Sugawara guardava quella foto, era l'unica cosa che gli era rimasta dopo che Daichi lo aveva abbandonato.

Tutto per colpa di un idiota che era andato addosso alla loro macchina, l'amore della sua vita era morto e nessuno glielo avrebbe riportato.

Contava i giorni che mancavano al loro anniversario, mentre il suo cuore fragile come un cristallo si rompeva sempre di più.

Avevano iniziato da due anni l'università ed erano andati a convivere, la loro storia andava a gonfie vele e Suwamura voleva chiedere a Koushi di sposarlo l'anno dopo.

Voleva farlo lo stesso giorno dell'incidente, stavano andando al ristorante dove aveva programmato tutto, però il destino si era messo in mezzo.

Negli ultimi istanti insieme, sembrava che tutte le urla e i rumori intorno a loro fossero spariti, esistevano solo Sugawara e Daichi.

Il moro stringeva la mano al ragazzo dai capelli argentati, dicendogli quanto lo amava e quest'ultimo piangeva, sussurrando più a sé stesso che al fidanzato che sarebbe sopravvissuto.

“Sai Koushi, non si può fermare il tempo, ma per l’amore a volte il tempo si ferma da solo e forse mi permetterà di dirti una cosa a cui pensavo da tempo... Io volevo sposarti e mi spiace di non poterlo fare.... Ti amo Koushi, perdonami....”

Con queste parole l'ex-capitano della Karasuno si spense, lasciando il vice-capitano a piangere abbracciandolo.

Anche dopo alcuni mesi faceva male pensarci, così tanto che l'alzatore decise di raggiungere il suo amato.

“Perdonami Daichi, non ce la faccio senza di te.”

Un passo nel vuoto mise fine alle sue sofferenze, cadde con in mano la loro foto, quel salto lo portò dalla persona che amava, ora sarebbe stato insieme al suo fidanzato per sempre.