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Autore: Miryel e Kurecchi    02/06/2018    0 recensioni
Guidato dal consiglio della sua migliore amica Aranea, Prompto Argentum, bisognoso di denaro, decide di iniziare a fare il Cam Boy in un sito per adulti, ben sapendo che quell'avventura non avrà un futuro, a causa della sua timidezza.
Noctis, invece, ha un migliore amico sempre pronto a punzecchiarlo che, per imbarazzarlo, lo invita a frequentare qualche sito per adulti in modo che possa comprendere quanto è importante avere qualcuno vicino e sfogare le proprie frustrazioni.
A dimostrazione che non è così, Noctis decide di entrare nel sito dove Prompto ha appena iniziato una live e i due iniziano semplicemente a parlarsi, grazie anche alle molteplici cose che scoprono di avere in comune. Questo attiverà una sorta di feeling, portando i due a sentirsi ogni sera, col solo intento di passare dei momenti in compagnia a chiacchierare mentre, nel frattempo, la vita fuori dalla chat inizia a mostrare i suoi primi disagi.
[Promptis - AU - fanfiction scritta a quattro mani da Princess Kurenai e Miryel]
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Noctis Lucis Caelum, Prompto Argentum, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Fandom: Final Fantasy XV
Character(s): Noctis Lucis Caelum, Prompto Argentum, Gladiolus Amicitia, Ignis Scientia, Aranea Highwind, Un po' tutti
Relationship(s): M/M
Pairing: Promptis
Rating: SAFE
Warnings: Alternative Universe (AU), Modern!AU
Genere: Introspettivo, Fluff
Conteggio Parole: 3200
high.I.cabbage,gaatt0t: 5 su ?
Note Generali:
1. La fic è ambientata in una Eos Moderna dove non esiste la magia!
2. Noctis in questa fic NON è un Principe, ma è il figlio dell'uomo più ricco di Lucis. Regis, infatti, è il presidente della società elettrica che illumina tutta Lucis. Prompto, invece, non è frutto di esperimenti ma è un semplice ragazzo che studia fotografia e che ha parecchi problemi finanziari.
3. Per i nomi di alcuni siti/imprese/app/ecc ecc ci siamo ispirate a cose esistenti nel nostro mondo unite all'universo di Final Fantasy.
4. La fic verrà aggiornata settimanalmente. Quindi aspettatevi un nuovo capitolo ogni sabato!
5. I titoli dei capitoli sono dei clickbate. L'idea geniale è stata partorita da Kurecchi e se in un primo momento l'abbiamo presa come un gioco, alla fine è diventata una cosa superseria su cui ci siamo anche impegnate! Spero possiate apprezzare!

 

Capitolo 5 -  Ha Conosciuto Un Ragazzo In Chat. Ciò Che Succede Ti Sorprenderà.

 

Ignis si poggiò all’auto con le braccia incrociate in attesa, quella mattina era riuscito ad arrivare in anticipo al solito appuntamento sotto casa di Noctis. Anticipo dovuto al fatto che quello era il giorno della settimana dove si svegliava senza Gladio accanto e riusciva a fare tutto con sorprendente calma, visto che non aveva il suo ragazzo intorno, sempre pronto a persuaderlo per fare ginnastica mattutina insieme.

Non che la cosa non gli facesse piacere, ma quando succedeva finiva per iniziare la giornata già stanco e la cosa cominciava ad essere deleteria.

In più, le mattine, Noctis non era mai quel tipo di compagnia che avrebbe potuto magari aiutarlo ad azionare il cervello con qualche racconto o due chiacchiere, anzi: il tragitto era quasi sempre silenzioso o fatto di risposte a mezza bocca, rendendo il viaggio tra l’appartamento e l’università più lungo di quanto già non fosse.

Poco dopo, sorprendentemente puntale, il ragazzo dai capelli neri uscì dal portone, con lo zaino in spalla, i capelli arruffati e un’espressione leggermente irrequieta che non era solito vedergli su.

Il tutto era dovuto dalla mancanza di sonno di Noctis. Era stato difficile riuscire ad addormentarsi perché aveva troppi pensieri per la testa e non era riuscito a trovare una risposta a tutti i suoi dubbi.

Provava qualcosa per quel ragazzo? Anche se lo aveva appena conosciuto o meglio, visto sul pc?

Non lo sapeva, non gli era mai successo niente di simile… e quei pensieri lo avevano braccato per tutta la notte, nei suoi sogni e anche al risveglio.

Sospirò ed entrò in macchina mormorando un mezzo saluto.

Ignis seguí i suoi movimenti con lo sguardo, con un sopracciglio alzato e, entrando in macchina, mise in moto e, prima di lasciare il vialetto gli passò una lattina di caffè, dicendo: “Ebony?”.

Noctis fece una smorfia.

"No grazie", rispose subito. Non gli piaceva il sapore del caffè, men che meno quello dell'Ebony. Per lui il caffè era quello con mille cucchiaini di zucchero e di certo, prendere una cosa così amara non lo avrebbe aiutato con il suo umore.

“Come vuoi”, commentò l’autista, riponendo la lattina tra i sedili, poi fece una lunga pausa prima di lanciargli un’occhiata e dire: “Tutto ok, Noct? Sei più taciturno e ombrato del solito. C’è qualcosa che ti turba?”, dando prova di quanto lo conoscesse bene.

Il ragazzo, per nulla sorpreso, si esibì in un nuovo lungo sospirò.

"Non ho dormito granché...", mormorò. Quello era anche abbastanza palese, ma non sapeva se voleva o meno dire la verità al suo amico.

Anche Ignis si concesse a sua volta un sospiro poi, dopo aver arricciato le labbra forse indeciso se parlare o no, esordì: “Noct, ci conosciamo da quanto? Quindici anni? Forse anche di più. Ti conosco, hai sempre dormito a discapito di tutto, e quando non ci riesci significa che c’è qualcosa che ti turba davvero molto. Vorrei che sapessi che, se hai bisogno di parlarne con qualcuno, io ci sono”.

Noctis lo guardò attraverso lo specchietto. Si fidava di Ignis, era come un fratello per lui, ma aveva paura di venire giudicato nel dirgli "ho conosciuto un ragazzo nel sito che mi ha dato quell'idiota del tuo ragazzo".

"Lo so...", assentì, "Ma non è una cosa che posso dire facilmente...".

Sapeva che Ignis sarebbe riuscito ad aiutarlo, ma come?

“Ha forse a che fare con l'università? Hai problemi nello studio? Oppure con l’appartamento?”, chiese Ignis, come al solito cercando di tastare il terreno per studiare le sue reazioni alle sue supposizioni.

"Ho... conosciuto una persona", rispose per cercare di fermare la lunga sequela di domande dell'altro, "Ma non farti strane idee, okay?!", aggiunse subito per evitare che l'altro iniziasse a pensare cose che non doveva assolutamente pensare.

“Capisco, e ti assicuro che non mi farò strane idee ma… perdonarmi se mi permetto di supporre una cosa del genere, ma se questo qualcuno che hai conosciuto è stato capace di toglierti il sonno, immagino si tratti di qualcuno che non ti è, come dire… totalmente indifferente. Mi sto forse sbagliando?”, azzardò il ragazzo con gli occhiali, guardandolo dallo specchietto e fu impossibile non notare che era trasalito.

No, non gli era indifferente. Ma lo conosceva da troppo poco tempo e non lo aveva neanche mai visto in viso. Però... era il suo carattere, la timidezza e la sincerità. Erano tutte le cose che avevano in comune a farlo sentire strano.

"L'ho conosciuto da pochissimo e... non so cosa mi sta succedendo. Non riesco a togliermelo dalla testa, è gentile e timido. Abbiamo tante cose in comune e non... vedo l'ora di vederlo di nuovo.".

Ignis sorrise, forse incapace di trattenere la tenerezza che gli stava facendo a sentirlo parlare a quel modo; soprattutto a tirare fuori una parte si sé, quella più debole è vulnerabile, con una fatica immane: “E lui? Ti ha dato l'impressione di volerti rivedere presto?”, chiese.

Noctis annuì subito, senza però osare guardare il suo amico. Era troppo imbarazzante.

"Sì... gli ho chiesto io se volevamo sentirci di nuovo e mi ha detto che voleva chiedermi la stessa cosa...".

“So che forse non dovrei chiederlo perché implicherebbe farsi strane idee, immagino ma…”, esordì ancora il ragazzo con gli occhiali, facendo una pausa per prendere un respiro profondo, “Tu pensi di avere una sorta di cotta per questa persona?”.

Noctis non poté non boccheggiare per quella domanda. Non ci aveva neanche mai pensato a dirla tutta e non era certo di provare simili sentimenti.

"Non lo so...", ammise guardando poi l'altro ragazzo con gli occhi leggermente più svegli, "Secondo te... sì?".

Ignis alzó le sopracciglia, visibilmente preso alla sprovvista dal fatto che glielo stesse chiedendo sul serio e, storcendo la bocca pensieroso mugugnó per un attimo, poi disse: “Noct, il concetto di infatuazione amorosa è un discorso ampio e soprattutto relativo. Da persona a persona le cose possono cambiare e a mio parere tu sei stato troppo suggestionato dagli eventi che sono accaduti negli ultimi giorni. La pressione che tuo padre ti sta mettendo, nel trovare qualcuno e sistemarti, ti ha indirettamente influenzato ed ora senza che tu possa rendertene conto, sei alla ricerca dell’amore solo per paura di un giudizio negativo da parte sua. Hai paura di deluderlo e allora ti convinci di cose che non sono reali. Dopotutto non sei mai stato innamorato e alla tua età è molto facile scambiare un sentimento come l’amicizia - che tu conosci davvero poco, con quello dell’amore”, spiegó, come al solito ponderando sulle parole da usare, utilizzando la sua infinita saggezza; quella di un ragazzo fidanzato con uno degli uomini più rozzi che esistessero al mondo - di buon cuore, un grande amico, ma rozzo. “Magari vi trovate solo molto in sintonia quando siete insieme e il fatto che anche lui ti voglia rivedere potrebbe significare che voglia farlo in amicizia, perché gli sei simpatico", provó.

Il ragazzo lo ascoltò con attenzione. Come sempre, Ignis non parlava a vanvera e si rivolgeva a lui da una posizione esterna senza lasciarsi coinvolgere o condizionare.

"A me lui piace... parlare con lui è...divertente. Abbiamo davvero tanto in comune. Conosce Assassin's Creed e gioca anche a King's Knight", svelò.

“Sembra davvero che siate molto in sintonia, il che farebbe di lui un amico con cui spendere dell’ottimo tempo. Che cosa fa nella vita? Lavora? Studia?”, chiese Ignis, curioso. “L’hai conosciuto in facoltà?”, indagò.

"Va all'università... ma non so dove...", fu costretto a dire cercando poi una scusa credibile, "Ci... siamo conosciuti in una chat...".

Sperò, ovviamente, che Ignis non cercasse di indagare ulteriormente. Perché era certo che gli avrebbe detto tutta l'imbarazzante verità.

Ignis difatti sembrò voler reprimere il desiderio di fare altre domande ma, quando chiese: “Non… non vi siete mai visti di persona?”, diede prova di non essere riuscito a trattenere almeno quella curiosità.

"Non ancora...", rivelò Noctis, "Ma non ho bisogno di vederlo per sentirlo vicino!", si difese subito, come se fosse importante.

“Capisco”, sospirò l’altro, poi accostò quando arrivarono di fronte la facoltà e spense il motore, girandosi a guardarlo nei sedili posteriori, “Noct, sono molto felice che tu stia provando qualcosa di così forte ma non vorrei che ti facessi castelli per aria, perché riuscire a prendere la questione per quello che è, e superare la linea di demarcazione verso l’irrazionalità è un attimo. Cerca di razionalizzare, di ponderare sul rapporto che si sta creando tra te e questa persona, senza scambiare lucciole per lanterne. Te lo dico da amico, da persona che ci tiene tantissimo alla tua felicità, perciò… per favore, non fare come tuo solite che agisci d'istinto, che non vuoi sentire altre campane. Promettimi che ci penserai un po’ a questo discorso che abbiamo fatto. Comincia a chiederti: cosa provo davvero per questo ragazzo? ”.

Noctis annuì serio.

“Ci proverò…”, rispose anche se non sapeva realmente come comprendere una cosa del genere. “Quindi... vieni tu dopo le lezioni?”, chiese, aprendo la portiera della macchina.

Ignis sorrise con dolcezza a quella domanda, che sembrò quasi una speranza e, annuendo, lo rassicurò: “Certo, mi troverai qui. Ci vediamo dopo, Noct”.

Il ragazzo accennò a sua volta un piccolo sorriso, e facendogli un cenno lasciò la vettura.

Si guardò subito attorno poi, con le mani in tasca si avviò verso l'interno della struttura universitaria, sperando che quella giornata passasse davvero in fretta.

 

...

 

Prompto si affrettò ad uscire dall’autobus con una certa difficoltà, troppo carico di attrezzature e si incastrò tra le porte che si stavano chiudendo con lo zaino, salvandosi solo urlando un: “Ehi!! Mi avete forse scambiato per un toast?”, e l’autista parve averlo sentito perché si accinse immediatamente a liberarlo.

“Possibile che ce ne deve essere una ogni santa mattina?”, si lagnò, soffiando verso l’alto per spostarsi una ciocca bionda che gli era finita davanti agli occhi.

Corse verso l’entrata, stando attento a non farsi investire da nessuna macchina, e si precipitò nello studio del professor Dorden, che gli aveva spedito una mail di risposta a quella delle sue foto dicendogli che voleva vederlo prima che iniziasse le lezioni.

Era molto nervoso, aveva paura che il lavoro svolto il giorno prima con la famiglia Caelum non fosse abbastanza, così quando si trovò di fronte la porta, cercò di sciogliere le spalle, prese un grosso respiro e bussò.

La porta si aprì e ne emerse il sorridente e paffuto docente, che lo fece subito accomodare.

"Ragazzo! Benvenuto!", lo accolse infatti con il suo solito calore e affabilità, "Vieni, siediti! Dobbiamo discutere della copertina e dell'articolo!".

“Bene!”, esclamò Prompto, con entusiasmo, già più sollevato nel sentirlo già così coinvolto. “Come le sono sembrate, le mie foto? Non ho quasi dormito al pensiero che potessero non piacerle, sa?”, disse, prendendo posto su una sedia e ridacchiando, anche se quello che aveva appena detto era una mezza verità.

Non aveva quasi chiuso occhio per tutta la notte, un po’ per la paura di non essere all’altezza di comparire in copertina e un po’ perché ogni tanto gli saltava in mente il ragazzo della chat, KingOfFishing e più cercava di scacciare via quel pensiero per prendere sonno, più gli si insediava in testa.

Non aveva pensato ad altro per tutto il tempo, persino al mattino quel ragazzo era stato il suo primo pensiero, non appena aveva aperto gli occhi dopo il suono della sveglia.

Si sentiva a tratti in grado di toccare il cielo con un dito e a tratti di sprofondare nel disagio perché quel chiodo fisso era su un tizio la quale non aveva mai visto né il viso, né mai sentito.

Erano solo un mucchio di parole scritte in chat che erano state in grado di coinvolgerlo molto più di altri esseri umani in carne ed ossa.

A quel pensiero, sentì lo stomaco contrarsi ma cercò di fingere che andasse tutto bene, quando il professore aprì le foto dal PC e sorrise.

"Hai fatto un ottimo lavoro", rispose il Docente, iniziando con entusiasmo ma professionalità a commentare luci e ombre, vividezza e saturazione, angolazioni e tutto ciò che per lui era perfetto in quegli scatti.

Aveva delle idee chiare sulla copertina e sulle foto che voleva inserire nell'articolo e, ben presto, le descrisse anche a Prompto.

Difatti il giovane rimase ad ascoltarlo cercando di contenere l’entusiasmo, sollevato di aver centrato il punto e di aver fatto qualcosa che il Professore aveva apprezzato così tanto.

Così cercarono qualche ulteriore idea per la copertina, decidendo infine di utilizzare la foto dove Noctis guardava lontano dalla camera e puntare sui toni grigi, accentuando però il colore degli occhi aggiungendo della saturazione in più.

Infine, il Professor Dorden decise che la foto dove sorrideva e si guardavano sarebbe stata inserita al lato dell’articolo, a colori, perché l’aveva definita meno macchinosa, sicuramente più umana e questo avrebbe reso l’idea del gesto che il capo della Lucis Spa aveva fatto per la struttura universitaria.

Prompto si chiese se questo non avrebbe messo in imbarazzo Noctis, il quale gli aveva dato l’idea di non amare molto l’essere esposto a quel modo ma dopotutto si trattava di un articolo. Avrebbe fatto parlare di loro per qualche tempo, poi come sempre, tutti se ne sarebbero dimenticati passando al gossip successivo.

"Hai fatto davvero un ottimo lavoro ragazzo. Queste foto potresti aggiungerle anche al tuo portfolio", aggiunse il docente, riportando Prompto al presente, lontano dai suoi pensieri.

“Lo farò sicuramente!”, rispose, annuendo raggiante, poi un urlo interiore gli ricordò che non lo aveva nemmeno iniziato, quell’accidenti di portfolio e avrebbe dovuto consegnarlo a fine anno, cercando di spaziare tra gli stili fotografici e, soprattutto, scegliendo un tema principale.

Così, col panico nel cuore, pensò: “Merda, il portfolio… avrei dovuto iniziarlo tipo un mese fa”, e represse l’istinto di schiaffarsi una mano sulla faccia dandosi dello stupido, poi si sentì più sollevato quando gli balenò in testa l’idea di chiedere ad Aranea di fargli da modella.

Non avrebbe mai potuto dire di no, era la sua migliore amica e poi gli bastava sbatacchiare le ciglia un paio di volte solo per non darle modo di rifiutare.

"Ti farò avere in anteprima la copia dell'articolo quando i ragazzi del giornale avranno finito di scriverlo", lo rassicurò il Professore prima di permettergli di lasciare l'ufficio per andare a lezione.

 

 

L’inizio delle lezioni era imminente, ma Prompto avrebbe potuto godersi qualche momento di relax nel grande androne della facoltà, dove molti studenti era raggruppati e chiacchieravano o ripassavano le lezioni.

Decise di sedersi al margine della fontana rotonda che campeggiava proprio al centro e, tirando fuori una barretta di cioccolato, gli diede un morso e, alzando distrattamente lo sguardo, vide Aranea fare la sua assonnata entrata nell’edificio, e alzò una mano sventolando per attirare la sua attenzione.

La giovane donna lo individuò subito e lo raggiunse stiracchiandosi. Aveva fatto il turno di notte al bar ed era palesemente esausta. Probabilmente si sarebbe addormentata durante le lezioni.

Prompto le sorrise, poi tamburelló una manina vicino al suo posto per invitarla a sedersi e disse: “Buongiorno Principessa. Dormito bene? Sembri uno zombie!”.

"Parla piano, se no questo zombie ti uccide", mugugnò lei.

“Uffa, come sei scorbutica. Io invece sono decisamente di buon umore! Il set ieri è andato alla grande, il Professor Dorden ha scelto di usare una foto per la copertina e una per l’articolo e non dovrò pensare a pagare nulla fino al prossimo mese. Ho addirittura fatto la spesa per l’intera settimana. Non è incredibile?”, disse, euforico, poi aggiunse: “Cioccolata?”, allungandole la barretta, con un sorriso a trentadue denti.

Parte della cioccolata sparì subito nella bocca della giovane donna che, masticando, borbottò un: "Non avevo dubbi che sarebbe andato bene".

“Io ovviamente avevo moltissimi dubbi sul fatto che potesse andare tutto per il meglio, ma dettagli! Comunque… a proposito del progetto, il Professore mi ha ricordato una cosa fondamentale: io non ho ancora iniziato il mio portfolio da presentare a fine anno, quindi mi chiedevo… se...”, si interruppe il giovane, cercando di capire se potesse essere quello il momento giusto per chiedere alla sua migliore amica di farle da modella per il set.

"No", tagliò subito corto Aranea, "Ho gli esami e so quanto ci metti per scegliere le foto perfette".

La giovane donna lo conosceva meglio di tutti e già sapeva di quel progetto e non intendeva farne parte. Le dispiace, era palese, ma tra lavoro e studio il tempo era tiranno.

“M-ma”, boccheggió Prompto, preso alla sprovvista dal quel rifiuto categorico, senza che avesse nemmeno finito di parlare, “Ti giuro che non sarò così fiscale, sta volta. Eddai, Aranea! Si tratterebbe solo di qualche ora di set. Non farmi questo, per favore!”, piagnucoló, sbatacchiando poi gli occhietti nel tentativo di intenerita e convincerla a dirgli di sì. “Non conosco nessun altro a parte te, se mi dici di no a chi mi rivolgo?”.

"Al tuo nuovo amico, quello della Lucis Spa", propose lei in risposta, continuando a mangiare la barretta di cioccolato.

Prompto sbuffò divertito sebbene lo avesse fatto con una punta di imbarazzo: "Ma che dici? Io e Noctis non siamo mica amici! Ti pare che posso andare da uno sconosciuto a cui ho fatto delle foto per una rivista e dirgli: ehi, ti va di posare per me? Sai, dovevo iniziare un lavoro mesi fa e sono in alto mare. Ora mi serve un disperato pronto a farsi fotografare, ci stai? Su Nea, sii un po' realista e... ti sei mangiata tutta la mia cioccolata?", piagnucoló, indicando con un ditino tremolante la carta che veniva stropicciata senza alcuna premura dalla ragazza.

"Ti offro da bere ogni volta che vieni al bar, non lamentarti", ribatté Aranea, pizzicandogli il naso con il pollice e l'indice, "E ti concedo solo gli scatti mentre lavoro, ma non posso dedicarmi a te, shortcake".

Prompto sospirò: “Purtroppo gli scatti a lavoro non sono adatti sta volta. Il tema che ho scelto per il portfolio prevede degli scatti un tantino elaborati. Mi serve qualcuno che sia in grado di esprimere col proprio corpo determinate emozioni e l’idea di base che avevo era quella di giocare con le luci in un ambiente completamente nero”, spiegò, mentre apriva i palmi delle mani di fronte a lui, cercando di esporre le sue intenzioni su quel progetto, poi fece ricadere le mani sulle cosce, sconsolato. “Non fa nulla, troverò una soluzione. Se proprio non ci sarà nessuno disposto ad aiutarmi mi autouseró come modello”, rise.

"Mi dispiace tesoro, ma anche io sono con l'acqua alla gola", spiegò lei, massaggiandosi con una mano il collo.

"Tranquilla", sorrise lui, battendosi un pugno sul petto, "Ci vuole ben altro per fermarmi.  Piuttosto, sei di turno anche stasera al bar? Sicura di farcela? Sembri davvero qualcuno che ha bisogno di una lunga dormita!".

Aranea sospirò, scrollando le spalle. Era palesemente esausta e solo il suo sapiente uso di correttori e fondotinta riusciva a nascondere in parte la sua stanchezza.

"Domani dormirò tutto il giorno. Questo è poco ma sicuro. Non preoccuparti, shortcake", gli donò un sorriso per rassicurarlo.

"Sì, ma non strafare", la redarguí, sebbene di solito fosse lei quella che si preoccupava, ricambiando quel gesto, poi guardo l'orologio, scoprendo che era quasi ora di andare. "Entriamo?".

La giovane donna assentì e poco dopo, insieme, si avviarono verso l'aula dove avrebbero tenuto la loro lezione in comune.


 

 


 
Disagi Finali:

Miryel: Quando io e Kurecchi abbiamo deciso di scrivere questa storia, di comune accordo (ahaha Accordo ahahah… giuro, la smetto), eravamo consapevoli dell’entusiasmo che entrambe ci avremmo messo nel portare avanti questo progetto ma, parlo anche a nome suo sapendo che la pensa come me, non credevamo potesse essere COSÌ tanto entusiasmante. Abbiamo iniziato pensando che questo potesse essere un semplice esperimento, infine abbiamo creato un mondo vero e proprio, con background ben precisi, a volte studiati sul momento che hanno reso questa fic più lunga ed elaborata di quanto potessimo credere persino noi due.
Era il lontano 16 febbraio del 2018, quando fu scritto il primo paragrafo e ad oggi, il 5 maggio, siamo pronte a pubblicare il primo capitolo con immensa gioia e DISAGIO. Sì, disagio. Sentirete questa parola più di quanto possiate credere perché questa fic fonda le sue basi sul disagio e noi ne siamo completamente consapevoli.
Era un esperimento, che ha funzionato, ci ha scoperte affini e questa fusione di stili e di idee così parallele, ha reso possibile questo progetto che noi ci auguriamo possa piacervi. Che dire, augurandomi che questo progetto vi abbia incuriositi, vi rimando al prossimo capitolo! Un baciozzo disagioso *w* *risata con voce doppia satanica*

Kurecchi: Okay! Sono emozionata! Non so esattamente cosa dire se non che spero vivamente che questa fic vi piaccia tanto quando io ho amato scriverla insieme alla mia collega. Iniziare questo progetto è stato... illuminante oltre che interessante! Mi sono divertita dalla prima all'ultima ultima battuta e so, per quanto ho sclerato insieme a Miry, che questi sentimenti sono pienamente ricambiati XD
Quindi niente, Miry ha già detto tutto quello che serve sapere** e vi auguro un buon viaggio con i prossimi capitoli!
A presto *lancia amore e disagio*

Curiosità: La storia è stata scritta interamente su una chat di Telegram e ognuna di noi ha mosso dei personaggi (Nel caso dei protagonisti, Miryel è Prompto e Kurecchi è Noctis, così giusto per buttarvela lì nel caso vi interessi XD). Veniva scritto un paragrafo da una e poi dall’altra; una perfetta catena di montaggio che ha portato, in modo ordinato, questa fic a vedere la luce ed è stato estremamente figo!

 

 
EXTRA DISAGIO!:

Qui verranno raccolte alcune cavolate fatte da Kurecchi e Miryel durante la stesura della fic. Quindi... ecco a voi l'homepage di Chatctuar.eos


(Clicca per Ingrandire)
   
 
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