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Autore: Elisir86    05/06/2018    2 recensioni
Infine si accorse che quell'immagine che lo stava fissando con occhi sgranati non era la sua.
Certo il viso era simile al suo -forse con qualche chilo in più- ma i capelli erano di un castano scuro e gli occhi erano di un tenue verde...
...un colore che non vedeva da secoli.
Si portò una mano al petto e il riflesso eseguì lo stesso movimento e forse -ma solo perché ancora non aveva metabolizzato tutte le stranezze- quello fu il momento più spaventoso della sua vita.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: 2p!Hetalia, Austria/Roderich Edelstein, Danimarca, Sud Italia/Lovino Vargas, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo XXVII

Flavio

 

 

 

Il silenzio che si era creato era qualcosa di divino. Non si era aspettato di riuscire ad azzittire tutti con una affermazione.

Deformò il suo candido sorriso con uno più viscido facendo sussultare suo fratello e ricevendo uno sguardo gelato da Russia.

“C...che cosa intendi dire?” il balbettio di quella ameba di Nord Italia gli fece alzare gli occhi al soffitto -che doveva ammettere, era davvero stupendo con quell'affresco-, valutò l'idea di fare un lungo monologo ma decise di scartarla.

“Trovo interessante la soluzione di Danimarca, il problema verrebbe risolto nel giro di pochissimo e con un minimo di...” fu interrotto dal sbattere di un piede sul palchetto, Inghilterra lo guardava con occhi verdi e affilati, le labbra stirate in una smorfia e le mani che stringevano il microfono come se avesse voluto romperlo “Parlate proprio voi che non avete avuto nessun attentato?!”

Con la coda dell'occhio vide Feliciano sobbalzare e abbassare lo sguardo, non sapeva perché ma vedere quel senso di inferiorità su quella faccia così simile a quella di Luciano gli diede fastidio! “Siamo stati minacciati parecchie volte.” la sua voce era calma e sicura, nel silenzio più completo si alzò in piedi e fissò il suo sguardo in quello dell'inglese.

“Nei vari attentati sono morti anche italiani, volete negarlo?” non lo chiese, era un dato di fatto, stava tutto scritto nero su bianco sugli appunti di Feliciano. Nessuno fiatò, “Senza contare che noi abbiamo un aumento di clandestini e l'Europa non sta aiutando come promesso. Non ci servono i vostri ringraziamenti per il lavoro svolto e tanto meno medaglie all'onore, noi stiamo soffocando!”

Inghilterra si sporse in avanti pronto a ribattere ma Flavio non aveva intenzione di lasciarlo parlare “Avete lasciato tutto nella mani nostre...” e saettò con lo sguardo verso Nord Italia che lo guardava con ammirazione -chi lo capiva era davvero bravo- “...e in quelle di Grecia. Sono sicuro che anche lui sia stanco della situazione.”

Vide il giovane così simile a Hermes alzare leggermente le spalle, grattarsi i capelli e annuire lievemente mentre sbadigliava spudoratamente, Flavio era sicuro che gli stava già sulle scatole nonostante fosse veramente un gran pezzo di manzo.

“Per questo trovo interessante la proposta di Danimarca, ciò porterebbe sollievo sia alla nostra Nazione sia a quella greca.” in quel momento iniziarono i mormorii, i Paesi Arabi sembravano pronti ad esplodere e discutevano nella loro lingua -che lui comprendeva- di trattative economiche e politiche che avevano intrapreso con l'unione europea.

“Feliciano!” la voce di Germania echeggiò nella sala sovrastando i bisbigli, “Tu sei d'accordo con quello che ha detto Sud Italia? La tua Nazione ha idee simili?” Flavio sbatté un pugno sul bracciolo della propria poltrona “COSA VUOL DIRE LA SUA NAZIONE?” lo ringhiò con talmente tanta rabbia che perfino Russia trattenne il fiato “FINO A PROVA CONTRARIA L'ITALIA È DI ENTRAMBI!”

Nord Italia sobbalzò terrorizzato da quella scena “M...ma io...ho s...ssssse....mpreeee...” iniziò a balbettare e vedere quel piagnucolone in quello stato lo fece calmare. Se fosse stato nel suo mondo avrebbero chiesto a lui, Flavio, cosa ne pensasse ma lui era in simbiosi con suo fratello e nessuno dei due vedeva l'Italia ne di uno ne dell'altro.

Sospirò portando due dita sulle tempie massaggiandole “Non importa...” buttò fuori ancora con molto veleno “...La mia era una modesta opinione personale. Ho solo espresso il mio pensiero e non mi ero consultato con mio fratello. Tuttavia, voglio sottolineare che io, F...Romano, non ho nessuna intenzione di continuare ad accettare clandestini sulle mie coste a costo di mitragliare tutte le imbarcazioni.”

Fissò le due Nazioni sul palchetto ignorando il pigolio proveniente da Nord Italia “Non esiterò a uccidere e torturare chiunque provi ad entrare clandestinamente.” allungò l'indice verso quei due biondini da strapazzo “E la stessa sorte toccherà a chi avrà da ridire sulla mia gestione. Se Lu...Feliciano è comprensivo io non lo sono.”

Inghilterra snudò i denti “Tu, piccolo bastardello, come osi minacciarci?” Germania irrigidì la mascella “Abbiamo dei trattati da rispettare...” iniziò ma fu fermato dall'ennesimo singulto di Feliciano.

“Ora basta...” Flavio lo osservò con la coda dell'occhio “...basta dire cazzate.” lo vide tremare di rabbia “Tu non sei così. Tu non lo faresti mai...” o quel piagnucolone parlava del suo vero fratello?

Strano, da quello che aveva capito odiava tutti, era collerico e teneva chiunque a distanza -tanto che nemmeno Spagna lo amava-.

Sorrise voltandosi verso di lui “Tu credi?” e la faccia che sbiancava di Feliciano fu la cosa più divertente che avesse visto in quella mattinata.

 

 

 

NOTE:

 

Sono in ritardo e mi scuso, ma tra i vari impegni non sono riuscita ad accendere il computer e visto che scrivere sul cellulare mi fa schifo ho aspettato il momento giusto per buttar giù il capitolo.

Non lo riguardo per il solo fatto che so di non averne il tempo. Sono le 23.06 e domani mi sveglio alle 06.00 perciò perdonatemi ma voglio andare a dormire.

Detto questo, abbiate fede che questa fanfic la finisco, con calma, ma arriverò alla fine!

 

Flavio qui fa il suo discorso, e lo termina con una minaccia per niente velata a tutte le Nazioni XD io m'immagino Spagna quando lo saprà XD

 

Voglio sottolineare che io non ho nulla contro lo straniero -figurarsi il mio amore e arabo-, e che sono leggermente ignorante sulle stime di quanti clandestini ospitiamo noi e quanti ne ospitano gli altri Paesi.

Ricordo che questa è una fanfic dove ci sono personaggi non propriamente sani di mente -Flavio ad esempio è un torturatore- e che non voglio inneggiare al razzismo, al bullismo e alla violenza.

Probabilmente tutti coloro che seguono la fanfic lo capiscono ma è meglio specificare.

 

Tornando a noi, nel prossimo capitolo torneremo nel modo 2p!

 

Un grazie a tutti coloro che recensiscono.

 

Elisir

  
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