanYeol. «Hyung, so che ti sembrerà un’idea stupida, ma voglio provarci ugualmente. Io voglio provare a parlare con i miei genitori e mia sorella. Vorrei che mio padre riprendesse il suo posto nell’azienda. Non lo dico solo perché così io sarei più libero, ma è un pensiero che ho elaborato pian piano», confessa ChanYeol. «Spero davvero che tu abbia un altro piano di riserva perché questo è davvero ridicolo. Sai benissimo come sono andate le cose, non c’è bisogno che io stia qui a ricordartele», afferma il vice CEO Kim, adesso serio in volto. «Hyung, pensaci, se riuscissi a riportare tutto alla normalità anche il nonno ne trarrebbe vantaggio. Suo figlio, adesso per lui perduto, potrebbe prendere tranquillamente il suo posto come presidente. Non dovrà aspettare di formare me, papà ha già le giuste competenze per occupare la posizione di presidente e il nonno potrebbe mettersi da parte, senza rimpianti, e riposarsi finalmente», certo per chi come me non sa la storia nei dettagli non sembra essere un piano malvagio. «Supponiamo che anche tu riuscissi a far tornare tuo padre al suo posto, che ne sarà di tua madre e tua sorella? Sai benissimo che tuo nonno non ha accettato minimante il loro divorzio, non darà mai la guida dell’azienda ad una persona divorziata, viviamo in paese arretrato per quanto riguarda queste cose, non lo sai?», su questo ha ragione. Il nostro paese è uno dei più all’avanguardia per quanto riguarda i prodotti più innovativi e tecnologici ma nei rapporti sociali è rimasto, come dire, un po’ indietro. «Andrò a parlare anche con lei. Sapevi hyung che il loro divorzio non è mai stato ufficializzato? Sai, NaNa mi ha aiutato a capire questo…», io? «… quando due persone si amano troppo, spesso, devono prendere decisioni più grandi di loro e che hanno ben poco a che vedere con lo stare insieme e l’essere felici, ma questo non credo che, comunque, sia una novità nemmeno per te, hyung. Io sento che i miei genitori non si sono lasciati perché non si amavano, semplicemente si sono dovuti allontanare l’uno dall’altro per proteggersi a vicenda. Quest’azienda è qualcosa che distrugge i rapporti familiari se si è sparpagliati. I genitori di NaNa mi hanno insegnato che se in una famiglia i problemi si affrontano insieme si può risolvere di tutto, ed è proprio quello che ho intenzione di fare. Ricostruire la mia famiglia». Oh, ChanYeol come vorrei che questo tuo piano andasse davvero a buon fine. «Non per metterti sempre il pelo nell’uovo, ma con tua sorella come farai? Se torna lei dovrei andare via io, lo sai quali sono stati i patti con il presidente. Cioè, non mi fraintendere, io sarei disposto a tutto pur di rivedere YooRa tornare dalla sua famiglia. Sarei disposto a licenziarmi anche ora stesso, ma sai com’è fatta lei. Non tornerà mai a queste condizioni». «Hyung, ti ho detto che voglio riunire tutta la mia famiglia, perché dovresti andartene? Non ne fai parte anche tu, forse?», domanda ChanYeol con il sorriso sulle labbra. Il vice CEO Kim sembra essere molto sorpreso dalle parole del suo capo, o forse meglio dire del suo fratellino. Sembra quasi che sia in lotta con se stesso per non far fuoriuscire le lacrime. Se c’è una cosa che ho ben capito di ChanYeol, è che quando ama lo fa con il cuore, sul serio. «Oh, hyung, non ti commuovere perché sappi che lo faccio principalmente perché mi servi», esclama adesso ridendo. «Davvero? E in cosa specificatamente?», domanda tirando su con il naso il vice CEO Kim. «Mio padre diventerà il futuro presidente, io ho altri piani per il mio futuro, mia sorella non credo che si divertirebbe a fare il CEO, non mollerebbe mai il suo lavoro attuale, quindi, solo tu hyung puoi diventare il CEO del Park’s!». «Cheee?», scatta subito in piedi il vice CEO Kim. «Siediti, siediti hyung», cerca di tranquillizzarlo ChanYeol. «Sai che è impossibile! Ma quali sarebbero poi gli altri piani per te stesso?», in effetti, sono curiosa anch’io. Non ne avevo mai sentito parlare, sembra che ChanYeol abbia pianificato tutto quanto nei particolari, quando ha avuto il tempo per ideare tutto questo? «Tranquillo, io diventerò il CEO di me stesso. Ho intenzione di aprire una filiale riguardante la musica e l’intrattenimento nella nostra azienda, e chi meglio di me potrebbe occuparsi di tutto questo? Sicuramente il nonno non potrà opporsi se gli presenterò un piano che potrebbe fruttargli un bel po’ di soldi, be’ su questo conto su di te e i tuoi studi per creare un’offerta che il nonno non potrà mai rifiutare». Guardo ChanYeol davvero sbalordita, come ha fatto a pensare a tutto questo? «NaNa, perché mi guardi così? Stai pensando che il tuo fidanzato è davvero figo in questo momento, eh? E lo so, sei stata fortunata ad incontrare uno come me», ha anche la forza di scherzare? «Yah! Come hai fatto ad ideare tutto questo?», domanda il vice CEO Kim. «Chissà, forse quando ami qualcuno davvero scopri delle facoltà mentali che non avevi mai pensato di avere pur di proteggerla», afferma aggiungendo un occhiolino a fine frase verso la mia direzione. ChanYeol sei strabiliante, spero davvero che tutto quello che ci hai appena illustrato possa realizzarsi sul serio. Non posso fare altro che sorridergli speranzosa.
  
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