Fumetti/Cartoni europei > Miraculous Ladybug
Segui la storia  |       
Autore: Maki Tsune    01/06/2018    1 recensioni
Quale storia si potrebbe raccontare se i personaggi di Miraculous avessero vissuto nel periodo di fine 1800 proprio durante la costruzione della Tour Eiffel e dell'Esposizione Universale? Questa storia mostra i personaggi non più adolescenti ma nella prima fase adulta, (20-25 anni) che affrontano la vita e le difficoltà senza miraculous magici ma comunque con maschere, mistero, amicizia e amore.
Genere: Comico, Romantico, Storico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Adrien Agreste/Chat Noir, Alya, Marinette Dupain-Cheng/Ladybug, Nino, Un po' tutti
Note: AU, What if? | Avvertimenti: Incompiuta
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Alla festa si aggiunsero due dame.
Una ragazza dai capelli neri, raccolti in una coda, si sistemò il boccolo sulla spalla libera mentre osservava da dietro la maschera rossa, ornata con pois neri e qualche piuma rossa al suo lato, gli astanti alla festa. Il suo sguardo azzurro si muoveva frenetico cercando una persona in particolare. Purtroppo, però, non lo trovò. Troppe persone con le maschere e difficili da riconoscerli. “Oh, Alya. Non riesco a trovarlo.” Disse sconfortata alla sua amica accanto a sé.
Seconda dama.
Indossava un abito più semplice rispetto al rosso scelto dall’amica, più tendente ad un arancione chiaro e del bianco. Entrambi i loro vestiti avevano maniche a sbuffo e merletti. A differenza che, il vestito della dama in rosso era in raso con merletti neri su balze orizzontali cui rispecchiavano la maschera a coccinella, mentre quello che stava indossando lei era in cotone e la maschera ad assomigliare una volpe, assieme ai capelli raccolti in varie code.
“Non preoccuparti Marinette. È il padrone di casa, sarà sicuramente qui. Basta cercarlo meglio.” Disse alzando il collo e cercandolo tra la folla. “Basta cercare un uomo alto, biondo con occhi verdi.”
Oui. E tu lo vedi? Ci sono molte persone bionde.”
“Ma molti di questi sono donne o sono bassi, di mezza età o grossi e non alti e magri.”
Marinette sorrise e guardò l’amica. “Devo dire che quella maschera ti dona. Si addice al tuo vestito.”
“Ma che strano, potrei dire la stessa cosa di te ma non voglio alzare il tuo ego visto che ne sei la creatrice.”
Marinette ridacchiò. “Meno male che sei qui, Alya. Mi dispiace di aver usato un altro materiale per il tuo vestito.”
“Non preoccuparti. Lo capisco. È la società che ci impone queste stupide regole ed etichette. Sarò anche una serva ai loro occhi, ma l’importante è quello che sappiamo noi. C’est vrai, mon amie?”
“Ben detto, mon amie.”
“E poi questo vestito nessun’altra serva potrebbe mai sognarselo. Mi sta bene così. Ed è un gran premio già partecipare a una festa del genere.”
 
Nel frattempo il signor Alphand si stava passando una mano tra i corti capelli bianchi e quasi assenti, concludendo il discorso con Adrien.
“Lasciamo che quel che accada, accada. Se sarà un successo o no lo scopriremo a fine evento.” Si guardò attorno e vide che c’erano molte belle donne alla festa e alcune adocchiarono proprio Adrien.
“Credo di aver preso troppo tempo della tua giovane vita. Meglio se mi faccio un giro al buffet, prima che a causa mia ti trasformi in un vecchio senza consorte.” Ridacchiò e gli bisbigliò. “Scegli bene. Con queste maschere non sai chi si nasconde sotto.”
“Non si preoccupi. Non è mia intenzione trovare una consorte questa sera. La festa è dedicata al nostro duro lavoro per questa Esposizione.”
Sacrebleu! Va bene impegnarsi e dedicarsi al lavoro, ragazzo. Ma non dimenticare che hai bisogno anche di divertirti. Sei giovane! Ti meriti un po’ di sano svago.” Ridacchiò ancora facendogli l’occhiolino e dandogli un’altra pacca sulla spalla. Adrien si sentì massacrato e strinse i denti. Se continua così mi ritroverò con le spalle per terra. Pensò.
“Scommetto che vostro padre sarà contento se trovaste moglie. A proposito, come sta?”
“Come il giorno in cui ha perso mia madre. Indaffarato e… esigente.”
Je suis très désolé. La morte di una madre e di una moglie non è facile da superare. Però la sua severità è ricompensata se ha cresciuto un ragazzo sveglio, colto e gentile come te.”
Adrien abbozzò un sorriso di gratitudine. “Se lo dite voi, monsieur.” Alzò lo sguardo dal calice cercando il suo amico Nino, il cameriere con gli occhiali che gli aveva servito lo champagne, sperando in un tentativo di fuga e aiuto da parte sua. Ma nulla. Non sapeva come uscire dalla chiacchierata con il signor Alphand.
Poi vide un altro degli illustri e collaboratore dell’Esposizione: Charles Garnier, consigliere dell’architettura. E riconobbe accanto a lui, un altro signore, Charles Vigreux, che si occupò dei servizi meccanici ed elettrici, dove sperimentò su vasta scala l’uso dell’elettricità in alternativa al vapore.
Sempre meglio di star qui e farmi diventare la schiena viola. Pensò.
 “Désolé Monsieur Alphand.” Ma prima che finì la frase, il direttore lo interruppe notando anche lui la presenza dei due Charles. “Ma guarda chi si presenta alla festa. I deux Charles sono qui. Spero non ti dispiaccia se li vado a salutare, n’est pas?”
Absolument. Vi auguro, dunque, un buon proseguimento di serata.”
Merci. Anche a te ragazzo. Mi raccomando, ci sono tante belle mascherine a questa festa.” Rise e gli fece di nuovo l’occhiolino come segno d’intesa assieme a un’altra pacca sulla schiena in segno di saluto.
Auf! Tossì Adrien.
Il signor Alphand andò a salutare i due collaboratori, mentre Adrien si sistemò il suo foulard ocra nel suo completo nero, stiracchiandosi da tutte le pacche avute addrizzandosi con la schiena senza farsi notare.
Vide l’assistente di suo padre, Nathalie Sancoeur, e si avvicinò a lei.
“Mio padre non si mostrerà, n’est pas?”
Nathalie sconfortata scosse la testa dandogli ragione.
Adrien sospirò. “Neanche per salutare i suoi ospiti?”
“Dice che siete in grado di cavarvela da solo e di fare anche le sue veci in sua assenza.”
Oui.” Sospirò Adrien. “Merci Nathalie.” Disse.
Poi si avvicinò a un finestrone che dava sul balcone e su Parigi, con un calice vuoto in mano, osservando un punto vuoto e nero fuori dalla casa mentre il vetro chiuso rifletteva le luci delle candele e i suoi ospiti.
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fumetti/Cartoni europei > Miraculous Ladybug / Vai alla pagina dell'autore: Maki Tsune