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Autore: SweetPaperella    19/06/2018    2 recensioni
Maria Sole Contini, ha 17 anni e ha una passione: il calcio, lo ama da quando ne ha memoria, da quando fin da bambina giocava con suo padre e suo fratello Tommy.
Finalmente il suo sogno sta per essere realizzato: grazie a una borsa di studio, passerà il suo ultimo anno di scuola a Boston, alla Eagles high school, che ha anche una prestigiosa scuola di calcio.
Una nuova vita, una nuova scuola, nuove compagne di squadra... è un sogno sì, ma non tutto sarà facile per Sole, anche perché dovrà fare i conti con il suo passato, se vorrà davvero riuscire a guardare avanti.
Genere: Romantico, Sportivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
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CAPITOLO OTTO

 

Dal giorno della prima partita di Maria Sole, ormai è parte integrante della formazione ufficiale a ogni partita, Luke ritiene che lei e Ashley siano una vera e propria “macchina da gol” nel giro di un mese, Sole e Ashley sono riuscite a segnare la bellezza di 10 gol a testa. In una partita Sole ha fatto poker di gol, ovvero quattro gol.

Ormai è una vera e propria bomber, la scuola la considera come tale e da che era quella nuova, “l’italiana”, a che in poco tempo si è guadagnata il rispetto e la stima di tutti. La popolarità comporta anche il stare troppo al centro dell’attenzione e a Maria Sole non piace dover sentire parlare di lei, anche se per complimentarsi o elogiarla, ma il fare bene comporta anche questo. 

I suoi voti a scuola poi sono nettamente migliorati, grazie a Mary Kate è migliorata anche in fisica, arrivando a prendere una B. È l’unica B a fronte di tutte A, ma lei che era abituata a prendere solo 3, quando era alla sua scuola italiana, è un traguardo grandissimo. 

Sente le sue vecchie amiche, raccontando loro il successo con la squadra e quello scolastico e si sente orgogliosa di ciò che sta realizzando. Non è mai stata così felice in tutta la sua vita. 

Con Nick poi va alla grande, passano insieme tutto il loro tempo libero e Sole si rende conto di non è essere mai stata così innamorata, perché ormai è chiaro, è pazzamente innamorata di Nicholas Danes, anche se a lui ancora non l’ha detto. 

Quel giorno, come al solito, si vedono per correre insieme, Sole lo costringe ancora a svegliarsi presto per correre.

Nick come ogni mattina non è per niente puntuale. 

Tanto che Sole già si è fatta un giro del parco e a volte anche più di uno. 

Quella mattina però è in ritardo più del solito, quindi Sole decide di allenarsi da sola, anche perché non rinuncerebbe mai alla sua corsa mattutina. Quando ritorna davanti al campus lo trova con le braccia sui fianchi, appoggiato ad un albero, bello come non mai, con il suo sorriso furbo e lo sguardo dolce, quello sguardo che dedica solo a Sole. Alla sua solo Sole, come la chiama ancora. Nonostante ormai facciano coppia fissa, continuano entrambi a prendersi in giro e scherzare insieme. Come due migliori amici. Il loro è un rapporto molto speciale ed è strano per Sole fidarsi così ciecamente di qualcuno, ma con Nick si sente se stessa, non teme di sbagliare, di sentirsi inadeguata e fuori posto, con lui è proprio solo Sole, in tutto e per tutto. 

«Alla buon’ora Danes» dice fingendosi arrabbiata. 

«Sei troppo mattiniera cara la mia solo Sole, però mi sono fatto perdonare così.» mostrandole un cestino con dentro la colazione. Pancake e cioccolata calda, come piace a lei. 

«Salvato in corner» gli sussurra avvicinandosi alle sue labbra e stampargli il bacio del buongiorno. 

Si siedono a fare colazione insieme, scambiandosi qualche bacio al gusto di sciroppo d’acero. 

Non accorgendosi di essere spiati dal fotografo della scuola, il quale non vedeva l’ora di trovare qualche nuovo gossip da mettere in prima pagina sul giornalino della scuola. Non che la loro relazione fosse segreta, perché non hanno mai stabilito che dovesse rimanere nascosta, ma non hanno nemmeno voluto mettere i manifesti, perché entrambi odiano dover dare conto e ragione della loro vita. Hanno svolto le loro giornate come sempre, ma ora non sarà più così. 

Loro ancora non lo sanno, ma ora parleranno tutti della storia d’amore tra il capitano della squadra maschile e là bomber di quella femminile, come la rivelazione del secolo, come se non avessero di meglio da fare che impicciarsi delle vite degli altri, alla High school Eagles è così, è sempre stato così, tanto che una rivista di moda è meno ricca di gossip del giornalino scolastico. 

In poco tempo tutta la scuola parla di loro due. Le ragazze guardano Sole tra l’ammirato e il rimprovero, per averli portato via il loro “idolo”. 

La prima ad avvicinarsi a lei è proprio Ashley, la quale si sente tradita per questo comportamento di Sole, per aver sostenuto che fossero solo amici, quando lei sapeva fin dall’inizio che tra i due c’era molto di più. Si sente tradita e ferita, iniziava a fidarsi e la mocciosa viziata, l’ha pugnalata alle spalle, ha pugnalato tutta la squadra alle spalle, facendo le cose di nascosto con Nick, magari proprio per portarselo dalla sua parte e avere popolarità a scuola. 

«Mi hai mentito Contini, avevi detto che tra te e Nick non c’era niente» le dice fermandola per il corridoio, è fuori di sé dalla rabbia, ma nonostante questo cerca di mantenere il tono di voce pacato, non è facile, ma non vuole fare scenate e farsi sentire da tutta la scuola e passare per quella che aggredisce Maria Sole, per quella esaltata. Non le piace stare al centro dell’attenzione, ma ha anche una certa reputazione da porta avanti lì dentro. 

«Era così, quando abbiamo avuto quella discussione io e lui non stavamo insieme. Ci siamo messi insieme dopo la prima partita che ho giocato» risponde prontamente Maria Sole, ecco perché odia i pettegolezzi con tutta se stessa, non riportano mai la verità. L’articolo che ha accuratamente letto, dice che probabilmente i due stanno insieme già da molto tempo, visto l’affiatamento che hanno dimostrato di avere fin dal primo momento e considerando anche il fatto Nick è stata la prima persona con cui ha fatto conoscenza Maria Sole giunta a Boston, sola e sperduta, mentre leggeva i libri per il nuovo anno scolastico in biblioteca. Si chiede come facciano a sapere tutte queste cose di lei, del suo primo incontro con Nick. 

«E quando avevi intenzione di comunicarlo alla squadra? Mi dispiace Maria Sole, ma hai sbagliato e pensare che iniziavo a fidarmi di te.» la rimprovera Ashley. 

«Juliet lo sa. Se non l’ho detto è perché non la ritenevo una cosa importante e perché non sono molto brava a parlare dei miei fatti personali, mi imbarazzo. Non pensavo che non dicendo di me e Nick violassi qualche regolamento» 

«La squadra si dice sempre tutto, è questa la regola e tu lo sai.» insiste Ashley, convinta di avere ragione lei. Già non le andava molto a genio quella ragazza nuova che si è insinuata in modo pericoloso nella sua squadra, ora aveva ragione a dubitare di lei, di non fidarsi. Sottoporrà la questione nel momento delle confidenze in cerchio davanti al mister. 

«Ash aspetta...» Sole prova a fermarla prima che vada via, ma lei fa finta di non ascoltarla e prosegue per la sua strada. 

A Sole viene da piangere, decide quindi di parlare con l’unica persona che può farla sentire bene in momento come questo, la sua migliore amica, Ludovica. 

Non riesce a capire come mai Ashley se la prenda così tanto, infondo lei non è interessata a Nick, non è il suo ragazzo, quindi veramente stavolta non trova davvero un motivo per aver scatenato la sua ira, o forse un motivo c’è, lei ha trovato semplicemente un pretesto per attaccarla, per ricordarle che lei in squadra è l’ultima arrivata, l’intrusa, che si è insinuata perché raccomandata e non grazie alle sue qualità. Siamo alle solite, pensa Sole tra il triste e lo arrabbiato, non ne può più di essere continuamente presa di mira da lei, anche quando non ha fatto nulla di sbagliato, sì forse doveva dire di lei e Nick, ma ancora non si sentiva pronta di rivelarlo, non è per niente brava a dire queste cose, a mala pena l’ha detto alla sua amica Ludovica. 

Avvia la videochiamata con lei su FaceTime e aspetta che risponda. 

Ludovica risponde dopo tanto tempo e lo fa anche in maniera scortese. Sole però fa finta di nulla e inizia a raccontarle la sua giornata movimentata e a sfogarsi con la sua amica. 

«sai Sole, io credo che Ashley abbia ragione. Il mondo non gira tutto intorno a te, alle volte dovresti considerare di più le altre persone... me compresa. Mi chiami solo per sfogarti, senza renderti conto di me, senza chiedermi come sto.» la rimprovera Ludovica, quasi senza finire di farla sfogare. Tanto che lascia Maria Sole completamente spiazzata da quelle accuse, in tutta la loro amicizia non si era mai rivolta a lei con quel tono, con quei modi di fare. 

«Lu perché mi stai dicendo ciò?» non riesce veramente a capire.

«Perché tutto da mesi ruota intorno a te: prima ti lamentavi perché dovevi ambientarti, poi perché non giocavi e i brutti voti, poi una volta per il tuo capitano che non ti considera, poi mi hai parlato di Nick e del vostro amore.... ma ti sei mai fermata a chiederti come mi sento io? Come procede la mia vita qui in Italia? No certo che no.» è triste, amareggiata, delusa. Non vorrebbe rivolgersi alla sua migliore amica con quel tono, ma ormai lei ha nuove amiche, una nuova vita e si sente messa da parte, trascurata e sola. Parlano solo della sua vita e lei è stufa. La sua vita è uno schifo e Maria Sole pensa solo alla sua di vita, ignorando lei, il come si sente. 

«Lu io... io non mi sono resa conto, scusa» le dice sul punto di piangere anche lei, Ludovica lo sta già facendo. 

«Non voglio le tue scuse Sole, voglio che tu mi dimostri di contare ancora qualcosa per te, mi basta che tu mi chiami anche per sentir parlare me... perché sai Sole da quando te ne sei andata è tutto uno schifo. Non solo mi manchi, ma Valerio mi ha lasciata e a scuola non riesco più a concentrarmi, figurati a studiare. Si, è accaduto tutto questo, ma tu non c’eri.» si sfoga, ma allo stesso tempo la rimprovera, perché lei non le ha mai chiesto come andasse con Valerio, se a scuola era tutto ok. Ha pensato solo a se stessa. Ora non le va più di essere la brava amica che ascolta e basta, senza potersi sfogare, senza sentirsi capita, compresa da quella che dovrebbe essere la sua migliore amica. 

«Lu.. mi dispiace per te e Valerio.» le dice dolce, ma ormai è troppo tardi. Le chiede se vuole parlarne, ma Ludovica le risponde con un secco no e chiude la conversazione poco dopo con la scusa di dover studiare, che in parte è vero, ma di solito si sarebbe presa una pausa per parlare con la sua amica, almeno quella che era la sua amica un tempo, questa nuova Sole non la riconosce più. 

Il volto di Sole ora è ricoperto dalla lacrime. Possibile che non si accorta di quanto stesse male la sua amica? Ma che razza di amica è una che si comporta così, che non si accorge di niente? Si domanda tra se e se, incolpandosi di ciò che non ha capito, compreso, incolpandosi di aver pensato solo a se stessa. Ha ragione Ludovica, è egoista, ha pensato solo a se, quando Lu non ha mai smesso di starle accanto e ascoltarla, nonostante i suoi momenti grigi. Ludovica c’è sempre stata, anche quando aveva smesso di mangiare e giocare dopo la morte di Tommy. Lei era lì, a farla ridere, a distrarla, a farla sentire protetta e amata. Ora, ora è la sua amica che ha bisogno di lei e non ci è stata, le ha voltato le spalle perché troppo concentrata sulla sua nuova vita. 

Piange lacrime amare, dolorose e liberatorie in un certo senso, perché finalmente capisce di star sbagliando tutto. Di quanto Ashley abbia ragione. Glielo dirà e chiederà scusa alla squadra per la sua mancanza. 

Proprio in quel momento rientra Juliet, la quale vedendo la sua compagna di stanza piangere subito si preoccupa e le va incontro, cercando di consolarla. Pensa che stia così per Nick. 

«Ho litigato con Ludovica, la mia migliore amica. Sento come se il mondo mi fosse crollato addosso.. È la sola che conosce la minima cosa su di me, ma nonostante ciò, mi vuole bene così come sono... conosce i mie lati oscuri, i miei errori, le mie mancanze e mi è sempre stata accanto e io... io non sono stata in grado di ascoltarla da quando sono qui.» si sfoga, come forse non ha mai fatto con la sua compagna di stanza e di squadra, oltre che amica. 

Juliet prova a consolarla come meglio crede, ma Sole si sente inconsolabile quel giorno, si rende conto che da quando è arrivata a Boston, sta sbagliando ogni cosa. A volte pensa che non sarebbe mai dovuta partire, sente la mancanza di casa sua, della sua vecchia squadra, dei suoi genitori, che non avrebbe mai voluto lasciare, visto che ancora soffrono la morte del loro primogenito e ora anche lei è lontana. È lontana dalla sua migliore amica e non riesce più a capirla, a comprenderla. Le manca Tommy, il quale saprebbe come consolarla, come farla sentire bene, sapeva sempre dargli il giusto consiglio per rimediare, saperla farla ridere come nessun altro. Si sente uno schifo. 

Così arriva in soccorso a Juliet, anche Mary Kate.

«Sole, la tua amica ha reagito così perché ha paura di perderti... qui ti stai rifacendo una vita e lei non si sente inclusa in questa nuova vita, ma chiarirete. Falle capire che anche se hai nuove amiche, una nuova squadra e vai in una scuola diversa, lei è sempre la cosa più importante. Anch’io ho dovuto affrontare una situazione simile con la mia amica a Ny, quando sono arrivata qui... Tu e lei avete un oceano in mezzo a dividervi, immagina quanto sia difficile per Ludovica ad averti così lontana. Lo è stato per me a poche ore.» le dice Kate con il cuore aperto, forse non è mai stata così seria. Ma poco dopo però torna a fare la buffona di corte come e suo solito fare: «e poi basta piangere, che diventi brutta, oltre che a litigare con Ludovica, se continui così anche Nick si accorge del pessimo affare che affatto a mettersi al tuo fianco. Sei una rompicoglioni come pochi, ma il povero ragazzo lo sa?» le dice l’amica per prenderla in giro, sa che così lei riderà e le risponderà per le rime. 

Forse Mary Kate assomiglia moltissimo a Tommy, come lui sa sempre trovare il modo per farla ridere, ed è per questo che hanno legato tanto. 

Sole infatti scoppia prima a ridere di gusto, ma poi fa la finta offesa, dandole una botta sul braccio. Il broncio però dura poco, perché l’abbraccia stringendola forte a se e facendo unire all’abbraccio anche Juliet. 

«e poi ciccina, com’è che dice quel calciatore che ti piace tanto.. aspè: “quando il mondo là fuori vuole buttarti a terra, conta su ciò che hai dentro per rialzare la testa”» le dice infine Kate. 

«Ciccina cara, quel giocatore di cui parli è Messi, bada a come parli» la rimprovera scherzosamente Sole, ogni volta non si ricorda mai il nome, non è molto esperta di calcio, a lei del calcio piacciono gli uomini in calzoncini, sudati e atletici, dello sport di per se non le interessa, va a vedere le partite solo per solidarietà alla scuola e ovviamente per guardare i ragazzi. 

«Va bè quello lì» la prende ancora in giro. 

«Non insultare la nostra pulce» interviene Juliet, la quale ha anche lei una propria fissazione con Messi, ma adora in ugual modo anche Cristiano Ronaldo, il giocatore del Real Madrid.  Non sa scegliere tra i due campioni. 

«Dimenticavo che siete due contro una» ride di gusto e guarda le due ragazze fingendosi spaventata dalla cosa, due ossessionate di calcio come amiche, non crede di sopportarle e fa subito presente la cosa alle due. 

«Zitta che mi adori» le dice di rimando Maria Sole. Kate fa segno di no, ma poi le manda un bacio. 

Non pensava di trovare nuove amiche arrivando a Boston, ma non pensava nemmeno che fosse così difficile tenersi la sua Ludovica accanto, la sua unica e vera amica. La cosa certa è che farà di tutto affinché le due sue nuove vite possano coincidere, deve solo pensare a come fare per farsi perdonare da Ludo, ma ha già forse in mente qualcosa. 

Ora deve affrontare un problema più imminente: Ashley. L’ira di Ashley. 

Il giorno dopo quello spiacevole giorno, completamente da dimenticare, tranne per la chiacchierata e gli scherzi con le sue amiche e la mattinata con Nick, è ancora sulla bocca di tutti. 

Gli allenamenti il giorno dopo non sono piacevoli come al solito. 

Al briefing post allenamenti, Ash subito sottopone alla squadra il problema del giorno: Maria Sole e Nick insieme e lei che ha taciuto la loro relazione. 

«Non ho taciuto la mia relazione... o meglio l’ho fatto perché sono una persona molto riservata per quanto riguarda la mia vita privata, non riesco a esternare i miei sentimenti e mi sembra ancora così strano anche per me. È accaduto dopo la prima partita che ho giocato, alla cena tutti insieme... prima di allora lui mi piaceva si, ma non pensavo che accadesse tutto ciò. Se la mia relazione con Nick crea problemi, metto la squadra prima di lui. Coach è un problema?» Si rivolge a lui. 

Ha paura, teme che lui gli dica che tra loro non ci può essere nulla, che deve per sempre chiudere con lui, almeno fino a quando farà parte di quella squadra. Per giunta è suo figlio, lei ha una relazione con il figlio del suo allenatore e solo ora se ne rende veramente conto, arrossisce a quel pensiero, ha appena ammesso di provare qualcosa per Nicholas davanti a suo padre, si questo è troppo per chiunque, figuriamoci per una riservata come Sole. 

Ma Luke la sorprende. 

«Sole qui nessuno ti chiede di rinunciare alla tua storia con Nick, anzi... però la prossima volta condividi con noi la tua gioia.» risponde alla sua domanda, non vuole essere di certo lui a rovinare la felicità di suo figlio e della sua allieva.

«Se la vostra storia non compromette le partite, per me potete continuare a stare insieme» continua. Poi a essere sincero lui sapeva della relazione tra suo figlio e Sole, gliel’ha detto lui, ma aspettava il momento che Sole si sentisse pronta per rivelarlo, ha imparato molto a conoscerla in quei mesi con loro, ha visto che è molto timida e riservata, non ha voluto forzarla, anche perché sa bene che se la si forza da lei si ottiene l’effetto contrario. È quello che non ha ancora imparato Ashley. Lei è semplicemente ancora arrabbiata che faccia parte della squadra, nonostante si stia sforzando di accettarla, ma ad ogni mancanza della ragazza, è un pretesto per attaccarla, per farla sentire fuori posto, per farle presente che deve guadagnarsi il posto in squadra ogni giorno. 

«Mister...» prova a protestare Ash, tanto che se ne va dal campo arrabbiata. Non sopporta il fatto che Sole la passi sempre liscia, che ogni volta sono sempre della loro parte. Si sente esclusa dalla sua squadra da quando è arrivata quella ragazza italiana, non lo sopporta. Vorrebbe che tutto tornasse a quando lei non c’era. Ha paura, tanta paura che tutto ciò che ha conquistato a causa sua, si rovini. Possibile che nessuno la vede come una nemica? Si domanda cambiandosi e tornando verso casa, la sua vita è già uno schifo, ci mancava pure quella Maria Sole ha rovinare anche le poche cose buone che possedeva. Sua nonna sta male, non si riprende e lei si sente morire al solo pensiero, i suoi genitori le mentono dicendo che si riprenderà, ma lei sa che non è così... le manca il suo ragazzo che è al college e sente che nessuno la capisca fino infondo... e ci si mette anche l’italiana a rovinare quel poco che ha di buono nella sua vita, per cui ha lottato. È stata raccomandata, è arrivata all’ultimo anno e sul giornalino della scuola è popolare come se fosse tra loro da sempre. Ashley vorrebbe solo qualcuno che la capisse, che le stesse accanto, con cui condividere il suo dolore, ciò che la fa stare male, sinceramente non ha mai avuto molte amiche con cui parlare e confidarsi, sicuramente per il suo carattere scontroso e burbero, sempre preciso, pronta a mettere in discussione qualsiasi cosa, tanto che nessuno le vuole stare accanto per troppo tempo. Ha sempre pensato alla sua carriera, a prendere bei voti e a rendere orgogliosa i suoi genitori, che a volte si sente così sola... poca amata. Il suo ragazzo è presente anche se lontano, ma sente così tanto la sua mancanza, che spesso avverte di non poter contare su di lui, soprattutto adesso che sua nonna sta così male e che potrebbe morire, lui è lontano e lei è sola, piange e non c’è nessuno che la consoli.

Invece Maria Sole ha così tanti amici che la circondano, ha Nick che ha conosciuto appena arrivata, ha Mary Kate e Juliet, la sua amica in Italia, in pochi mesi ha conquistato tutti, cosa che lei non è riuscita a fare dopo quattro anni. Ecco, ecco perché vorrebbe che sparisse per sempre dalla sua vita, la fa sentire una persona inutile, così tremendamente inutile e sola, lei rappresenta tutto ciò che ha sempre cercato di negare a se stessa, lei sembra dirle esattamente quello che è, che è sempre stata: sola e triste. Lei è sola e triste, ma non l’ha mai detto a nessuno. 

Maria Sole invece non riesce proprio a capire come poter conquistare la fiducia di Ash, fa di tutto per cercare di esserle amica, quanto meno farle capire che si può fidare e che lei non è una nemica, ma più si sforza e più riesce a rovinare tutto. Non riesce a entrare nel suo modo, a capire cosa la spinge a essere così arrabbiata, a trattarla in quel modo senza motivo alcuno. Forse semplicemente non riescono a capirsi, a venirsi incontro, si vedono come rivali è questo le porta inevitabilmente a scontrarsi per la minima cosa. 

Torna a casa demoralizzata più che mai, ma decidendo di sfruttare il momento per rendere almeno felice la sua migliore amica e così si mette a cercare i biglietti per farla venire in America e andare insieme nella grande mela, la loro New York, il sogno che hanno da sempre. Dovrà attingere al suo badget per il collage, ma lavorerà e li rimetterà quanto prima

   
 
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