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Autore: Curleyswife3    04/06/2018    0 recensioni
La carriera musicale di Brad Turner sta per avere una svolta inaspettata; la vita di Vanessa Warfield, anche. Tatuaggi che svelano amori dimenticati, tatuaggi che...boh? Parole, parolacce, giochi di parole, pogo selvaggio, T-shirt con Eddie che esce dalla tomba...e i primi turbamenti del giovane Trakker.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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I WANT YOU (1)
  
 
La giornata di Brad Turner, partita col piede sbagliato e via via diventata sempre più incasinata, conobbe all’improvviso una svolta sorprendente.
Boogie gli diede di gomito e disse: “Questa è una che lavora con Bruno, un amico di Izzy. Oddio, sinceramente non so che lavoro possa mai fare quel brutto tipo con la cresta arancione” aggiunse “ma certo niente di legale” (2).
Brad scrollò le spalle, sempre più insofferente e distratto.
“Però” esclamò Boogie strizzandogli l’occhio “la canzone si chiama I Want You: già mi pare un buon punto di partenza…”.
L’altro sbuffò, senza alzare lo sguardo dal pentagramma dove si aggrovigliavano note senza senso.
Quando la base partì, un assolo di chitarra elettrica sparato a tutto volume quasi lo fece sobbalzare.
 “Niente male l’attacco” si sorprese a pensare.
 
I want drugs, I want booze
I want to mess with anything that I can use
I wanna spend a ton of cash
I want a fancy car that I ca
n crash!
 
Brad Turner sgranò gli occhi.
Quella voce.
Graffiante, bassa, a tratti roca, a tratti terribilmente sensuale.
Inconfondibile.
Si ostinò a
 non sollevare ancora lo sguardo: il sospetto che aveva appena attraversato il cervello era troppo inverosimile.
Già, di sicuro doveva essersi sbagliato.
Non era possibile.
Eppure, la sua voce…
 
But, I want you like I never wanted anythin’ else before
I want you like I never wanted anythin’ else before

Yeah
 
La stessa voce che spesso lo aveva schernito o insultato durante un inseguimento in volo.
La voce di Vanessa Warfield.
Finalmente si decise a alzare gli occhi.
Esatto: proprio lei, inguainata in mix letale di pantaloni di pelle nera e top dello stesso colore, la vita stretta da un pesante cinturone di cuoio borchiato, anfibi ai piedi e una collezione completa di curve su cui Condor avrebbe molto facilmente sbandato.
 
I want control, I love to fight
With anyone that bugs me, and I got the right

 
Di fronte a lui, le gambe divaricate, il corpo teso come se si stesse preparando a lottare contro una tempesta.
I muscoli guizzanti delle braccia, i capelli rossi selvaggi che parevano mandare scintille.
Energia allo stato puro.

Hear me now, I wanna be clear
Ever since I met you, I want you here
 
Cantava, con la sua piccola bocca imbronciata che avrebbe fatto resuscitare persino Tutankhamon.
Le dita cariche di anelli stringevano l’asta del microfono come se ci stessero facendo l’amore e Brad si sorprese a pensare che non l’aveva mai vista con addosso niente di diverso dalla sua deprimente uniforme.
E anche che la cosa, date le circostanze, era un vero peccato.
Notò che un vistoso tatuaggio le copriva il braccio destro, fin quasi al gomito: un sofisticato intrico di fiori e volute d’inchiostro, sul quale spiccava una sagoma scura che non riuscì a distinguere con precisione. 
Accanto a lui, Izzy la squadrava con gli occhi fuori dalle orbite.
Quanto a Boogie, invece, si trattava di uno dei rarissimi momenti in cui era rimasto letteralmente senza parole.
 
Cause I want you like I never wanted anythin' else before
I want you like I never wanted anythin' else before

 
Yeah


Il suo corpo vibrava, la sua voce era un urlo, ormai.
Arrabbiato, ribelle, tentatore.
Ma anche una struggente richiesta d’amore.
Una pretesa, quasi, che trasudava insieme forza, languore e desiderio.
Per una frazione di secondo Brad temette che lei avesse scoperto la sua identità e gli stesse tenendo una trappola per farlo uscire allo scoperto, ma bastò lanciarle un’altra occhiata per rendersi conto che no, Vanessa non lo stava neppure guardando e ed era solo la musica che l’assorbiva completamente, trascinandola con sé.

I want you, I want you
I want you, I want you
I want you, I want you

 
Ossessiva.
Ipnotica.
Continuando a fissarla, Brad considerò confusamente che avrebbe potuto anche pensarci prima: in effetti, con quei capelli selvaggi e quella ciocca nera da punk era chiaro che Vanessa doveva avere qualche inclinazione per la musica.
“Chissà chi sarà il fortunato…” scherzò Boogie sottovoce, chinandosi verso di lui “se si trattasse di me, certo non avrebbe bisogno di pregarmi tanto per convincermi”.
In effetti, come aveva detto Panofsky? “Una che quando canta prima ti fa arrapare e poi ti spacca il cuore con uno sguardo e se ne va lasciandoti a terra, come un cane randagio sotto la pioggia”?
Ecco, praticamente Vanessa di nome e Warfield di cognome.
 
***
La giornata di Brad Turner, dopo una svolta inaspettata, rischiò di concludersi in tragedia.
Ovviamente Izzy e Boogie, senza neppure interpellarlo, si erano subito fiondati su Vanessa non appena la canzone era finita: era chiaro che avevano trovato la loro cantante e senza nemmeno far troppa fatica!
Forse se si fosse messo d’impegno sarebbe anche riuscito a convincerli che non faceva al caso loro - certo, facendo uno sforzo infernale e giocandosi forse per sempre la sua reputazione - ma la verità era che non voleva, giacché come cantante l’agente di Veleno era un’autentica bomba, senza dubbio molto più brava con un microfono in mano che a seguire quel pendaglio da forca del suo capo.
Il rischio era enorme per lui: se qualcuno dei suoi avesse scoperto la faccenda avrebbe passato un brutto quarto d’ora… senza dubbio se a saperlo fosse stato Matt si sarebbe giocato per sempre il suo posto in squadra!
Sì, certo, era chiaro.
Eppure la curiosità di scoprire quel lato nascosto della sua nemica giurata era troppo grande, senza parlare del fatto che - al di là di ogni altra considerazione - lei era esattamente quello che serviva alla sua band per sfondare davvero.
E chissà - rifletté - in fondo se avesse avuto successo magari Vanessa avrebbe abbandonato il crimine e il vecchio Mayhem avrebbe perduto uno dei suoi agenti più in gamba: beh, certo, a vederla così la faccenda cambiava…e forse persino Matt sarebbe stato contento in quel caso.
Mentre Vanessa gli si presentava tentò di mettere a tacere i pensieri che gli frullavano per la testa (Santo Dio, non avrei mai pensato potesse succedere una cosa simile… andiamo, resta calmo e sorridi! E ancora: però, vista da vicino e senza doverle sparare addosso è ancora più sexy) e si concentrò sul tatuaggio che la ragazza sfoggiava sul braccio.
Sbirciandolo di sottecchi, si accorse che al centro del romantico rameggio si stagliava il disegno di un uccello: con disappunto notò che no, non si trattava di un condor bensì di uno stramaledetto falco che tra gli artigli ghermiva una folgore (3).
Vanessa lo fissò, con un sorrisetto.
“Prima che tu me lo chieda” disse “non sono una fan dei Great Rapids Thunderhawks, non sono nemmeno del Minnesota e l’hockey mi fa vomitare…”.
Senza volerlo, Brad dovette assumere un’espressione sbalordita, perché lei si sentì in dovere di rispondere, stringendosi nelle spalle:
“A dir la verità non so nemmeno io perché l’ho fatto. È stato l’anno scorso, dopo essere tornata da un viaggio… ehm” si schiarì la voce a Brad capì immediatamente che stava parlando di “lavoro” “in Ecuador” (4).
Scosse la testa, assumendo per un istante un’aria quasi sognante.
“Era come se una vocina interiore mi dicesse di farlo…boh, comunque non ha più importanza”.
Izzy li interruppe, lasciando Brad con tutta la sua curiosità inappagata.
“Ehi, Nessie” la apostrofò “allora andiamo a festeggiare?”.
Vanessa si accigliò.
Nessie?!?” disse, con un tono minaccioso che il giovane chitarrista le conosceva fin troppo bene.
L’altro annuì.
“Già, baby” replicò “Tutti in questa band hanno un soprannome. Lui”  indicò Brad  “è turning Turner perché a volte ti giri e puff! Lui è scomparso sul più bello senza lasciare traccia” (5).
Brad iniziò a tremare.
Ma Vanessa piegò la testa di lato e disse solo, con aria di sufficienza: “Uao. La tua ragazza non ne sarà mica tanto contenta”.
“E perché Nessie? Spero non per il mio nome perché sarebbe una vera stronzata” domandò l’agente di Veleno. Brad notò che era come se stesse ancora decidendo se prenderla a ridere o saltare al collo del povero batterista.
“Nel tuo caso abbiamo scelto Nessie perché…” intervenne Boogie, che le si avvicinò così tanto che Brad temette seriamente che la ragazza gli fratturasse il naso con una gomitata “i tuoi occhi sono dello stesso colore del lago di Lockness e perché dalle loro profondità…”
Assunse un’espressione da poeta stilnovista.
“sembra che all’improvviso possa saltar fuori un mostro”.
Sul quartetto calò qualche secondo di gelo e per la seconda volta in un giorno Brad rimpianse di non avere con sé la sua M.A.S.K.
Ma Vanessa lo sorprese di nuovo, con una risata tutto sommato divertita. Quasi un po’ compiaciuta.
“Allora” insisté il bassista “ vieni anche tu con noi? Andiamo nella pizzeria di un amico di Brad…come si chiama? Dusty o Rusty o qualcosa del genere”. (6)
Turner deglutì, mentre qualcosa di freddo si aggrovigliava nelle sue budella.
“No, dai” intervenne, cercando di mantenere un tono pacato “m-magari lei è già impegnata…”.
“Eddai, vieni anche tu” ripeté Izzy “così festeggiamo!”.
“In una pizzeria?” replicò Vanessa, con aria schifata.
Si passò la mano inguantata in un maker di pelle nera tra i capelli fiammeggianti, raccattò la sua borsa e si girò di tre quarti.
“Voi tre ragazzi avete guardato troppo a lungo il mio sedere per non sapere che io non mangio la pizza”.
Disse poi con la sua voce più sensuale, prima di  voltarsi del tutto e scivolare sinuosa  fuori dalla stanza.
Il batterista si portò una mano al cuore e finse di cadere a terra.
“Colpito e affondato!” sospirò con ardore.
Brad invece sospirò di sollievo.
 
 
Note&credits:
 
1)Il titolo del capitolo e il testo della canzone appartengono appunto a “I Want You” della mitica Joan Jett, alla cui bellezza e bravura tutta questa fanfiction è un goffo omaggio. Il testo, che vi lascio qui sotto tradotto, pare però scritto apposta per miss Warfield: Voglio droghe, voglio alcol/Voglio pasticciare con tutto ciò che posso usare/Voglio spendere un sacco di soldi/Voglio una macchina di lusso da poter distruggere!/ Ma voglio te come non ho mai voluto niente altro prima/Voglio che ti piace non ho mai voluto altro prima sì Io voglio avere il controllo, mi piace combattere/ Con chiunque mi disturba, e ho avuto ragione/Ascoltami ora, voglio essere chiaro/ da quando ti ho incontrato, ti voglio qui/ Perché voglio piacerti come non ho mai voluto nient'altro prima/Voglio piacerti come non ho mai voluto nient'altro prima/sì Ti voglio, ti voglio/ Ti voglio, ti voglio/Ti voglio, ti voglio;
 
2) si tratta del grande Bruno Sheppard, dotato di cresta fulva e di un’auto a forma di scorpione;
 
3) La cosa necessita di una spiegazione: il veicolo di Brad, che come sappiamo non è mai stato indifferente al fascino della rossa, si chiama appunto “Condor”, ma qui si parla di falchi (“Hawks”) e non di condor…
 
4) Il riferimento è a un’altra mia fic “Misterious M.A.S.K.” che rappresenta l’antecedente della trama di questa;
 
5) Ricordo ai fans le mitiche scenette in cui, a ogni episodio, i nostri alla vista del lampeggiare dell’orologio M.A.S.K. mollavano su due piedi qualunque cosa stessero facendo per fiondarsi in azione;
 
6) Ovviamente il pizzaiolo in esame non può che essere Dusty Hayes
 
   
 
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