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Autore: AntiFantasy    04/06/2018    0 recensioni
Quando un Jeff bagnato fradicio fa irruzione alla CreepyHouse, i nostri spaventosi beniamini dovranno rendersi conto del pericolo che li attende fuori dalla porta. Riusciranno a fuggire per l'intera estate a una Fangirl assatanata?
Non prendete questa roba sul serio, potrebbe danneggiare i vostri neuroni in modo permanente
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna, Het | Personaggi: Jeff the Killer, Slenderman, Ticci Toby, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Jeff si chinò sulla figura che dormiva tranquillamente nel suo morbido letto. 

La scosse appena, quel che bastava per svegliarla, e accostò il proprio viso al suo, attendendo impaziente la sua reazione. 

La ragazzina aprì gli occhi, inizialmente confusa. 

“Shh…” sussurrò il killer “Go to…”

“…Sleep!!” strillò improvvisamente lei, lasciandolo sconvolto. “JEFFY!”  

Prima che il ragazzo potesse tentare una qualsiasi mossa si ritrovò a terra, con quella che doveva essere la sua vittima a inchiodarlo sul pavimento. 

“Adesso sei mio, piccolo folletto talpa birbone”  disse la ragazza con un ampio sorriso. 





“Jeff?” 

“Oh mio dio…oh mio dio…”

“Piantala, Toby!”

Jeff si riprese di botto al suono di alcune voci. Si drizzò a sedere, prendendosi la testa dolorante fra le mani.

“Sei vivo,  Jeff!” Toby fece per abbracciare il killer, che lo spinse indietro. 

“ E non mi toccare…” 

“Sii più gentile, fratellino” lo rimbeccò aspramente Liu. “Ci hai fatto prendere un colpo, sai?”

Toby annuì freneticamente. “Già! Credevo che fossi morto!”

“Lo sappiamo, Toby…” fece l’altro sollevando gli occhi al cielo. 

“Che... cosa mi è successo?” si intromise allora Jeff.

“Speravamo che ce lo dicessi tu” spiegò Slenderman, comparso dal nulla in quel momento. “Ad un certo punto hai smesso di reagire.”

“Ho…avuto un flashback” 

La creatura tentacolata annuì gravemente, intuendo su cosa. 

“Perché le fangirls ce l’hanno con te?”  chiese sconsolato Toby.

“Perché sono bellissimo, ovviamente” rispose Jeff con un gesto teatrale

“Davveeroo?!” fece ammirato il ragazzo

“Ahimè, davvero”  

“Oh, santo cielo…” sospirò Laughing Jack.

“Cerchiamo di essere seri” li riprese Slender. 

“Io sono serio” protestò il killer sfigurato, passandosi una mano fra gli scompigliati capelli corvini. “Non sono forse stupendo?”

“Mi avvalgo della facoltà di non rispondere” ribatté Jack. 

“Come, come?!” esclamò Jeff. “Vuoi insinuare…”

“Jeff…” cercò di dire Toby, venendo ignorato.

“Io sono bellissimo!” 

“Mmh-h…” lo provocò nuovamente il pagliaccio, ridendo di gusto all’espressione furiosa del killer. 

“Non fare così!” provava a contenerlo il povero Toby. “Hai ragione…sei bellissimo!”

Una frase. Gli occhi di tutti si puntarono su di lui; l’espressione di Jeff si trasformò in una sconvolta e caramella che stava succhiando Jack gli andò di traverso.

«Merda», pensò il ragazzo, pentendosi di quel che aveva detto, mentre una parte di lui lavorava disperatamente in cerca di scuse. 

“Oh…non penserete che io volessi dire…che…” biascicò incerto. “Non intendevo… Davvero non pensate male…” 

Jeff si allontanò leggermente, mentre Laughing tossiva per sputare la caramella. 

“T-Toby…?” fece Liu, semi scioccato.

“Non volevo dire questo!” 

“Quindi non credi che sia bello?!” chiese Jeff, avvicinandosi minaccioso.

“N-no…cioè, sì…no anzi io…” singhiozzò Toby.

A salvare Toby dal coltello di Jeff, Jeff dalla caramella sputata da Jack e Jack da Liu che inciampando gli stava finendo addosso ci pensò -ancora una volta- Slenderman, somministrando un ceffone al ragazzo, disarmando il killer e afferrando il fratello di questi  per la giacca; concludendo poi con l’usare la lama del coltello per deviare la traiettoria della caramella, che colpì il vetro di una finestra con un sonoro «plick».

“BASTA!” tuonò. “Zitti tutti, sciocchi!” 

“Ma io…” 

“Ascolta, uomo in smoking…”

“Veramente è colpa…”

“Io stavo zitto!”

“ZITTI!” I tentacoli frustarono contemporaneamente l’aria, producendo un sibilo che fece regnare un silenzio irreale in tutta la stanza.

Slender attese un momento, gustandosi la calma. 

“Bene. Ora seguitemi”

  
   
 
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