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Autore: Starlow632    08/06/2018    1 recensioni
IMPORTANTISSIMO: Questa storia NON è una mia creazione originale ma la traduzione di una fanfiction americana ad opera dell'artista Dordtchild su DA.
Profilo DA dell'artista: http://dordtchild.deviantart.com/
Link del primo capitolo sul profilo di "MissBlueBee"(DA): http://missbluebee.deviantart.com/art/FWTBT-Ch-1-138230015
SINTESI DELLA TRAMA: Si pensava tutto fosse tornato alla normalità: Blumière e Farfalà erano insieme in un paradiso dove sarebbero vissuti per sempre felici, gli ex-scagnozzi del Conte vivevano in pace a Svoltadilà, Dimensio era ormai morto e nessuna minaccia era in agguato...
Sarà proprio così?
Genere: Angst, Avventura, Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Conte Cenere/Blumière, Dimensio, Luigi, Mario, Un po' tutti
Note: Missing Moments, Traduzione | Avvertimenti: Violenza
Capitoli:
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Capitolo 11: La scatola delle illusioni 
 

(Caos in tutta la sua bellezza <3)




"Tranquillo Luigi, mi reggo in piedi. Va meglio."

"Come va la mano, signor Blumière?"

"Ha conosciuto giorni migliori. Quantomeno quel coso non me l’ha mutilata.”

"…Ma le tue mani non sono attaccate al corpo…quindi tecnicamente sono già mutilate.”

"Mi fai morire, Mario."

Erano ormai rimasti solo in quattro. Mario, Luigi, Blumiere e Darla stavano continuando la loro scalata verso Castel Dimensio. Luigi e Blumière ascoltavano con attenzione mentre Darla e Mario raccontavano di come Ruby, da mostro in procinto di divorarli, divenne il loro piccolo animale domestico e in cambio, questi raccontarono di come Pugnazzo e Mimì sconfissero le loro controparti disegnate e di come Luigi aveva salvato Volix dal lavaggio del cervello.

"Oh, wow! Ma è fantastico!" Disse Darla volando verso Luigi, "Addirittura hai preso il corpo di Marlin sulle spalle per difenderlo da Volix? Eroico!”
"Sì, è stata una cosa fatta senza pensarci, normalmente tendo ad esitare su tutto. Non avrei mai creduto che sarei riuscito a tenere testa a quel mago potente.”
"Grande, fratè!" Esclamò Mario dando una pacca sulla spalla al fratello, "Sei molto più eroe di quanto pensano che tu sia effettivamente.”
"Grazie, Mario."

"Aspetta un secondo, eravate convinti che Volix fosse morto e in qualche modo è stato riportato in vita grazie alle tue lacrime…-AH!”
Il Gasthium non fece in tempo a finire la frase che ricevette una gomitata ben assestata su una costola da Luigi.

"Tutto bene, Blumière?"
"Ma guarda, direi di no!” Disse Blumière fulminandolo con lo sguardo.
"Fossi in te, mi prenderei dei funghi per quella costola rotta,” Consigliò Luigi mettendosi una mano alla bocca per trattenere la risata.
"Oh…ma grazie mille per il prezioso consiglio, Luigi."
"Ma prego, il consiglio è la mia specialità."

Dopo questo reciproco scambio di battute ironiche, i quattro aspiranti eroi raggiunsero le periferie della città. Erano ben visibili alcuni edifici abbandonati e quelle che ormai sembravano delle rovine archeologiche in una grande vallata. Alla fine di quest’ultima, si poteva intravedere Castel Dimensio in tutta la sua sontuosità. Le bandiere dell’immensa architettura erano mosse da una brezza leggera.
"Oh, cavolo. Quella torre centrale non finisce mai.” Affermò Luigi nel suo vano tentativo di scorgere la cima del castello.
"Ve l’avevo detto," sospirò Mario, "e ci scommetto tutto che alla cima di quella cosa ci sia Dimensio e quella pazza di Ren.”
"E pensare che ebbi la chance di riprendere quel libro.” disse Luigi calciando con rabbia una scatola di pop corn, “E’ tutta colpa mia se adesso quella strega è così potente.”
"Non darti colpe, Luigi. Per qualche strana ragione, quella ragazza è più interessata a piacere a Dimensio che a diventare potente. Voglio dire, voler morire per un pazzo psicopatico? Mi sembra esagerato.”

Darla rimase in silenzio. Mentre Luigi e Mario parlavano di Ren, lei non riusciva a smettere di pensare a come quella mentecatta stesse cercando di portare via da lei il suo amato. Chiuse gli occhi e fece scendere una lacrima. All’improvviso, la donna in verde sentì la dolce mano guantata di Blumière sulla spalla. A quanto pare la stava guardando per tutto questo tempo.

"Tranquilla, Darla. Faremo di tutto per aiutare Dimensio. Sai, con gli anni ho capito che lui un tempo era un bravo ragazzo e ha bisogno di te. Quando era un mio sgherro, non la smetteva di parlare di te quando era solo. Un giorno lo sentii mentre diceva che un giorno avrebbe ritrovato una persona, ma non avevo idea che quella fossi tu. Perciò, permettici di salvare Dimensio.”
"Grazie, signor Blumière. Significa molto per me."

I quattro eroi continuarono per la strada che conduceva al castello. Man mano che si avvicinavano incominciava a fare sempre più freddo, al punto che Luigi iniziò a tremare.
"B-blumière, ma è sempre stato c-così freddo qui?”
"No, Luigi, non è mai stato così. Fantastico, ciò può significare due cose: o le emozioni di Dimensio si stanno riversando sull’ambiente circostante o quel matto ha invocato il Cuore Oscuro.”
"Non puoi essere serio!” Disse Darla quasi urlando, "Perché vorrebbe mai fare una cosa del genere?"
"Il Cuore Oscuro è lo strumento definitivo per obliterare ogni dimensione. A quanto sembra questo mondo non gli è mai andato bene. Se riuscisse a creare un nuovo Vuoto, non penso ci sarebbe speranza di fermarlo.”
"Per il fatto che i Cuori Puri sono da capo a Svoltadilà?” Chiese Mario con profonda delusione nella sua voce.
"Quello…ma anche per il fatto che il Cuore Oscuro sarebbe invocato dal Libro del Destino. Ciò dà al cuore forza aggiunta. Inoltre…chiunque riuscisse a controllare quest’ultimo sarebbe diventato mentalmente instabile. Voglio dire…Dimensio lo è già, non voglio immaginare come possa diventare con il completo controllo del Cuore Oscuro.”

A Luigi vennero in mente diverse domande. Mentre era fuso con Dimensio e il Cuore Oscuro, non aveva più controllo di sé stesso.  L’idraulico rivolse lo sguardo verso la sua mano, in basso e la fissò.

"Blumière…ho sentito che solo gli appartenenti alle famiglie reali dei Senza Faccia possono usare il Libro del Destino…e so anche che usarlo porta l’utilizzatore ad incattivirsi. Come mai io invece non sono stato corrotto?”
"Non so proprio. Il Libro del Destino è stato creato da Gilgamesh e niente di ciò che fa lui è buono. Il fatto che tu non sia stato corrotto non me lo so spiegare.”
"Ok…Blumière, in realtà avrei anche un’altra domanda.”
"Ma certo, dimmi, signor Luigi."
"…da dove viene il Cuore Oscuro?"
Ancora una volta, il Ghastium si zittì all’improvviso. Sapeva perfettamente da dove venisse quel cuore malvagio. Dopo un sospiro profondo incominciò a parlare.
"Non giudicarmi per queste mie conoscenze."
"Tranquillo, non giudico.”
"…il Cuore Oscuro esiste dall’alba dei tempi, persino prima che sorse la Tribù degli Antichi e poi quella dell’Oscurità. Il servo Caos, un essere informe che compariva ovunque veniva invocato, aveva come cuore il “Cuore Oscuro”, a quel tempo ben visibile da tutti. Col tempo, entrambi le tribù chiamarono il demone stesso “Cuore Oscuro” perché questo era l’unica cosa ben distinguibile sul suo corpo.”
'…se non fosse stato per la stella Igy che a suo tempo staccò il Cuore Oscuro da Caos, quest’ultimo sarebbe ancora in giro a portare discordia nell’universo. Una volta fatto questo, il demone si divise in altre due parti. La Tribù dell’Oscurità vide ciò come una grande opportunità. Usando il Profeticus, i servi di mio padre sigillarono l’anima e la mente di Caos all’interno del libro e rinchiusero il Cuore Oscuro in un’altra dimensione.”
"…ehm…cosa potrebbe accadere se qualcuno riuscisse a prendere il potere di uno dei tre?”
"Sai già cosa è capace di fare il Cuore Oscuro.”
"Sì, ma voglio dire, cosa possono fare ad una persona la mente e l’anima di Caos?”
"…l’unico modo per saperlo è averne un pezzo nel proprio corpo. Ma di una cosa sono certo…mio padre un tempo mi raccomandò di non leggere mai il Profeticus perché credeva che quei frammenti corrompessero l’anima della persona che avrebbe letto il libro. Purtroppo, non sono stato l’unico ad averlo letto…sono sicuro che qualcuno l’abbia fatto prima di me…e credo proprio che quella persona fu proprio Dimensio, tanto tempo fa.”
A Luigi vennero i brividi nel sentire tutto questo discorso.
"Blumière…m-ma…Caos può…t-tornare in qualche modo?”
"…purtroppo…sì. Nel caso in cui venissero nuovamente fusi il cuore, l’anima e la mente di Caos…questo ritornerebbe alla sua massima potenza. E se tornasse lui…anche gli altri tornerebbero…quindi…” Blumière non riusciva a pronunciare qualunque cosa avesse ancora da dire in quanto una brutta angoscia lo assalì improvvisamente, “…sarà la fine.”

Prima che Luigi avesse tempo di reagire a ciò che aveva appena sentito, un’immensa onda energetica si diresse verso di loro a partire dalla torre del Castello portando i quattro eroi di faccia a terra. Collassarono anche diversi edifici.

"Mamma mia, ma che cacchio era quella roba?” Strillò Mario rimettendosi in piedi.
"E che ne so? In ogni caso abbiamo perso fin troppo tempo. SPICCIAMOCI!”
Blumière volò più veloce che poteva verso il castello e gli altri rimasero dietro. Stranamente Luigi non riusciva a muoversi a causa di una strana e brutta sensazione che gli opprimeva il petto.
"Luigi, sbrigati" Gridò Mario in lontananza.  
"Arrivo…" L’uomo in verde, ripresosi da quella sensazione poco dopo, si affrettò per raggiungere i suoi compagni.  

Se qualcuno vedesse dall’alto i quattro paladini della giustizia, vedrebbe soltanto quattro puntini blu, rossi e verdi che si muovevano ad alta velocità per salvare le proprie vite. La realtà era che stavano cercando di salvare un’altra vita proprio nel castello davanti a loro. Avvicinandosi sempre di più al Castello, Mario e Blumière si fermarono improvvisamente mentre Darla e Luigi continuarono a camminare.

"Darla, Luigi, fermatevi!" Mario li avvisò un po’troppo tardi in quanto gli altri due avevano appena sbattuto la testa contro la barriera del castello. La botta fu così forte che svennero.
"Ah, giusto per ricordarvi…c’è una barriera intorno al castello.”
"Ma và, capitan Ovvio," Disse Luigi, "Sarebbe stato carino essere avvisati PRIMA che colpissimo quella cacchio di barriera.”
"Almeno non sei andata a sbattere contro la fan.” Disse Mario ridacchiando.
"…ma statti zitto.” Sussurrò Luigi mentre si grattava il naso nel suo tentativo di rialzarsi da terra. Non si rese conto che Darla stava sotto di lui finchè si sedette sulle ginocchia dandole aria. “Oh cavolo, Darla!”
Luigi nel panico sollevò la testa della malcapitata e la coprì con un pezzo di stoffa preso dalle maniche. Dopodichè la prese in braccio.
"Meraviglioso, Darla è incosciente e non possiamo entrare.”
"Ci deve essere un modo. Quella pazza non può essere l’unica che può entrare e uscire dal castello.”

"Peccato per voi…” Disse un giullare dalla voce molto familiare, "Lo è."

All’istante, i tre si voltarono verso quella voce per incontrare lo sguardo di niente di meno che Dimensio che fluttuava in alto sulla torre. Questa volta, gli eroi erano davvero convinti che fosse il vero Dimensio: aveva un aspetto più mascolino e la sua faccia si muoveva (quindi non indossava una maschera). Con un sorriso più maligno che mai, il mago affascinante li stava fissando.  

"Oh, ma guarda…non mi aspettavo che voi tre sareste mai riusciti ad arrivare qui. In realtà mi aspettavo dei veri eroi, non due insulsi idraulici e un fantasmino pimpante.
"Dimensio, dov’è quella tua serva psicopatica adesso?" Chiese Blumière incuriosito.
"Oh, sta facendo un bel pisolino. Dopo tutto, mi ha servito così bene e non mi è più utile.”
"Ah, quindi la ucciderai?” Disse Luigi con tono di rassegnazione.
 "In realtà no…ma voi tre sì."
Blumière, Mario, e Luigi si guardarono tra di loro mentre il giullare disse quest’ultima cosa. Dimensio non la smetteva di ridere.
"Cosa c’è? Siete confusi? Tipico di voi imbecilli. Capite sempre in ritardo, ma poco importa. E’ solo questione di tempo finchè riuscirò ad ottenere ciò che voglio.”
"Il Cuore Oscuro," Puntualizzò Mario stringendo i pugni, "Quel cuore è stato bandito da tutti i mondi. Non puoi più invocarlo, fattene una ragione!”
"Quanto sei ingenuo, mio coraggioso idraulico in rosso. Vedi, al contrario del Profeticus, il Libro del Destino prende il suo potere dalla stessa forza che alimenta quella del Cuore Oscuro. Con questo posso fare ciò che voglio e invocare qualunque cosa desideri!”
"Ma se non sai disegnare manco una mela!” Commentò Luigi in modo sarcastico.
Blumière mise una mano sulla bocca dell’idraulico per fargli smettere di ridere. Tutto ciò infastidì Dimensio, il quale assunse un’espressione di puro odio. Alzando la mano, il mago creò una sfera di energia e la lanciò verso Luigi e Blumière. Per fortuna, anche grazie all’aiuto di Mario, l’attacco non andò a buon fine. Nessuno aveva mai visto Dimensio esplicitare così tanto il suo odio, eccetto che con Blumière.
"Ne ho abbastanza del vostro umorismo spicciolo.” Disse Dimensio cercando di mantenere la calma. Non serve saper disegnare per invocare il Cuore Oscuro. Ho imparato da Dimensia che è sufficiente un’impressione di ciò che si vuole disegnare per ottenere un buon risultato. Non ho bisogno di aiuto per migliorare le prestazioni dei disegni. Anzi, a dire il vero non ho bisogno di nessuno.”

Gli occhi di Darla si aprirono lentamente vedendo sfocato. A quanto pare la voce di Dimensio l’aveva svegliata.

"Dim…Dimensio?"
Il giullare sentì la sua voce tenera e cominciò a fissarla. Il suo sguardo arrabbiato sparì del tutto per poi assumere un’espressione allarmata. Luigi si spostò per fare in modo che Dimensio potesse vedere meglio Darla.
"Ti sembra familiare, Dimensio?”
Il mago rimase impalato senza parole per un tempo che sembrava infinito. Dai suoi occhi cominciarono a scendere delle lacrime.
"N-non…può essere! E’ D-d-aaaa,” Si mise una mano sulla fronte e indietreggiò, “Non è lei, stupido…ma…dev’essere-Sei stato già ingannato una volta. Non farti ingannare di nuovo, ragazzo mio!”
Gli eroi erano sconvolti nel vedere Dimensio parlare da solo e delirare. Questo “spettacolo” durò diversi minuti.

Riprese a sorridere.

"Ah, ha, ha, ha, ho capito cosa volete fare. Mi volete convincere che quest’impostora sia Darla così che io possa consegnarvi il Libro Del Destino.”
"Non ti stiamo ingannando” Urlò Mario, "Questa è veramente Darla!"
"Dimensio," Darla si era svegliata del tutto, "Sei veramente tu, Dimensio?"
"Risparmiami le tue sceneggiate, donna in verde. Ne ho abbastanza.” Detto ciò, Dimensio rimise il libro nel poncho e uscì una scatolina con una maniglia rotta sul lato.
"Dimensio, ma sei tu!" Darla uscì allo scoperto e si girò verso il mago fluttuando, "Dimensio, per favore, fermati! Ferma questa follia!”
"Follia, dici? Io trovo magico tutto questo, invece. Una volta che il Cuore Oscuro sarà stato invocato, ti farò vedere io cos’è un vero spettacolo, mia piccola impostora.”
"MA QUESTO NON SEI TU! COSA TI HA FATTO QUELLA STREGA?!” Ormai Darla stava cominciando a piangere, “Hai totalmente dimenticato le cose che ti rendevano felice? Non sai più chi è il tuo popolo, il tuo vero popolo? Hai dimenticato i tuoi amici? La tua famiglia? NON TI RICORDI PIU’ DI ME? RISPONDIMI, DIMENSIO!”
"Ah, quante domande senza senso.” disse il mago fingendo uno sbadiglio, “La tua recita è commovente ma non abbastanza. Mi hai fatto perdere tempo.” Dimensio sorrise nuovamente mentre giocherellava con la scatolina rotta, “Comunque mi è piaciuta la recita, quindi ho deciso di darti un piccolo premio di consolazione, un giocattolo demoniaco!”

Il giullare si levò in alto e gettò la scatola per terra. Man mano che cadeva, questa ruotava sempre più velocemente e aumentava di dimensione. A contatto col suolo, l’oggetto raggiunse l’altezza di tredici piedi e causò un mini-terremoto. La scatolona era di color lilla con quattro gemme incastonate ai lati della scatola. In ogni faccia del cubo era incisa una grande D. La maniglia rotta divenne di puro argento con un rubino incastonato alla fine.  

"Bene, è tutto per oggi. Spero vi godiate la mia amichetta. Alla prossima, ciao!”

Dimensio ridacchiò per l’ultima volta prima di sparire nel buio. Un’aura oscura calò nel circondario mentre la scatolona cominciò a suonare “Lo Spettacolo Definitivo”. Da quel momento gli eroi si convinsero che qualcosa di grande e terribile stava per accadere.
E non poteva essere più vero.
 
 
ANGOLO DELLA TRADUTTRICE PSICOPATICA PEGGIO DI REN
MA BUONASERA SIGNORI E SIGNORE, SONO TORNATA DOPO EHM…6 MESI…che tristezza *sigh
La buona notizia è che da oggi in poi pubblicherò più spesso perché ho più tempo libero.
La cattiva è che non penso che capirete benissimo la backstory di cui ha parlato Blumière (perché sarà meglio approfondita nel secondo capitolo della sua trilogia, purtroppo incompiuta)
Comunque, se avete domande, non esitate a chiedere…
  
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