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Autore: Heismybestfriend    02/06/2018    2 recensioni
La vita di Jared sta andando in frantumi. È un continuo di scatti rabbiosi e corse in moto clandestine e pericolose. Questo fin quando non incontrerà Jensen, l'essere più unico che raro che Jared incontrerà nei bagni della scuola, forse il suo angelo custode?
Sarà in grado Jensen di risollevare Jared dal grave incidente che ha devastato la sua vita senza innamorarsi di lui?soprattutto quando l'amore tra angeli e umani è severamente vietato?
Genere: Dark, Fantasy, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Jared Padalecki, Jensen Ackles, Misha Collins
Note: AU | Avvertimenti: Contenuti forti
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Alle tre di notte Jared raggiunse ‘la tana’ senza che i suoi genitori scoprissero nulla.

Indossava dei pantaloni della tuta abbastanza comodi e una felpa col cappuccio che gli copriva la testa dal freddo delle prime ore del mattino.

“Amico, sei venuto”, Misha gli si avvicinò appena lo vide oltrepassare il cancello arrugginito del posto.

“Hai parlato di un nuovo gioco a telefono”,

Jared decise di andare dritto al punto mentre saettava lo sguardo oltre le spalle del neo trentenne per posarlo su gruppi di persone che parlavano affiancate ognuno dai propri cavalli di battaglia, le moto.

La sua era nascosta in un garage del posto, sicuro che se i suoi genitori scoprissero cosa succedeva nella vita di Jared lo avrebbero segregato in casa a vita.



“Parliamo di una cosa alla volta!” disse Misha con un sorriso snervante sul volto. Una rossa bassina gli si avvicinò ad un suo cenno della mano.

“Ti presento Aury. Una nuova giocatrice!”, Jared sollevò un sopracciglio e strinse una stretta di mano dura e decisa.

“Pensa che dice di riuscire a batterti sul tempo nelle corse!” Misha fece sbattere le mani tra di loro con entusiasmo.

“Vedremo! C’è molto in palio questa sera”.
Mentre l’amico cercava Jared non sa cosa, all’interno di un vecchio zaino che sorreggeva sulle spalle, Aury gli si avvicinò con un solo passo mentre si spostava una ciocca di capelli dal viso.


“Tu devi essere Jared”, Jared quasi rise all’ovvio della sua frase.

“Non ci siamo presentati un secondo fa?” domandò con un cipiglio divertito sul viso. Aury gli si avvicinò di un altro passo e affondò senza preavviso una mano nella tasca destra della felpa di Jared intrecciando le dita fredde alle sue. Jared sobbalzò e arrossì di botto.

“Hei! Si, senti, non credo sia il caso” disse agli occhi sognanti della ragazza in rosso mentre allontanava le mani intrecciate.

“Misha?!” chiamò il suo amico stringendo i denti mentre di tanto in tanto voltava lo sguardo verso la bassina che sembrava essere sotto effetto di un potente siero d’amore.

“Trovato!!” esclamò Misha e Jared si abbandonò ad un sospiro di sollievo. Poi entrò in confusione alla vista di una benda nera stretta tra le dita di Misha.

“Che cosa?” domandò incerto mentre Misha gli poggiava un braccio sulle spalle con fare pesante.

“Sfida al buio!!” disse.

Jared barcollò e boccheggiò senza parole. “Gareggiare con una benda sugli occhi? Non credi di esagerare?” domandò preoccupandosi sul serio.

“Nono sono io che faccio le regole amico. Mi occupo solo di accaparrare sempre più giocatori. Ma lasciatelo dire, questa volta il premio in palio è davvero alto” urlò Misha mentre faceva oscillare la benda nera a pochi centimetri dal viso di Jared. “Cinquemila dollari” disse eccitato.
Jared allargò lo sguardo e un brivido gli percorse la schiena. “cavolo. Sono tanti soldi!”

“Ovvio, Jay! Che ne dici? Gareggi?”
“Devi spiegarmi le regole” bisbigliò Jared ancora incerto.


Misha allontanò il braccio dalle sue spalle per sfregare le mani tra loro in una mossa di pura eccitazione.
“Bene. È qui che entra in campo Aury. Che ne dici? Tu guidi, lei ti sta dietro, sarà i tuoi occhi. Un percorso con dieci ostacoli da affrontare. Chi taglia prima il traguardo vince” Jared fece oscillare lo sguardo tra Misha e la ragazza che aveva appena conosciuto.


Non era sicuro di voler mettere la sua vita tra le mani di una sconosciuta, insomma, in questo caso una virata a destra invece che a sinistra significava la morte certa.




“Ciao ragazzi!” esclamò qualcuno con fare pimpante mentre una mano pesante si poggiava sulla spalla di Jared facendolo sobbalzare dalla sorpresa.

Jensen indossava dei pantaloni stretti neri, maglia bianca e giubbotto di pelle. Occhiali da sole nonostante il sole sarebbe spuntato da lì a tre ore.


“Tu devi essere Misha” disse al trentenne dagli occhi Blu allungando la mano destra verso di lui mentre la sinistra stringeva la presa sulla spalla di Jared. “Ho sentito molto parlare di te e della tana” aggiunse, “E anche dei suoi giocatori” disse lanciando uno sguardo a Jared che aveva ancora la bocca aperta dal fare disinvolto di Jensen.


Misha strinse la mano di Jensen osservando il nuovo arrivato con un sopracciglio arcuato.

“Noi della tana siamo molto riservati. Mi chiedo chi ti abbia parlato di tutto questo ben di Dio”


“Oh si. Dio avrebbe molto da dire su questa magnificenza” rispose Jensen e Jared giurò di sentire del sarcasmo nelle sue parole.

“Passiamo alle cose più importanti, Jared giusto?” domandò voltandosi verso il moro impietrito.

“Ho bisogno di chiederti delle cose, sapete,” si rivolse verso Misha e Aury, “Moto da ricostruire e trucchetti da usare nelle gare...quindi, si...” disse afferrando un braccio di Jared e iniziando a tirarlo verso un posto più appartato lontano dalle orecchie di Misha e Aury.


“Che ci fai tu qui?” domandò Jared appoggiandosi al muro di un garage mentre allontanava il braccio dalla presa dell’angelo.


“Cosa credi io stia facendo. Ti salvo il culo, idiota!”

“chiarissimo” sputò Jared con acidità “adesso si che mi sento molto meglio”


Jensen si mosse in un gesto esasperato e pensò un secondo alle parole giuste da usare per il suo protetto.

“Gara al buio? Bende? Ti rendi conto di condannarti a morte?”
Jared roteò gli occhi e fece per allontanarsi dall’irritante biondino ma Jensen gli bloccò una spalla al muro dove si era poggiato. Alzò gli occhiali e li poggiò sulla testa svelando i suoi occhi smeraldo.


“Non è così pericoloso. E poi Misha dice che Aury è in gamba”


“Già. Aury, conserva una tua foto nel portafoglio.” svelò Jensen e Jared arrossì mentre boccheggiava impotente. “Dannazione, è una dannata stolker?” domandò a se stesso.

Jensen ridacchiò mentre allontanava la mano dalla spalla di Jared, sicuro che per il momento il ragazzo non si sarebbe allontanato.

“Non è una stolker. Gli piaci. E non è così brava come credi. Ha mentito, gareggia in queste gare solo da sei mesi”


Jared spalancò gli occhi e strinse i pugni maledicendo la sua imprudenza. “Cos’ha in mente di fare? Suicidarsi?” dice suscitando uno sguardo esasperato da parte di Jensen.
“Jared, non gareggiare. Ti prego”
“Non è questo il tuo ruolo” risponde Jared puntando le braccia al petto.



“Bene, come vuoi tu” digrigna i denti Jensen.

Poi si volta verso Misha e Aury e si avvicina con pochi passi veloci.

“Jared e io gareggeremo insieme alla gara al buio!” afferma suscitando l’ilarità di Jared.

“Che cosa?” tuonò avvicinandosi all’angelo che pronto gli mette un braccio pesante sulle spalle e lo avvicina a se in una morsa potente.

“Non è vero Jared, ci fidiamo così tanto uno dell’altro che non vediamo l’ora di buttarci nella mischia!”
“jensen!!” bisbiglia Jared nella presa dell’angelo mentre gli occhi di Misha si accendono di entusiasmo, “Mi sembra perfetto” afferma posando la benda nera sulla mano di Jensen.

Poi si volta verso Aury e le posa una mano sulla schiena pronto a condurla verso gli spalti degli osservatori della gara.

“Sarà per la prossima volta piccola. Buona fortuna ragazzi, vi guarderò dalle tribune. La tua moto è pronta sulla pista Jared, sbrigatevi tra cinque minuti si inizia”.


Una volta soli, Jared e Jensen si fissarono per qualche secondo in silenzio.
“Tu sei pazzo” bisbiglia Jared mentre Jensen inizia a condurlo verso il terreno di gara stracolma di gente. Il percorso da affrontare sembrava tortuoso, un paio di curve strette e dorsi abbastanza pronunciati.

I concorrenti in gara erano cinque coppie, compresi Jared e Jensen. Gli ospiti erano almeno una centinaia di persone e già urlavano i nomi dei vari concorrenti cercando di spronarli. Una voce al microfono annunciava che mancavano quattro minuti all’inizio della gara e i concorrenti dovevano iniziare a posizionarsi sulle loro moto e a bendarsi.

La tana era conosciuta da sempre per le sue gare clandestine e i premi super assortiti, ma era anche molto pericolosa.

Non è nuovo sentire di una morte durante una delle tante gare.

Jared si chiede ogni volta se lui non sia il prossimo. Dopotutto è già scampato una volta alla morte, non crede di essere ancora fortunato.


“Sei sicuro di voler partecipare?” gli chiede Jensen una volta posti ai fianchi della moto di Jared.
Jared accarezzò i sedili del veicolo e sospirò. “Sono sicurissimo, tu?” domandò alzando un sopracciglio. Jensen roteò gli occhi e iniziò a posizionare la benda sugli occhi di Jared.


“bene, quando morirai, ricorda che è stata una tua scelta” disse mentre allacciava un nodo stretto sui capelli castani di Jared. Quest’ultimo rabbrividì alle sue parole.
Jensen lo aiutò a salire sulla sua moto e una volta posizionato salì alle sue spalle. Posizionò entrambi le mani sui fianchi di Jared e strinse forte facendolo rabbrividire.


“Non sono mai salito su una moto” la voce di Jensen arriva come un sussurro all’orecchio destro di Jared che boccheggia impotente.

“Uhm. Si” borbottò impotente mentre accendeva alla cieca la sua moto.

Il motore rombò potente sotto di loro e la voce al microfono annunciò un minuto dall’inizio della gara.


“Fidati di me” sussurrò Jensen all’orecchio di Jared e strinse un po' di più la presa sui suoi fianchi.

Jared deglutì e ascoltò il conto alla rovescia del telecronista mentre il cuore prense a battergli all’impazzata.


“OKAY GO, GO, GO, GO!” urlò la voce maschile e Jared scattò in avanti ricordandosi del breve tratto rettilineo del suolo di gara.
“Rallenta!” urlò Jensen nel suo orecchio sovrastando le voce degli altri. “ORA! Gira a sinistra, ora Jared!”
Jared sterzò a sinistra affrontando la prima curva stretta. “c’è una salita, vai più veloce, sali, sali” sussurrò Jensen rafforzando la presa sui suoi fianchi formando dei probabili lividi violacei.

Jared rimane senza fiato quando il tratto di salita finì e si ritrovò a scendere alla cieca lungo la discesa. “non entrare nel panico. Stai andando bene, rallenta e ora, volta a destra, vai” Jared cercò di fare dei respiri pesanti mentre cercò di immaginarsi un percorso immaginario di fronte a se.

Seguì i comandi di Jensen e girò a destra quando gli venne detto. Sentì un tonfo alla sua destra e per poco non perse l’equilibrio se non fosse per la presa costante di Jensen su di lui.

“Oddio. cos’è successo” bisbigliò con un filo di voce e affrontò l’ennesimo dorso seguendo le istruzioni di Jensen.

“si è schiantato”.


Il cuore di Jared prende a battere più forte e frena bruscamente lungo il terreno di gara. “Ferma, scendi, basta, va bene così per questa volta ne ho abbastanza!” biascicò mentre si toglieva la benda e socchiuse gli occhi alla vista del suolo di gara davanti a se.

Gli mancavano pochi metri al traguardo.

Aspettò Jensen scendere dalla moto e poi portò il veicolo al lato della strada e la fissò con il cavalletto.

Il suo cuore stava ancora battendo fortissimo mentre lanciò uno sguardo alla moto che si è per davvero schiantata contro il muro che Jared era riuscito ad evitare grazie a Jensen.

Flashback dell’incidente di un anno fa gli tornarono alla mente e si accovacciò per riuscire a respirare meglio mentre dei medici clandestini si avvicinarono alla coppia rimasta ferita nell’incidente.


“stai bene?” gli domandò Jensen posandogli una mano sulla spalla che venne prontamente scacciata.

“Ho solo bisogno di un momento” biascicò Jared mentre il suo cuore ritornava alla realtà.
“vuoi continuare a gareggiare dopo questo?” domanda Jensen dopo pochi secondi di silenzio. La voce del telecronista proclama la coppia vincitrice e gli spalti si accende in un tripudio di applausi mentre una piccola folla piange attorno ai ragazzi che si erano gravemente feriti dallo schianto contro il muro.


“Non è la prima volta che accade”, risponde Jared mentre si alzava e iniziava a condurre la moto verso il suo garage personale. “però grazie per non avermi fatto uccidere” Jensen sospirò e osseròa il suo protetto con rassegnazione.

“Insomma, mi stai dicendo che ritornerai qui dopo che hai visto una persona rischiare la morte davanti ai tuoi occhi? Come puoi essere così insensibile”
Jared si voltò verso Jensen appena sentì le sue accuse. I suoi occhi erano lucidi e sbatté con potenza la saracinesca arrugginita del vecchio garage.

“Sono la persona più insensibile di questo mondo e allora? Non mi importa!” urlò evitando lo sguardo di alcuni curiosi mentre si alzava il cappuccio sul viso e camminava verso l’uscita della tana il più velocemente possibile per non dover incontrare Misha lungo la strada.

“tornerò ancora e gareggerò finché ne avrò voglia o finché non morirò come tanti ragazzi in questi mesi” disse mentre sentiva i passi pesanti di Jensen appena dietro di lui.

“è stata una loro scelta quella di rischiare la vita in questa gara. Non so perché dovrei essere triste quando rischiavo io stesso la stessa cosa” continuò, si voltò all’indietro per cercare di cogliere l’espressione dell’angelo ma non trovò nessuno. Jared rimase solo nella notte e all’improvviso sentì un macigno diventare più pesante nel suo petto.








In questo capitolo, il tema della ‘morte’, è davvero preso alla leggera. In questa Fic, e soprattutto nei capitoli iniziali, Jared è un personaggio cupo ed ombroso che affronta con leggerezza la maggior parte dei suoi problemi.
In futuro vi sarà chiara la natura del suo comportamento, ma nel frattempo, mi farebbe piacere scoprire qualche vostra considerazione. Giusto per capire se la storia vi sta piacendo o meno.
   
 
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