Fumetti/Cartoni europei > Miraculous Ladybug
Segui la storia  |       
Autore: laragazzacheleggevailibri    19/06/2018    1 recensioni
Ho una brutta sensazione, ho paura di innamorarmi di lui o meglio ho paura di essermi innamorata di lui perché quando mi guarda non riesco a calmarmi, tutto intorno a me si ferma quando lui mi è vicino, quando mi tocca,quando mi chiama e quando fa delle battute sul fatto di amarmi perdo qualche battito, anche se so che lui sta solamente scherzando. Sono combattuta tra quello che provo per Adrien con quello che provo per Chat Noir. Sono confusa, non posso dividermi in 2 e so che quello che sto facendo non è affatto corretto nei confronti di entrambi.
Genere: Comico, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Adrien Agreste/Chat Noir, Luka Couffaine, Marinette Dupain-Cheng/Ladybug, Papillon, Un po' tutti
Note: Movieverse | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

I due erano evidentemente in difficoltà, come avrebbero fatto a non farsi scoprire l'un l'altro e sconfiggere il nemico?

- Ho un idea- disse lei sistemandosi la giacca
- Apriamo la parte superiore della cabina, cosí da riuscire a salire sul tetto, cercheró di aggrapparmi alle strutture fino ad arrivare a terra e chiederò aiuto.-
Lui la guardó scioccato - Non dirlo neanche per scherzo! Tu non vai da nessuna parte, non potrei mai starmene qui a vederti rischiare la vita. Andró io e non si discute!- detto questo aprí la botola superiore e uscì, nonostante la ragazza cercó in tutti i modi di fermarlo lui sapeva che da lì a poco sarebbe arrivata Ladybug, cosí arrivato ad un certo punto della struttura si trasformò, cosa che fece anche lei appena non vide piú Adrien.

Andò subito a cercarlo, è incrocio Chat Noir -hai per caso visto..- i due dissero la stessa cosa contemporaneamente -io l'ho trovato sulla struttura della ruota e lui mi ha detto che all'interno c'era una ragazza e…- disse lui cercando una scusa in qualche modo -stessa cosa- disse lei.

- Ora cerchiamo do capire dove si trova l’akuma , sbrighiamoci- disse la ragazza con una determinazione unica , lui era un po colpito da questa sua improvvisa voglia di sconfiggere subito il suo avversario -ok, andiamo!- rispose il ragazzo , fortunatamente, riuscire a sconfiggere il nemico era stato cosí semplice, che non dovettero nemmeno usare il Lucky charm o il cataclisma , cosí si congedarono e sia Marinette che Adrien sbucarono da dietro un cespuglio, l'uno opposto all'altro.

-Hey, hai avuto paura? - le chiese lui preoccupato, la risposta non tardò ad arrivare, che la ragazza si fiondò tra le braccia del biondo, che sorpreso e sollevato ricambiò l'abbracciodella ragazza, cercando di darle sicuezza e conforto.
-Non fare mai piú una cosa del genere, HAI CAPITO!??! E se non ci fosse stato Chat Noir? È se fossi caduto?? E se fossi scivolato?!? E se tu fossi...oddio no... - Marinette era in lacrime, l'idea di poterlo perdere le spezzava il cuore, lei batteva i pugni sulla sua schiena, pugni leggeri, perchè non voleva fargli male, ma servivano a liberarla della sua furstrazione.
Lui sorrise,la strinse più a se, e le sussurrò -Hey, calma baby, sono qui con te e non lascerò che ci accada nulla. Lascia che sia io a difenderti. Non è successo nulla, è ti ricordo che era una tua idea, e volevi farlo tu, non pensi che sarebbe stato rischioso anche per te?Cos'avrei fato io senza di te, mia dolce Marinette?-
I due restarono in quella posizione per un pò : l'uno tra le braccia dell'altra.
Poi andarono a sedersi su una panchina , lei si strinse dentro la giacca che lui le aveva dato in precedenza è appoggiò la testa sulla sua spalla.
-Sai, mi piacerebbe ringraziare Chat Noir- con quelle parole la ragazza spezzò il silenzio creatosi in mezzo alla coppia, lei catturó subito l'attenzione del ragazzo che la guardó in attesa che la ragazza proseguisse.
- Sai, lui mi ha salvata piú di una volta e penso che senza di lui Ladybug non riuscirebbe a portare a termine le sue missioni. Sai cosa? Voglio andare a casa, prendere brioche e macarons e andare sul balcone ad aspettare Chat Noir, che probabilmente starà facendo la sua ronda, e offrirgli i dolci che ho preparato in pasticceria stamattina.-
Adrian sorrise all'idea
- Penso che apprezzerà molto il tuo gesto.-
Si stava piano piano accorgendo della ragazza, però lei non sapeva chi era Chat noir, come poteva parlare così liberamente di un'altro ragazzo mentre lei era tra le sue braccia? Si stava ingelosendo di se stesso,ed il pensiero che lei corresse ad offrire i suoi dolci e la sua compagnia ad un altro lo irritava sopra ogni limite. E allora stringendo più a se la ragazza chiese - Ma se invece ce ne stessimo qui ancora un po? Oppure andiamo da qualche altra parte, conosco un posticino dove possiamo restare al calduccio e berci qualcosa... - La ragazza, che non colse la gelosia celata tra le parole del ragazzo rispose decisa sul da farsi, cosí lui, a malincuore, la fece salire sulla sua moto e andarono a casa sua, lei lo salutó velocemente e si diresse all'interno.
  Prese un vassoio e lo riempí di leccornie e diresse in camera sua, senza fare rumore, dove salì sulla sua terrazza attraverso la botola. Appoggió i dolci su un tavolino, prese una coperta e si sdraió sulla sua sdraio dove piano piano, mentre aspettava il supereroe, si addormentó.

Chat Noir fece il suo ingresso poco dopo, guardando la dolce fanciulla addormentata, con affianco a lei appoggiato un vassoio pieno di dolci.
Lei era cosí, come i dolci che preparava, buona e con un aspetto invitante, con un sorriso stampato in faccia si avvicinó alla ragazza , e la ringraziò in un sussurro , le accarezzó i capelli, notó che aveva inglobato coperta, per coprirsi dalla brezza notturna, scorse gli che indossava stessi vestiti, e che aveva ancora la sua giacca addosso, segno che l'aveva aspettato da quando era tornata a casa.
Lei aprí gli occhi, e sorrise - Ciao Chaton, ti ho lasciato dei dolci, li vuoi? Volevo ringraziarti di tutto.- disse il tutto con la voce impastata, mentre cercava di sistemarsi in modo da rendersi più presentabile.
La sua risposta non tardó ad arrivare - Grazie principessa, è il mio lavoro ed un piacere. Penso che sia meglio che tu rientri però, o ti prenderai un bel raffreddore, in fondo non siamo ancora a giugno, e fuori fa ancora molto freddo.-
Lei annuì e lo invitó ad entrare, dicendo - Anche se sei un gatto non hai il pelo, la notte è fredda anche per te, vieni a riscaldarti un pò, posso preparare della cioccolata calda e darti una coperta.-
Lui sorrise ed annuì, ma come fa una ragazza ad invitare uno sconosciuto, in camera sua , nel pieno della notte? Lo infastidiva quel pensiero, lei poteva essere così gentile solo con lui.
I due si trovarono seduti sul letto a mangiare dolci e a parlare del piú e del meno, e poi lui le chiese, stuzzicandola un pochino - Di chi è quella bella giacca Mari? Sembra un pò troppo grande per essere la tua... -
Lei lo guardò confusa, fece vagare il suo sguardo in giro, cercando di capire a cosa alludesse il supereroe, e poi realizzò che non ebbe restituito la giacca al suo amico.
- oh, cazzo- le sue guance andarono a fuoco - mmmme lll'ha pppprestata uuun mmio aaamico, pperché avevo freddo, ed eravamo sulla ruota panoramica e…- si bloccó d'un tratto e arrossí ancora di piú.
Dal canto suo il ragazzo era felice di sapere che le faceva questo effetto, si divertiva a vederla andare in tilt mentre pensava a lui e aggiunse - sai, ero li per caso, che facevo il mio solito giretto di controllo, e mi sembrava di averti vista da qualche parte, e quindi hai un ragazzo eh? -
Lei tacque - non proprio, per lui io sono solo un amica, nulla di più...-
Il ragazza chiese- quindi non hai ancora chiarito i tuoi dubbi sui due ragazzi?-
Lei d'un tratto si incupí, il ragazzo si distese sul letto, appoggiando la testa sulle gambe della ragazza e notó che erano gelate, avendo addosso un vestito ed essendosi coperta solo sulla parte superiore avrà sicuramente patito il freddo. Alla ragazza venne l'impulso naturale di accarezzargli la testa e lui fece le fusa , colta di sorpresa si mise a ridere - Non ci credo, hahah, ti sei davvero messo a fare le fusa ! Hahah...- Il ragazzo si sentiva un po in imbarazzo, ma l'aveva fatta sorridere, e nulla era piú appagante di quello , cosí cambiò posizione, si avvicinò alla ragazza mettendosi a quattro zampe, spostandosi sempre più al suo viso e disse - sono purrr sempre un gatto, No? Chi ti ha detto di fermarti?- lei rise ancora e continuó a fare quello che le fu chiesto, il ragazzo posizionò la testa un petto della ragazza. Poteva sentire il suo cuore battere velocemente , i suo respiro irregolare, l'aroma proveniente dai suoi vestiti e dalla sua pelle,e le mani che vagavano sui suoi capelli.
- Ti posso confessare che con te mi sento molto a mio agio? - disse il ragazzo -Tu sei speciale Marinette, non permettere a nessuno stronzo di farti soffrire... Io non ti farei mai soffrire- disse sollevandosi avvicinandosi sempre più al viso della ragazza, che lo guardava sorpresa. -Marinette, mi stai mandando a puttane il cervello... Sei perfetta- disse sussurrando e accorciando la distanza trai due mano a mano -Sei dannatamente sexy, e voglio baciarti cazzo, posso?...-
Erano così vicini , lui le sfiorava le labbra con le sue, ma non era ancora un bacio, lui voleva che fosse lei a farlo, non voleva forzarla. Doveva bramarlo, e così fu, la ragazza non resistette, allacciò le sue braccia intorno al collo del ragazzo ed annullò completamente la distanza.
Marinette era il suo sapore preferitò, come una droga, non riusciva a farne a meno. Il bacio si trasformò in qualcosa di più passionale e le mani di lui cominciarono a vagare sul coro dell ragazza: le sciolse i capelli, scese sul suo collo, dove cominciò a piantare dei baci umidi,e cominciò a 'marcare' il suo 'territorio' lasciandole piccoli segni sul collo. La mano ne frattempo scese sotto il vestito della ragazza, dove risalì cominciando a stuzzicare i seni della giovane.
La situazione si stava scaldando,ed nessuno dei due sembrava dispiacere la situazione, anzi sembrava che i due stavano dando sfogo ad un desiderio represso da sin troppo tempo.
Lei gemeva al suo tocco, le sue mani erano immerse nella chioma del biondo , che mano a mano stava cominciando a perdere il controllo. Doveva tornare in se, o non sarebbe più riuscito a trattenersi, così capovolse la situazione, mise la ragazza a giacere sul petto, le accarezzava, la testa , prese una coperta trovata vicino a lui e coprì la ragazza che giaceva sul suo corpo, si mise a fare respiri profondi mentre la stringeva a se.
-Cazzo Marinette... Solo tu mi fai questo effetto, non voglio fare qualcosa di affrettato. Perdonami se ti sto mettendo in imbarazzo, ma sento di volerti. Non ti muovere o non enso che riuscirò a trattenermi...- Il ragazzo sussurrava il tutto con una voce roca, ansimando.
Marinette era stupitadi ciò che aveva appena fatto, lei lo voleva, ma sapeva che il supereroe aveva ragione, stavano correndo. Sentiva il battito impazzito del cuore del ragazzo, e qualcosa di consistente premere a conttto dello stomaco della ragazza, era il suo.... pensò lei ed arrossì.
Cercò di tranquillizzarsi anche lei, e ricambiò l'abbraccio del ragazzo e sussurrò -Grazie... Non mi hai spaventata...- Entrambi i giovani chiusero gli occhi e poco a poco si addormantarono entrambi l'uno tra le braccia dell'altra.

Adrien si sveglió per primo, sentí qualcosa tra le sue braccia, stava abbracciando qualcosa, è tra le sue gambe ce n'erano delle altre, ed un dolce odore gli invadeva le narici, un odore che conosceva bene oramai, aprí gli occhi e trovó una chioma mora accoccolata sul suo petto, si guardó intorno un pó confuso, è poi realizzó il fatto di essersi addormentato, si guardó allo specchio che era posto difronte al letto e vide di essersi ritrasformato in Adrien.
L'anello si era leggermente sfilato, se si fosse mosso anche solo di un millimetro l'avrebbe sicuramente svegliata, svelando cosí la sua identità, ed anche se alla fine non gli dispiaceva tanto l idea, il problema era che non avrebbe più potuto parlare con lei di Adrien e quindi quasi in un sussurro si ritrasformó, ma senza muoversi.

Decise che si sarebbe alzato più tardi godendosi cosí, ancora qualche attimo con la sua amata.
E cosí tra un pensiero e l altro si riaddormentó ancora. Questa volta fu Marinette a svegliarsi, sentendosi avvolta tra morbide e calde coperte,come se qualcuno la stesse abbracciando, e circondata dal profumo del ragazzo che le aveva rapito il cuore tanti anni fa.
Aspetta, lei non aveva spruzzato profumi in giro, aprí gli occhi e vide qualcosa di nero e... grosso? Alzó lo sguardo, e dalla sommità di questa enorme tuta sbucavano dei biondi e folti capelli biondi.

Oh mamma penso lei. Cosa doveva fare? Doveva ammettere che la situazione era molto confortevole, il che la mandava ancora piú in confusione sul da farsi tra i due ragazzi.

Ma per una volta se ne sarebbe fregata e avrebbe goduto il momento, senza troppi ragionamenti, seguí l'istinto, e oltre ad analizzare ogni singolo dettaglio del viso del ragazzo che aveva affianco le venne naturale accarezzargli i capelli, per poi scendere con la mano fino ai tratti del viso, come se stesse disegnando i contorni dello stesso, con l'indice: disegnó le sue guance, i suoi lineamenti marcati ed in fine il contorno delle labbra, rosee carnose e così invitanti... labbra che vide inclinarsi in un dolce sorriso
-Buongiorno principessa- disse il ragazzo con la voce roca di chi si è appena svegliato -Bbbuongiorno a ttte ... - disse lei sorpresa ed imbarazzata dai suoi stessi pensieri e dal fatto di essere stata colta in flagrante , lui aprii gli occhi divertito, e lei si perse nel suo bosco, mentre lui nel suo oceano.
- Sai, questo è stato il risveglio piú bello della mia vita- disse quasi in un sussurro, lei sorrise 'anche il mio ' pensó tra se .

- Non vorrei rovinare l'atmosfera, ma che ore sono? - chiese il ragazzo con malavoglia -vediamo un pó- rispose lei alzando il braccio per vedere l'orologio- oddio , sono le 10.30!?!- la ragazza si alzó di scatto , notó di avere ancora la giacca di Adrien addosso, il ragazzo rideva perché le stava troppo grande, ma ció la rese ai suoi occhi molto sexy.
Lei cominció a togliersi la giacca, prese dal suo armadio un paio di pantaloncini e li mise facendoli passare da sotto il vestito, stando attenta a non far vedere nulla e infiló la canottiera allo stesso modo sfilando pian piano il vestito dall'alto.

Il ragazzo osservava la scena stupito da tutta la sua maestria, chiedendosi come facevano le donne ad essere così precise e svelte - Come mai tutta questa fretta?- chiese il ragazzo incuriosito - Hai presente il ragazzo a cui appartiene la giacca? Qualche giorno fa mi ha invitata ad assistere ad un suo shooting fotografico - disse la ragazza, a quel punto al povero micetto crollò  il mondo addosso , aveva uno shooting fotografico per le 11.
-Allora principessa ti saluto, a stasera- disse cosí e le mandó un bacio volante.

Uscì di corsa e grazie al suo bastone e alla sua agilità in un attimo riuscì ad essere a casa e a prepararsi.




 

_Angolo della Dany_

Rieccomi, come state? Spero bene, grazie per aver letto anche questo capitolo è miraccomando fatemi sapere cosa ne pensate. Byeeee❤

 
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fumetti/Cartoni europei > Miraculous Ladybug / Vai alla pagina dell'autore: laragazzacheleggevailibri