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Autore: Freeshane    06/06/2018    1 recensioni
Mondo Prigione, 1994.
Lui, vampiro che aveva scoperto cosa fosse la redenzione, grazie l'amore della sua vita, Elena Gilbert.
Lei, strega che aveva sempre combattuto per il bene, sacrificandosi per le persone che amava.
Così diversi, così simili.
Entrambi saranno rinchiusi all'interno del mondo prigione nel 1994, dove ritroveranno la speranza, la forza, il coraggio, innamorandosi l'uno dell'altra come quando ci si addormenta, piano piano e poi.. Profondamente. [Cit.] Dal testo:
Non c’era musica, ma non ne avevano bisogno. Cominciarono a ballare l’una stretta all’altro e si dimenticarono per un attimo di tutto ciò che gli fosse successo in quell’anno, godendosi la magia e l’intensità di quell’attimo. Mentre ondeggiavano a ritmo di un lento che non suonava realmente, si guardarono intensamente negli occhi e in questi ognuno di loro trovò conforto, speranza, forza, amore. Bonnie cercò di comprendere in quei brevi istanti quando fosse iniziata- qualsiasi cosa ci fosse- tra loro due, così cercò di ritornare all’inizio, dal giorno in cui erano arrivati nel 1994, e pensò che forse, in un altro universo parallelo sarebbero stati insieme.
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bonnie Bennett, Damon Salvatore, Elena Gilbert, Un po' tutti | Coppie: Bonnie/Damon, Damon/Elena
Note: Lemon, Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Sky Full of Stars'
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36.


 
I mesi passavano inesorabili e la pancia di Elena continuava ad ampliarsi sempre più a causa del bambino, il cui sesso era ancora sconosciuto, che cresceva sempre di più. 

« Il feto oggi ha scalciato troppe volte, credo sia un po’ irrequieto » Osservò Elena, che si distese nel divano della Armory, visti i piedi gonfi.

Bonnie e Caroline si guardarono stranite e preoccupate.

« Feto? Elena, sei al settimo mese di gravidanza.. Ormai è un bambino » La riprese Caroline.

« Lo so, lo so, è che questo non è mio figlio... E’ solamente un mezzo con cui le streghe anziane vogliono uccidere il demone, visto che io non posso farlo, non ha niente a che fare con me » Spiegò la donna sospirando.

« Elena, tra tre mesi partorirai questo bambino, ha esattamente a che fare con te » Disse Bonnie guardandola.

Elena sospirò e provò ad accarezzarsi la pancia, ma con scarso risultato poiché appena poggiata la scostò subito come se rifiutasse anche solo l’idea.

« Metterò al mondo un angelo che distruggerà quel demone, non mio figlio.. Io sono un vampiro, non posso avere bambini, vi ricordo » Disse Elena.

Bonnie e Caroline si guardarono ancora preoccupate e lasciarono che la loro amica si riposasse; la vampira bionda approfittò della pace di quel pomeriggio per organizzare la cena di compleanno del loro amico Matt , mentre Bonnie andò a trovare Enzo nel suo studio.

« Bonnie Bennett, quale onore » Disse sarcastico « Da quando lavori in quella scuola di magia non sei venuta più a trovarmi » Affermò divertito.

Bonnie rise leggermente e ripensò al momento in cui comunicò al suo grande amico che avrebbe lavorato al fianco del suo grande amore, Damon, alla scuola di magia che portava il suo nome. Lui era stato davvero felice per la migliore amica, seppur quest’ultima non poteva esimersi dalla battaglia finale contro il demone. Inoltre, Bonnie era sinceramente felice per i suoi due migliori amici, proprio Enzo ed Elena, che da qualche mese a questa parte erano diventati una coppia felice e innamorata, nonostante la situazione difficile della gravidanza.

« Sono venuta a trovare Elena quindi eccomi qui » Disse ridendo leggermente « In realtà, sono venuta qui per parlarti »

« Dimmi tutto » Rispose Enzo.

« Elena sta reagendo alla gravidanza in un modo che non è completamente da lei... E’ fredda, distaccata, come se non stesse portando in grembo il suo bambino ma una macchina  stermina- demoni. Tu hai notato qualcosa? » Chiese la strega Bennett.

Enzo sospirò e si avvicinò alla sua amica.

« Io ed Elena stiamo insieme davvero da poco, eppure credo di averla capita come se la conoscessi da sempre... Ha paura di soffrire ancora per la perdita di qualcuno che ama, sa che questo bambino così piccolo dovrà affrontare un demone potentissimo ed è possibile che il bene perda, lei ha solo paura di perdere qualcuno di importante, per questo preferisce distaccarsi. E credo che questo sia migliore per lei » Spiegò Enzo.

Bonnie ascoltò ogni parola. Avevano senso. Ma comunque scosse la testa contrariata.

« Non accadrà niente al bambino di Elena, non lo permetterò » Affermò determinata.

« Bonnie non puoi saperlo! La tua magia è fondamentale ma è il bambino che dovrà affrontare il demone! » Esclamò Enzo.

« Elena ha sempre desiderato una famiglia, un marito e tanti bambini... L’essere vampiro l’ha portata a rinunciare ad una grande parte di se stessa ma Dio, il destino, la fata turchina o non so, le ha dato una grande possibilità e lei non la può sprecare solo perché ha paura di soffrire. Lei ti ama, lei si fida di te... Non dovresti permetterle questo » Disse Bonnie.

Enzo sospirò e abbassò lo sguardo.

« Hai ragione, io l’ho messa in questo casino ed io devo aiutarla » Affermò Enzo sospirando.

Bonnie annuì e assieme al suo amico escogitò un piano fantastico, sollecitando la partecipazione di persone molto speciali, una cosa era sicura: quella sera non si sarebbe festeggiato solo il compleanno di Matt.
 





 
***
 






Elena si era diretta piuttosto allarmata al cimitero di Mystic Falls, dopo che l’aveva chiamata Bonnie che sembrava piuttosto preoccupata; non aveva detto niente ad Enzo,  lui era eccessivamente protettivo nei suoi riguardi, non voleva che capitasse niente all’unico modo per distruggere il suo più grande nemico. Quando giunse al cimitero si guardò attorno, era davvero strano per lei essere lì, poi notò una strana luce nella cappella dei Salvatore, così vi entrò credendo vi fosse Bonnie ad aspettarla.

« Sorpresa! » Urlarono tutti in coro, lasciando sbigottita Elena.

« Ma... sbaglio o oggi è il compleanno di Matt e non il mio? » Chiese divertita.

Dinnanzi a lei vi erano i suoi più grandi amici: Bonnie, Caroline, Tyler, Matt, perfino suo fratello Jeremy che la guardavano sorridendo.

« Beh, ci siamo accorti solo adesso che non abbiamo mai veramente festeggiato la tua gravidanza » Affermò Matt sorridendole leggermente.

Ma a quelle parole, Elena si incupì notevolmente, e tutti lo notarono.

« Vorrei tanto che questo fosse il mio bambino ma non lo è, sono incinta solo perché io non sono abbastanza pura da essere considerata un angelo! E poi perché mi avete portata qui?! » Chiese Elena infastidita.

« Era il mio 18esimo compleanno, non volevo festeggiare perché tra le tante altre cose.. Ero morta, non avevo nulla per cui festeggiare. Però voi mi avete portata qui , per dare inizio alla mia nuova vita e nonostante tutto la sto vivendo davvero appieno. Quando tu sei diventata un vampiro, in un modo o nell’altro, hai smesso di vivere perché hai rinunciato a tutto ciò che hai sempre desiderato.. L’umanità. Adesso, questo bambino o bambina ti sta dando la possibilità di ritornare a vivere, non perdere questa possibilità solo perché hai paura » Disse dolcemente Caroline.

Elena abbassò lo sguardo, la sua migliore amica aveva centrato in pieno il problema.

« Ha ragione Caroline, tesoro »

Quando Elena rialzò lo sguardo, vide Enzo che le venne incontro e le accarezzò dolcemente il volto mentre tutti gli altri guardarono la scena inteneriti.

« Se mi lascio prendere dalle emozioni non so se riuscirò a separarmi dal bambino una volta nato... Capisci? » Chiese Elena con le lacrime agli occhi.

« Lo affronteremo insieme, se tu lo vorrai, io ti starò vicino e ti terrò la mano quando il bambino verrà al mondo e per il resto della sua vita.. Tu sei sua madre, Elena, questo non può cambiare » Disse Enzo dolcemente.

Elena lo guardò negli occhi.

« Sei entrato così all’improvviso nella mia vita e l’hai stravolta... Dopo Damon non credevo di potermi innamorare di un altro uomo e invece eccoti, hai cambiato la mia vita Lorenzo St. John »

« E tu  la mia, Elena Gilbert, ti amo » Rispose sorridendo.

« Anch’io ti amo »

Ed entrambi si diedero un dolce bacio mentre tutti cominciarono ad applaudire felici per quella scena, quando ad un tratto Elena si accasciò a terra cominciando ad urlare per il dolore, così tutti spaventati chiamarono Jo. Qualcosa non andava. Così, Enzo e tutti gli altri portarono velocemente Elena alla Armory dove l’aspettavano già Jo, Alaric, Damon e Stefan, che sembravano piuttosto preoccupati. Il cacciatore adagiò la donna che amava sul letto cosicché Jo potesse visitarla per capire cosa avesse; solamente dopo qualche minuto uscì dalla stanza e guardò sospirando tutti gli altri che ricambiavano lo sguardo impauriti.

« Il bambino vuole uscire » Affermò Jo mentre tutti sussultarono.

« Cosa? E’ al settimo mese, è ancora troppo presto! » Esclamò Bonnie allarmata.

« Lo so ma le si sono rotte le acque ed è abbastanza dilatata, il bambino vuole uscire » Disse nuovamente per poi voltarsi verso Damon « Vuole te accanto»

Damon la guardò stranita.

« Me? Sei sicura? » Chiese.

« Si! Allora, andiamo? » Chiese Jo guardando il vampiro, il quale annuì deciso ed entrò in camera per stringere la mano ad Elena in quel momento così cruciale della sua vita.

Dall’esterno tutti non facevano altro che sentire Elena urlare di dolore e Jo che cercava di motivarla a spingere sempre più, sperando che tutto andasse per il meglio. Tutti gettarono un sospiro di sollievo quando si sentì il pianto di un bambino, ciò significava che era nato e che tutto era andato bene. Dopo poco Damon uscì dalla stanza sorridendo emozionato mentre tutti si avvicinarono a lui.

« Elena sta bene, è stata fantastica, ed è una bambina » Disse Damon commosso.

Tutti sorrisero e diedero un grande sospiro di sollievo, per poi avvicinarsi a Jo una volta che uscì dalla camera in cui era avvenuto il parto di Elena.

« Allora? Come sta? » Chiese Stefan.

Jo guardò tutti e sorrise dolcemente.

« Nonostante la bambina sia nata prematura gode di ottima salute, in effetti entrambe stanno benissimo, tra qualche minuto potrete entrare e salutarle » Rispose Jo sorridendo, per poi rientrare.

Dopo qualche minuto, Elena chiese specificatamente di far entrare Bonnie, la quale così entrò pian piano in camera e sorrise alla sua migliore amica, nonché neomamma. Si avvicinò a lei e si sedette ai piedi del letto, sorridendo ancora di più a quella piccola creatura che Elena stringeva tra le sue braccia.

« Congratulazioni, mammina » Disse Bonnie sorridendo commossa.

Elena guardò l’amica e rise leggermente, stringendo ancor di più tra le sue braccia la sua piccola bambina.

« Avevate ragione su tutto... Ho evitato in tutti i modi di amare questa piccola creatura perché avevo paura, dopo tutte le persone che ho perso in questi  anni non ce l’avrei fatta a perdere nuovamente qualcuno. Poi dopo tutto il dolore e gli sforzi del parto, mi è bastato un solo secondo in cui l’ho guardata dritta nei suoi occhietti per capire che m’apparteneva, non potevo farci nulla, l’ho amata dal primo momento. » Disse Elena dolcemente mentre piangeva commossa.

« E’ normale, Elena, tu sei così... Ami incondizionatamente, chiunque esso sia » Affermò Bonnie sorridendo.

Elena sorrise e annuì per poi abbassare il capo.

« Ho fatto entrare Damon ad assistere al parto nonostante ci fossero mille persone che avrebbero dovuto essere al mio fianco in quel momento... Tu, Caroline, Alaric, Jeremy, Stefan... Ma nel mio cuore sentivo che lui doveva stringermi la mano in quel momento, ma non c’è nulla di più » Disse rassicurandola.

« Lo so, Elena, lo so »  Le ripeté ancora per farla stare meglio.

« Bonnie.. Ti ho fatta entrare qui per una ragione. Tu e la tua magia siete indispensabili per la guerra contro Dahaki e anche mia figlia deve combattere contro questo demonio.. » Cominciò a dire Elena.

« Cosa stai cercando di dirmi, Elena? » Chiese perplessa.

« E’ mia figlia, Bonnie, non posso lasciarla combattere contro un demone, anche se le streghe le hanno dato tutta la forza di questo mondo, non posso davvero... Capisci? » Chiese Elena con le lacrime agli occhi.

« Io... Non capisco » Rispose Bonnie.

« Non lascerò che mia figlia combatta contro un mostro, mi sacrificherò io al suo posto, ma dovete promettermi che la porterete lontana dalla battaglia  » Chiese Elena con convinzione.

« Elena, io non posso lasciartelo fare! Sei la mia migliore amica e non hai abbastanza forze per affrontare un demone, visto che le streghe hanno incanalato il tuo potere in un essere puro! » Esclamò Bonnie sconvolta.

« Quell’essere puro è mia figlia, Bonnie! » Esclamò di contro Elena tra le lacrime.

« Noi troveremo un altro modo, come facciamo sempre! » Rispose Bonnie.

« Non c’è un altro modo e tu lo sai bene, Enzo ce l’ha spiegato molte volte: per affrontare il demone serve il potere di una strega Bennett e una doppelgangher che abbia i poteri di un angelo. E’ così che la sua famiglia è morta e tu lo sai! » Esclamò Elena guardando la sua migliore amica ma
Bonnie scosse la testa.

« No, io non te lo lascerò fare, io non posso perdere la mia migliore amica! » Disse con le lacrime agli occhi.

« Quando diventerai madre potrai capirmi, Bonnie, faremmo di tutto per proteggere i nostri bambini » Disse Elena sorridendole leggermente.

« Se capire questa decisione implica diventare madre allora non lo diventerò mai! » Esclamò Bonnie.

Elena sorrise e guardò la sua piccola che invece dormiva beata tra le sue braccia, e due lacrime scesero prepotenti sul suo volto, così poi guardò la sua amica con il volto rigato dalle lacrime.

« Invece lo diventerai presto, Bonnie, e sarai una madre grandiosa » Disse Elena.

« Cosa?! Ma sei impazzita?! » Chiese sconvolta la strega Bennett.

Ma Elena le sorrise e scosse leggermente la testa, per poi guardare la sua piccola.

« Se affronto il demone, sai bene che non sopravvivrò, ma questo vi darà il tempo di scappare e mettervi tutti in salvo, compresa la mia bambina. Ecco, voglio che mia figlia cresca dentro una famiglia fatta di amore vero, di sacrifici, sorrisi, risate, anche incomprensioni.. Ma con la voglia di superare sempre tutto. Per questo voglio affidare mia figlia a te e a Damon. » Affermò Elena.

« Cosa?! Elena, io.... » Cominciò a dire Bonnie, sconvolta dalle parole dell’amica.

« Hai detto che so amare incondizionatamente, ed è vero... Ma l’ho imparato da te, Bonnie Bennett, e voglio che tu sia la mamma della mia bambina quando non ci sarò più » Disse Elena.

Bonnie guardò sconvolta la sua amica, la quale sembrava invece piuttosto convinta di ciò che stava dicendo.

« Quindi, è così che deve finire? » Chiese Bonnie guardandola con le lacrime agli occhi.

Elena le sorrise e le accarezzò dolcemente la mano, stringendola poi facendola divenire un tutt’uno con la sua.

« E’ così che deve iniziare » Affermò invece Elena sorridendo.

Bonnie guardò Elena e non si riuscì a trattenere, così scoppiò a piangere ed inevitabilmente abbracciò la sua migliore amica, la quale la strinse dolcemente mentre tra le braccia teneva la sua piccola. Quel momento venne interrotto da Jo che entrò in camera, sorridendo gioiosa alle due donne e tenendo in mano una serie di documenti che probabilmente dovevano essere compilati.

« Allora, come la chiamiamo questa piccola principessa? » Chiese Jo sorridendo.

Elena guardò Bonnie e sorrise leggermente.

« Ho cercato a lungo un nome che potesse trasmettere un significato chiaro di ciò che io voglio per mia figlia… Colei che deve essere amata… E’ questo ciò che voglio per lei. Il suo nome è Amanda. » Disse Elena.

Jo sorrise e trascrisse il nome mentre Elena e Bonnie si guardarono sorridendo, godendosi quel momento così felice, nonostante tutto. Poi, Bonnie guardò negli occhi la piccola Amanda e finalmente capì cosa provava Elena, capì perché voleva salvarla a tutti i costi. Fu proprio in quel preciso momento che Amanda divenne sua figlia.









Spazio Autrice______: Beh, che dire, questo è uno dei miei capitoli preferiti e spero che anche a voi piaccia <3
Lo considero tra i miei preferiti perchè credo che il gesto di Elena sia un gesto che solo un genitore che ama incondizionatamente può fare e, allo stesso tempo, anche Bonnie che non è la madre biologica comincia a sentire quell'amore che solo una madre può sentire nei confronti di un figlio. Questo per dimostrare che l'amore va oltre qualsiasi legame socialmente stabilito. Non dico altro, lascio recensire a voi, concludo lo spazio autrice esclamando: benvenuta Amanda! 
Un abbraccio <3.


 
   
 
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