Forse sarebbe stato meglio se fossi rimasta a casa, alla fine non avrebbe aspettato fuori dalla mia porta per tutta la sera. Invece ora siamo qui, camminiamo in silenzio mentre nella mia testa un miliardo di parole stanno facendo confusione: vorrei dire tante cose, ma non ci riesco, non so quali siano le parole migliori da pronunciare, non voglio rovinare tutto un'alta volta. Anche lui non ha ancora detto una parola, in fondo lo capisco, ma non credo di riuscire a sopportare ancora per molto questo rumoroso silenzio. L'unica domanda a cui non riesco a trovare una risposta è < Perchè mi hai voluto vedere se poi non mi parli? >, ma non ho il coraggio di dirla ad alta voce. Questo insopportabile silenzio ci accompagna fino alla porta del mio appartamento, sono esausta di tutte le parole che avrei voluto dire.
< Scusa > è quella più adatta ed anche l'unica che riesco a pronunciare. Sento rompersi dentro di me tutto quel ghiaccio che mi ha fatto resatre zitta per tutta la sera.
< Sono stata veramente una stronza prima, agli scogli, e anche adesso... insomma non sono riuscita a dire una parola per tutta la sera... Lo capisco che ti ho ferito e forse sarebbe meglio se la finiamo qua. >
Probabilmente non ho detto proprio quello che pensavo, ma forse sono le parole più giuste. Però se non riesco a smettere di pensare a lui e a quanto possa avergli fatto male non significa che un po' a lui ci tengo? È difficile sostenere il suo sguardo, era sicuramente più facile sopportare il silenzio. Perchè non mi dice neanche una parola? Se fossi rimasta zitta anche stavolta non avrei rovinato tutto. Devo ammettere che sono piuttosto brava a dire le parole meno adatte al momento sbagliato.
< Ci vediamo domani? > è tutto ciò che ha detto prima di andare via.
< A domani >