AVREI BISOGNO
Avrei bisogno
di vivere un sogno
a occhi aperti,
aperti,
tra splendidi deserti
di sabbie infertili
e mari cristallini
carini
che non resisterei
e alla fine finirei
per fare un tuffo.
Altroché la puzza di zolfo
che regna sovrana nei nostri ostelli;
vorrei solo librarmi,
liberarmi
da ogni catena,
essere finalmente un uomo
che smette di aver paura anche di una
amarena,
perché non mi piacciono,
non c’è verso di farmele piacere.
È che questa è la notte,
la mia notte,
quella mia
e solo mia,
privata,
incellofanata
apposta per me;
vorrei avvertire gioia;
dovrei proprio farlo,
ma provo noia per tutto
paranoia
persecutoria.
Dannate zanzare,
non si può neanche più dormire,
andare a nanna,
che il loro ronzio
dà il via alla loro manna;
dovrei essere sereno, almeno oggi,
ma io ho sempre paura del domani;
diceva il saggio che al domani
ci avrei pensato, perché in fondo
oggi è il domani di ieri
ed io sono ancora qua,
e la pausa chi se la fa,
non mollo,
non barcollo,
resto a galla
tra le mie fandonie e le mie finte
verità,
gioco a palla
coi miei sentimenti
latenti
penitenti
non so dove si nascondono i miei
interiori tormenti
perché sono bravi a celarsi
a non mostrarsi
in modo chiaro.
Il denaro?
Il denaro forse è un mio problema?
Io non vorrei alimentare tale
credenza oscena,
ma se non hai denaro
nessuno è disposto a darti una mano;
diventi qualcuno da evitare
diventi qualcuno che non potrà mai
remare
e scegliere il proprio percorso.
Il problema delle mie poesie
lo conoscono bene;
è quello che loro stesse contengono
ciò che a voce non so dire,
non so esprimere,
esse sono varie
e le paure intrappolano
e trattengono
giusto l’attimo che mi serve per
coglierle
e imprigionarle
per una frazione di secondo
su un misero pezzo di carta
che profuma di rose e di infantile
girotondo.
NOTA DELL’AUTORE
Una poesia così… così! Per svago. Spero possa esser stata di
vostro gradimento ^^