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Autore: TheBrainStealer    01/06/2018    0 recensioni
Hekseville, mattino.
Le due guardiane della città si svegliano e vanno a fare il loro solito giro di perlustrazione quando improvvisamente si verificano una serie di eventi che costringeranno Syd a dir loro la verità: Hekseville e Jirga Para Lao sono minacciate da un terribile individuo.
i tre per la prima volta devono affrontare una minaccia introvabile nascosta nella popolazione.
tra delitti e eventi terribili, la caccia a Diva inizia....
ATTENZIONE: SPOILER.
SE NON AVETE ANCORA GIOCATO (O GUARDATO I GAME-PLAY) AI DUE TITOLI POTRESTE NON CAPIRE ALCUNI ELEMENTI DEL GIOCO OPPURE RICEVERE DEGLI SPOILER.
Questa è la mia prima fan-fiction e ho deciso di scriverla su uno dei giochi a parer mio più belli.
Genere: Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Spoiler!
Capitoli:
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CAPITOLO 2: PLEAJEUNE
Il vento soffiava tra le ciocche bionde di Kat che guardava la sua amica sfrecciare insieme a lei a incredibile velocità verso il quartiere dei divertimenti.
C’era tanta forza di volontà nelle azioni attuali, anche se a dir la verità non sapevano ciò che stavano facendo.
Tuttavia, in qualche modo dovevano cominciare…e ogni volta che almeno una di loro si era trovata in difficoltà, il fato di Pandora era il posto in cui andare.
Del resto, anche se l’efficienza del lavoro di Aki dipendeva spesso dalla grandezza del portafogli, dopotutto era anche una buona amica.
Inoltre, se non si sapeva cosa fare, lei ti trovava un percorso da seguire che, per quanto potesse sembrare insensato, in un modo o nell’altro funzionava.
Adesso il cielo si era oscurato del tutto, facendo sì che le luci degli edifici risplendessero nell’oscurità emessa dal vuoto in cui galleggiava tutta Hekseville.
Man mano che si avvicinavano, Pleajeune emetteva sempre più luce come se fosse dotato di vita propria, mentre il rumore emesso dal mare di persone che si trovavano lì aumentava di intensità.
“ Questo posto è magnifico…come al solito ” pensò Kat sorridendo.
Adesso camminavano per strada, dirigendosi verso la loro destinazione e osservando tutto ciò che le circondava.
Andare a piedi era la scelta migliore: non volevano dare tropo nell’occhio.
Le persone passavano accanto alle due ragazze senza riconoscerle…anche perché se si fossero messe davanti a uno specchio loro stesse non sarebbero state in grado di riconoscere chi stavano guardando.
Infatti, prima di partire, le due si erano cambiate, cercando di vestirsi in modo più elegante possibile allo scopo di non farsi riconoscere troppo in fretta per le strade: volevano eseguire le proprie indagini in santa pace.
Adesso però, per quanto fossero quasi irriconoscibili, Kat e Raven non erano abituate agli sguardi di attenzione che i ragazzi offrivano loro a causa della bellezza che sprigionavano in quell’occasione.
Ma adesso non era il momento di distrarsi: la copertura per il momento stava funzionando e il fato di Pandora era praticamente dietro l’angolo.
Arrivare lì non fu un problema, anche se le due shifter sapevano che i guai sarebbero arrivati dopo: cosa le avrebbe detto di fare l’indovina?
<< speriamo non inizi a dire cose troppo complicate >> disse Raven.
<< eh già…la situazione è già troppo difficile >>
Arrivate finalmente al fato di Pandora si guardarono.
Kat guardò l’amica, come se fosse dubbiosa dell’idea che lei stessa aveva avuto, per poi ricevere un cenno d’incoraggiamento dalla sua collega.
Bussarono alla porta, e in pochi secondi videro Aki sbucare dall’ingresso.
<< Kat…Raven…che piacere rivedervi! >>
Le guardò con un sorriso stampato sulle labbra, mentre le due si domandavano se la loro visita fosse attesa.
<< ciao Aki, anche per noi è un piacere >> rispose Kat.
<< su coraggio, entrate…vi stavamo aspettando >> concluse la loro amica.
Le tre entrarono all’interno di uno dei luoghi che più frequentavano: per quanto il fato di Pandora si fosse spostato a Pleajeune, quando si entrava si aveva la sensazione di essere all’interni della vecchia sede situata vicino alla piazza della fontana di Auldnoir.
Si fecero spazio tra i cuscini e i peluche che invadevano il posto per poi sedersi una vicina all’altra.
<< allora…siete qui per chiedere le vostre solite fortune? >>
Kat la guardò imbarazzata, sapendo a cosa si stesse riferendo: stavolta le domande su l’amore e altri simili argomenti sarebbero state fatte in un altro momento più opportuno.
<< no Aki, volevamo chiederti una cosa diversa >>
<< bene. chiedetemi tutto quello che volete >>
Raven intervenne.
<< stiamo cercando una persona >>
L’indovina si girò verso di lei.
<< è un uomo o una donna? >>
Le due si guardarono, senza sapere che aggiungere, poi Kat aggiunge timidamente: << scusa ma non sappiamo dirti di più…solo che cerchiamo qualcuno >>
<< Molto bene…chiederò a Pandora cos’è possibile fare >>
La donna prese la sua bambola per sussurrarle qualcosa nell’orecchio. Pochi secondi dopo la marionetta comincio a scandire le parole.
<< la scuola ti apre gli occhi ed espande i tuoi orizzonti… >>
Aki sembrò turbata dalla risposta della bambola che molto probabilmente lei stessa muoveva.
<< Pandora, le due signorine stanno cercando qualcuno >>
Il burattino però non voleva saperne.
<< la scuola ti apre gli occhi ed espande i tuoi orizzonti… >>
Aki si arrese guardando le due.
<< Pandora non deve sentirsi bene oggi. Per stavolta non vi farò pagare il conto…mi dispiace non poter fare di più >>
<< non ci fai pagare? Non è che sei tu quella che non si sente bene? >> le disse Raven facendole l’occhiolino.
La signora sorrise, capendo che la shifter si stava riferendo all’ultima volta che le era venuta a far visita subito prima di ritrovare Kat.
Quest’ultima sorrise, malgrado non capisse l’intesa che c’era tra le due: l’amica le aveva fatto intravedere quanto aveva sofferto per la sua assenza, ma non le aveva raccontato tutto quello che aveva fatto per cercarla (comprese le sue visite al fato di Pandora) in modo da non farla sentire in colpa.
<< beh, ecco…allora grazie lo stesso Aki…ci vediamo >>
<< ciao ragazze. Tornate a farci visita >> rispose Aki tenendo ancora in mano Pandora.
Le due adesso erano sole nel mare di persone che si muoveva in tutte le direzioni.
La ragazza dagli occhi rossi guardò Raven
<< beh, non ci ha detto molto. Che dici proviamo lo stesso? >>
<< non abbiamo molta scelta. Ma che stava farneticando la bambola? >>
Le due ragionavano sulla questione.
la scuola ti apre gli occhi ed espande i tuoi orizzonti…
Raven aveva una strana sensazione. Dove aveva già sentito quella frase?
la scuola ti apre gli occhi ed espande i tuoi orizzonti…
Man mano che rifletteva riusciva piano piano a ricordare.
Aveva a che fare qualcosa con Pleajeune
<< ma certo! Eugie! La scuola! >>
L’amica la guardava sorpresa.
<< Kat ho capito! La frase che ci ha detto Pandora è la stessa che mi disse il figlio di Aujean quando andai a complimentarmi con lui per l’ammissione all’accademia di Arquebus…forse è lì che dobbiamo andare >>
<< ok Raven, allora è lì che andremo. Speriamo funzioni… >>
Stavano entrambe per sollevarsi da terra ma poi si fermarono, ricordando che far brillare il corpo di luce propria per poi cadere in direzione opposta a quella del suolo era certo il migliore dei modi per passare inosservati.
Chiesero quindi ai propri guardiani di non farsi vedere e questi, prontamente, guizzarono via: Dusty corse in un vicolo vicino e Xii volò sul tetto di un edificio.
Si incamminarono quindi verso l’accademia, guardando spesso in tutte le direzioni e chiedendosi come andare in un luogo di studi avrebbe potuto aiutarle a trovare il sospettato.
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Accademia di Arquebus, sera.
Le due shifter erano arrivate alla loro destinazione: l’enorme scuola di Pleajeune dove centinaia di persone, tra studenti e insegnanti, girovagavano tra impegni e momenti di relax. Era la stessa scuola dove Newt ed Echo avevano studiato prima di fidanzarsi, diventare adulti e avere un bambino assieme.
Sembrava fosse passata un’eternità, ma allo stesso tempo quel luogo sembrava che non potesse mai invecchiare (come tutta Pleajeune), restando così uguale in eterno…sempre giovane.
Il posto era magnifico e la miriade di luci e decorazioni abbinate all’atmosfera che il quartiere dei divertimenti offriva faceva sì che chiunque la vedesse per la prima volta si fermasse almeno un minuto ad ammirare quello splendore.
“ Si…è meraviglioso…ma adesso cosa facciamo? ” Pensarono le due.
<< Adesso che facciamo? >> disse Kat.
<< non saprei. Che ne dici se intanto facciamo un giro di perlustrazione? >>
<< ci sto! >>
Si misero in cammino, percorrendo il vialone che conduceva all’ingresso dell’edificio.
La strada era affiancata da due piccoli parchetti, mentre l’accademia era circondata da molte piccole abitazioni disposte in un preciso schema dove le persone vivevano e studiavano.
Kat pensò alla prima volta in cui venne qui, ricordando anche la sua prima cotta per Newt che ormai aveva superato già da moltissimo tempo.
Un pensiero le sfrecciò nella testa: “ deve essere bello vivere qui e costruirsi il proprio futuro ”
Ora però non era più il caso di distrarsi, anche perché al momento stavano già seguendo una pista dotata di un’affidabilità assai incerta.
Continuarono a girare per le viuzze intorno alla scuola, guardandosi continuamente intorno per vedere se c’era qualcosa di strano e, all’aumentare del tempo in cui stavano lì, aumentavano anche gli sguardi su di loro: non è facile stare sotto copertura quando si trattava delle due eroine di Hekseville.
Tutto a un tratto, un gruppetto di studiosi le guardarono.
<< wow! Ci sono Raven e Kat! Non ci voglio credere! >>
Entrambe si voltarono verso la fonte di quei richiami, osservando gli individui che si avvicinavano abbastanza in fretta.
<< ehm…sì. Potreste però non dirlo troppo ad alta voce? Sapete…non vorremmo avere troppe attenzioni per stasera >> disse Raven.
<< oh, scusate. Però ci fa particolarmente piacere vedervi qui >> affermò un ragazzo che stava più avanti rispetto agli altri.
Kat gli rispose con un sorriso così bello che il giovane arrossì.
<< vedete… >> continuò il tale schiarendosi la voce <>
Kat e Raven si guardarono scambiandosi uno sguardo d’intesa.
Gli occhi rossi della shifter si posarono su quelli del ragazzo.
<< riguardo a cosa? >>
Lui continuò.
<< un po' di tempo fa ci è venuto a parlare uno studente e ci ha raccontato quelle che diceva fossero delle importanti informazioni su una persona chiamata… >>
<< chiamato come? >> irruppe Raven.
<< Diva >>
Entrambe spalancarono gli occhi: Pandora aveva fatto centro ancora una volta.
<< racconta >> gli chiese dolcemente Kat.
<< ecco…questo tipo diceva di sapere il suo metodo di ingaggio. Io non sapevo di cosa stesse parlando ma lui ci ha detto che non aveva molto tempo e ha anche chiesto di dirvi queste cose a voi nel caso vi foste presentate qui >>
<< vai avanti >>, lo incitò Raven.
Lui annuì.
<< ci ha spiegato che per chiamare questa persona bisogna scrivere il proprio nome, cognome e tutti i tuoi dati (come indirizzo di casa tua) su un pezzo di carta e riporlo in una busta da lettere insieme ad un altro biglietto con scritte le proprie richieste e dei soldi per poi riporre il tutto in uno dei luoghi predisposti di Hekseville o Jirga Para Lao. se tutto va bene entro due giorni ritroverai all’interno della tua stessa casa un foglietto che assicura che il tuo desiderio è stato esaudito. mi dispiace ma non so dirvi di più. Voi sapete qualcosa di Diva? È per caso una leggenda metropolitana? A me sembra qualcosa di losco. Spero che quel ragazzo non si sia cacciato nei guai >>
Le due continuarono ad alternarsi per fare le domande.
<< lo avete più visto? >>
<< no, non lo avevo mai visto prima e non l’ho rivisto dopo che ha parlato con noi. Qui girano un sacco di persone e non mi stupisce se magari non lo vedrò più >>
<< ok capito…e vi ha detto qualcos’altro oltre a questo? >>
<< sì. Ci ha detto che durante tutti questi passaggi non bisogna mai provare a ingannare Diva o a infrangere le sue regole, come dire a qualcuno che hai richiesto il suo aiuto o a scrivere qualcosa di errato tra i tuoi dati o quello che guarda la tua richiesta…altrimenti si paga una penitenza >>
Un’amica del ragazzo lo interruppe.
<< a me non sembra così pericoloso…a me sembra solo un gioco >>
Kat la guardò.
<< non abbiamo mai sentito parlare di questo (o questa) “Diva”. Fossi in voi non mi avventurerei in cose strane come queste >>
Il gruppetto di giovani annuì.
<< grazie per tutto quello che fate >> disse in segno di saluto lo studente.
Raven lo guardò per poi fargli l’occhiolino.
<< non devi ringraziarci >>
Il giovane arrossì ancora una volta, dicendo a sé stesso che se non fosse voluto andare nel panico sarebbe stato meglio non guardare negli occhi nessuna delle due ragazze che si stavano già allontanando.
Le due lasciarono l’accademia per recarsi in un luogo più appartato dove poter parlare liberamente.
<< Raven, dobbiamo dire a Syd tutto quello che sappiamo! >>
<< sono d’accordo. Potrebbe aiutarlo molto nelle indagini, e magari potrebbe anche scoprire almeno uno di questi luoghi specifici dove la gente lascia le lettere >>
<< giusto…ma chi mai ingaggerebbe una persona così atroce? >>
<< non lo so. Potrebbe trattarsi di chiunque. Dalla persona più umile acquattata nei bassifondi di Endestria al ricco imprenditore di Lei Havina >>
L’idea che nella città che entrambe tanto amavano potessero esserci delle persone tanto crudeli da volere la morte di un'altra fece rabbrividire Kat.
<< va bene, andiamo >> disse infine la shifter dai capelli biondi.
La loro copertura non serviva più e finalmente potevano alzarsi in volo.
I loro corpi si illuminarono ancora una volta e le due iniziarono a salire di quota in modo molto brusco.   
Erano ormai sopra i tetti della città e le due iniziarono a sfrecciare verso Auldnoir per andare a cercare Syd.
Passarono vicino alla ruota panoramica e poi sopra uno dei quartieri più frequentati di tutta Pleajeune.
Improvvisamente Kat si fermò a mezzaria.          
<< Raven guarda >>
L’altra osservò nel punto indicato dall’amica e poi lo vide: Syd era lì, nella parte esterna di un pub a farsi un bicchiere.
<< cavolo Kat, menomale lo hai visto! >>
<< già: è proprio una fortuna che sia proprio qui nello stesso momento in cui ci siamo anche noi! >>
Scesero lentamente verso il suolo e ripresero ancora una volta la strada a piedi, ordinando ancora una volta ai loro guardiani di non farsi vedere a giro.
Si avvicinarono senza dire nulla, guardando un po’ l’amico: era chinato sul balcone e aveva un drink in mano.
L’uomo si portò il bicchiere alla bocca, inclinò la testa e bevve l’alcolico tutto d’un fiato.
Le due si guardarono sorprese.
Decisero infine di andare a parlare con lui.
Kat gli mise una mano sulla spalla.
<< ciao Syd >>
Questo si voltò sussultando.
<< Ehi Kat mi hai spaventato…comunque buonasera a entrambe >>
Sotto i suoi occhi si trovavano due occhiaie lievemente accennate, sintomo della sua stanchezza e del suo nervosismo. Non doveva essere lì da molto ed era ancora sobrio…almeno per adesso.
Raven si mise davanti a lui e lo guardò
<< Syd hai una faccia terribile che è successo? >>
<< sapete…oggi è il mio giorno libero ma non volevo…non potevo non aiutare >>
Ebbe come risposta degli sguardi confusi e preoccupati che lo incitavano a continuare: era davvero molto raro che una persona solare come lui potesse ridursi in queste condizioni e ogni volta che accadeva doveva essere per forza successo qualcosa di grave.
Si misero a sedere in un tavolo più isolato in modo da parlare liberamente.
 
 
<< Oggi ho insistito col mio capo per andare ad aiutare comunque i colleghi di Jirga Para Lao e alla fine ha ceduto malgrado mi avesse invitato a non andare…anche perché sono settimane che lavoro a livelli massacranti e adesso che la loro polizia si è unita a quella di Hekseville per le indagini su Diva ci aiutiamo a vicenda nel caso accada qualcosa. Sta di fatto che poi sono andato. Avevano dato un allarme nella zona di Lei Colmosna: avevano riferito ad alcuni reparti di Hekseville (il mio compreso) che c’è stato un altro delitto in una casa di Lei Havina che appartiene a un ricco gestore di alcune rotte commerciali che connettono la nostra regione con quella di Jirga Para Lao. Sono accorso lì e poi l’ho visto…era lì immobile nella vasca da bagno… >>
Si portò le mani davanti al volto, emettendo qualche mugolio che avrebbe dovuto ricordare un pianto.
Tuttavia, di lacrime non ne versava…forse le aveva già versate tutte durante la giornata.
<< cosa? >> chiese Raven con la voce tremante.
Syd a malapena riusciva a parlare.
<< un b-bambino…era s-solo un bambino >>
Alle due si gelò completamente il sangue e il silenzio scese inesorabilmente tra i tre.
Dopo un minuto nel quale le due eroine della città non erano ancora riuscite a riprendersi dalla notizia, il loro amico continuò.
<< sapete…ne avevamo visti altri di bambini…ma si pensava che fossero incidenti…io credevo che fossero dei tragici incidenti…volevo crederlo. Stavolta però non ho retto il colpo >>
Fece un cenno con la mano alla cameriera: avrebbe ordinato sicuramente abbastanza drink da non reggersi più in piedi.
<< Syd, ti prego smettila di bere >> sussurrò Kat nel suo orecchio.
Lui annuì con la testa, senza nemmeno voltarsi verso di lei.
<< ti assicuriamo che lo troveremo! >> Ringhiò improvvisamente Raven: il fatto che l’assassino strappasse via anche la vita dei bambini la inferociva almeno quanto la sua amica.
<< abbiamo scoperto qualcosa di grosso! Vedrai che le cose andranno meglio >>
<< ah, sì? >> chiese l’altro senza ascoltare davvero.
Kat si avvicinò all’altra shifter.
<< ehi Raven…penso che dovremmo portarlo via di qui >> sussurrò.
<< si hai ragione. Finirà per ubriacarsi >>
<< ehi Syd che ne dici se usciamo a prendere un po' d’aria fresca? >> lo incoraggiò Kat
Il tale non ebbe nemmeno il tempo di rispondere che si ritrovò portato quasi di peso fuori dal locale. 
<< va bene ma…dove andiamo? >> sussurrò mostrando una faccia piuttosto sorpresa.
<< in un posto dove possiamo parlare senza che tu non ti metta a bere fino a ubriacarti >>
<< ehm…ok >>
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Pleajeune, ubicazione sconosciuta.
La sagoma se ne stava lì in silenzio, acquattata su un tetto a fare il suo turno di lavoro.
“ mmm…alla fine si incontrano ” pensò
Era stato a lavorare tutta la giornata ma adesso aveva ancora qualche piccola commissione. Se la stanchezza sarebbe dovuta arrivare, essa avrebbe avuto il permesso di permeare nel suo corpo solo tra almeno cinque o sei ore…adesso doveva sbrigare delle cose davvero importanti.
Ma intanto che lavorava aveva visto le shifter e il loro amico detective: delle occasioni così non se ne presentano moltissime.
“ chissà di cosa staranno parlando… ” si chiese.
Prese un binocolo che teneva con sé e lo direzionò verso Kat e Raven, per poi zoomare sulla bocca: il labbiale sarebbe stato una fonte inestimabile di informazioni.
Iniziò quindi a fare quello da ormai faceva da quando si era svegliato ad Hekseville.
Così ascoltò e si imparò a memoria ciò che i tre dicevano tra loro: adesso che aveva sentito tutto non aveva più dubbi su quale fosse l’argomento della loro conversazione: stavano ancora cercando Diva.
Non poteva aiutarli: Diva era introvabile…
Continuò a guardare, vedendo le due che si guardavano attorno e che dicevano a Syd di andare a parlare in un posto più appartato.
<< Povero Syd…quando ha dei problemi più grandi di lui, ovvero quasi mai, si butta nell’alcol >> sussurrò.
Vide le due eroine della città alzarsi per poi afferrare il loro amico e portarlo goffamente in un'altra zona e questo significava che la sua occasione era arrivata.
Era troppo tempo che voleva conoscere le due: arrivare a sapere tutto di Syd era stato piuttosto difficile, anche se in fin dei conti si trattava pur sempre di una persona molto più facile da trovare dalle due regine della gravità, a meno che non si iniziasse a parlare del suo alter Ego o dei poteri che gli sono rimasti.
In ogni caso Kat e Raven erano difficili da rintracciare: la loro casa tubo l’aveva già trovata, ma per avere informazioni più dettagliate sulle loro abitudini, sui loro spostamenti e sul loro modo di lavorare aveva fatto molti sforzi dal momento che seguire delle persone in grado di volare non era certo la cosa più facile del mondo, anche se il problema era stato infine risolto in tranquillità attraverso una buona dose di pazienza.
Adesso però aveva l’occasione perfetta per incontrarli tutti e tre insieme…e non si sarebbe mai perso l’opportunità di conoscere in modo più approfondito le famose regine della gravità e uno dei membri di polizia più acclamati di tutta Hekseville.
 
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Pleajeune, bassifondi.
Kat e Raven avevano richiamato a sé i propri guardiani per poi proseguire il loro cammino tra i bassifondi del quartiere dei divertimenti.
Allo stesso tempo, Syd si era ripreso un po’.
<< allora ragazze, mi avete detto che avete saputo qualcosa di grosso…vi ascolto >>
E così loro fecero, raccontando tutto quello che i ragazzi all’accademia di Arquebus avevano detto.
<< questo spiega come mai io e i miei colleghi della polizia non abbiamo mi capito chi fossero quelli che hanno ingaggiato l’assassino. Il procedimento è molto particolare e chiunque chieda a Diva di sbrigare un lavoro creano un legame con lui >>
alla parola “ legame ” le due lo guardavano stranite.
<< intendo dire che se vuoi chiamarlo per uccidere qualcuno devi fornire anche i tuoi dati. In questo caso tu rinunci completamente alla tua privacy e, di conseguenza, anche alla tua sicurezza. Quindi chiunque abbia avuto l’orrenda idea di interpellare Diva non sarà mai disposto a parlare con la polizia e collaborare.
Adesso però che sabbiamo il suo metodo d’ingaggio inizieremo a controllare tutta la posta che circola per Hekseville e Jirga Para Lao e a cercare a fondo questi suddetti luoghi dove le persone lasciano le lettere con l’obiettivo e i soldi >>
Adesso la sua espressione era cambiata e finalmente ricominciava a far trasparire la parte positiva che mostrava in ogni occasione.
Intorno a loro c’era pochissimi lampioni che fornivano l’illuminazione appena necessaria per vedere il percorso dove camminare.
Quei bassifondi nel livello inferiore della città erano un luogo piuttosto inquietante da visitare da soli, ma adesso non importava: era appena nata una scintilla di speranza.
Continuarono a camminare fino a quando dall’oscurità a circa dieci metri da loro non apparve: c’era una maschera bianca neutra rappresentante un volto di un uomo che non aveva nessuna caratteristica distintiva…occhi, bocca, naso e basta…un inquietante viso pallido.
I tre sussultarono alla vista di quella cosa inquietante, presi alla sprovvista dallo spavento.
La maschera li guardava mentre si muoveva da un piano più alto del loro sempre più vicina al livello del percorso che i paladini di Hekseville stavano seguendo.
Raven sgranò gli occhi.
“ Diva… ” fu il primo pensiero a saltare in mente ai tre.
La maschera si fermò e guardò la ragazza dai capelli scuri. Dopo un minuto di silenzio una voce irruppe dal buio.
<< Mi sembra ovvio che sappiate… >>
I suoni che uscivano dalla bocca di quello che doveva essere un uomo erano mostruosi: la maschera dava un effetto acustico terrificante, facendo si che la voce di quell’individuo fosse più profonda e rauca di quello che doveva essere in realtà.
Kat fu la prima a rispondere.
<< chi sei? >>
<< io non sono nessuno…sono un nessuno che viene dal niente e andrà nel niente. Sono colui che in quanto nessuno non può essere trovato e tantomeno può essere cercato >>
<< ho chiesto chi sei! Non fare lo spiritoso! >>
<< io non ho un nome >> dichiarò l’inquietante voce << Mi chiamate tutti in modo diverso: ero Trinity a Lei Havina…ero Nix tra i senzatetto di Endestria…e adesso tutti mi chiamano… >>
<< DIVA! >> lo interruppe Raven.
Nessuna risposta…solo silenzio.
Syd non poteva credere ai propri occhi: era stato più di un anno a indagare sulla persona che non aveva mai trovato e, adesso, l’assassino si era presentato di sua spontanea volontà davanti alle tre persone che più lo minacciavano.
Kat inizio a gridare contro l’assassino in un luogo dove nessuno poteva sentirli.
<< MALEDETTO! SEI DISGUSTOSO! HAI UCCISO TUTTE QUELLE PERSONE! NON HAI RISPAMIATO NEANCHE… >>
Prese una pausa, asciugandosi le lacrime dalle guance rese rosse dalla rabbia
<< NEANCHE I BAMBINI! >>
Il potere della shifter si sprigionò facendole brillare il corpo come gli altri due avevano visto pochissime altre volte.
Kat si levò a mezzaria per poi caricare con un calcio gravitazionale in direzione di Diva, del quale vedeva solo la maschera scintillare nell’oscurità.
Syd ebbe un’intuizione
“ No…non può essere così semplice. ”
<< Kat. Non farlo! >> gridò l’uomo.
Ma ormai era tardi…
Kat, che era solo riuscita a percorrere qualche metro, riuscì solo a udire un fischio per poi sentire una brutta sensazione sul suo braccio destro, prima di cadere rovinosamente a terra.
<< Kat >> urlò Raven.
La ragazza non riusciva più a muoversi, tuttavia riuscì a scandire qualche parola.
<< n-non riesco a m-muovermi >>
Era completamente paralizzata e, dopo pochi secondi, iniziò a tremare e ad agonizzare dal dolore: nel suo arto era conficcato un piccolo dardo.
<< Kat! >>
Raven si voltò verso la figura nel buio.
<< maledetto bastardo! >>
Il suo corpo si stava già illuminando di blu ma Syd la fermò, stringendola da dietro con le braccia
<< Raven, non fare pazzie! Non sappiamo cosa può fare…rischi di fare la stessa fine di Kat! >>
<< allora fammi almeno aiutare lei >>
<< NO! stai indietro! >>
La ragazza non volle comunque ascoltare e chiamò Xii. Il corvo si presentò subito a lei e la shifter iniziò subito a canalizzare il suo potere per poi liverarsi dalla stretta che il suo amico stava usando per proteggerla seppur contro la sua volontà.
Raven si concentrò: un campo di stasi circondò l’amica ferita.
Kat si vide trasportata a pochi centimetri da terra verso la sua amica che, dopo essere riuscita ad averla avvicinata a sé, le tolse quel piccolo dardo che aveva iniettato il veleno.
Syd in tutto questo continuava a tenere gli occhi fissi su l’unica parte visibile del loro nemico fino a quando, piuttosto scosso, vide la maschera sparire nel buio più completo.
Posò quindi gli occhi su Kat, notando con sollievo che la sua amica si stava riprendendo.
Tuttavia, il sollievo lo sfiorò soltanto.
<< ragazze…dobbiamo andar via di qui >>
Ebbe giusto il tempo di finire questa frase che iniziò a sentire alle sue spalle un respiro dal suono distorto.
L’adrenalina iniziò a scorrere nelle vene di Syd, il quale si girò di scatto estraendo istintivamente la pistola dalla fondina che teneva nascosta sotto il suo vestiario.
Diva non disse niente…si limitò piuttosto a disarmare il suo avversario, per poi bloccarlo in una presa.
Raven dovette assistere inerme alla scena: in una frazione di secondo Syd era tenuto ostaggio con la sua stessa pistola.
Kat intanto riuscì a riprendersi e ad alzarsi goffamente da terra. Quando vide cosa stava succedendo le si gelò il sangue.
Raven provò a parlare.
<< l-lascialo stare… >>
Ci furono alcuni secondi di silenzio: la maschera fissava incessantemente colei che le aveva rivolto parola senza muoversi di un millimetro, fino a quando non decise di rispondere.
<< è questa la differenza tra voi e me: contate troppo sui poteri che vi sono stati dati…ma vi siete scordate che ci sono cose che i vostri guardiani stellati non possono donarvi… >>
Le due si guardarono preoccupate: come sapeva che i loro poteri erano dati da Dusty e Xii? E soprattutto…se sapeva questo…quante altre cose poteva sapere?
<< guardatevi… >> continuò Diva, << le regine della gravità fermate da una persona che era senza pistola. Non siete neanche in grado di negoziare >>
Kat era furiosa…non poteva sopportare la vista del suo amico in pericolo di vita.
<< che cosa vuoi?! >> disse la ragazza.
<< volevo solo incontrarvi tutti e tre e, come secondo i piani, sono riuscito a riunirvi proprio a Pleajeune >>
<< che stai farneticando? >>
<< Sono io che ho sparso la voce riguardante il mio metodo di ingaggio all’accademia di Arquebus. Sono stato io a convincere uno studente a spiegare al gruppetto di ragazzi di raccontare quelle idiozie in modo da farli parlare a loro volta con voi. Se siete tutti e tre in questo luogo è solo a causa della mia volontà…per voi stasera non è esistita alcuna possibilità di scelta…di decisioni ce ne sono state solo da parte mia >>
Syd emise un risolino isterico per poi rivolgersi al suo rapitore.
<< potrai anche eliminarmi ma non puoi farlo con tutte e tre. Ora che ci hai dato delle informazioni non hai più scampo >>
La figura non si mosse.
<< avrei potuto uccidervi quando volevo, anche se adesso non ha importanza. Comunque, non vi sforzate: non sapete se avete ottenuto delle informazioni reali e poi…non credo che al direttore delle forze di polizia importi ancora di questa storia…non credo possa importargli più di niente…voi non avete niente… >>
A quelle parole Kat e Raven ebbero un crampo allo stomaco.
<< che cosa gli hai fatto?! >> chiese la ragazza dagli occhi rossi
 << era un intralcio >>
<< MALEDETTO! >>
Kat stava iniziando nuovamente a brillare di rosso assieme alla sua amica che si stava aggregando a lei, sfoggiando il suo colore blu intenso.
Quando non videro alcuna reazione da parte di Diva restarono ferme sul posto.
<< provate ancora ad alterare la gravità e mando il vostro amico a fare un saluto a Chaz >>
Le due si immobilizzarono, arrendendosi al fatto che erano state messe all’angolo: avere i poteri o meno in quella situazione non avrebbe fatto alcuna differenza.
<< che cosa vuoi da noi?” Urlò Raven >>
In tutta risposta Diva scagliò verso di loro il povero Syd.
Questo fu prontamente preso dalle due ma subito dopo, quando tutti e tre tornarono a guardare nella direzione del sospettato, dell’assassino non c’era più traccia.
 Ci fu un sussulto generale causato dal timore che il sicario potesse sbucare di nuovo da un momento all’altro e da un altro posto.
Passarono un paio di minuti…dell’assassino nemmeno la traccia.
Kat era sconvolta: era stata messa in difficoltà molte volte in passato, ma non si era mai trovata davanti alla possibilità di vedere i suoi amici più cari morirle davanti senza alcuna possibilità che lei potesse fare qualcosa per impedirlo.
“ Perlomeno, quando il mondo stava per finire, nel caso avessi fallito avrei avuto comunque potuto dire che avevo provato a lottare fino alla fine ”. Pensò.
Intanto la sua amica provava a riflettere.
“ Dove sarà adesso? È apparso davanti a noi solo per dimostrarci che non abbiamo modo di fermarlo o forse voleva solo studiarci? Quel bastardo eppure ha ragione: ci sono poteri che Dusty e Xii non possono darci…e lui ce lo ha dimostrato. È riuscito a mescolarsi con la gente spacciandosi per uno studente, ha aspettato tutto questo tempo solo per ingannarci e scovarci insieme quando lui voleva. Infine, se avesse voluto, avrebbe potuto sicuramente ucciderci tutti ”
guardò nel buio, sperando di non incontrare ancora una volta quell’inquietante figura, mentre continuava a pensare.
“ Sembra che lui sia sempre a guardarti…nessuno ha mai scampo. Per la prima volta dopo tanto tempo ho paura di qualcosa (o meglio…di qualcuno) e non mi sento al sicuro in nessun posto del luogo in cui sono nata e cresciuta…è dunque questo il potere di Diva: avere il pieno controllo sulla vita delle persone? È quello uno dei poteri che ritiene impossibile da ottenere dai nostri guardiani stellati? In ogni caso una cosa è certa: Diva quel potere lo possiede ”
Le due guardiane di Hekseville si guardarono come se fossero riuscite a comunicare telepaticamente, per poi sedersi una vicina all’altra.
Raven provò ancora una volta a guardare nel buio: forse aveva ragione forse no…del resto quelle che aveva formulato erano tutte ipotesi e, dopo quello che i tre avevano vissuto quella sera, nessuno di loro avrebbe mai potuto dire nulla di certo.
Syd andò dalle sue amiche e si sedette dietro di loro, posando le sue mani ognuna su una delle loro spalle.
Rimasero lì immobili, in attesa che le loro emozioni si calmassero e in modo da potersi aiutare a vicenda a provare a buttare via la paura e la disperazione che avevano provato quella sera dentro lo stesso buio in cui poco prima galleggiava la maschera di Diva.
Continua…
 
   
 
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