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Autore: MatsuFla    19/06/2018    2 recensioni
Ho sempre avuto scolpito nella testa un mio personale film su come siano andate "realmente" le cose tra Cam e Noel dietro le quinte di Shameless. Forse perché non riesco ad accettare che la foooorte chimica che c'è tra di loro dipenda solo dalla loro bravura come attori. Ho preso da internet vari spunti, delle loro interviste e tweet etc. e ci ho ricamato intorno. Questa è la mia versione della storia... ma non escludo che sia potuta accadere davvero! ;)
Genere: Angst, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Ian Gallagher, Mickey Milkovich, Sorpresa
Note: What if? | Avvertimenti: Triangolo
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Cameron ancora non ne aveva idea, ma dalle riprese della terza serie tutto era cambiato... almeno per lui.



[Nella foto: Tweet di @icry4gallavich
Non ho l'articolo ma ho questo (immagine del copione 3x11)
IL BACIO GALLAVICH
E:Quante volte hai dovuto fare quel bacio allora?
Noel:Erm, loro avevano bisogno di filmare da diverse angolazioni, quindi lo abbiamo fatto circa 6 o 7 volte.
E:Eccezionale.
Noel:E poi Cam ed io siamo andati fuori e ci siamo dati il cinque e ci siamo detti,"Okay. Cancelliamolo dalla lista. Limonare con un ragazzo."
E:Si, l'hai fatto!]

Cam e Noel erano fuori dagli Warner Bros. Studios a fare due chiacchiere. Avevano appena finito di girare le scene dell'incontro/scontro tra Ian e Mickey prima del matrimonio del Milkovich e tutti erano in pausa. Noel richiamò l'attenzione di Cam alzando una mano verso di lui che subito ricambiò il gesto battendo il cinque.
"Dopo oggi potremo dire di aver limonato con un ragazzo, possiamo cancellarlo dalla lista!" Disse il moro ed entrambi risero.
"Già, in realtà non era nella mia lista delle cose da fare!" Rispose Cam e poi continuò. 
"Tu hai finito, vero?"
"Si, non vedo l'ora di togliermi questo smoking di dosso, mi sento soffocare!"
"Io torno dentro, vado a godermi il ricevimento. Peccato che non ci sia della vera vodka, ne avrei proprio bisogno."
"Problemi?" Chiese Noel con un tono leggermente preoccupato.
"No, è solo che... niente, è un periodo un po' strano"
"Fanculo allora facciamolo, ubriachiamoci! Andiamo a divertirci un po' questa sera, ti va?" Noel gli fece un sorriso d'incoraggiamento e Cam, un po' stupito, si limitò a rispondergli un 'Ok' sospirando.

Cam raggiunse Noel nella sua stanza. Arrivò in anticipo questa volta e l'altro non era ancora pronto, così si mise buono buono a sedere sul divano.
Noel continuò a parlargli per qualche minuto mentre finiva di vestirsi ma per tutto il tempo non ricevette risposta dal ragazzo che se ne stava seduto con lo sguardo basso. Allora si fermò dietro il divano e allungò una mano sulla sua testa.
"Hey chiacchierone, come mai sei così silenzioso? Di solito non stai zitto un attimo, che ti succede?" Continuò mentre gli agitava la mano tra i capelli. 
"Niente, sono solo stanco."
"No, non me la bevo. Sono giorni che sei strano, è successo qualcosa?" Noel si sedette accanto a lui e gli sollevò le spalle ricurve per poterlo guardare in faccia.
Cam si voltò e vide Noel con uno sguardo interrogativo che aspettava una sua risposta ma lui non riuscì a dire nulla a causa del nodo che gli stringeva la gola. Noel preoccupato iniziò a mordersi il labbro inferiore e quel gesto fece scattare Cam che senza accorgersene gli mise una mano dietro il collo e con una presa decisa lo spinse verso di sé e lo baciò. Fu un bacio travolgente, l'impeto del gesto portò i loro nasi e il loro denti a scontrarsi. Cam, assolutamente fuori controllo, spinse prepotentemente la lingua nella bocca di Noel che non reagì in nessun modo, né lo respinse né ricambiò il suo bacio, rimase pietrificato. Dopo pochi secondi Cam tornò lucido e si staccò da Noel spingendolo via delicatamente. Il ragazzo era rosso in viso quanto i suoi capelli, aveva un'espressione sconvolta e gli occhi sbarrati mentre guardava l'altro che aveva più o meno la sua stessa espressione.
"Cam, ma che cazzo..." Sussurrò Noel dopo qualche attimo di silenzio.
"Cazzo! Scusa Noel, io-io..." Cam si portò una mano sulla bocca spalancata senza riuscire a proferire parola.
"Cam, tu sei..."
"Certo che no!" Lo interruppe subito.
"Beh, mi hai ficcato la lingua in bocca!" Fece spallucce e alzò le sopracciglia.
"Non sono gay, va bene?!" Disse con un tono irritato.
"Ok ok, dico solo che se anche lo fossi..."
"Non lo sono!" Lo interruppe di nuovo alzando la voce, poi si prese la testa tra le mani e continuò a parlare con tono disperato.
"Gesù, cosa c'è che non va in me?!"
"Cam, tranquillo, non c'è niente che non va in te! Probabilmente è solo... stress."
"Stress?" Ripeté il rosso lanciandogli uno sguardo caustico.
"Si, voglio dire... abbiamo limonato tutto il giorno oggi, forse ti sei fatto trasportare un po' troppo! Forse sei rimasto abbagliato dal mio fascino. Sai, io faccio questo effetto a molte persone, sono irresistibile! Vuoi che ti lasci dare una palpatina al mio culetto sexy? Così, giusto per esserne sicuro?" Disse con un'espressione sarcasticamente sexy, poi rise cercando di nascondere un po' di imbarazzo. 
"Mi fa piacere che tutto questo ti diverta così tanto. Io sto andando fuori di testa e tu ridi di me, sei proprio uno stronzo!" Tornò a guardare il pavimento e a torturarsi i capelli con le mani.
"Dai Cam, non sto ridendo di te! E che... cerco di sdrammatizzare. Cosa vuoi che dica?"
"Io non lo so!" La sua voce tremava, come tutto il suo corpo. Sembrava davvero sull'orlo di una crisi di pianto.
"Ok, ascolta. Non farne una tragedia, può succedere. Sei giovane e i ragazzi alla tua età sono come bombe di ormoni pronte ad esplodere. Provano cose strane e fanno cose assurde... esperienze nuove."
"Tu lo hai fatto?" Gli chiese guardandolo dritto negli occhi. Noel esitò per un secondo "Mmmmmh no." esitò ancora.
"Ma... io alla tua età non ho avuto tanti... s-stimoli. Io a ventun'anni ho incontrato Layla e non ho avuto più modo di-di..." Non sapeva come continuare, poi con difficoltà riprese a parlare.
"Mentre tu, qui a Shameless per esempio, hai la possibilità di sperimentare..."
"Io non voglio sperimentare un bel niente!" Tuonò Cam, poi calò il silenzio nella stanza e nessuno parlò per qualche minuto.
"Cam, dì qualcosa... per favore." Sussurrò Noel. Cam si alzò di scatto e sì avviò verso la porta.
"Devo uscire, fare due passi, schiarirmi le idee. Ci vediamo."
"Si, buona idea... ci vediamo, ciao." Disse Noel, ma era già rimasto solo.



[Nella foto: Tweet di Cameron
Le labbra di lui come tasti del pianoforte
Lei suonava una melodia discordante
Di battito-mancato'staccato'(gergo del pianoforte:separare le note)
Valzer di inesperienza
Sintonia di affetto fosco
#PrimoBacio
(Ps. Noel suona il piano!)]

Era rimasta solo una scena da girare insieme ma sul set non si respirava la solita aria spensierata. I due attori, che di solito scherzavano e si divertivano, quel giorno erano molto silenziosi. Ian aveva detto a Mickey che avrebbe lasciato la città e lui non lo aveva fermato, non ci aveva nemmeno provato. Avrebbe voluto tanto farlo, ma non ci era riuscito.
Dopo le riprese Cam andò via di corsa quasi a voler evitare tutti. Noel lo rincorse raggiungendolo lontano dal set
"Allora andiamo?" Gli gridò prima di arrivargli alle spalle.
"Dove?" Gli rispose Cam voltandosi. 
"Non lo so, a mangiare qualcosa. Tu hai fame?"
Il rosso fece no con la testa. 
"In realtà neanche io ho fame... lo dicevo per te." 
"No, sto bene così."
"Hey, stai bene?" 
Il ragazzo gli rispose nuovamente solo con un cenno, questa volta affermativo.
"Ascolta Cam, per quello che è successo..."
"Hey, non preoccuparti, è tutto passato. Sto bene!"
"Sei sicuro? È tutto ok tra di noi?"
"Si, assolutamente" Sorrise.
"È che sei corso via senza dire nulla... è successo qualcosa?"
"Eh?... Ah sì, scusa, è che ero sovrappensiero, devo incontrare il mio agente e..."
Cam smise di parlare di colpo, tirò un grande sospiro e continuò.
"Sai, ho ricevuto diverse offerte interessanti. Un film con Meryl Streep."
"Wow, Meryl Streep! È fantastico, Cam!" Noel strabuzzò gli occhi e si strinse la testa tra le mani, sorridendo. Di fronte a lui Cam accennò un lievissimo sorriso.
"Già, io potrei... non tornare l'anno prossimo."
"Cosa?" Disse Noel quasi sussurrando. Quella notizia fu come un pugno nello stomaco che lo lasciò senza fiato.
"Sono dieci settimane di riprese a Cape Town, in Sudafrica."
"È... è grandioso" Cercò di sembrare entusiasta ma senza molto successo.
"Ora vado... io... devo andare."
Ora fu Noel a limitarsi ad annuire.
Cam si voltò e proseguì verso l'uscita degli Studios mentre Noel rimase a guardarlo allontanarsi.
"Non farlo... (Don't)" Sussurrò con un filo di voce, quasi come volesse esprimere un desiderio, ma anche questa volta era già rimasto solo. Cam gli aveva detto che avrebbe lasciato lo show e lui non lo aveva fermato, non ci aveva nemmeno provato. Avrebbe voluto tanto farlo, ma non ci era riuscito.



[Nella foto: Articolo di un'intervista a Cameron
"Grazie a tutti per le gentili parole sull'episodio di stasera. A partire da questo momento, non posso confermare il mio coinvolgimento nella quarta stagione", ha recentemente twittato.
"Permettetemi di riformulare:'confermare o smentire'."]

Noel era seduto sul divano della casa di Los Angeles dove abitava con Layla, la sua ragazza storica. La stanza era buia, illuminata solo da una piccola lampada messa accanto al divano. Il ragazzo stava fissando dei fogli sparpagliati sul tavolino di fonte a lui, ovvero il contratto per la nuova stagione di Shameless. La terza era andata benissimo, gli ascolti alle stelle come al solito, Shameless era ancora la serie numero uno di Showtime. I fan Gallavich erano letteralmente impazziti e a Noel fu confermato il ruolo da regular anche per la quarta. Invece non aveva idea di cosa avesse deciso di fare Cam per il prossimo anno. Forse per un crudele scherzo del destino si ritrovarono separati a tutti gli eventi promozionali della serie. Non aveva più visto né sentito il suo partner televisivo dalla festa di fine riprese dove, tra l'altro, si parlarono a malapena.
Aveva più volte cercato qualche notizia in rete ma non ebbe nessuna risposta concreta.
Così, quella sera prese il cellulare e mandò un messaggio.
   Hey testarossa, com'è l'Africa?
   Cosa hai deciso? Torni o no, Monaghan?
   Non vorrai veramente dividere i Gallavich?!
Le spunte diventarono blu ma non ricevette nessuna risposta.

Le riprese della quarta stagione erano iniziate da circa cinque settimane. Micky soffriva in silenzio per la mancanza del suo Ian e così era anche per Noel. Fin dal primo anno il suo personaggio aveva condiviso quasi tutte le scene con Ian, invece ora erano arrivati al quarto episodio e di lui non c'era traccia. Era strano per Noel lavorare a Shameless senza Cam, e ancora più strano era non averlo in torno dopo il lavoro per uscire insieme o passare le serate in camera a giocare ai videogame. Quando chiese di Cam agli altri componenti del cast scoprì che tutti erano rimasti in contatto e avevano avuto sue notizie, mentre a lui non aveva risposto né al messaggio né alle chiamate che provò a fargli nei giorni successivi. Ormai era chiaro che il ragazzo lo stava evitando.
Quel giorno però, Cam sarebbe finalmente tornato a Chicago a lavorare a Shameless!
Noel fu contento quando uscendo dalla roulotte del trucco vide passare una testa rossa in lontananza.
"Ciao!" Gli disse con un sorriso enorme.
"Ciao." Cam sembrò sorpreso. 
"Allora, come stai? Ti trovo bene."
"Io sto... si grazie, sto bene."
"Quando sei tornato?"
"Un paio di settimane fa." 
"Com'è andata?" 
"Bene."
Cam era schivo e dava l'impressione di voler tagliare corto.
"Ti ho pensato quando eri là, si cioè, ti ho pensato perché mi chiedevo come ti stesse andando..." Continuò Noel nel tentativo di non far terminare la conversazione, e poi ancora...
"Ho provato a chiamarti un paio di volte."
"Ah sì? Sai, in Africa ho avuto qualche problemino con il telefono etc, sai..." Abbozzò un sorriso abbassando lo sguardo.
"Si, certo." Noel non riuscì a nascondere la tristezza che trapelava dai suoi occhi. Gli era mancato per tutto il tempo e ora che lo aveva rivisto lo sentiva lontanissimo, come non lo era mai stato. 
"È bello averti rivisto." Gli disse con un sorriso amaro sul volto, cercando di mettere da parte la delusione che provava. Lo pensava veramente.
"Sì, io devo andare. Ciao." Il rosso si trattenne qualche secondo in silenzio e poi si voltò.
"Cam" Lo richiamò Noel.
"Si?" Si girò per guardarlo.
"Ci vediamo."

Noel avrebbe dovuto aspettare ancora due settimane prima di incontrarlo sul set ma era venuto a sapere da Jeremy che quel pomeriggio avrebbero girato la prima scena del ritorno di Ian, così decise di tendergli un'imboscata aspettandolo nel suo camerino, intenzionato a chiarire una volta per tutte.
Aspettò per un'ora, poi finalmente sentì aprirsi la porta e nella stanza entrò Cam. Stentò a riconoscerlo, lo aveva visto quella volta per pochi minuti e vestito pesante, ma ora sembrava completamente diverso. Indossava ancora gli abiti di scena, una canotta scintillante, un paio di pantaloni scuri che gli mettevano in risalto il sedere e gli occhi pesantemente truccati di nero.
Era cresciuto ancora, ormai era sul metro e ottanta, Cam aveva sempre avuto un fisico asciutto e tonico, e la sua massa muscolare ogni anno aumentava sempre di più. Ora, allo scoccare dei suoi vent'anni era all'apice della forma fisica. 
Cam sembrò sorpreso di vedere Noel, ma solo per un momento, poi con tutta tranquillità andò a sedersi su di una poltroncina messa davanti ad una toeletta con un grande specchio illuminato ed iniziò a sistemarsi i capelli.
"Che ci fai qui?" Disse Cam senza neanche guardarlo.
"Speravo mi dicessi cosa c'è che non va."
"Non c'è niente che non va. A me sembra che vada tutto benone."
"A me invece sembra che mi stai evitando."
Cam continuava a fissare lo specchio.
"Continui ad ignorarmi anche adesso!" Alzò le sopracciglia stizzito.
Il rosso girò leggermente la testa e sbuffò una risatina guardandolo, poi tornò a guardare il suo riflesso.
"Cam, qual'è il problema? Parla con me, come abbiamo sempre fatto! Vorrei che tornasse tutto come prima... e non dirmi che va tutto bene perché non è così! Mi manca il mio amico!"
Cam girò la sedia in direzione di Noel e si mise a fissarlo con le braccia conserte
"Potrebbe non piacerti quello che ho da dirti."
"Non importa, dimmelo comunque!"
Cam rimase a fissarlo per qualche secondo con la testa inclinata e le sopracciglia sollevate, poi poggiò le mani sui braccioli della poltroncina e si spinse per alzarsi.
"Ok, come vuoi." Disse raggiungendo Noel che era in piedi a pochi metri da lui. Il moro era intento a coccolarsi i capelli con la mano sinistra come se cercasse di consolare se stesso in quel momento critico, ma quel gesto che avrebbe dovuto confortarlo gli si rivoltò contro. Cam gli mise una mano sul petto e lo spinse contro al muro mentre con l'altra mano afferrò il braccio che il ragazzo aveva ancora sollevato e, tenendolo per il polso, glielo bloccò contro la parete sopra la sua testa nera.
"Noi due non siamo amici, forse lo siamo stati in passato, ma ora non lo siamo più."
Noel accusò il colpo non riuscendo a cogliere la natura di quelle parole, lo guardò confuso con gli occhi pieni di tristezza quando all'improvviso sentì la mano del ragazzo scendere dal petto giù verso la cintura dei pantaloni. Non ebbe la forza di reagire, così respirò profondamente e lasciò che il rosso gli infilasse la mano sotto la maglietta.  
"Perché io vorrei farti cose che non si fanno tra amici." Disse risalendogli il petto e sentendo i respiri dell'altro sotto al suo tocco, fino a raggiungere il collo, senza mai smettere di guardarlo negli occhi. Prese il mento di Noel tra le dita e gli spostò leggermente la testa da un lato, poi avvicinò la bocca al suo orecchio e sussurrò... 
"Non farei altro che baciarti, e sarebbe solo l'inizio. Lo farei anche qui, in questo momento."
"Basta con queste stupidaggini, non mi piace questo gioco!" Lo rimproverò e subito cercò di divincolarsi, ma il giovane schiacciò ancora di più il suo corpo contro di lui, era eccitato, Noel riusciva ad avvertirlo chiaramente attraverso i vestiti attillati. Cam si strofinò su di lui un'altra volta prima di passarsi la lingua tra i denti e sfoggiare un sorriso beffardo. Guardò le labbra di Noel, poi abbassò gli occhi a guardare la sua mano che scendeva dal petto fino a posarsi su di un fianco del moro, e di nuovo su lentamente a guardare i suoi occhi blu a distanza ravvicinata.
"Non guardarmi così, non ti bacerò di nuovo, sta tranquillo. Non lo farò più!"
Cam continuava a sorridere mentre Noel lo guardava incredulo.
"Non ho intenzione di crearti nessun tipo di problema. Non dirò ne farò più cose del genere... non ti infastidirò e ti starò lontano. Non sono il tipo che corre dietro a chi non è interessato né tantomeno il tipo che cerca di rubare il fidanzato a qualcun altro..."
Poi avvicinò una tempia alla mandibola serrata dell'altro e poggiandogli il naso sul collo annusò il suo odore. Noel aveva un buon odore, a Cam era sempre piaciuto.
"Se vorrai, dovrai essere tu a venire da me." Disse prima di tornare a fissarlo per qualche secondo.
Posò un bacio sulla guancia di Noel, poi lo liberò dalla sua morsa, si diresse verso la porta e uscì. 
Il ragazzo era sconvolto, le gambe gli tremavano e riuscì a rimanere in piedi solo perché poggiato al muro. Rimase così, immobile, con la maglietta in disordine. Riuscì solo a pensare 'Chi diavolo era quel ragazzo?'
   
 
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