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Autore: Lady S    04/06/2018    4 recensioni
Ok, poche parole. Se anche a voi non è piaciuto come sia finito di colpo fairy tail, ecco una storia che la mia mente ha elaborato un paio di gg fa.
Buona lettura!
Dal testo
"Silver non aveva la più pallida idea di cosa pensare. Quelli che si ritrovava davanti non erano due maghi comuni, ormai ne era certo. No, quelli che si trovava di fronte erano probabilmente gli esseri più spaventosi che avesse mai visto. Stavano li a fissarsi nei loro occhi neri parlando nella loro lingua demoniaca.
Fu tentato di fare un passo indietro ma suo padre lo raggiunse.
-Sei un Devil Slayer, sei nato per essere un loro pari!-"
Genere: Azione, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Un po' tutti
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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2 - Anno 812
 

Oak Town.
Il sole splendeva placido sulla città di pietra poco prima che iniziasse l'ora del suo tramonto.

Un gruppo di 4 ragazzi si apprestava a cercare un alloggio per la notte prima che calasse l'oscurità.
Giunsero alla locanda che si trovava ai piedi della collina della città. Non era nei loro interessi trovare una sistemazione sontuosa. Si sarebbero fermati una notte e nulla più, giusto il tempo di dormire e rifocillarsi. La strada verso casa era ancora lunga, ma dopo aver portato a termine un lavoro, tornare era solo un viaggio di piacere.
I quattro presero dunque due stanze separate per dividersi tra maschi e femmine. Si diedero una veloce rinfrescata prima di scendere nella taverna per cenare tutti insieme.
Il ragazzo più giovane fu il primo a scendere e si sedette al bancone del bar, pronto a provare una dei suoi ultimi esperimenti.

-Salve, vorrei ordinare qualcosa da bere, per cortesia-

Gli si avvicinò una ragazza che sembrava molto giovane, anzi decisamente troppo giovane per essere una lavorante. Il giovane vide che la ragazza non aveva nessuna intenzione di andarsene, anzi sembrava proprio che stesse aspettando la sia ordinazione.

Fu allora che si costrinse a sfoderare un sorriso e nella maniera più cordiale possibile le chiese -Potresti per cortesia andare a cercare l'oste o la locandiera?-

Incredibilmente il viso della ragazza divenne tutto rosso, facendo raggiungere la sua carnagione la stessa tonalità rosa dei suoi capelli, e la sue espressione divenne buffa, nonché fosse visibilmente indispettita. Il giovane dovette trattenersi dal riderle in faccia. Sembrava quasi che anche le sue trecce potessero alzarsi e darle un'aria ancora più infuriata.

-Nostro caro ospite, sono proprio qui, davanti a lei pronta a prenderle l'ordinazione se soltanto volesse gentilmente dirmi che cosa posso servirle- gli rispose a tono, con un filo di prepotenza nella sua voce, ben celata dalle parole tutto sommato gentili..
..peccato che anche la voce sembrasse quella di una bambina.

Il ragazzo dovette girare il viso e mettersi una mano davanti alla bocca per nascondere il ghigno divertito che si stava formando sulla sua faccia.
Si, si sentiva quasi in colpa per come si stava comportando, non lo negava. Sapeva benissimo che quella ragazzina non doveva essere molto più piccola di lui, anzi, guardandola meglio poteva quasi azzardare a dire che potessero essere coetanei.
Ottimo, questo voleva dire che il suo esperimento stava funzionando. Decise di osare di più.

-Ragazza, non ho tempo da perdere. Sono sicuro che tu non abbia l'età per lavorare, figurarsi se posso chiederti di servirmi una birra!- disse, facendo molta attenzione mentre alzava il tono della voce al fine di non mandare tutto all'aria.

Si pentì quasi immediatamente di quello che aveva appena fatto. La ragazzina infatti era saltata in piedi sul bancone e sembrava pronta a saltargli letteralmente addosso, visto e considerato il pugno che stava preparando, un destro per la precisione.
Fu allora che il giovane fece l'unica cosa possibile, ovvero si scostò, spostandosi all'indietro, perdendo l'equilibrio sullo sgabello e cadendo inevitabilmente con il sedere a terra. Inutile dire che qualcuno seduto ai tavoli si mise a ridere molto rumorosamente.

Quando si accorse di quello che era appena successo, si guardò intorno per un momento.
La ragazzina era stata placcata dall'oste, un omone enorme e non più troppo giovane che si era prontamente messo in mezzo a loro due e che adesso la teneva bloccata nonostante scalciasse, con un braccio, sulla sua spalla mentre porgeva l'altra mano al ragazzo a terra.
Vide il viso della ragazza passare dalla rabbia allo stupore.

Con l'oste invece andò peggio. Il suoi occhi passarono dall'essere dispiaciuti ad essere furenti.

-Tu, ragazzino, sei un mago, vero?- gli chiese mentre posava a terra la ragazza dai capelli rosa

Il ragazzino saltò immediatamente in piedi, scostandosi la ciocca di capelli neri che gli era cascata sugli occhi.
Sulle gambe malferme fece leggermente un segno di assenso con il capo.

L'omone scosse la testa, sconsolato.
La ragazzina invece lo fissò, imbambolata. Tutta la sua rabbia era scomparsa di colpo, lasciando solo meraviglia e sorpresa.
L'oste si chinò sul ragazzo, dandogli una pacca sulla testa.

-Ragazzino, ho avuto a che fare con tanti maghi in vita mia, nonostante non mi siano mai piaciuti. Non che io abbia qualcosa contro di voi, sia chiaro, ma avete tutti un carattere che non mi piace. Vi credete superiori a noi e, per questo, fate ogni cosa vi passi per la testa. Esattamente come te, ragazzino. Stavi provando una magia muta-forma, non è vero?- non aspettò neanche che gli rispondesse che subito si girò verso l'altra ragazzina -E tu, signorina, oh io e te abbiamo già fatto questo discorso tante, troppe volte. Non puoi lavorare da sola, sei ancora troppo giovane, lo sai! Qualche volta mi metterai nei guai. Se non fosse per mia moglie, ti avrei già cacciata da molto tempo. E ora, vai a cercarla e non osare allontanarti ancora da lei. Sono stato chiaro, Layla?-
La ragazzina corse immediatamente dietro il bancone, ma questa volta raggiunse una donna matura che stava lavorando. Non le disse nulla, ma la guardò con aria di rimprovero e le diede un vassoio con delle pietanze da portare al tavolo accanto.

L'oste si girò ancora verso il ragazzo con tutta l'aria di continuare a rimproverarlo.
Dal canto suo, lui cercò di farsi ancora più piccolo..ma qualcuno gli mise un braccio intorno alle spalle.
Qualcuno che, per fortuna, conosceva molto bene.

-Signore, lo deve perdonare. Il mio compagno si stava solo esercitando. È un po' ansioso perché una volta tornati a Magnolia dovrà gareggiare al torneo delle fate e far valere il suo diritto di nascita- disse la ragazza che si era appena messa alle spalle del giovane. -Ho sentito quello che stava dicendo prima e capisco come mai gli abitanti di Oak City siano avversi ai maghi: avete avuto una delle più brutte esperienze mentre i Phantom Lord risiedevano qui. Ma non siamo tutti uguali. Le garantisco che nessuno della mia gilda farebbe mai qualcosa che potesse fare del male ai cittadini comuni, lo stesso vale per le nostre reclute. Quindi per favore, consideri quello che ha fatto il mio compagno come una qualsiasi marachella fatta da un ragazzo di 14 anni- e così concludendo, la ragazza sfoderò il suo sorriso più ammaliante.

L'oste rimase senza parole.
La ragazza con cui stava parlando era bellissima.
Il suo abbigliamento non nascondeva nulla del suo corpo: era quello di una giovane donna con un fisico snello, sinuoso e formoso, ma dal viso si capiva bene che non era ancora vicina ai 20 anni. Aveva dei lunghi capelli bianchi leggermente ondulati che le incorniciavano il viso e si allungavano lungo tutta la sua schiena.
Lei lo stava fissando, con i suoi occhioni grigio-verdi e l'aria gentile, in attesa dei una risposta.

L'uomo si riscosse cercando di mettere insieme una frase.

-Avete parlato del torneo delle fate e del diritto di nascita. Questo vuol dire che..- ma non finì mai la frase perchè la ragazza intervenne.

-Che noi siamo maghi di fairy tail. Mi dia retta, si ricordi il nome di questo ragazzo, perchè sentirà spesso parlare di lui in futuro.- così dicendo si allontanò andandosi a sedere al tavolo dove il resto dei compagni la stavano aspettando.

Il ragazzo allora fece per andarle dietro, ma l'oste gli mise una mano su una spalla.

-Ragazzino, chi diavolo sei?-

Il ragazzo si voltò verso l'uomo un'ultima volta, puntando i suoi occhi neri taglienti verso di lui.

-Io sono Silver. Silver Fullbuster.-

 

 

 

 

 

 

ANGOLO DELL'AUTRICE

Si lo so, sono terribile.

Qualcuno già nel precedente capitolo ha intuito quanto io fossi appassionata ai misteri e ai colpi di scena per cui, ODIATEMI PURE, sono qui apposta a lasciarvi sulle spine.

Ve lo dico, io sto già ridendo da sola come una pazza immaginando tutti gli accidenti che mi state mandando.
So perfettamente che ci saranno pareri contrastanti su chi sia effettivamente Silver..ma non vi dirò nulla, mi spiace (anzi, no! :D)

Ringrazio per le recensioni allo scorso capitolo:

  • Sissi1978

  • Dovah3K

Ringrazio anche tutti coloro che hanno solo letto e continueranno a farlo.

Spero di avervi invogliato a seguirmi in questa mia nuova FF.
Un bacio a tutti,
Lady S

   
 
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