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Autore: DewoftheGalaxy    02/06/2018    3 recensioni
Una mattinata nella campagna umbra e due ragazzi con i loro pensieri, immersi in una silenziosa bellezza.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Medioevo
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Amore. Tanto amore.
Quel dolce, umile ed infinito amore che ha creato tutto.
Gli ulivi d’argento.
I fiori colorati.
Le api.
Le formiche.
Anche la più piccola creatura originata da un unico, grande e puro amore.

 

Francesco volge lo sguardo verso la landa, risplendente nel sole mattutino ed animata da ogni sorta di creatura, dalla piccola coccinella che svolazza qua e là al rumoroso asinello pascolante del fattore. 

 

Vede tutto come un immenso e meraviglioso spettacolo, un libro aperto da Dio perché gli uomini lo leggessero.
E il giovane figlio del mercante ne divora ogni pagina.
Passa per i campi di grano dorato e osserva estasiato i papaveri muoversi ad una lieve brezza.
Francesco ammira tutto ciò come se lo vedesse per la prima volta.

 

Sente i richiami degli uccelli fra gli alberi, vede un coniglio saltellare nella radura ed un cervo fare capolino da dietro un albero.
Però è lo stormire del vento fra le foglie, quel dolce fruscio, che adora.
È una lingua. Pensa. Una lingua che riuscivamo a comprendere solo quando eravamo nell’Eden, in perfetta armonia con il creato. Ma perché ce ne stiamo rinchiusi nelle nostre mura, quando qua fuori c’è tutto un mondo da scoprire?

 

Con queste domande Francesco vaga per la campagna d’Assisi immerso in una silenziosa contemplazione.

 

Anche Chiara, nascosta dietro un ulivo, contempla.
Contempla Francesco nella radura e si chiede come mai il figlio di Pietro di Bernardone, il mercante di tessuti più ricco di tutta Assisi, in questi giorni vaghi silenzioso per i campi invece di stare in bottega ad aiutare il padre e il fratello.

 

Eppure a Chiara non dispiace affatto e sorride quando vede Francesco vicino ad un piccolo gregge di pecore. Gli si avvicina e cominciano a parlare, loro due che si conoscevano solo di nome, di vista e di poche parole.

 

Ora sono in due a leggere il libro della natura e lo fanno camminando e parlando nella campagna. Ammirano il loro riflesso nell’acqua di un ruscello e assaggiano i lamponi di un cespuglio.

 

Il mondo è meraviglioso per Chiara e Francesco.

 

E nel loro parlare, nelle loro lunghe conversazioni all’ombra degli ulivi e dei cipressi, non si accorgono che il sole estivo è ormai alto nel cielo e che le campane delle chiese di Assisi suonano per annunciare il mezzogiorno.

 

Loro due sono già sazi dell’amore di cui è impregnata ogni cosa del Creato e si sono addormentati vicini sotto una quercia solitaria, dopo aver deciso che quel pomeriggio andranno ad aiutare i lebbrosi.

 

Il grano biondeggia, come i capelli della giovane figlia di Messer Scifi, e più in là le pecore brucano tranquille l’erba.
Tutto nato da amore.
Solo amore, che nasce umilmente in una stalla in una fredda notte d’inverno e che ridona nuova vita a tutto.

 

Amore, una parola che muove il mondo così velocemente che non ce ne rendiamo conto.

   
 
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