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Autore: terryoscar    09/06/2018    11 recensioni
Autrici: Aizram e Terryoscar
“ Avventura sulle Alpi” nasce per caso.
Aizram ed io ci siamo conosciute grazie alla mia prima pubblicazione: ” Oscar storia di un grande amore.”
“Dopo averla portata a termine, Aizram mi ha contattata, chiedendomi di scrivere un’altra storia ma allegra e divertente riguardo ai nostri personaggi preferiti: Oscar e André.
Inizialmente le ho detto che non sapevo nemmeno cosa scrivere, e lei mi ha suggerito di fargli fare un bel viaggio verso le Alpi.
I primi tre capitoli li ho scritti da sola, prendendo spunto i suggerimenti di Aizram ma poi, grazie alla tecnologia di cui usufruiamo abbiamo scritto i capitoli successivi in tempo reale: tramite skipe.
Quindi questa storia è scritta a quattro mani da Terry e Aizram. Si sa due cervelli funzionano meglio di uno!
E così nasce “Avventura sulle Alpi!”
Qui avremo il generale che tenterà di convincere sua figlia a sposarsi, perché a suo dire ormai incontrollabile da quando frequenta i Soldati della Guardia e sopratutto pretenderà da lei un erede a cui tramandare il titolo nobiliare. Naturalmente Oscar di sposarsi non ne vorrà sapere, quindi si scontrerà con suo padre, e non solo con lui ….
Genere: Comico, Commedia, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Alain de Soisson, André Grandier, Generale Jarjayes, Madame Jarjayes, Oscar François de Jarjayes
Note: OOC | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'IO SONO IL GENERALE JARJAYES'
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Come Romeo e Giulietta - Montecchi e Capuleti


Finalmente siamo alle porte di Verona!
Dopo due giorni di cammino, l’ennesima tappa, ci avviciniamo sempre di più a Venezia.
Ci addentriamo nella parte centrale della città in groppa ai cavalli, che abbiamo portato al passo, mi guardo intorno, vedo tantissima gente per strada, ammiro le strutture in pietra degli edifici che si affacciano sulla via, vedo degli enormi palazzi signorili, passiamo davanti ad un imponente cattedrale ed a numerosi altri edifici.
Il Generale come sempre è davanti a tutti, indicandoci il cammino, Alain e Gerard sono distanziati da noi ed io riesco a scambiare qualche parola con Oscar.
“Oscar visiteremo Verona, un’altra splendida città italiana, sempre se avremo modo di farlo, visto che tuo padre ci sorveglia continuamente. ”
“Andrè, troveremo modo di eludere la sua sorveglianza, sai cosa faremo?!! Dopo pranzo, lui si ritirerà, come d’abitudine, nella sua stanza, che stavolta dividerà con Alain, e noi ci vedremo fuori dalla locanda, così potremo fare un giro per la città tranquillamente.”
“Ottima idea Oscar … per lo meno conosceremo la famosa città di Romeo e Giulietta!”


“Alain, finalmente siamo arrivati, che bello! Potremo riposare in un letto comodo …”
“Gerard, Gerard … tu pensi al letto comodo, io invece penso ad altro …”
“Ooooh, che fai, ricominci Alain?! Non ti è bastata la disavventura di Venaria! Sei sempre a caccia di guai Alain?”
“Sccc… abbassa la voce, non vorrai che ci ascoltino, il matto e la bionda? E poi Gerard, io non so come facciate voi altri, ma io non riesco proprio a resistere. Ascolta, stavolta non ho nessunissima intenzione di andare a caccia di guai, visto che il Generale, come sempre, cercherà un alloggio alla sua altezza, nei dintorni ci saranno pure dei bordelli di un certo livello, non mi importa spendere qualcosina in più, l’importante che finisca in un posto per bene, mi capisci, vero?!”
“E come credi di fare, siamo costantemente sorvegliati.”
“Oooh Gerard! Il Generale pazzo dovrà pure dormire, io sgattaiolerò fuori dalla nostra stanza nel cuore della notte, mi basteranno un paio d’ore!”
“Alain, se non sbaglio hai detto le stesse cose anche l’ultima volta e …”
“Eeeh Gerard, non vuol dire che accadrà ancora, e poi ti ho già detto che non andrò in un posto qualsiasi, mi cercherò un bordello di lusso, a proposito vieni con me?”
“Lascia stare Alain, siamo in missione, non voglio grattacapi, preferisco riposare!”
“Mi sembra di ascoltare Andrè, temo che la sua malattia sia contagiosa: è meglio che stia alla larga da lui il più possibile ahahah!”
“Tu non cambierai mai Alain …”
“E non intento cambiare Gerard aahah!”


Entriamo in una locanda, mio padre non si è certo accontentato di una qualsiasi, alloggeremo in una locanda provvista di tutte le comodità possibili, pulita, calda, accogliente, un poco lussuosa, senza essere eccessiva. Lo vedo parlare con il proprietario per le disposizioni.

“Bene signori, avete dunque bisogno di tre stanze, due doppie e una singola, provviste di toilette, naturalmente con vasca.”
“Si, e tra un’ora scenderemo per il pranzo, fateci trovare i piatti migliori di cui disponete.”
“Certo, certo signore, venite di sopra che vi mostro le vostre stanze, prego da questa parte.”

Percorriamo il corridoio, debbo ammettere che questa è una delle locande più pulite e confortevole dove siamo stati finora; vedo mio padre soddisfatto.

“Ecco signori, questa è la singola, e quest’altre due di fronte sono le doppie.”
“Grazie buon uomo, potete andare.”
“A dopo signori, vi aspetto di sotto, tra un’ora per il pranzo, con il vostro permesso ..”

Appena il locandiere va via dispongo le camere.

“Gerard dividerai la stanza con Andrè, e tu Alain starai nella stanza con mio padre.”
“Co … co …cosa? Io .. io con il Generale?!! .. Ma … ma cosa dite Comandante?!! .. perché non capisco … perché? Io preferirei dividere la stanza con Gerard!!”
“Mi dispiace Alain, ma d’ora in avanti non ti sarà più possibile, dividerai la stanza con mio padre, e questo è un ordine, è chiaro?!!”
“S si .. posso sapere almeno perché?!”
“Certamente, è tuo diritto sapere, vedi Alain è la punizione che ho deciso di infliggerti, dopo quanto accaduto alla reggia, non possiamo permetterti di passare le notti fuori col rischio di non trovarti in camera neppure alla mattina. Tu Alain dimentichi troppo spesso che non siamo in vacanza ma in missione, sono stanca di ripetertelo, e visto che sei poco incline alla disciplina, ho deciso di prendere provvedimenti. Adesso prendi la tua sacca e portala nella stanza di mio padre!”
“Agli ordini.”
“Vedo Alain sbuffare, mentre entra in camera con mio padre.
“Sassoin!”
“Sissignore.”
“Prima di toccare l’alloggio, va dritto alla toilette, e datti una bella strigliata, chiaro?! Non sono abituato a dividere la stanza con persone che emanano l’odore di una capra.”
“Agli ordini Generale.”
“Su con la schiena soldato, se sei stanco, avrai tutto il tempo di riposare ..”
“Sissignore.”

Prendo la roba pulita e mi chiudo nella toilette, mi levo gli abiti sudici di dosso, e mi infilo nella vasca, mi rilasso, faccio un profondo respiro. Maledizione al diavolo biondo, me l’ha fatta .. ha mandato all’aria tutti i miei piani, e pensare che avevo fatto i miei progetti per stasera: volevo andare un qualche bordello di lusso e spassarmela un po’ … dannazione !! … Povero me adesso si che sono rovinato, come farò a resistere senza sentore il corpo caldo ed accogliente di una donna fino a che non rientrerò a Parigi. Accidenti, avrei preferito una settimana di arresti e non l’intero viaggio sotto la sorveglianza del vecchio pazzo, questo è peggio della reclusione. Accidenti a te Diavolo di un Comandante!

“Ehi Andrè, il Comandante, è andata davvero pesante ahahah … Alain in camera con il Generale ahah che ridere, è la punizione peggiore che potesse subire ahah!”
“Gli è andata proprio male Gerard.”
“Certo che si Andrè, pensa che Alain aveva fatto tutti i suoi piani per stasera ahah!”
“Cosa?”
“Si Andrè, aveva progettato di uscire di nascosto per recarsi in un bordello di lusso aha … secondo lui, lì sarebbe stato lontano dai guai ahahah si si, adesso si che passerà un guaio con il Generale ahah!”


Siamo riuniti per il pranzo, ci hanno servito del buon brodo caldo e dello stufato, pane e vino rosso, vediamo Alain imbronciato, si capisce che mal digerisce la compagnia di mio padre, che non esita a infierire.
“Sassoin!”
“Sissignore.”
“Spero che ti troverai bene con me ragazzo.”
“Lo spero signore.”
“Vedrai riposerai davvero bene, ho provato il materasso e ti assicuro che è davvero comodo … ehi Sassoin …”
“Sissignore”
“Spero che tu abbia messo la testa a posto.”
“Su questo padre ho qualche dubbio, l’unica cosa che possiamo fare per assicurarci che non scappi è quella di ammanettarlo al letto!”

Dopo quanto detto, vedo Gerard e Andrè strozzarsi dal ridere con la minestra, e mio padre infierisce: “Non posso che approvare la tua decisione Oscar, anche se tutto sommato credo che sia piuttosto blanda come punizione, ma il Comandante sei tu e tocca a te decidere.”

il resto del pasto trascorre in serenità, con il solo Alain imbronciato. Come avevo previsto, terminato il cibo, mio padre si ritira nella sua stanza.
“Oscar .. Oscar sono qui!”
“Andrè, possiamo andare … dai .. ti ha visto nessuno?”
“ Se alludi a tuo padre no, quando sono uscito, non c’era nessuno nel corridoio, dai andiamo, facciamoci il giro della città!”
“Andrè, dove andiamo, per prima?”
“Naturalmente andremo subito a vedere la casa di Giulietta! Su andiamo, sbrigati!”
“Si Andrè!”

Oscar ed io ci aggiriamo felici per Verona, finalmente un po’ di libertà lontano dagli obblighi e soprattutto lontano dal Generale, sembriamo due ragazzini in giro alla scoperta di una città nuova. Ci addentriamo per le piccole vie del centro, tortuose. Passando incontriamo chiese e dimore signorili, oltre a vedere la famosa Arena romana. 

“Oscar è stupenda questa città!”
“Si Andrè, è davvero bellissima … manca molto per raggiungere la nostra destinazione?”
“No … secondo la mappa e le indicazioni del locandiere, arriveremo dopo aver attraversato il fiume Adige .. su vieni andiamo …”
La guardo, il suo volto mi incanta, è così dolce, dimentico che sono stato il suo attendente e che sono un suo soldato, dimentico che è il mio Comandante severo e integerrimo, adesso passeggio per le strade di Verona con la mia fidanzata … che emozione! Certo non posso neppure prenderle la mano, ma va bene ugualmente.
“Eccoci qua Oscar siamo arrivati, è questo il famoso palazzo narrato nella commedia da William Shakespeare.”
“Andrè è più bello di quanto mi aspettassi …… è incredibile Andrè siamo a Verona tu ed io ….nella città di Romeo e Giulietta!”

Lei mi parla così, che emozione, sono così felice e la vedo felice, anche lei. Anche se può sembrare buffo a causa dell’abbigliamento maschile della mia Oscar, mi sento come se fossimo in luna di miele. Come vorrei che fossimo già sposati, ormai del suo amore non dubito più, aspetto solo che si decida a confessarmelo.

“Andrè, Andrè …”
“Si, si Oscar, cosa c’è?”
“Cos’hai, non mi ascoltavi?”
“No … no .. è che io … cosa dicevi Oscar?”
“Andre ahahah”
“Come sei bella Oscar!”
“Grazie Andrè, su dai continuiamo a fare il giro della città.”

Riprendiamo la nostra passeggiata, percorriamo un dedalo di piccole vie, che ci portano in una piazza ampia, oblunga. È una sorpresa, uno spazio tanto ampio in mezzo a tutte queste piccole vie! Poi, vagando, ritorniamo verso la costruzione romana, questa volta ci fermiamo per ammirarla! E poi passeggiamo, senza sapere dove andiamo, vagando senza meta, beandoci della reciproca compagnia.

Facciamo ritorno alla locanda, abbiamo preso una tazza di cioccolata calda e siamo saliti in camera mia, per fortuna non abbiamo incontrato mio padre.

“Andrè su entra … abbiamo il campo libero, mio padre non è da nessuna parte, magari è per Verona a cercarci ahahah!”
“Brr… comincia a far freddo Oscar, aspetta che accendo il camino, così potremo gustarci la nostra cioccolata!”

Andrè ha acceso il fuoco, davanti al camino c’è un grosso tappeto, preferisco sedermi a terra.

“Su Andrè, prendi le tazze e vieni qui …”
“Sul tappeto?”
“Si sul tappeto, proprio come quando eravamo bambini, però aspetta prima prendo due tovaglioli per pulirci dalla cioccolata …. Ecco….. fatto ….”
“Che bel pomeriggio che abbiamo trascorso Oscar, abbiamo conosciuto un posto nuovo … e qui è tutto così bello e piacevole!”
“Si bello e piacevole, ma devo riconoscere che siamo stanchi, non ci siamo riposati per niente, siamo in viaggio dall’alba, siamo arrivati qui quasi all’ora di pranzo e per di più abbiamo girato tutta Verona ….. uhmmm buona questa cioccolata ….”
“Buonissima Oscar, soprattutto è bollente, non come quella dell’ultima volta ahahah!”

Siamo distesi sul tappeto, ormai siamo mezzi addormentati, rimaniamo a lungo in silenzio a guardare il fuoco, come quando eravamo bambini, i ricordi riaffiorano.
Sussurriamo appena, sento che la stanchezza sta prendendo il sopravvento.

“Oscar …”
“Si Andrè!”
“Mi domando come sarà Venezia… sai … i nostri precettori ci hanno raccontato meraviglie su quella città, non nascondo di essere curioso di conoscerla …”
“Anch’io Andrè …”


“Alain, Alain …”
“Si signor Generale, cosa c’è?”
“Hai visto mia figlia ed Andrè?”
“No signore.”
“Ma dove saranno andati quei due, li ho cercati dappertutto!”
“Ma lasciateli un po’ tranquilli Generale, dopo tutto sono fidanzati o sbaglio.”
“Hai detto bene Sassoin , fidanzati, non sposati!”
“Suvvia Generale, credo che anche Voi siate stato giovane, quindi di cosa vi preoccupate?!!”
“Non fare lo spiritoso soldato, appunto perché sono stato anch’io giovane mi preoccupo.”
“Ahahah Allora la Vostra è un esplicita affermazione di cosa avete combinato, ma dite con Vostra moglie o ….”
“Ma come ti permetti Sassoin?!! E’ chiaro con mia moglie, e chi se no … O diavolo che cosa mi è scappato da dire maledizione!”
“Troppo tardi Signor Generale, ho inteso benissimo, è per questo che siete preoccupato ahaha .. ma come ho già detto l’altra volta, state tranquillo Generale, che Andrè non combinerebbe nulla nemmeno se vedesse una donna nuda, in questo caso la sua fidanzata ahaha!”
“Maledetto scostumato di un soldato zotico e ignorante, come ti permetti di parlare così di mia figlia, che tra l’altro è il tuo Comandante, aspetta Sassoin che torniamo in patria …. Le pagherai tutte!”
“Ma su siete troppo severo Generale, e poi quei due è giusto che si debbano conoscere anche prima del matrimonio, per intendersi meglio dopo!”
“CO …Cosaa?!! Ti ordino di chiudere immediatamente quella boccaccia se non vuoi che stanotte ti faccia dormire sul pavimento, e adesso sbrighiamoci andiamo a cercarli!”
“E dove?”
“Ovunque, l’importante è che li cerchiamo.”
“Va bene andiamo, Signore. Generale …”
“Cos’altro vuoi?”
“Io suggerirei di andare a cercarli prima nella stanza del Comandante …”
“Ma che cosa dici?”
“E’ sera, ed è il primo posto che mi viene in mente.”
“Già, da te cosa posso aspettarmi che ti venga in mente, se non quello!”
“Può darsi, ma io dico di cominciare da lì.”
“Va bene Sassoin, cominciamo dalla camera di mia figlia.”


Busso alla porta.

“Comandante …. Comandante … non risponde nessuno Generale cosa facciamo?”
“Ti ordino di aprire Sassoin!”
“Come volete …”
Apro la porta.
“Ooo questa poi … lo sapevo … ahah”
“Imbecille, cos’hai da ridere, su avanti spostati fatti da parte.”
“Agli ordini Generale!”

Non è possibile: vedo Andrè e Oscar dormire sul tappeto, mano nella mano.

“Signore, io suggerisco di non disturbarli …”
“Ma cosa dici imbecille?!!”
“Io sarò anche un imbecille, ma Voi siete invadente!”
“Ma come osi?!”
“Oso, oso signor Generale, cosa fanno di male?! Si sono semplicemente addormentati, e anche profondamente, visto che non si svegliano neppure a causa dalle nostre voci ….. e allora?? … lasciateli in pace e poi vi ho già detto e ve lo ripeto, con uno come Andrè cosa diavolo credete possa accadere? Ve lo dico io… un bel niente … mettetevelo in testa!”
“No no no Sassoin sei troppo impertinente, aspetta che torniamo che una bella punizione non te la leva nessuno!”
“Va bene Generale, tanto lo so che sarò punito, ma adesso chiudete quella porta e andiamo via. Sapete?!! Mi sento di troppo ahahah!”

Anche se a malincuore chiudo la porta e li lascio dormire senza aver interferito, e non si dica di me che sono un padre invadente, perché non è così, Intesi???!!!!!
E’ notte fonda.
“Generale, perché non dormite?”
“Per sorvegliare te Sassoin!!”
“Ahahah scusate ma non Vi credo Signore, dite piuttosto che state pensando ad Andrè che sta passando la notte con il Comandante ahah!”
“Di un po’ Sassoin ma tu non ti stanchi mai di prendere in giro il tuo prossimo?”
“Signor Generale ma cosa volete da me?!! Piuttosto calmatevi, anzi, rilassatevi. Generale, nella vita esistono due cose fondamentali: divertirsi e l’altra …”
“Ho inteso benissimo Sassoin non c’è alcun bisogno che tu lo dica.”
“E allora lasciate perdere quei due, non credete che abbiano perso abbastanza tempo? E come se non bastasse, vi ci mettete anche Voi!”
“Sei proprio un insolente Sassoin, se non la smetti …”
“Me lo state ripetendo un’infinità di volte ormai, lo so, lo so, mi punirete, tanto per me non c’è peggior punizione che quello di impedirmi di stare con una donna!”
“Soldato! Sei impudente e indisciplinato!”
“Generale sarà, ma ditemi, ma Voi avete pensato soltanto all’esercito? Da quello che mi risulta avete messo su un esercito di figlie, e certo non sono venute guardando negli occhi vostra moglie ahahah”
“Sassoinnn … ora basta!!”
Si si Generale altrimenti appena saremo a Parigi mi punirete ….visto che non mi rimane altro da fare, Vi auguro una buona notte signor Generale!”
“Buona notte un accidenti Alain!!”


Mi sento indolenzito, apro gli occhi, la mia mano stringe quella dalla mia Oscar, mi accorgo che ci siamo addormentati sul tappeto davanti al fuoco.
Le stringo ancora la mano, non resisto, le sfioro le labbra con le mie, che bello averle potuto sfiorare le labbra, spero che un giorno, non molto lontano, contraccambi il mio desiderio …. Continuo a guardarla, Oscar non si sveglia, è molto stanca. Mi piego sulle ginocchia, la prendo tra le braccia la porto sul letto, apre gli occhi.
Il suo sguardo è nel mio, mi dice: “Cosa fai Andrè?”
“Ci siamo addormentati sul tappeto Oscar, e ti porto a letto.”

Le sue braccia avvolgono il mio collo, Dio che emozione!

Mi sorride e dice: “Grazie Andrè, sei sempre così premuroso…”

Mi rendo perfettamente conto che sta sognando, che è così stanca che non si rende conto di nulla, ma non importa. L’adagio delicatamente, sfioro nuovamente le mie labbra sulle sue, le metto addosso le coperte, le sussurro appena: “Buona notte amore mio!”

Chiudo senza far rumore la porta alle mie spalle, e torno in camera mia, mentre sento chiudere la porta della stanza del Generale, come sempre era lì a sorvegliare
.
 

 
   
 
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