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Autore: Meramadia94    13/06/2018    1 recensioni
Il mondo di Sarah pare ormai perfetto: ha una casa, va a scuola, ha una famiglia e degli amici che le vogliono bene, ed è felicemente fidanzata con il ragazzo dei suoi sogni... ma nulla può prepararla ad affrontare quello che sta per arrivare. Una guerra portata sulla porta di casa, un passato doloroso che si ripresenta prepotente e senza possibilità di appello, la costringeranno in un ballo da cui potrebbe rischiare davvero di non uscire mai più viva.
Genere: Angst, Avventura, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Leonardo Hamato, Nuovo personaggio, Splinter, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Quando Leonardo riuscì a riprendere i sensi, la prima cosa che avvertì fu un vago senso di nausea. Si sentiva come se qualcuno lo avesse infilato a forza in lavatrice e gli avesse fatto fare un lavaggio a 360 gradi.
La testa girava e sentiva pure lo stomaco che urlava.
- Finalmente ti sei ripreso...- fece una creatura che sembrava un uomo in tutto e per tutto. Alto, capelli scuri, sguardo furbettoed abbigliato con una tuta blu e bianca provvista di mantello - Iniziavo a preoccuparmi.-
- E tu chi sei? Dove mi trovo?- fece Leo.
- Sei nel regno delle Terre Inferiori.- fece il suo misterioso salvatore - Tu e la tua fidanzata siete stati molto fortunati. Sono pochi quelli che vengono ingoiati dal gorgo-vortice e vengono depositati sulla riva del nostro lago... ancora in vita.-
- Oddio, allora Sarah è viva... Dio sia ringraziato... aspetta. Come fai a sapere che è la mia ragazza?-
L'essere misterioso sorrise - E' stato molto semplice da capire... malgrado la corrente fosse molto forte e foste entrambi svenuti, continuavate a tenervi stretti per mano.- nel dir così gli porse una ciotola con all'interno un liquido fumante, verde smeraldo - Bevi questo. Ti rimetterà al mondo... a proposito, io mi chiamo Fanon.-
- Piacere di conoscerti, Fanon... e grazie per averci aiutato.- fece Leonardo.
- Che cosa vi è successo? Come mai qui?- chiese Fanon.
- E' una storia un po' bizzarra...- fece Leo bevendo a sorsi quello che gli era stato offerto - Io, la mia ragazza ed i miei fratelli stavamo indagando su un fenomeno che sta scombussolando il nostro mondo... poi il terreno è franato, ed io e la mia fidanzata siamo caduti in un fiume sotterraneo ed eccoci qua.-
- Capisco...- fece Fanon.
- Per questo, non vorrei sembrarti maleducato... ma dobbiamo andarcene da qui, nel minor tempo possibile per aiutare i nostri...-
- Certo, certo.- fece Fanon - Aspetta qui. Vi fisserò subito un'udienza con la principessa Ainwen.-
- Con chi?- fece Leo.
'' Perfetto, ci sono pure delle principesse in questa storia... il sottosuolo sta diventando un po' troppo affollato.''
- La principessa Ainwen. E' la creatura più leggiadra, dolce, incantevole e pura che esista nel creato.- fece Fanon con aria sognante - è lei che governa questo regno da sola...-
- E tu sei completamente cotto di lei, vero?- indagò Leo.
Fanon non rispose. Si limitò ad arrossire e lasciare la sala. Gli lasciò a disposizione dell'acqua, in caso ne avesse avuto bisogno.
Leo ridacchiò tra sè e sè.
Sarah era ancora addormentata sul lettino nell'altra stanza. Sembrava quasi in pace. Gli ultimi tempi erano stati particolarmente difficili per lei... il coma, l'aver scoperto la verità sul suo passato, la paura che Bishop potesse scoprire in un qualunque modo che era lei la bambina che aveva rapito e che potesse venirla a cercare di nuovo, per sottoporla a chissà quali torture... da quello che erano riusciti a capire, non l'aveva sezionata come aveva fatto con altri poveri disgraziati che aveva catturato per quel proposito o sottoposta ai medesimi dolorosi e terribili trattamenti, solo perchè era troppo piccola, e temeva che non fosse in grado di sopportare una simile portata.
Questo l'aveva portata ad isolarsi, non solo a scuola ( Angel aveva riferito loro che era già molto se parlava un po' con lei ed Alisa, entrava e usciva da scuola in fretta e furia... e un giorno, una professoressa l'aveva chiamata per cognome '' Huntington'', mentre erano nel laboratorio di informatica per chiederle aiuto per sbloccare un computer... e Sarah era scattata come un pupazzo a molla, rifugiandosi sotto un banco tremando da capo a piedi), ma anche a casa. Parlava e mangiava poco, per riuscire a cavarle una parola di bocca ci volevano le pinze.
E l'altro giorno, non sapeva ancora il perchè, ma per la prima volta ( non era mai successo in dodici anni) era stata sgarbata con lui.
Ma forse non era un grande mistero, dopotutto, anche lui non si era comportato da gentiluomo quando nel suo stato c'era lui, alla fattoria di Casey, e proprio quando lei stava cercando di essere gentile con lui.
Le scostò i capelli, ancora fradici, dalla fronte.
- Abbiamo superato tante avversità insieme... ce ne tireremo fuori anche a questo giro, sempre assieme, te lo giuro.-
In quel momento, Sarah riprese i sensi.
- Sarah? Come ti senti?- chiese Leo - ti fa male la testa, vuoi che chiami qualcuno...?-
- No... mi sento solo un po' scombussolata...- fece Sarah cercando di tirarsi su a sedere - posso avere un po' d'acqua...?-
- Certo...- fece Leo avvicinandole la brocca alle labbra.
- Dove siamo finiti...?- chiese la ragazza una volta bevuto quattro sorsi d'acqua.
- Non ne sono sicuro, ma stai tranquilla.- fece Leo - da quel che ho visto, è brava gente.-
...
...
...
Poco più tardi, i due giovani, accompagnati da Fanon, paggio di palazzo e amico d'infanzia della principessa, li accompagnò al cospetto della regnante.
Si trattava di una giovane donna, dai lunghi capelli neri, ondulati, ma privi di linfa vitale, e la pelle era quasi diafana. Indossava un lungo abito blu notte ed aveva gli occhi verdi.
Era seduta su un trono decorato da pietre preziose.
- Mia signora...- s'inchinò Fanon.
I due imitarono una cortese riverenza.
- Dunque sono questi, gli stranieri che chiedono di parlare con me?-
- Si, mia signora.- fece il paggio - Vi presento l''umana Sarah...-
Ainwen emise un gridolino d'orrore - Oh Cielo... ma che capelli orribili.-
- Tu prova a cadere in un fiume sotterraneo prima e a farti risucchiare da un gorgo subito dopo, e poi ne riparliamo.- fece Sarah pensando -'' Almeno i miei non sembrano sofferenti e sul punto di spezzarsi da un momento all'altro''
- E lui è Leonardo... il suo ragazzo.- fece Fanon - stavano cercando di scoprire cosa minaccia l'equilibrio del loro mondo, quando sono caduti nel fiume sotterraneo.-
- Oh... se ne presume che...- fece Ainwen - Che lui sia... una specie di eroe... un paladino che salva il mondo...-
- Ehm...- fece Leo arrossendo leggermente - sì, in un certo qualmodo...-
- Perfetto, ho deciso.- fece Ainwen quasi cinguettando - ho scelto il mio sposo.-
Tre cuori si bloccarono quasi in quella sala.
Fanon, l'amico e paggio della principessa, svenne incapace di sopportare il colpo.
Leonardo e Sarah si guardarono sconvolti.
...
...
...
- Sei ancora qui?- fece la principessa delle Terre di Sotto - ti ho spiegato la strada per tornare in superficie, qui non hai più nulla da fare.-
- Io non me ne vado da qui senza Leo!- sbottò Sarah. Il suo fidanzato al momento era tenuto saldamente per le braccia da due soldati, senza capacitarsi dell'assurda situazione in cui si trovava... roba da non credere. Un giorno viveva tranquillo con i suoi fratelli e la sua ragazza, una banalissima missione per scoprire cosa aveva provocato lo scombussolarsi dell'equilibrio terrestre.... ed il giorno dopo ( almeno credeva, ogni volta che scendevano nella città fantasma perdeva il senso del tempo) si ritrovava fidanzato ufficialmente con... Tizia mai vista prima.
- Sarah, tu vai! In qualche modo io me la caverò!- fece Leo.
- Visto?- fece la principessa Ainwen, impettita e sorridente - Io e il mio tesoro ce la intendiamo già. Rassegnati piccola, non puoi competere con una principessa.-
Nel dir così lo fece portare all'interno del palazzo, seguendolo.
I due innamorati riuscirono a scambiarsi un ultimo sguardo prima di essere separati, forse per sempre.
Il portone si chiuse, lasciando Sarah da sola nell'immenso cortile.
- Tornerò Leo... te lo prometto.- fece la ragazza iniziando ad incamminarsi verso l'uscita di quel regno sotterraneo, cercando di non piangere.
...
...
...
- Ok, questo scherzo è durato abbastanza!- fece Leo - e posso pure dire che mi ha fatto ridere se ci tieni davvero, ma adesso è il momento di tornare seri.-
- Ma non è uno scherzo tesoro.- fece Ainwen con gli occhioni da cerbiatta - Io amo solo te.-
- Non scherziamo per favore...- fece il leader - tu non sai niente di me, io non so nulla di te... non è così che funziona sai?-
'' A parte nel Medioevo''- avrebbe voluto aggiungere ma lo tenne per sè.
- E' destino che la principessa delle Terre Inferiori sposi il più grande guerriero che abbia mai messo piede nel suo regno... è stato il fato a condurti qui.- fece la principessa con aria sognante.
- Non avrei mai pensato di dirlo, ma preferirei essere un campione di canasta.- fece Leo dandosi uno schiaffo in fronte -'' Tutto questo non sta succedendo a me, non è possibile, è solo un sogno.... ora suona la sveglia...''
- Vieni qui tesoro... con un bacio saremo fidanzati ufficialmente.- fece la principessa avanzando verso di lui.
- Fossi matto, vedi di starmi alla larga.- fece il ninja evitandola all'ultimo minuto correndo verso l'ampia scalinata che conduceva al trono - Amo già un'altra persona. E' chiaro il concetto?-
- Stai benissimo vicino al trono tesoro.- fece la principessa.
'' Oh, misericordia...''- pensò il leader. Era evidente che il concetto '' Scusa, non posso sposarti, perchè sono già felicemente impegnato''- non le era affatto chiaro.
 Ok, com'è che diceva sempre Raffaello? Una donna, se la vuoi allontanare, la devi deludere.
Non sarebbe stato troppo gentiluomo, ma era sempre meglio che farsi mettere il guinzaglio da una per cui non provava niente.
- Mettiamola in questo modo: preferirei giocare con un coccodrillo e saltare in una fossa piena di vespe assassine piuttosto che sposare te!- fece Leo.
- Oh, melodrammatico e passionale.... i punti due e cinque della mia lista di cose che cerco in un uomo...-
- Allora sei di coccio!- fece Leonardo esasperato - Senti, tu non puoi prendere il fidanzato di un'altra persona nemmeno fosse un oggetto e pretendere che lui voglia sposarti! Personalmente... non ti sposerei nemmeno se fossi l'ultima donna sulla faccia della Terra. Nè oggi, nè mai.-
- E' davvero questa la tua decisione...?- fece la principessa pensando -'' Oh si, che mi sposerai''-
- Io amo Sarah!- fece Leo - Lei è l'unica al mondo per me.-
- Come credi.- fece la principessa - Guardie!-
I due soldati che l'avevano trascinato lì dentro apparirono subito.
- Riportate qui Sarah...- fece  Ainwen.
- Oh. Brava. Vedi che quando vuoi...- fece Leo iniziando a tirare un sospiro di sollievo.
-.... e date ordine perchè venga costruito il patibolo.- concluse la principessa con un sorriso cattivo.
- Cosa?!?- fece Leo divenendo pallido come un lenzuolo - Non puoi farlo!-
- Tecnicamente posso. Io sono la legge qui. La scelta è tua. Se mi sposerai, Sarah potrà tornare a casa e non patirà conseguenze. In caso contrario... la vedrai agonizzare, e sarai stato tu a condannarla a morte.-
Leo abbassò lo sguardo.
Non gli piacevano i ricatti ma non aveva altra scelta.
- D'accordo. Hai vinto tu. Ti sposerò.-
...
...
...
Sarah nel frattempo, camminava a testa bassa, con gli occhi affogati dalle lacrime ed il cuore spezzato.
Non riusciva a capacitarsi della cosa. Sapeva che Leo l'aveva mandata via per tenerla al sicuro da eventuali ritorsioni e magari per permetterle di organizzare un piano... ma bastava solo il pensiero che stesse per sposare un'altra a farla star male come un cane.
Finalmente capiva il perchè si fosse arrabbiata riguardo Karai, malgrado non avesse il minimo motivo logico per sentirsi offesa.
Le sue certezze stavano cadendo, una dopo l'altra. Fino a poco tempo prima, le andava benissimo essere Sarah, la kunoichi, sebbene non fosse ingrado di ricordare alcunchè del suo passato, e che reduce da una vita che forse non l'avrebbe portata a nulla ne aveva trovata una piena.
Poi però era diventato tutto strano... ricordi dolorosi, verità che sembravano la trama di un film complicatissimo, persino una madre che sembrava un fantasma, un killer che l'avrebbe fatta a pezzi per evitare che andasse a dire quel che sapeva...
L'unica certezza che le rimaneva era Leonardo.
Ed ora... non aveva più nemmeno quella.
  
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