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Autore: BubbyDae    11/06/2018    1 recensioni
- "Non sono uno scoiattolo volante, sono un Petauro dello Zucchero. E' diverso!"
- "Credo di esser impazzita."
- "Smettila di lamentarti, stupida!"
❀ ❀ ❀ ❀ ❀
Ha proprio delle mani calde. Sono calde come la Grande Sacerdotessa. Non mi ha nemmeno fatto male.
- socchiuse gli occhi e si rilassò un po' -
E' da molto che lei non mi tocca più. Quando le portavo le fragole ci sedevamo sotto al portico a mangiarle. Mi accarezzava per ore e ore. Che belle mani calde...
- pensò Sehun.
❀ ❀ ❀ ❀ ❀
Fan Fiction about #EXO and #Fantasy
Genere: Avventura, Fantasy, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna, Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Consiglio di ascoltare Cosmic Railway.

In particolar modo, fatela partire quando incontrerete questo simbolo: 

Buona lettura!

 

*

*

*

*

 

Soo... soo non farlo. Non vuoi davvero farlo.

No! Fermo!

Soo.. ti voglio bene.

No! Kyungsoo!


*

 

~ Yeosa si svegliò nel suo letto in preda a sudori freddi e col fiato corto. Scostò qualche ciocca appiccicata al suo volto e cercò di calmarsi. Si alzò dal letto e bevve un po' d'acqua che le era stata lasciata sul comodino in legno posto di fianco al letto. ~

 

Diamine, che sogno orribile!

Non mi ricordo molto, ma ero molto preoccupata per Kyungsoo e non volevo facesse qualcosa di brutto a sé stesso. Cosa cavolo ho sognato?!

Mi ha lasciato un'orribile sensazione...

 

~ Sentì in quel momento una voce melodiosa e bellissima provenire da fuori. Quella voce l'avvolse e la tranquillizzò. Riuscì a farsi passare l'agitazione e, con il bicchiere in mano, scese dal letto e si avviò verso le porte scorrevoli in legno. Aprì ed uscì in veranda. Quest'ultima collegava la sua stanza a quella di Junmyeon. La voce era proprio quella del Governatore. La Sacerdotessa cercò di non fare troppo rumore, ma inciampò in un'asse di legno ed un po' d'acqua cadde dal bicchiere sul pavimento lucido. ~

 

"Y-yeosa.. t-ti ho svegliato. Scusami."
"No, assolutamente... la tua voce è stupenda. Sei bravissimo." - rispose lei con occhi sgranati.
"G-grazie. Come mai sei sveglia?"
"Ho fatto un incubo.."


 

~ Nel mentre Junmyeon le si era avvicinato e con un fazzoletto aveva asciugato la poca acqua caduta -  pensò: "Potrebbe scivolare qualcuno..." - e si mise poi seduto a gambe incrociate fissando il cielo stellato. La ragazza fece altrettanto, mettendo le gambe a penzoloni e toccando ogni tanto con la punta del piede l'acqua nello stagnetto limpido poco distante da lei. ~

 

"C'era Kyungsoo.."
"Mh? E.. cos'hai visto?"
"Non ricordo. Ero preoccupata per lui e non volevo facesse male a sé stesso. Non volevo facesse qualcosa di brutto. Sapevo che lui non voleva davvero, ma ero comunque agitata per lui. Mi.. m-mi ricordo due ombre, una in più oltre quella di Kyungsoo. Non so chi possa essere." - disse lei, con una nota di agitazione nella sua voce.
"Beh, ultimamente è strano. Ha iniziato a cambiare poco prima che arrivassi e non abbiamo ancora capito perché. Non vuole parlare con nessuno.."
"Junmyeon, ho un brutto presentimento. Non so spiegarmelo.. ma non è colpa sua."
"Andrà tutto bene. Ora che sei qui, andrà tutto bene e noi saremo al tuo fianco." - posò la sua mano su quella morbida della Sacerdotessa.

 

~ Junmyeon abbracciò Yeosa con tenerezza e lei si appoggio alla sua spalla. Rimasero lì per un po' e la ragazza rimase ad ascoltare il Governatore cantare quella melodia stupenda. Dopo qualche sbadiglio di entrambi, si decisero a tornare a letto. ~

 

*

 

"Junmyeon! ... Mi scusi, sa dove posso trovarlo?" - urlò Yeosa, per poi bloccarsi e chiedere ad un cerbiatto delle informazioni."
"E' nel suo studio a lavorare, segua il corridoio e bussi alla penultima porta sulla sinistra." - si inchinò e andò via.



 

E' un quarto d'ora che giro per questo palazzo. E' peggio di un labirinto.


 

"Junmyeon, junmyeon, junmyeon... permesso!" - disse frizzante, mentre bussava insistente alla porta.
"Buongiorno! Come mai così pimpante?"
"Merito della tua voce: mi ha fatto rilassare e ho dormito benissimo!" - disse saltellando per la stanza - "Sai, pensavo che potresti rimandare il lavoro a dopo e accompagnarmi in giro..." - continuando a perlustrare la stanza come un segugio in perlustrazione.
"Scusa, ma ho tante cose da fare accumulatesi durante la riunione dei Governatori. Posso portarti stasera."
"Uffi" - sbuffò con fare infantile lei - "Okay! Ci conto! Ma... io esco lo stesso. Cosa mi consigli?"
"M-ma.. Yeosa.. okay, chiedo a delle guardie di accompagnarti al mercato." - colto di sorpresa.
"MERCATO?! Fantastico!" - fece per uscire di corsa dalla stanza, ma si bloccò - "Ah... non mi servono le guardie." - e scappò via.

 

~ Sperava di aver seminato le guardie. Si girò un po' attorno e poi prese a camminare con fare sicuro, seguendo gli altri cervi e cerbiatti. Non sapeva perché aveva così tante energie, ma era euforica e voleva assolutamente vedere tutta la Piana e capire le usanze, il modo di pensare e vivere degli animali del posto. Era elettrizzata e felice come non mai. Arrivò dopo pochi minuti al mercato. ~



 

Oddio, è tutto così bello!~  Potrei mettermi ad urlare dalla gioia!

Ma guarda che bella frutta! Che bei fiori! I tessuti! Le dame del palazzo potrebbero farci un sacco di vestiti per Junmyeon! Che bella verdura!

E' tutto così vivo e gli animali sono tutti così attivi!


 

"T-tu.. sei.. s-sacedotesa?" - le chiese una piccola cerbiattina.
"Sì, tu sei?" - le sorrise.
"Rosa. Tu..c-ci vuoi bene?" - disse con occhi brillanti.
"Sì, tutti quanti." - sorridendo ancor di più.
"Sacedotesa, ti voglio bene pure io."

 

~ Yeosa iniziò ad accarezzarla e poco dopo si ritrovò circondata da un sacco di cerbiattini e qualche cervo anziano. Tutti volevano parlare con lei, sapere qualcosa, ricevere carezze e cure. Li ascoltò tutti, uno per uno e alcuni commercianti le regalarono delle mele e altra frutta particolare. Fece ritorno a palazzo. ~

 

Vorrei proprio sapere perché questo 'melone' sembra più un kiwi senza buccia. Che frutto è?

 

"Oh, Yeosa! Come'è andata?" - chiese Junmyeon, incontrandola.
"Bene, ma Junmyeon... che frutto è questo? I meloni non sono così da me." - chiese guardando con sospetto quel frutto.
"E' un melone. Ho studiato spesso il tuo mondo e potrei dirti che... è come un kiwi senza buccia pelosa che sa di pera. Assaggialo." - le spiegò, tirando fuori un coltellino per prepararle un bocconcino.
"Il dentro è uguale al melone, ma ha polpa bianca!" - mise in bocca un pezzetto di quel strano melone - "E' ...granuloso come..la pera! Sa di.. pera!" - continuando a masticare entusiasta.


 

Ma che figata atomica!

 

"Junmyeon, la tua Piana è adorabile e amabile... e ti giuro mi elettrizza." - disse in preda alla foga.
"Mi fa piacere..." - pensieroso, aggiunse - "Di solito, gli altri vengono qua per rilassarti... Tu, invece, sei addirittura euforica! Sei fantastica!" - iniziò a ridere.
"Hya! Junmyeon!" - lo colpì piano sul petto e rise anche lei.




 

*

 

 
 

~ Passarono un paio di giorni ed i due ragazzi passarono più tempo insieme; sia in mezzo agli animali che da soli. Esplorarono la foresta intorno, pranzarono fuori su un prato, passeggiarono e parlarono tanto. In poco tempo intaurarono un rapporto profondo e i cervi che li vedevano insieme non potevano che guardarli con occhi pieni d'affetto. Era uno di quei rapporti che ti permettono di essere te stesso ed esser compreso, di divertirti e di non esser giudicato... erano allo stesso tempo bambini entusiasti, ragazzi problematici e adulti seri...
Quasi un rapporto d'amore... forse era troppo? Ma lo era in fin dei conti. ~


 

*

 

"Yeosa! Ho una sorpresa per te!" - le corse incontro Junmyeon - "Ho fatto questa cosa per te... spero ti piaccia. Chiudi gli occhi e seguimi." - prese un fazzolettino dalla manica dell'hanbok e bendò Yeosa.
"Junmyeon, ti ringrazio, ma... non avrai esagerato vero!" - chiese lei sorridendo.
"Non mi interessa!"
"Myeon! Dai!"

 

~ Il Governatore aveva preparato questa cosa dal momento in cui Yeosa aveva messo piede nella sua Piana. Aveva avvisato tutto il suo popolo, la gente che lavorava per lui e anche le guardie al confine. Doveva essere una cosa enorme e più il tempo passava, più si innervosiva e cambiava idea su tutto: aggiungeva qualcosa, toglieva altro, lo rimetteva e poi aggiungeva. La decisione finale fu presa grazie alla Dama di Corte di Sehun venuta in visita. Junmyeon parlò con la zia e lei le disse poche semplici parole: "Sii te stesso. La semplicità emoziona".

Guidò Yeosa fuori dal palazzo e su per una collinetta. Le voci la raggiungevano e l'aria fresca della notte le suscitava piccoli brividi. La fece sedere accanto a lui su una piccola stuoia. Aprì gli occhi al momento giusto. ~


 



"Junmyeon, è tutto così stupendo. Ti ringrazio." - disse Yeosa fissando il cielo con tutte quelle lanterne. Si girò verso Junmyeon, il quale la stava guardando intensamente - "Myeon.. grazie" - prese la mano del Governatore nella sua e poco dopo da esse uscì un brillìo arancione, ma questa volta era più caldo e più intenso.
"Yeosa, ti voglio bene e ti proteggerò. In questi giorni mi hai reso partecipe della tua vita, mi hai divertito, mi hai fatto sentire così bene e... così amato.. ti ringrazio così tanto per tutto quello che hai fatto in questo poco tempo e che farai per tutti noi da ora in poi. Se vorrai, io ci sarò sempre per te. Mi fido di te e mi affido a te." - detto ciò, prese il viso della Sacerdotessa tra le mani e le diede un bacio tenero sulla fronte. Si liberò intorno a lui una nube blu scintillante che si raccolse dolcemente sopra le loro teste e finì con un guizzo dentro la boccetta appesa al collo della ragazza.


~ I due si abbracciarono a lungo e rimasero ad ammirare quelle miriadi di stelle e lanterne ormai indistinguibili. ~

 

Grazie, Sacerdotessa Yeosa.

 
   
 
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