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Autore: SweetPaperella    08/06/2018    3 recensioni
Maria Sole Contini, ha 17 anni e ha una passione: il calcio, lo ama da quando ne ha memoria, da quando fin da bambina giocava con suo padre e suo fratello Tommy.
Finalmente il suo sogno sta per essere realizzato: grazie a una borsa di studio, passerà il suo ultimo anno di scuola a Boston, alla Eagles high school, che ha anche una prestigiosa scuola di calcio.
Una nuova vita, una nuova scuola, nuove compagne di squadra... è un sogno sì, ma non tutto sarà facile per Sole, anche perché dovrà fare i conti con il suo passato, se vorrà davvero riuscire a guardare avanti.
Genere: Romantico, Sportivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
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CAPITOLO SETTE 

 

È sabato pomeriggio, Sole si è svegliata prima del solito per correre, è nervosa e così scarica la tensione, ma non solo correre prima di una partita le porta fortuna, è sempre stata una persona scaramantica e i rituali che faceva pre partita non possono mancare proprio adesso che sta per giocare la sua prima partita con le Eagles. Non può sbagliare, deve dimostrare quello che vale. 

Torna al dormitorio giusto in tempo per farsi una doccia e infilarsi la divisa, prima di andare a fare colazione con il resto della squadra. Nonostante la corsa l’agitazione non è passata, anzi... se è possibile ora lo è anche di più, mangia i suoi pancake solo perché deve farlo per prendere energia, ma ha lo stomaco completamente chiuso, ciò le succede solo quando è nervosa, come in questo caso, o quando sta male seriamente.

Arrivate in campo, questo sabato giocano loro in casa, si motivano con l’inno e urlano come al loro solito fare “Noi siamo le Eagles e insieme vinceremo” con le mani tutte una sopra all’altra. 

«Forza Sole, voglio almeno la doppietta oggi da te» è Nick ad arrivare alle sue spalle, nel momento in cui ha finito di legarsi i capelli in una cosa di cavallo, talmente presa ad auto motivarsi che non l’ha sentito arrivare. Sussulta dallo spavento ma poi gli sorride felice di vederlo, per colpa della studio e degli allenamenti, si sono visti veramente poco di recente.

«Ehi Danes, non mi fare gli agguati alle spalle o altro che doppietta qua, muoio prima di entrare in campo di infarto» lo punzecchia lei ridendo di gusto. Gli è mancato prenderlo in giro e se ne rende conto solo adesso. A quel pensiero arrossisce lievemente, sperando subito dopo che lui non si accorga del suo improvviso rossore.

«Ma era quello lo scopo: spaventarti, sennò che gusto c’è?» ribatte lui con lo stesso tono di voce divertito. È arrossita nuovamente, l’ha notato subito, è sempre attento a ciò che fa e le piace soprattutto quando le sue guance si colorano di rosso dall’imbarazzo o dall’emozione, si vede in quel gesto la sua semplicità, la sua purezza d’animo, caratteristiche che lo stanno a poco, a poco facendo innamorare di lei. 

La ragazza sta per replicare nuovamente, ma viene interrotta da Luke che riporta la concentrazione nello spogliatoio, dando direttive sullo schema di gioco. Giocheranno con il 4-3-3-1, con Sole come unica punta e per la prima volta. Luke che glielo ricorda, fa sussultare nuovamente il suo cuore dall’agitazione. 

Scendono in campo per prime, essendo le padrone di casa, con l’inno che le accoglie e i ragazzi della scuola tutti in piedi a incitarle. 

Poco prima di entrare Nick le ha sussurrato piano: “non scherzavo prima, doppietta bomber” schiacciandole l’occhio e Sole gli ha fatto segno di “ok” con le dita e ridendo. 

Si sente meno nervosa adesso che ha rivisto Nick, che lui le ha trasmesso fiducia ed entusiasmo, credendo in lei e nelle sue capacità. Lui riesce sempre a farle sentire bene. Ma il cuore in gola, l’ansia non sono ancora passate.

È una partita difficile, le avversarie sono forti, hanno una squadra di ragazze in gamba e determinate, che non si fanno mai trovare in preparate in difesa, tanto che il primo tempo finisce sullo 0 a 0, nonostante le diverse occasioni avute dalle Eagles per portarsi in vantaggio. Sole è agitata e si vede, nonostante si stia impegnando per segnare, ha avuto anche delle occasioni buone, che ahimè non sono andate a buon fine: in una ha preso la traversa e due sono state parate dal portiere, la quale non si distrae mai.

Luke, a fine primo tempo negli spogliatoi, motiva la squadra a fare come stanno facendo, perché nonostante il punteggio verta ancora sullo 0 a 0, ci sono i presupposti per portarsi a casa la partita. 

«Esatto, forza Eagles. Sole stai andando alla grande, fai questo gol» le dice Ashley, rivolgendole per la prima volta un sorriso sincero, di incoraggiamento. 

E Nick, il quale ha chiamato tramite Skype i genitori di Sole, poco prima che ricominci il secondo tempo, dà il suo tablet alla ragazza per farle sentire cosa la sua famiglia ha da dirle. È riuscito a procurarsi la sua password di Skype grazie a Juliet, la quale l’ha chiesta a Mary Kate e lei ha indagato senza creare sospetti in Sole, in realtà avendo imparato a conoscerla doveva immaginarselo quale potesse essere: Pulce17. Scontatissima, ma Mary Kate sa che infondo Sole è semplicemente così come la si vede, non ha timore di cadere nel banale, se una cosa le piace la porta fino infondo. 

Sole e talmente felice di sentire i suoi, che non si chiede come Nick abbia fatto a entrare nel suo account, trova solo che sia una meravigliosa sorpresa. 

«Amore di papà, sei il nostro raggio di sole, il nostro unico raggio di sole, fai vedere a tutti come sei in grado di splendere» le dice suo padre dolce, infondendole coraggio. Le lacrime rigano il volto di Sole, ha usato le parole di suo fratello Tommy, non poteva usare parole più belle di queste per trasmettergli la sua vicinanza. Loro ci sono sempre stati e glielo stanno dimostrando ancora una volta.

«Sei la nostra campionessa» fa eco sua mamma, accanto al padre. Hanno addosso la maglietta della sua nuova squadra, che Sole ha mandato loro. Ride, si commuove un po’  e manda loro un bacio, è ora di tornare in campo.

Questo secondo tempo si svolge totalmente in modo differente. Sole non ha più paura di sbagliare, è ancora più determinata. Dopo nemmeno 5 minuti dal calcio d’inizio del secondo tempo, Juliet prende la palla al centro campo, la passa a Alexia, che con un tocco deciso la passa ad Ashley che è posizionata sulla sua fascia preferita, quella sinistra, si smarca due avversari, arriva in aria di rigore, superando due della difesa avversaria, è una performance da oscar, ma è quasi impossibile segnare da quella posizione, potrebbe farlo a dire il vero, ma vede Sole e crossa verso di lei, la quale nel frattempo è scattata in avanti nel momento adatto per non rischiare di essere in fuori gioco, insaccandola in rete di testa.

Si alza da terra, con là lacrime agli occhi e istintivamente va ad abbracciare la sua compagna di squadra Ashley, la quale l’abbraccia a sua volta. Ricevendo poi l’abbraccio di tutte le altre. 

Nick in panchina esulta felice e la guarda soddisfatto, facendole segno che ora vuole il secondo gol, è orgoglioso di lei, come lo è Luke, il quale si unito alla squadra per esultare. 

Sole prima di tornare in posizione, guarda al cielo e con le dita forma una “T”. La T di Tommy. 

La partita nonostante il gol di vantaggio è sofferta, cercando in tutti i modi di mantenere il punto di vantaggio, aiutando in difesa, Sole si fa in quattro correndo da una parte all’altra del campo per aiutare la squadra, a pochi minuti dalla fine è sfinita, ma non si arrende. Da centro campo acquista palla e corre in direzione della porta avversaria con la palla sempre ai piedi, riesce a smarcarsi tutti, nel momento in cui arriva davanti alla difesa, trova Ashley in suo aiuto, gliela passa rapida, per ingannare le giocatrici avversarie, che si aspettavano che lei tirasse, Ashley gliela ripassa nuovamente, non riuscendo a superare una delle ragazze avversarie, che è intervenuta in aiuto della sua squadra, la palla passa sotto alle sue gambe e Sole con un tiro potente, la mette in rete. 

Due a zero. Due a zero. Poco dopo l’arbitro fischia la fine della partita. L’Eagles vincono. 

Tutta la squadra corre ad abbracciare Sole, la quale a sua volta abbraccia Ashley, si è comportata da vero capitano oggi in campo, poteva segnare lei se avesse voluto il primo gol, ma ha voluto far segnare Sole per farla sbloccare. Sole non si aspettava un gesto del genere da lei, ha messa da parte la sua reticenza per una volta, per il bene della squadra. 

Decidono di andare a festeggiare la vittoria tutte quanti insieme, ora sono prime in classifica a tre punti di distanza dalla seconda, questa vittoria era importante anche per questo, per raggiungere solitarie il primo posto. 

«Grazie Ash.» le dice Sole quando sono rimaste solo loro due nello spogliatoio. 

«Dovere, un vero capitano si comporta così no?» le dice non dandole molta soddisfazione, come al suo solito. 

Lei annuisce e le sorride, forse a poco a poco potranno imparare a considerarsi quasi amiche, o quanto meno compagne di squadra.

La cena prosegue bene, sono venuti anche i ragazzi della squadra maschile, i quali sono felicissimi della vittoria delle ragazze. Le due squadre sono molto unite e non si perdono una partita reciprocamente. Il giorno seguente è il turno dei ragazzi di giocare e la squadra femminile sarà presente. 

A fine cena, Sole e Nick si ritrovano soli, affacciata al balcone del locale dove sono andati per mangiare, è una serata bellissima, fredda ma bellissima, piena di stelle e la luna splende in cielo, più del solito. Sole lo prende come un segnale di suo fratello, le piace quanto meno immaginare che sia così. 

È assorta nei suoi pensieri da talmente tanto tempo, che quasi si era dimenticata di avere Nick al suo fianco. Lui le ha sfiorato la mano con delicatezza e Sole ha avuto un sussulto, fin troppo evidente. 

«Scusa» le dice lui dolce, cercando di interpretare i suoi pensieri, oggi dopo i due gol l’ha vista alzare gli occhi al cielo e fare il segno della “T” è curioso di capire a chi avesse dedicato il gol, ma ha anche paura a chiederglielo, la conosce abbastanza da sapere che se non gli ha detto nulla, non ne vuole parlare. Sono amici e si sono confidati tante cose in quei mesi, ma ha capito che ci sono ancora cose del suo passato che non è in grado di affrontare, tanto meno di parlarne e lui la capisce e vuole rispettare i suoi tempi, sa che quando si sentirà pronta sarà lei a raccontargli tutto. 

«No scusa tu... oggi talmente ero presa dall’euforia dei gol, che non ti ho nemmeno ringraziato per aver chiamato i miei, avevo bisogno di sentirli.» si rende conto di non avergli detto grazie e ora si sente un po’ egoista. 

«I tuoi gol sono il grazie» gli dice lui, ancora una volta con tono dolce e premuroso. 

«Ma ora che ci penso... come hai fatto per scoprire la mia password?» finalmente ragiona attentamente sulle sue parole e gli sorge il dubbio. 

«Mia piccola pulce 17, sei così scontata. Pulce per Messi e 17 il tuo numero di maglia, è stato più facile del previsto» prendendola in giro, ma intanto la guarda negli occhi, i quali lo guardano a sua volta in modo divertito, sta cercando di mantenersi seria e fingere di essere offesa per ciò che lui le ha appena detto, ma non ci riesce, poco dopo scoppia a ridere e si ritrova ancora più vicina al ragazzo. 

Si guardano ancora una volta negli occhi, ora più intensamente, il momento del divertimento è finito, lasciando spazio a una nuova atmosfera, più dolce e romantica, è un momento bellissimo, sono solo loro due, la luna illumina i loro volti, i loro respiri si fanno sempre più irregolari, mentre lentamente si avvicinando l’uno all’altra, attirati come due calamite, come due pezzi del puzzle che finalmente hanno trovato il modo per combaciare, se pur lo sapevano da tempo che erano destinati a unirsi. 

È Nick a colmare la poca distanza che li divide, baciando Sole. Lei se per un attimo rimane spiazzata da quel gesto, lentamente si lascia andare, desiderosa quanto lui di quel contatto. 

Il loro primo bacio è dolce e passionale allo stesso tempo, uno di quei primi baci che toglie il respiro. Uno di quei primi baci dai quali non ci si vorrebbe mai separare, da quale ci si allontana solo per la necessità di respirare. 

«Nick...» prova a dire Sole una volta che hanno recuperato il fiato sufficiente per parlare, la lucidità adatta per poter formulare una frase di senso compiuto. Non sa come interpretare quel momento tra loro, come comportarsi adesso che finalmente ci è stato questo primo bacio, che lei sicuramente desiderava da parecchio tempo, nonostante non l’avrebbe mai ammesso nemmeno a se stessa. 

«No Sole aspetta... vorrei dirti che tu mi piaci e che non faccio altro che pensare a te. So che è difficile crederlo, detto da uno che ha la nomina da latin lover, ma è così. È vero che ho anche detto che mi andava bene esserti solo amico, ma non è così... io se tu sei d’accordo, vorrei provare a essere qualcosa di più di questo. Maria Sole Contini, vuoi essere la mia fidanzata?» le dice infine prendendole la mano, ci manca poco che si metta in ginocchio. 

Alla ragazza manca il respiro davanti a quella dichiarazione, tanto che risponde baciandolo nuovamente, non esiste modo migliore di questo per fargli capire che è sì, assolutamente sì. Le loro lingue si cercano nuovamente, ora meno timide e insicure, muovendosi come se si conoscessero da sempre. Sole accarezza i suoi capelli morbidi e profumati, Nick l’afferra per la vita, stringendola forte a sè, mentre scorre con le dita sopra alla sua giacca; Sole non può avvertire il calore della sua mano, ma ha ugualmente i brividi lungo alla schiena, è una sensazione che non aveva mai provato prima. 

È la fidanzata di Nick Danes, lei che non voleva innamorarsi, lei che sosteneva di non provare nulla oltre che amicizia, non ha esitato un attimo a fargli capire che prova qualcosa per lui, che gli è sempre piaciuto, ma non è male a volte lasciarsi guidare solo dalle proprie emozioni invece di razionalizzare tutto per paura di soffrire, non si è pentita di aver seguito per una volta il suo cuore, vuole semplicemente godersi quel momento, infondo è proprio quello che gli direbbe suo fratello Tommy, di godersi il momento e non pensare alle conseguenze, se son rose fioriranno. Ora è semplicemente felice così. È la fidanzata di Nicholas Danes.

Mano nella mano si recano nuovamente dentro al ristorante, dopo aver dedicato altri pochi istanti solo per loro e per il loro amore appena nato. 

 

 

 

 

 

 

 

 

Spazio autrice: Nella foto a inizio capitolo vi presento Nick, fatemi sapere se è così che ve lo immaginavate. Inoltre la foto del simbolo della Lazio, è stata riadatta da me per poter creare il simbolo della squadra di Maria Sole. Grazie a tutti quelli che seguono la mia storia. 

 
   
 
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