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Autore: Justice Gundam    05/07/2009    7 recensioni
Ash ha vinto la lega di Sinnoh, ma le sue avventure non finiscono certo qui. Di ritorno a Kanto, accompagnato come sempre da Pikachu, Brock e Lucinda, Ash avrà modo di ritrovare vecchie conoscenze, imbarcarsi in nuovi viaggi e conoscere nuove, strabilianti leggende! Almeno, finchè non ci sarà un piano malvagio da sventare... (Ash/Misty) (Drew/Vera)
Genere: Generale, Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Pokemon Fire Leaf-002

Pokèmon: Fire Leaf

Una fanfiction di Pokèmon scritta da: Justice Gundam

Bentornati! Ho avuto modo di vedere che il primo capitolo della mia nuova fanfiction di Pokèmon ha avuto già un discreto successo, è già nella lista dei preferiti di qualcuno, e c'è già qualche lettore che l'ha inserita nella lista delle fanfiction seguite! Beh, questo non può che farmi piacere! Sembra che la mia familiarità con l'universo di Pokèmon non sia diminuita, anche dopo tutto il tempo che ne sono stato lontano... beh, sicuramente il fatto di aver recentemente preso Pokèmon Platino per il mio Nintendo DS mi ha aiutato a non perdere la mano! ^_^

Il primo capitolo non voleva essere niente di eccezionale, in effetti... semplicemente, un'introduzione agli eventi di questa storia, che credo andrà avanti abbastanza a lungo! O almeno, finchè l'ispirazione mi sosterrà...

Bene, come avete visto, nel primo capitolo Ash, grazie soprattutto all'aiuto di Pikachu ed Infernape, è finalmente riuscito a sconfiggere il suo rivale di Sinnoh, Paul, e a diventare il campione della Lega! Heheheee, certo che il nostro allenatore ne ha fatta di strada, da quando ha iniziato il suo viaggio e ha avuto un incontro fin troppo ravvivinato con un gruppo di Spearow che era riuscito a malapena a tenere a bada! E' difficile riconoscerlo, da tanto è cambiato...

E adesso che la Lega di Sinnoh è completata... beh, è tempo che il nostro eroe e i suoi compagni si prendano un pò di riposo! E quale modo migliore per farlo che tornare a Kanto, dove tutto è iniziato? Sarà un modo per rivedere vecchie conoscenze, e rievocare gli albori della serie...

Okay, allora... prima di passare al prosieguo della storia, credo che farei bene a rispondere alle recensioni che mi avete mandato... e per le quali, lo ribadisco, vi sono molto grato!

 

Nicola: Ah, sì, mi ricordo di te! Recensivi spesso le mie fanfiction di Digimon Adventure... heheheee... che ci vuoi fare, un pò di deformazione professionale, visto che sono abbastanza specializzato nelle fanfiction di Digimon... e quindi, di tanto in tanto mi sfugge qualcosa! Vedo che neanche a te è particolarmente simpatico Paul... beh, non nego che sia un ottimo allenatore, ma quanto a carattere, è il tipo di persona a cui, nella vita reale, nessuno vorrebbe stare troppo vicino! Se questa volta imparerà la lezione... beh, si vedrà! Anch'io sono sempre stato un grande fan del Pokèshipping, fin da quando la serie è iniziata, e trovo che senza la presenza di Misty, la serie abbia perso un pò di mordente...

Ho pensato che avesse senso fare in modo che Paul venisse sconfitto proprio dal Digimon che ha trattato peggio. Una sorta di rivincita per Chimchar, e un modo per mostrare a Paul che il suo modo di allenare i Pokèmon ha i suoi bravi difettucci... Per quanto riguarda il resto... hmm... sai che mi hai suggerito una buona idea? Potrebbe essere un interessante sviluppo futuro, una rivalità tra Charizard ed Infernape...

Glaceon: Benvenuta a questa fanfiction! Beh, sì, devo dire che ero particolarmente ispirato quando l'ho iniziata, quindi può essere questo... Noto che Infernape è un Pokèmon molto popolare... probabilmente è grazie alla sua facilità d'uso, e al fatto che, obiettivamente, ha un aspetto da duro! Bene, mi fa piacere, perchè avrà un ruolo importante nella storia! Allora... spero che il resto del mio racconto ti piacerà altrettanto, e ti auguro buon proseguimento di lettura!

Angel92: A dire la verità, io non ho letto la fanfiction di cui dici tu... quindi, se la mia ci assomiglia, posso assicurare che le somiglianze sono puramente casuali! Io non mi sognerei mai di copiare da qualcuno...

Alessia_Star: Pensi che il Monferno di Ash non si evolverà? Mah, può essere oppure no, io ho soltanto fatto una mia ipotesi su come potrebbero andare le cose! E, in effetti, secondo me avrebbe anche senso se l'avversario finale di Ash nella lega di Sinnoh fosse Paul. Come ho detto, mi sembra anche giusto che Paul venga sconfitto di tanto in tanto! E per quanto riguarda l'incontro... in effetti, non credo di aver proprio fatto del mio meglio, dal momento che ho descritto soltanto la fine della battaglia. Altri scontri, più avanti, saranno più particolareggiati, e spero altrettanto strategici! Grazie ancora per la tua recensione, e a risentirci!

KillKenny: Ehilà! Era da un pò che non ci si sentiva! Grazie per la tua recensione, e stai pur certo che il Pokèshipping arriverà! Dopotutto, è IL paiing per eccellenza nel mondo di Pokèmon... ^_^

PGV 2: Grazie anche a te per la recensione! Mi fa piacere che ti sia piaciuta la mia storia... e come vedi, ecco qui il seguito! Hehehee... sì, cerco di essere il più veloce possibile! Se ci sarà la Gary/Lucinda? Non ho ancora deciso, però, ora che mi ci fai pensare, c'è una discreta possibilità. Anche per me è una delle mie coppie preferite, come puoi leggere nel mio profilo...

Eynis: Senz'altro! Anche Paul avrà un ruolo importante più avanti: dopotutto, non è tipo da arrendersi tanto facilmente, ed è uno che non dimentica una sconfitta. Heheheee... la parte di cui dici è quella che invece me lo ha reso completamente odioso, ma come dici tu ognuno ha i suoi gusti! Grazie della tua recensione, e a presto!

Eden89: E' un piacere risentirti! Grazie mille per i tuoi complimenti, e spero di fare un buon lavoro anche con questa saga. Anche se, dato il tipo di anime, sarà senz'altro più leggera e meno complessa di quella di Digimon. In effetti, il progetto iniziale non è andato bene... semplicemente, non avevo ispirazione per proseguirla, e ho finito per abbandonarla, oltre al fatto che non sono riuscito a conciliarla a sufficienza con il canon! Per quanto riguarda Digimon... non preoccuparti! Le mie storie sono ancora in fase di stesura!

Lua82: Ciao, e benvenuta alla mia storia di Pokèmon! So che sei stata la prima ad aggiungere questa storia ai tuoi preferiti, e ti ringrazio per questo. E anche per i tuoi complimenti, ovviamente... heheheee... sì, io adoro sia Pokèmon che Digimon, e trovo che entrambi questi universi offrano la possibilità di creare un'infinità di storie entusiasmanti! Quindi... ti auguro buona lettura della mia storia! Per quanto riguarda il film di Darkrai, Dialga e Palkia... mah, non so, dopo il terzo film, non è più importato niente a nessuno... -_-

 

Direi che ci siamo tutti, per questo capitolo. Non mi resta che augurarvi buona lettura... e buon divertimento!

Oh, già, dimenticavo... aspettatevi anche un bel pò di personaggi originali, più avanti nella mia storia! Ne ho già un pò pronti per l'uso...

 

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Capitolo 1 - Inizia il viaggio verso casa

 

L'eco dei festeggiamenti e delle celebrazioni della sera prima si era esaurita, e mentre il sole iniziava a sorgere sulla metropoli nella quale si era svolta la finale del campionato di Sinnoh, sembrava che la giornata non avrebbe avuto nulla di diverso dalle altre. Ciò nonostante, non erano ancora svaniti del tutto l'entusiasmo e la carica di adrenalina che il match della sera prima aveva dato agli spettatori... e anche un osservatore casuale avrebbe potuto percepire un certo residuo clima di festa.

Questo era particolarmente evidente ai tre amici che, in quel momento, dopo aver fatto riposare i loro Pokèmon al centro specializzato e aver mangiato una buona colazione, stavano riprendendo il loro cammino verso nuove destinazioni. Ash, Pikachu, Brock e Lucinda, in quel momento, stavano guardando la grande città dalla cima di una collinetta, con l'aria orgogliosa di chi ha appena realizzato un grande obiettivo. E in effetti, non si poteva dire che per Ash diventare il campione della lega di Sinnoh non fosse un gran risultato... ma ora che era il momento di tornare a viaggiare, tutti loro provavano una strana sensazione, di grande contentezza ma anche di incertezza per quello che sarebbe successo in futuro.

"E così, qui termina la nostra avventura nel continente di Sinnoh..." affermò Brock, continuando a guardare la metropoli nella quale si era tenuto il grande evento. "E' stata sicuramente una bella avventura, e abbiamo visto un sacco di cose nuove... beh, Ash, e adesso cos'hai intenzione di fare?"

Il ragazzino con il berretto si stiracchiò un pò pigramente, poi guardò verso il suo inseparabile Pikachu. "Stavo pensando che non sarebbe una cattiva idea tornare a casa per un pò... non credi anche tu, Pikachu? In fondo, con tutto il tempo in cui siamo stati in giro per il mondo e ci siamo allenati, credo che riposarci un pò non potrà che farci bene! Non sei d'accordo anche tu, Pikachu?"

"Pi-ka-chu!" esclamò il topolino elettrico, con un vivace cenno della testa.

Vicino a loro, Lucinda rivolse lo sguardo di qualche grado verso l'erba bagnata di rugiada. Quindi, avevano intenzione di tornare a casa loro, nel continente di Kanto... beh, non che lei potesse lamentarsene, in fondo. Erano stati lontani dalle loro case per così tanto tempo, che era più che naturale che adesso volessero tornare dai loro cari. Ciò nonostante, non poteva fare a meno di sentirsi un pò triste per l'imminente separazione... quei due ragazzi e i loro Pokèmon erano stati la loro guida nel suo viaggio di iniziazione per diventare una coordinatrice, e se non fosse stato per loro e per i consigli a volte un pò bruschi di Zoey, probabilmente lei non sarebbe mai arrivata dov'era adesso.

"Quindi, come pensavo, voi tornerete a Kanto..." disse la ragazzina dai capelli blu, cercando di sembrare allegra. "Beh, che posso dire... che mi mancherete, e chespero di rivedervi, un giorno o l'altro..."

Ash e Pikachu guardarono la coordinatrice dai capelli blu con espressione interrogativa. "Beh... ma guarda che se vuoi, puoi venire anche tu! Anzi, credo proprio che ti piacerebbe vedere la regione di Kanto!" rispose il ragazzino.

"Già, e poi per una coordinatrice di Pokèmon potrebbe essere una buona occasione per vedere nuovi Pokèmon... e nuovi allenatori!" affermò Brock. "Potrebbe essere l'occasione ideale per imparare qualcosa di più, non credi?"

Lucinda sgranò un pò gli occhi, sorpresa e al tempo stesso felice che le avessero fatto quella proposta. In effetti, Brock aveva ragione... vedere un nuovo continente sarebbe stato molto interessante, e magari le avrebbe potuto insegnare qualcosa di più anche come coordinatrice. L'unico problema era il fatto che non voleva essere di troppo... "Beh... in effetti non mi dispiacerebbe come idea! Vedere il paese da cui venite potrebbe essere un'esperienza interessante! Ma... non rischio di disturbare?" chiese.

"Hahahaaa! Figurati, nessun problema!" rispose ridendo Ash. "Anzi, sono sicuro che mia mamma sarà molto contenta di conoscerti! A lei fa sempre piacere incontrare i miei amici!"

"Beh..." disse Lucinda, iniziandoa pensarci un pò su. Alla fine, la bambina dai capelli blu alzò la testa e strinse un pugno davanti a sè, segno che finalmente si era decisa! "Allora ci sto! Grazie, Ash, ricordami che ti devo un grosso favore!"

"Stai tranquilla, non ci devi proprio niente!" rispose il neo-campione di Sinnoh. "Per noi è un piacere, non è vero, Pikachu?"

"Pika!" rispose il roditore elettrico, drizzando le sue lunghe orecchie.

Brock annuì, anche lui soddisfatto per come erano andate le cose, e fece cenno ai suoi compagni di proseguire. "Beh, in tal caso... meglio che ci incamminiamo. Se riusciamo a proseguire abbastanza velocemente, in pochi giorni dovremmo riuscire ad arrivare al porto... e da lì prenderemo il traghetto per Kanto! Vi va bene, come progetto?"

"Certamente, Brock!" risposero all'unisono i suoi due compagni di viaggio, mentre Pikachu faceva eco con uno dei suoi soliti versi acuti e un leggero sfrigolìo delle guance. Il gruppo stava per riprendere il cammino, quando una chiara voce femminile, proveniente da dietro di loro, li chiamò.

"Hey, aspettate! Non ve ne andrete così presto, spero!" disse un'attraente giovane donna vestita di nero e dai lunghi capelli biondi, che i ragazzi riconobbero immediatamente come Camilla, campionessa in carica della Lega Pokèmon di Sinnoh - un'allenatrice estremamente abile che avevano incrociato più volte nel corso del loro viaggio. Manteneva la sua classica espressione gentile e pacata mentre si avvicinava a loro e li salutava con un inchino.

"Ah... signorina Camilla, buongiorno! Non pensavamo di incontrarla qui!" la salutò Lucinda, ricambiando il gesto di cortesia. "Come mai da queste parti?"

"Nulla di particolare, in realtà." rispose Camilla, mettendosi a posto i capelli con un gesto elegante della mano. "Ero venuta soltanto per salutarvi, e per augurarvi buon proseguimento per il vostro viaggio."

"E noi apprezziamo molto il pensiero!" rispose Brock, con un cenno della testa.

"Buongiorno, Camilla! E' un piacere rivederla!" rispose Ash. "Ha... visto la battaglia di ieri sera, immagino..."

La campionessa della Lega di Sinnoh annuì gentilmente. "Sì, e devo dire che sono rimasta molto ben impressionata, giovane Ash." rispose. "Da quando ci siamo incontrati l'ultima volta, sia tu che quel ragazzo di nome Paul avete fatto notevoli progressi, e penso che se continuerete su questa strada, un giorno non troppo lontano potrete anche mettermi in difficoltà! O sconfiggermi, perchè no..."

"Heheheee... addirittura!" rispose Ash, sfregandosi la nuca con una mano. "Abbiamo visto com'è abile lei, Camilla... quella volta il suo Garchomp è riuscito a sconfiggere Paul senza quasi neanche muoversi!"

"Può essere, ma se ho capito com'è quel ragazzo, non sarà soddisfatto finchè non sarà migliorato abbastanza da sconfiggermi." rispose Camilla. "In ogni caso, è stato comunque un onore per me conoscere due aspiranti campioni dotati di un simile potenziale. E mi auguro proprio che un giorno le nostre strade si incroceranno di nuovo."

"Pikachu! Pika pi pikachu!" fu Pikachu a rispondere per tutti, stringendo una mano a pugno e mettendosi in una posa che esprimeva grinta e decisione! Camilla, inizialmente un pò stupita della carica del topolino elettrico, ridacchiò gentilmente e diede una grattatina dietro l'orecchio a Pikachu.

"Hehehee... capisco, piccolo, vuoi dire che anche tu ne sarai contento..." rispose la bionda. "Beh, allora penso che non sia il caso di trattenervi oltre. Immagino che il vostro viaggio verso casa sarà abbastanza lungo e faticoso... e quindi, ci salutiamo qui. Ash, Lucinda, Brock... vi faccio i miei migliori auguri di buon proseguimento!"

"Altrettanto, signorina Camilla!" rispose Brock, mentre tutti e quattro salutavano con un altro inchino. "Ci stia bene, e continui a fare un buon lavoro! Speriamo anche noi di rivederla presto!"

"Certamente! Arrivederci, ragazzi!" rispose Camilla, per poi restare ad accompagnarli con lo sguardo mentre si allontanavano verso l'orizzonte. Soltanto quando ormai Ash e il suo gruppo si erano ridotti a puntini a malapena distinguibili, Camilla sospirò un pò malinconicamente e iniziò a incamminarsi nuovamente verso lo stadio. La grande sfida si era conclusa nella maniera che lei sperava, e ora era il momento di ritornare ai suoi impegni di ogni giorno.

"Sigh... gestire la Lega Pokèmon di Sinnoh non è esattamente un lavoro di tutto riposo..." commentò tra sè, sospirando di nuovo mentre si riavvicinava alla sede centrale della Lega di Sinnoh. "Soprattutto adesso che il Team Galactic ha intensificato l'attività... qualunque cosa abbiano in mente quei criminali, sarà necessario fare in fretta e smantellare la loro organizzazione, prima che diventino troppo pericolosi..."

 

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Ma mentre i nostri eroi si apprestavano a riprendere il loro viaggio, e a raggiungere il porto da cui avrebbero preso il traghetto per Kanto, ombre oscure si muovevano nella notte, pronte a seguire ogni loro passo, e a colpire nel momento giusto, quando Ash e i suoi compagni fossero stati più vulnerabili...

"Per te c'è un guaio..." disse una voce di ragazza, dal tono vanitoso e sicuro di sè.

"Fanne un paio." proseguì qualcun altro, la cui voce nasale e penetrante sembrava il suono di un oboe modulato in modo da riprodurre la voce umana. In effetti, ad ascoltarlo meglio, si sarebbe detto che se un gatto fosse stato in grado di parlare, non avrebbe avuto una voce molto diversa...

"Ma che bel guaio..." Questa volta, a parlare fu un ragazzo, e dalla voce sembrava un tipo ingenuo, più sciocco che veramente cattivo...

"Fanne un paio." ripetè la voce da gatto di un attimo prima. Poi, come degli attori che fanno un ingresso ad effetto sul palcoscenico, alcune figure avvolte nell'oscurità si levarono dalle fronde del sottobosco e si presentarono, intonando una sorta di filastrocca che voleva farli sembrare terribili e minacciosi... ma che, in realtà, riusciva soltanto a renderli ridicoli!

"Preparatevi a passare dei guai, è la nostra riscossa!" esclamò ad alta voce la figura femminile dai lunghi capelli sulla sinistra, le braccia conserte sul petto e il naso leggermente sollevato in aria in segno di fierezza.

"Dei guai molto grossi, vi daremo una smossa!" rispose la figura di destra, un ragazzo dai capelli un pò lunghi, di poco più alto della sua compagna, che teneva in una mano qualcosa che teneva elegantemente davanti al viso.

"Proteggeremo il mondo della devastazione!" proseguì la ragazza.

"Uniremo tutti i popoli nella nostra nazione!" fu la volta del ragazzo.

"Denunceremo i mali della verità e dell'amore!"

"Estenderemo il nostro potere fino alle stelle!"

In quel momento, la luce di un riflettore, proveniente da chissà dove, si accese sulla figura di sinistra, e la rivelò come una ragazza alta e snella, sui diciotto-diciannove anni, che indossava la versione femminile della divisa del Team Rocket, con alti stivali neri, una minigonna vertigionosa, e un top bianco con sopra incisa la R rappresentativa dell'organizzazione criminale a cui apparteneva. Aveva i capelli rosso fucsia e lunghissimi, al punto che, se fossero stati sciolti invece che pettinati in quella maniera assurda, le sarebbero arrivati fino alle gambe!

"Io sono Jessie!" affermò, come se fosse la cosa di cui andare più fieri al mondo, e rivolgendosi ad un pubblico immaginario.

Un istante dopo, un altro riflettore, anche questo venuto fuori da chissà dove, si accese ed illuminò il ragazzo... un tipo dall'aspetto leggermente femminile, con i capelli azzurri a caschetto e l'uniforme maschile del Team Rocket, che teneva in una mano una stupenda rosa rossa, posta davanti al suo viso con l'aria di stare annusandola.

"E io sono James." disse pacatamente, tenendo gli occhi chiusi e sorridendo leggermente nel tentativo di sembrare affascinante!

"Team Rocket, pronto a partire alla velocità della luce!" esclamò infine Jessie, puntando l'indice verso lo stesso pubblico immaginario a cui si era rivolta un attimo prima.

"Arrendetevi subito, oppure preparatevi a combattere!" concluse James, e fece un ampio, teatrale movimento col braccio, spargendo nell'aria una scia di petali rossi.

E, per concludere la presentazione, un Meowth saltò fuori da dietro i due ragazzi, fece una capriola in aria, e atterrò elegantemente in piedi vicino a loro, le zampine alzate davanti al muso come se fosse stato in procinto di saltare sulla preda! "Meowth! Proprio così!" parlò, con la voce nasale che prima aveva fatto eco alle dichiarazioni dei due ragazzi.

Per ancora un pò, i tre individui restarono fermi al loro posto, come congelati nelle loro pose finali e quasi si aspettassero gli applausi del pubblico... poi, si voltarono l'uno verso l'altro e si misero a ridere come due vecchi amiconi, rovinando completamente la tensione drammatica del momento!

"Heheheeee... certo che tornare al nostro vecchio grido di battaglia è stata una grande idea, Jessie!" affermò James, la rosa sempre stretta in una mano.

"Per una volta, James, siamo perfettamente d'accordo!" rispose Jessie con un sorrisone radioso. "Mi è venuto un attacco di nostalgia che non ti dico! Mi ha ricordato molto le prime volte che cercavamo di catturare il Pikachu del moccioso... ah, che ricordi!"

"Già, quando c'era ancora la mocciosa dai capelli rossi... chissà che fine avrà fatto, è passato tanto tempo dall'ultima volta che l'abbiamo vista che quasi non me la ricordo!" commentò Meowth. "Beh, adesso a quanto pare, i mocciosi tornano a Kanto... da dove è iniziato tutto!"

"Bene! E sarà anche lì che porteremo finalmente a compimento la nostra missione! Cattureremo quel Pikachu e lo porteremo al capo!" decise Jessie. "Hehehee... non so voi, ragazzi, ma io sento una disposizione vincente in questa impresa!"

"Pure io, guarda caso!" proseguì Meowth. "Ho come il presentimento che questa volta filerà tutto liscio, e io tornerò finalmente ad essere il preferito del capo! Fai le valigie, stupido Persian, perchè sto per darti la lezione che meriti!"

E già, nella sua mente, Meowth si immaginava accoccolato sulle gambe di Giovanni, a fare le fusa mentre il capo del Team Rocket lo accarezzava, mentre sullo sfondo Persian giaceva a terra con gli occhi trasformati in spirali e un grosso bernoccolo sulla testa!

"Finalmente, per il Team Rocket è ora di voltare pagina!" esclamò un convinto James, sollevando entrambi i pugni in aria, e con delle stelline luminose che luccicavano tutt'attorno a lui. "Preparatevi, mocciosi, perchè questa volta... questa volta vi faremo vedere noi di cosa siamo capaci! Il vostro Pikachu non ci sfuggirà!"

Il trio di criminali imbranati scoppiò in una sonora risata di trionfo, pensando tra sè che il momento di rifarsi di tutte le umiliazioni subite sarebbe arrivato molto presto... e attirando verso di sè lo sguardo perplesso di numerosi Pokèmon selvatici presenti nelle vicinanze, compreso un piccolo sciame di Beedrill che si stava facendo gli affari suoi! I calabroni giganti guardarono stupiti il trio... poi, quando un'operaia si voltò verso la sua compagna, come a chiederle con lo sguardo cosa stesse accadendo, quest'ultima rispose picchiettandosi una tempia con una zampa-pungiglione e scuotendo la testa.

"Beee-drill..." ("Di pazzi ce ne sono tanti...")

 

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Quella sera, il gruppo di Ash stava camminando lungo un sentiero battuto che attraversava una foresta, godendosi il panorama di montagna lungo la strada che andava verso Duefoglie, la città natale di Lucinda. Era bello potersi finalmente godere un pò il suggestivo paesaggio di fiori di montagna e conifere, dopo tanti giorni passati ad allenarsi per le battaglie della Lega Pokèmon o per le esibizioni a cui Lucinda amava partecipare... ma i ragazzi sapevano che ben presto avrebbero dovuto trovare un luogo dove fermarsi per la notte, visto che nel giro di poche ore sarebbe calata l'oscurità. Tra l'altro, avevano fatto una camminata veramente lunga... praticamente, era da quella mattina che scarpinavano, fermandosi soltanto un paio d'ore per mangiare e riposarsi.

"Uff... ragazzi, non so voi, ma io ho le gambe che mi bruciano!" si lamentò Lucinda, spostandosi lo zaino sulle spalle in modo da sentirne meno il peso. "Forse è meglio se cerchiamo un posto dove accamparci per la notte, voi che ne dite?"

"Sì, penso che sia la cosa migliore da fare..." rispose Brock... prima che i suoi occhi notassero qualcosa in lontananza, qualcosa che vagamente si distingueva dal resto del paesaggio di montagna: aguzzando meglio la vista, l'esperto di Pokèmon Roccia vide che si trattava di una costruzione in legno, probabilmente una casa... o, ancora più probabilmente, un centro Pokèmon! "Un momento, ragazzi, e quello cosa..."

"Che succede, Brock? Hai visto qualcosa?" chiese Ash... chiedendosi tra sè come facesse il suo migliore amico ad avere una vista così acuta, visto che teneva costantemente gli occhi chiusi!

"Pika?" chiese a sua volta Pikachu, facendo eco al suo allenatore.

Il ragazzo dalla pelle scura annuì con espressione soddisfatta. "Sembra proprio di sì, Ash... quello è un centro Pokèmon!" rispose. "Capita proprio a proposito, è un ottimo posto per passare la notte! Ovviamente, sempre che non preferiate accamparvi sotto le stelle..."

"Stai scherzando, vero? Darei non so cosa per dormire al cado e su un bel letto morbido!" esclamò Lucinda. "Quindi... la tua proposta è accettata!"

Neanche Ash ebbe da ridire. "Sì, penso anch'io che sia una buona idea."

Il gruppo raggiunse il centro dopo una breve camminata. Si trattava di un edificio abbastanza grande, per essere in un luogo così lontano da qualunque città, e sembrava anche ben attrezzato, benchè fosse fatto di legno. Non appena i ragazzi ebbero varcato la porta d'ingresso, annunciati dal tintinnìo di un campanello di servizio, l'infermiera Joy in piedi dietro il banco (probabilmente parente in qualche grado di altre Joy che Ash e i suoi compagni di viaggio avevano incontrato...) li accolse con un inchino.

"Buonasera, e benvenuti al centro Pokèmon." disse la ragazza dai capelli rosa, mentre i ragazzi la raggiungevano. Non erano i soli ad essersi fermati lì, si accorsero in quel momento: dall'altra parte della grande hall, seduti ad un largo tavolo di legno scuro, c'erano altre tre persone, due ragazzi e un adulto, che si stavano riposando mentre aspettavano che i loro Pokèmon venissero rimessi in sesto. Comunque, non era nessuno che conoscevano...

"Posso esservi utile in qualche modo?" proseguì l'infermiera dai capelli rosa dopo che Ash e Lucinda ebbero ricambiato il saluto... e immediatamente dopo, Brock si fiondò come un razzo davanti al banco e le prese gentilmente la mano, mettendosi nella sua classica posa da dongiovanni che sfoderava ogni volta che c'era una bella ragazza a cui fare la corte! Joy sbattè gli occhi sorpresa, mentre delle stelline luminose apparvero attorno a Brock, nel tentativo di creare un'atmosfera magica e romantica!

"Certo che puoi essermi utile, dolce Joy..." affermò l'esperto di Pokèmon Roccia con espressione sognante. "Non ti andrebbe di prenderti una piccola pausa da questo stancante lavoro... e permettermi di offrirti un tè, seduti ad un tavolo, mentre osserviamo il tramonto..."

Prima che il ragazzo potesse andare oltre, una delle sue Pokeball si aprì da sola, e ne uscì fuori un Pokèmon simile ad un grosso rospo azzurro con gli occhi gialli contornati di nero, delle striature nere e bianche sparse qua e là per il corpo, e una sorta di ghigno sardonico costantemente stampato sul muso. Croagunk, la più recente aggiunta alla squadra di Brock, interruppe immediatamente il maldestro tentativo di rimorchiare del suo allenatore, colpendolo con un attacco Velenospina e facendolo cadere a terra come un sacco di patate per poi trascinarlo via mentre un Brock completamente inamidato tentava senza successo di protestare...

"Pika-pika..." borbottò Pikachu scuotendo la testa, come per dire che certa gente non cambierà mai... e Croagunk rispose girandosi verso il topolino elettrico, gracidando un paio di volte e alzando le spalle in segno di rassegnazione.

"Ah... ehm... chiediamo scusa a nome del nostro compagno!" disse Lucinda con una risatina divertita. "E' un tipo a posto, solo che quando vede una ragazza carina prova subito a fare il cascamorto! Heheheee... Comunque... sì, pensavamo di fermarci per la notte in questo centro Pokèmon... possiamo, vero?"

"Certamente! Anche quei due ragazzi là in fondo restano qui per la notte... abbiamo tutto lo spazio che volete!" rispose gentilmente Joy. Poco più in là, Croagunk aveva messo Brock, ancora paralizzato, con la schiena contro il muro, per poi mettersi in piedi lì vicino a fare la guardia, in modo che non gli venissero altre idee. "Okay... allora, se volete consegnarmi le vostre Pokèball, io rimetterò in sesto i vostri Pokèmon. Intanto che aspettate, potete sedervi lì in fondo con gli altri clienti!"

"Grazie, infermiera Joy!" ringraziarono Ash e Lucinda, per poi togliersi le Pokèball dalla cintura e appoggiarle sul banco, da cui Joy le ricevette e le mise all'interno della macchina guaritrice. Poi, i due ragazzi, seguiti a breve distanza da Croagunk e dal paralizzato Brock, raggiunsero il lato opposto del centro Pokèmon, sedendosi ad un tavolo vicino a quello già occupato, e appoggiando a terra i loro zaini. I tre clienti seduti all'altro tavolo, incuriositi dai nuovi arrivati, alzarono lo sguardo verso di loro, e in quel momento Ash e Lucinda poterono vederli meglio: i due che si avvicinavano di più alla loro età erano due ragazzi - un ragazzo e una ragazza, per l'esattezza - di circa dodici anni: la ragazza era vestita in maniera un pò inusuale per un'allenatrice, con una maglietta rossa dal colletto bianco, e una salopette blu a braghette corte, con delle scarpette rosse su calze alte fino a sopra il ginocchio. Aveva i capelli castani scuri, legati in due codini che facevano capolino da un ampio berretto circolare, e vivaci occhi marroni.

Il ragazzo aveva un aspetto un pò più usuale, con giacca rossa e pantaloncini neri, capelli neri scompigliati un pò più corti di quelli di Ash, berretto giallo e nero con il frontino girato all'indietro, in modo che una frangetta dei suoi capelli spuntasse dal retro, e scarpe da ginnastica bianche e rosse. Entrambi interruppero la conversazione che stavano facendo, e si rivolsero al gruppo di Ash... mentre l'altro ospite del centro, un uomo piuttosto tozzo e corpulento, vestito da montanaro, guardò un pò verso di loro, poi tornò a rimettere a posto il suo equipaggiamento.

"Ehilà, salve!" salutò il ragazzino col berretto e i capelli neri. "Anche voi siete dei viaggiatori, immagino..."

"Salve a voi!" replicò Ash. Lucinda salutò alzando una mano, e Brock, ripresosi dalla puntura velenifera di Croagunk, si alzò lentamente in piedi, massaggiandosi la parte colpita. "Sì, siamo in viaggio per il porto verso Kanto... io e il mio amico Brock siamo di lì, e volevamo tornare a casa dalle nostre famiglie!"

"Io invece sono di qui... ma ho deciso di seguirli perchè ero curiosa di vedere il paese da dove vengono!" spiegò Lucinda. "Voi, invece, di dove siete?"

La ragazza con i codini si schiarì la voce. "Giusto, non ci siamo nemmeno presentati... il mio nome è Soul, e quello che vedete è mio fratello Gold, e veniamo dal continente di Johto!"

"Johto? Noi due... io e Ash, voglio dire... abbiamo viaggiato anche lì, e Ash ha gareggiato nella Lega..." raccontò Brock, ripensando a quei giorni in cui ancora lui e Ash viaggiavano con la loro amica Misty. "Ed è stata un'esperienza molto interessante!"

Il ragazzo di nome Gold sgranò gli occhi al sentire il nome di uno dei ragazzi con cui stava parlando. "Cosa? A... Aspetta un attimo, hai detto... Ash? Non... non sarà mica... Ash Ketchum di Pallet Town, il vincitore del campionato della Lega di Sinnoh?"

"Ehm..." esitò il giovane campione... per poi riprendere tutta la sua sicurezza ed ergersi orgoglioso. "Ebbene sì, sono proprio io! Ash Ketchum, al vostro servizio!"

"Beh, adesso cerca di non montarti troppo la testa, okay?" lo consigliò Lucinda, ridacchiando tra sè...

Immediatamente, i due giovani allenatori di Johto si drizzarono in piedi e si fiondarono da Ash con espressione adorante, completa di comiche stelline che luccicavano tutt'attorno a loro! Erano in presenza di una semi-celebrità... e non intendevano farsi sfuggire il momento!

"E'... è fantastico! Siamo di fronte al campione di Sinnoh!" esclamò Gold, con il berretto che quasi gli cadeva dalla testa per l'entusiasmo! "Raccontaci! Raccontaci tutto! Com'è stato il torneo? E le finali? Hai combattuto contro quel ragazzo di Sinnoh... Paul, giusto? Cosa ti è sembrato? Era parecchio forte, eh? Ti prego, raccontaci tutto!"

"Vogliamo diventare due allenatori bravi come te!" proseguì Soul, praticamente in adorazione! "Ti prego, svelaci qualcuno dei tuoi segreti! Vogliamo sapere come si fa... quali sono i Pokèmon che preferisci... qual è il modo più sicuro per entrare in sintonia con loro... ti prego, dacci una mano!"

"Argh! Hey, hey... con calma, ragazzi! Una domanda alla volta! Così non so neanche da dove iniziare..." cercò di schermirsi Ash, muovendo le mani davanti a sè per creare una barriera virtuale tra sè e i due entusiasti allenatori di Johto...

"Heheheee... ma tu guarda che coincidenza..." commentò Lucinda. "Uno si ferma ad un centro Pokèmon di montagna, giusto per riposarsi un pò... e incontra due aspiranti campioni un pò troppo entusiasti!"

"Sai, mi ricordano un pò Ash quando ha iniziato il suo viaggio..." disse Brock, mentre il suo Croagunk gracchiava una volta e osservava il terzetto di allenatori con aria per niente interessata...

 

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Ma mentre Ash e i suoi compagni di viaggio facevano questo incontro fortuito, la loro mente era mille miglia lontana dall'immaginare che qualcuno, da un'altra parte del mondo, stava tramando qualcosa di terribile. E che ben presto, ne sarebbero stati coinvolti anche loro...

"Huhuhuuuu..." ridacchiò una voce cupa, appartenente ad una figura inquietante con addosso uno strano vestito, un mantello rosso e una maschera di ferro che gli celava il volto. "Bene, bene... c'è voluto un pò di tempo, ma finalmente sono riuscito a ricostruire tutto quello che avevo creato! Ora, grazie alle mie nuove invenzioni, sono ancora più potente di quanto non avrei mai potuto neanche sognare di essere... e quando il mio piano andrà a buon fine, diventerò il più potente allenatore che si sia mai visto al mondo! Questa Terra, e chiunque vi abiti, non avrà altra scelta che piegarsi al mio volere!"

La figura misteriosa si alzò dalla sua sedia e controllò ancora una volta gli strumenti, per sicurezza. Era sicuro che questa volta non sarebbe stato possibile mandare all'aria il suo piano, ma non si poteva mai sapere... l'altra volta, una simile convinzione gli era costata cara, grazie anche all'intervento di quell'odioso trio di allenatori... Poi, soddisfatto, l'uomo misterioso girò leggermente la testa verso una porta d'ingresso automatica, nel momento in cui questa scivolò di lato e fece entrare un'altrettanto misteriosa figura femminile.

"Ah, J... arrivi proprio al momento giusto!" ringhiò. "Allora, sei riuscita ad individuare i nuovi nascondigli degli Uccelli Leggendari?"

La donna dal nome in codice J fece due passi in avanti, poi si fermò, dritta in piedi. "Signore. I nostri informatori sostengono di avere delle buone piste. Sono riusciti ad individuare tracce di Moltres, l'Uccello Leggendario del Fuoco, in un arcipelago a sud del continente di Kanto." rispose. "Al momento, stiamo facendo gli accertamenti necessari... ma le probabilità che si trovi su una di quelle isole è prossima al cento per cento."

"Perfetto." rispose deliziato l'uomo in maschera, sfregandosi il pizzetto nero e disordinato che gli scendeva dal mento. "Un piccolo passo in avanti... sarà necessaria un bel pò di pazienza, lo ammetto, ma i risultati saranno più che soddisfacenti, di questo passo!"

J si schiarì la gola. "Non lo metto in dubbio, signore. Tuttavia, le vorrei ricordare che tra non molto scade il nostro accordo per la somma pattuita. Lei sa qual è la mia politica di lavoro, giusto? Mi aspetto un pagamento secondo gli accordi stipulati."

"Senza dubbio." rispose l'uomo. "Comunque, se questa voleva essere una minaccia, sappi che non mi impressioni. E ricordati che, se dovessi uscire dal seminato, io non mi farei scrupoli a sbarazzarmi di te. Avrai tutti i soldi che vorrai... ma per adesso, mi aspetto che tu faccia il tuo lavoro."

"E lo farò, signore." concluse la donna. "Non ho intenzione di deluderla. Anch'io ho una reputazione da mantenere, in fondo..."

J si congedò, scomparendo pochi istanti dopo dietro la porta della sala... e l'uomo mascherato annuì tra sè. Aveva il controllo completo della situazione. Tutto quello che doveva fare era giocare bene le sue carte... e ben presto, il potere assoluto sarebbe stato suo!

"Pazienza... pazienza e costanza... alla fine, la vittoria sarà mia, e non avrò più bisogno nè di J, nè tantomeno del Team Rocket... ora le mie ambizioni sono molto più elevate... heheheheeee..."

 

CONTINUA...

 

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Note dell'autore: Ed eccomi di ritorno! Allora, che ve ne è sembrato? Come omaggio all'imminente uscita in Giappone di Pokèmon Heart Gold e Silver Soul (remake di Gold e Silver come Fire Red e Leaf Green lo sono stati di Red e Blue), ho voluto inserire qui i protagonisti di questi due nuovi giochi! Per adesso, non avranno un ruolo importante, ma più avanti... chissà? Posso solo dirvi di tenerli d'occhio!

Come potete vedere, J - uno dei pochi personaggi veramente e completamente malvagi dell'anime - è tornata alla carica... e stavolta, lavora per qualcuno che, in quanto a crudeltà, non sembra essere da meno! Qualcuno che ha già incrociato la strada di Ash in passato... qualcuno ha un'idea di chi possa trattarsi? Vi dico subito che non è Lawrence III, il collezionista pazzo del film "La Forza di Uno". L'antagonista della mia storia ha mire alquanto più... terrene, per così dire!

Okay, ci siamo! Con questo, vi do appuntamento al prossimo capitolo... e mi raccomando, fatevi sentire! Mi piace leggere i vostri commenti!

Buon proseguimento di vacanze!

 

Justice Gundam

 

 

 

 

  
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