Fumetti/Cartoni americani > TMNT / Tartarughe Ninja
Segui la storia  |       
Autore: Meramadia94    13/06/2018    1 recensioni
Il mondo di Sarah pare ormai perfetto: ha una casa, va a scuola, ha una famiglia e degli amici che le vogliono bene, ed è felicemente fidanzata con il ragazzo dei suoi sogni... ma nulla può prepararla ad affrontare quello che sta per arrivare. Una guerra portata sulla porta di casa, un passato doloroso che si ripresenta prepotente e senza possibilità di appello, la costringeranno in un ballo da cui potrebbe rischiare davvero di non uscire mai più viva.
Genere: Angst, Avventura, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Leonardo Hamato, Nuovo personaggio, Splinter, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Una cosa positiva della scuola era il dono dell'invisibilità.
Un adolescente che girava nei corridoi, nel cortile o nelle classi, soprattutto durante la pausa pranzo, era impossibile da notare. Un po' come una gocciolina nell'oceano.
Alisa, vi si mimetizzava benissimo, specie durante l'ora di pranzo.
Dall'avventura a Wall Street, dove Sarah, Angel ed Alisa si erano trovate a fronteggiare una creatura immonda per salvare il fratello della seconda, le tre erano diventate molto amiche e si vedevano spesso, soprattutto alla caffetteria della scuola, per bere assieme un frullato, unica cosa della mensa a non essere tossica.
E in quei piccoli momenti di gioia adolescienziale, come avevano gioito per Alisa per il ritorno di suo padre e per il suo neo fidanzamento con Michelangelo ( del quale solo le due ragazze erano informate)  avevano anche avuto modo di parlare della crisi di gelosia della loro amica dai capelli bruni.
- Non so nemmeno io cosa mi sia preso...- fece Sarah - Ma so che mi ha dato fastidio sapere da Karai che lei e Leo hanno passato una serata a parlare, mentre io...-
- E cos'è che non capisci?- fece Angel - Il tuo ragazzo, pelle verde a parte, è in gamba, intelligente, paladino di New York, uguale buon partito. E' ovvio che tu ne sia gelosa.-
- Comunque secondo me è una gelosia infondata.- disse l'aliena che già programmava orribili torture nel caso qualcuno dotato di cromosoma XX o armato di cattive intenzioni si fosse avvicinato troppo a Mik - Io ho vissuto da voi fino a quando non ti sei svegliata... e posso assicurarti che era disperato. Ce n'è voluta per convincerlo a riposarsi un po'.-
- Però fai bene, la gelosia mantiene vivo l'interesse.- fece Angel.
Alisa sgranò gli occhi - Ma non è vero, a nessuno piace andare alla ricerca di problemi e litigi.-
'' Già, peccato che i problemi arrivino anche se non li vado a cercare''
- Non sulla Terra...- fece Angel - Noto ai più come il pianeta dove tutti dicono di non volere problemi ma che vanno alla ricerca dei modi più contorti per incasinarsi la vita.-
Tipo mentire anzichè dire la verità, o farsi paranoie assurde per qualcosa di scarsissima importanza.
- Cambiando discorso...- fece Angel - credete che ci sia da preoccuparsi?-
- A che proposito?- chiese Alisa.
- Parla dell'allineamento dei pianeti.- fece Sarah finendo il suo frullato alla vaniglia - Secondo alcuni, quando i pianeti hanno la stessa longitudine o la stessa ascensione retta  succedono cose terribili.... terremoti, tsunami, persino l'avvento dell'Anticristo... ed ogni volta che succede, i catastrofisti scoprono di essersi fatti cattivo sangue per nulla.-
- Si parlava di complicarsi la vita per nulla...- fece Angel.
Ma quello che nessuno di loro sarebbe riuscito ad immaginare era non era tanto l'allineamento in sè a doverli preoccupare, quanto ciò che l'allineamento dei pianeti aveva risvegliato.
...
...
...
Sarah tornò a casa giusto per assistere alla spiegazione di Donatello sull'allineamento dei pianeti servendosi di alcuni biscotti e di un pompelmo... e per vedere Michelangelo che si mangiava la terra.
- Don, per il nostro pianeta non ci dovrebbero essere problemi, vero?- fece Leo.
- No, lo escludo.- li tranquillizzò Donatello - da un punto di vistra astronomico, i pianeti sono troppo distanti per esercitare un'ulteriore forza gravitazionale.-
- Bene, allora avviso tutti i catastrofisti ed allarmisti del pianeta per dir loro di calmarsi...- fece Sarah - la fine del mondo è rimandata a data da definirsi...-
Proprio in quel momento, ci fu una violentissima scossa di terremoto.
- Scusa Don, stavi dicendo?- fece Mik.
- Vediamo cosa dicono al TG.- fece Leo accendendo la tv.
'' Rilevato dal sismografo dell'università con magnituto 7,8 della scala Richter. Secondo i primi dati, l'epicentro si trova a mille miglia sud della Groenlandia. Secondo gli studiosi ritengono che l'attuale spostamento delle zolle tettoniche, potrebbe portare alla nascita di nuova isola o addirittura di un sub-continente.
Lo spostamento improvviso di una massa d'acqua così imponente ha alzato pericolosamente il livello del mare, e le temperature instabili hanno causato violente tempeste che raggiungeranno a breve la costa est... zap.''
La corrente saltò.
- Mi sa che forse quei simpaticoni amanti delle tragedie e degli allarmi non avevano tutti i torti ad urlare '' LA FINE E' VICINA''- fece Mik.
- Andiamo... non è la prima volta nella storia del mondo che c'è un allineamento planetario...- fece Don - forse c''è un'altra spiegazione...-
- E come ti spieghi il fatto che sta accadendo tutto proprio a poco tempo dall'allineamento dei pianeti?- fece Mik.
- Ragazzi...- fece Sarah indicando il laboratorio di Donatello.
Era l'unica stanza della casa illuminata a giorno.
Ma il merito non era certo delle lampade o del generatore di emergenza.
Era il cristallo che avevano tenuto come '' souvenir'' della città perduta.
- Che cosa strana...- fece Donatello - dovrebbe essere completamente esaurito.-
- E adesso invece si è ricaricato...- fece Leo - ok, non sono un esperto in matera, ma scommetto dieci a uno che qualsiasi cosa stia succedendo in superficie è conseguenza di qualcosa che sta accadendo là sotto.-
- Ma ormai quella città dovrebbe essere disabitata.- fece Raph.
- Io non ne sarei tanto sicura.- fece Sarah - Non so perchè, ma quel tizio non mi ha dato l'idea di essere incapace di mentire.-
- In ogni caso sarà meglio controllare...- fece Leo - A proposito di cristalli, dov'è il tuo ciondolo?-
- L'ho lasciato ad April...- fece Sarah - voleva dargli un'occhiata per scoprire da dove mia madre l'abbia preso.-
- Capisco.- fece Leo.
...
...
...
Tornati nella città sotterranea con la tarta-talpa ( e promettendo e giurando a sè stessi, che non avrebbero più permesso a Mik di guidare qualunque cosa fosse dotato di ruote, carrello della spesa incluso) i ninja si trovarono davanti ad uno spettacolo un po' diverso da quello che si aspettavano.
La città sembrava rinata.
Era evoluta, piena di veicoli volanti ed un via vai di gente.
- Altro che città disabitata...- commentò Sarah - sembra il sabato pomeriggio al supermercato.-
- Già...- fece Don - Chissà cosa stanno facendo...-
'' Sorgi, sorgi dai flutti. Sorgi magnifica come un tempo''- c'erano un bel po' di abitanti della città attorno ad un grande cristallo, intenti in una specie di rito.
- Scopriamolo.- fece Leo.
Ma non erano passati inosservati: colui che si era spacciato come l'ultimo superstite di quella civiltà li aveva visti.
Ed aveva lanciato sulla riva del lago di lava quattro cristalli rossi che a contatto con la roccia fusa diventarono quattro mostri enormi.
Che a differenza degli abitanti della città erano molto interessati ai cinque ninja.
Iiniziò una battaglia terribile, in cui i mostri ebbero la meglio.
- Dobbiamo allontanarci in fretta, o diventeremo tartarughe ed un umana sciolti a bagnomaria.-
- Io distraggo questi bestioni, voi andate.- fece Leo iniziando a combattere contro i mostri.
All'improvviso, il terreno sotto i suoi piedi cedette.
- LEONARDO!- urlò Sarah tappandosi la bocca a quella visione.
Prima che chiunque di loro potesse fare qualcosa, il leader cadde di sotto, ingoiato da quella voragine.
-Oh no!- fece Mik.
- Leo!- fece Raph.
In quel momento, Sarah non ebbe che un pensiero.
Prese la rincorsa e si lanciò nell'abisso.
- NO!- urlò Raph - LEO! SARAH! RISPONDETE!!!- fece per gettarsi, ma Don e Mik lo bloccarono.
- Fermo... non c'è nulla che puoi fare!- fece Don.
- Ragazzi...- fece Mik allertando i fratelli - abbiamo problemi...-
Infatti, non solo i mostri di lava incandescente, ma ora anche tutti gli abitanti della città sotterranea si interessavano a loro.
Dire che erano tra due fuochi era un eufemismo.
Prima che potessero dire o fare qualsiasi cosa, il terreno sotto di loro cedette, e le tre tartarughe si ritrovarono in una cella.
- Cerchiamo di uscire da qui... subito. Leo e Sarah hanno bisogno di aiuto...- fece Raffaello usando i suoi sai per tentare di distruggere le sbarre... ma erano elettrificate e bastò il contatto per dare la scossa al rosso.
- Niente da fare, da questa parte non si esce.- fece Raph.
- Ragazzi, finiamo sempre in situazioni da film dell'orrore quando veniamo qui... mi spiegate perchè dobbiamo sempre tornare qua, allora?-
- Bravo, me lo domando pure io.- fece una voce dall'altra estremità della cella.
Davanti a loro c'era colui che quasi due anni prima, si era presentato loro come l'ultimo sopravvissuto della sua gente.
Un emerito bugiardo, da quello che potevano vedere.
- Non sareste mai dovuti tornare qui.- fece l'uomo.
- Figurati se non gliel'ho detto... ma credi che ci sia anche solo una volta in cui mi danno retta? Nemmeno se il cielo diventa verde.-  fece Michelangelo.
- Se siamo qui c'è un motivo.- fece Donatello - ciò che da potere ai cristalli, manda nel caos più totale il nostro mondo.-
- Oh, ma quanto mi dispiace...- fece l'abitante della città con aria fintamente addolorata.
- Avevi detto che eri l'ultimo sopravvissuto della tua gente, che eravate pacifici... perchè tutte queste bugie?- lo aggredì quasi Raffaello.
- A quel tempo i miei poteri erano limitati.- spiegò l'abitante della città - Se non avessi detto quelle cose, non mi avreste aiutato... sapete come si dice no, il fine giustifica i mezzi.-
- Si può sapere cosa vi proponete di fare voi... Y'Lyntias?-  fece Donatello.
- E' semplice. Vogliamo riportare il mondo alla sua forma originaria.- fu la risposta.
- Ma noi non te lo permetteremo!- fece Raph.
Per tutta risposta, l'abitante della città usò i suoi poteri per dargli una scossa potentissima, che lo lasciò quasi tramortito.
- Poveri sciocchi... il processo è già cominciato.- fece l'uomo - Non c'è nulla che possiate fare. Nè per salvare la Terra nè per salvare voi stessi.
E dato che per causa vostra, le persone che ero riuscito a radunare qua sotto sono fuggite, voi prenderete il loro posto come primi schiavi del Nuovo Ordine Mondiale.- e se andò ridendo malvagiamente.
Mik deglutì nervosamente.
- Ragazzi... spero solo che Leonardo e Sarah si stiano divertendo molto più di noi.-
...
...
...
Forse la parola divertimento non era quella più azzeccata.
Dopo essere caduti nella voragine, i due eranon precipitati in un fiume sotterraneo. La corrente era molto forte, ed era pieno di cascate, costeggiato da rocce che però erano abbastanza friabili.
Leonardo, con alcune bracciate, molta forza di volontà e facendo appello al suo istinto di rettile riuscì ad aggrapparsi ad un masso, che per fortuna pareva essere più resistente degli altri.
Sputò l'acqua che aveva bevuto... per lo meno non era l'acqua di fogna e nemmeno quella dell'East River.
Si guardò attorno, alla ricerca di Sarah.
La vide. Per fortuna era riuscita ad aggrapparsi anche lei ad un masso, ma per sua sfortuna era di roccia friabile.
Il suo appiglio infatti si staccò rapidamente.
- Sarah, ascolta!- fece Leo - Ti prenderò quando la corrente ti trascinerà qui.-
- Non fare lo stupido...- fece Sarah - la corrente è troppo forte, non reggerà tutti e due...-
- Tu fidati di me.- fece Leo tenendo una mano, preparandosi ad afferrare quella della ragazza.
La bruna tese la mano quando si ritrovò a passare dalle parti di Leo.
- Presa!- fece Leo afferando la mano della ragazza.
- Perchè la corrente è così forte?- fece Sarah aggrappandosi a Leonardo con tutte le sue forze.
- Dev'esserci un gorgo qui vicino...- ipotizzò Leo. Il che voleva dire che presto ne sarebbero stati inghiottiti. Non era nelle condizioni di prendere il suo rampino, ed anche se tali condizioni fossero state possibili non c'erano agganci per poter risalire.
Altra brutta notizia.
Sentiva di non riuscire a rimanere aggrappato alla roccia ancora a lungo. La sua mano stava scivolando lentamente dall'appiglio.
- Dovunque tu vada, non lasciarmi, d'accordo?- fece Sarah.
- Te lo prometto.- giurò Leo - ora che ti ho ritrovata non ti perderò tanto presto.- 
In quel preciso istante, le ultime resistenze del leader si esaurirono e la roccia di stacco.
Il gorgo in questione li risucchiò entrambi, facendoli sparire tra i flutti.

Piccolo quesito... secondo voi, chi è che sta peggio, in questo momento?
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fumetti/Cartoni americani > TMNT / Tartarughe Ninja / Vai alla pagina dell'autore: Meramadia94